Roma, no alla gay-street
Esposto alla polizia e petizione a Veltroni nella zona del Colosseo
di Gabriele Isman
ROMA - No alla gay street a due passi dal Colosseo. A dirlo, con un esposto alla polizia e una petizione indirizzata al sindaco Veltroni, sono i residenti di via San Giovanni in Laterano, dove nei week end di tutto agosto e fino alla Notte bianca dell´8 settembre la strada veniva pedonalizzata per ospitare le attività dei tanti omosessuali attirati da uno dei più noti tra i locali gay della Capitale, il Coming Out. «Nell´attuale irrilevanza delle regole del vivere pubblico nel Centro storico - spiega Fabio Nicolucci, residente della zona, consigliere per l´Ulivo nel municipio I e anima del comitato Celio che riunisce residenti e commercianti - la decisione di pedonalizzare è stata purtroppo letta come il permesso a fare qualsiasi cosa. In quelle notti abbiamo visto di tutto: dai portoni trasformati in toilette ad atti sessuali estemporanei, e anche una certa violenza di fronte alle proteste dei residenti».
Di parere opposto l´Arcigay che tramite il suo presidente romano, Fabrizio Marrazzo, nei giorni scorsi aveva proposto che l´esperimento estivo fosse reso permanente: «La sperimentazione - aveva detto Marrazzo - ha avuto un grande successo, con la presenza di oltre 50 mila persone nelle sei settimane della pedonalizzazione».
Voi che ne pensate? Sareste favorevoli ad abomini del genere nella vostra città?
Esposto alla polizia e petizione a Veltroni nella zona del Colosseo
di Gabriele Isman
ROMA - No alla gay street a due passi dal Colosseo. A dirlo, con un esposto alla polizia e una petizione indirizzata al sindaco Veltroni, sono i residenti di via San Giovanni in Laterano, dove nei week end di tutto agosto e fino alla Notte bianca dell´8 settembre la strada veniva pedonalizzata per ospitare le attività dei tanti omosessuali attirati da uno dei più noti tra i locali gay della Capitale, il Coming Out. «Nell´attuale irrilevanza delle regole del vivere pubblico nel Centro storico - spiega Fabio Nicolucci, residente della zona, consigliere per l´Ulivo nel municipio I e anima del comitato Celio che riunisce residenti e commercianti - la decisione di pedonalizzare è stata purtroppo letta come il permesso a fare qualsiasi cosa. In quelle notti abbiamo visto di tutto: dai portoni trasformati in toilette ad atti sessuali estemporanei, e anche una certa violenza di fronte alle proteste dei residenti».
Di parere opposto l´Arcigay che tramite il suo presidente romano, Fabrizio Marrazzo, nei giorni scorsi aveva proposto che l´esperimento estivo fosse reso permanente: «La sperimentazione - aveva detto Marrazzo - ha avuto un grande successo, con la presenza di oltre 50 mila persone nelle sei settimane della pedonalizzazione».
Voi che ne pensate? Sareste favorevoli ad abomini del genere nella vostra città?
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