Scuola, tornano esami riparazione
Fioroni:in vigore già dal prossimo anno
La decisione era nell'aria: già da quest'anno tornano gli esami di riparazione. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni presentando le nuove modalità con cui i ragazzi dovranno saldare i debiti prima dell'avvio del nuovo anno scolastico. In base al decreto, firmato e inviato alla Corte dei Conti entro il 31 agosto, gli studenti delle scuole superiori dovranno dimostrare di aver superato i debiti scolastici.
Dopo gli scrutini intermedi, le scuole dovranno organizzare interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che abbiano presentato insufficienze in qualche materia, e saranno i consigli di classe a decidere come organizzare tali corsi di recupero, che potranno essere tenuti dagli insegnanti della scuola o con la collaborazione di soggetti esterni. Saranno infatti le scuole ad organizzare le 'ripetizioni'. Dopo i corsi di recupero, ha spiegato il ministro, che si terranno nel corso dell'anno scolastico gli studenti dovranno affrontare delle verifiche intermedie per dimostrare di aver superato il debito.
"Quarantadue studenti italiani su cento - ha ricordato il ministro Fioroni- vengono ammessi con debito alla classe successiva, solo uno su quattro lo recupera, gli altri vanno avanti comunque". "Sarebbe imperdonabile - ha proseguito Fioroni - prendere atto di questa situazione, che e' grave culturalmente e socialmente, e non fare nulla. Per questo ho deciso di stabilire una data, il 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico, per accertare che gli studenti abbiano colmato le lacune.
Le scuole organizzeranno corsi e faranno verifiche anche durante tutto l'anno, ma l'ultima chiamata dovrà essere fatta prima che ricominci l'anno: chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermera"'. "Una scuola seria ed esigente - ha precisato Fioroni - garantisce tutti ma soprattutto i piu' deboli: i ragazzi che non hanno alle spalle famiglie e condizioni sociali in grado di aiutarli a farcela comunque. Deve farlo la scuola".
Fioroni:in vigore già dal prossimo anno
La decisione era nell'aria: già da quest'anno tornano gli esami di riparazione. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni presentando le nuove modalità con cui i ragazzi dovranno saldare i debiti prima dell'avvio del nuovo anno scolastico. In base al decreto, firmato e inviato alla Corte dei Conti entro il 31 agosto, gli studenti delle scuole superiori dovranno dimostrare di aver superato i debiti scolastici.
Dopo gli scrutini intermedi, le scuole dovranno organizzare interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che abbiano presentato insufficienze in qualche materia, e saranno i consigli di classe a decidere come organizzare tali corsi di recupero, che potranno essere tenuti dagli insegnanti della scuola o con la collaborazione di soggetti esterni. Saranno infatti le scuole ad organizzare le 'ripetizioni'. Dopo i corsi di recupero, ha spiegato il ministro, che si terranno nel corso dell'anno scolastico gli studenti dovranno affrontare delle verifiche intermedie per dimostrare di aver superato il debito.
"Quarantadue studenti italiani su cento - ha ricordato il ministro Fioroni- vengono ammessi con debito alla classe successiva, solo uno su quattro lo recupera, gli altri vanno avanti comunque". "Sarebbe imperdonabile - ha proseguito Fioroni - prendere atto di questa situazione, che e' grave culturalmente e socialmente, e non fare nulla. Per questo ho deciso di stabilire una data, il 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico, per accertare che gli studenti abbiano colmato le lacune.
Le scuole organizzeranno corsi e faranno verifiche anche durante tutto l'anno, ma l'ultima chiamata dovrà essere fatta prima che ricominci l'anno: chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermera"'. "Una scuola seria ed esigente - ha precisato Fioroni - garantisce tutti ma soprattutto i piu' deboli: i ragazzi che non hanno alle spalle famiglie e condizioni sociali in grado di aiutarli a farcela comunque. Deve farlo la scuola".
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