poesia.....alda merini...

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    Bannate fanstama
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    • PISA
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    #61
    Originariamente Scritto da daniel Visualizza Messaggio
    ok
    interessante....
    XXX
    sigpic

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    • Luna Caprese
      Bodyweb Member
      • Jun 2005
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      #62
      Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
      a te piacciono quelle poesie della merini?
      E a te piace questa ?

      L' ho scritta io :

      I veloci draghi della notte già squarciano le nuvole,
      e laggiù splende l’araldo del giorno al cui levar gli spiriti vaganti tornano in massa ai loro cimiteri,
      e quelli morti in disgrazia di Dio ch’ebbero sepoltura nei quadrivi o giù nel fondo dei marini abissi son già tornati ai lor letti di vermi,
      perché temendo che il chiaror del giorno abbia a svelare le loro vergogne,
      bramosamente fuggono la luce costretti ad essere consorti eterni
      della Notte dal tenebroso ciglio.
      "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
      sigpic

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      • Arturo Bandini
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        #63
        Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
        E a te piace questa ?

        L' ho scritta io :

        I veloci draghi della notte già squarciano le nuvole,
        e laggiù splende l’araldo del giorno al cui levar gli spiriti vaganti tornano in massa ai loro cimiteri,
        e quelli morti in disgrazia di Dio ch’ebbero sepoltura nei quadrivi o giù nel fondo dei marini abissi son già tornati ai lor letti di vermi,
        perché temendo che il chiaror del giorno abbia a svelare le loro vergogne,
        bramosamente fuggono la luce costretti ad essere consorti eterni
        della Notte dal tenebroso ciglio.
        è shakespeare
        se nn lo è consideralo un complimento

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        • zajka
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          #64
          Originariamente Scritto da zajka Visualizza Messaggio
          Abbiamo sparso lacrime ovunque,
          Placato l’impeto dell’animo straziato;
          Ci siamo accontentati del qualunque;
          Spazzando via orme del passato.

          Il bianco fiore della nostra innocenza
          Con arroganza nell’eternità fiorisce
          E appassisce ora sul tuo volto.
          Spogliando l’Inebriante dell’essenza.

          E dai millenni lunghi e opprimenti
          La Stella ardente fugge nell’ignoto
          E versa degli sguardi indifferenti
          Sui suoi figli dall’oscuro vuoto.


          E tu sei consolata da Lei stessa
          Mischiando lacrime con quelle del suo cielo,
          Un velo,che racchiude la Promessa,
          Speranza vana del tuo mondo parallelo.

          E al di là del cristallino schermo
          Il sole rompe il silenzio con il riso.
          Narciso. Di se stesso innamorato
          Immerso nell’Oscuro dell’Eterno.


          E tu contempli i raggi promettenti
          Serbando ogni giorno nel tuo cuore
          Rancore. Acre, che ormai non senti
          Dissolversi nel fluido dolore.

          Il sangue impuro che ti macchia la coscienza
          E’ ignorato dalla tua Passione.
          Dal Dio-Sole che ti ha strappato
          La tua fede e la tua Confessione.

          E noi sprechiamo lacrime invano
          Nel buio rimaniamo. E Lassù…
          Ci illudiamo e non ci accorgiamo
          Che il cielo è giallo. Forse. E il Sole è blu.

          questa era mia comunque...ma nessuno l'ha cagata
          Originariamente Scritto da Dropkick

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          • Arturo Bandini
            Bodyweb Senior
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            #65
            Originariamente Scritto da zajka Visualizza Messaggio
            Le poesie postate sono molto particolari e sicuramente cariche di significato...Io però concepisco la poesia in tutt'altro modo..se non c'è il ritmo e la rima..per me è prosa
            in quella che ho scritto io ho provato a metterci un ritmo, almeno io ci sento il mio ritmo..
            la rima invece per me è un limite per la poesia, riduce di troppo le cose che si possono dire, quando il compito della poesia è proprio quello di condensarein poche parole molti concetti e immagini, e in questo si distingue dalla prosa (che pure deve avere un suo ritmo): nella densità

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            • zajka
              Bodyweb Senior
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              #66
              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
              in quella che ho scritto io ho provato a metterci un ritmo, almeno io ci sento il mio ritmo..
              la rima invece per me è un limite per la poesia, riduce di troppo le cose che si possono dire, quando il compito della poesia è proprio quello di condensarein poche parole molti concetti e immagini, e in questo si distingue dalla prosa (che pure deve avere un suo ritmo): nella densità
              sai cosa ti dico? Sono assolutamente d'accordo con te..però non riesco a concepirla diversamente e,visto che la rima, anche per me,limita molto le possibilità di esprimere il contenuto, mi piace più la prosa. Credo che solo chi ha un particolare talento (i grandi poeti) sappia ricorrere alla rima con una grande spontaneità..La poesia che ho scritto è stata la mia prima(in italiano) e l'ultima perché non ho mai più avuto quella ispirazione e spontaneità per scriverne un'altra rimata.
              Originariamente Scritto da Dropkick

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              • Arturo Bandini
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                #67
                infatti il mio poeta preferito è carver e in particolare una sua raccolta intitolata "racconti in forma di poesia"


                la tua torta al rum sembrava deliziosa, coperta
                di mandorle; mi è stata conegnata a mano
                stamattina. Il fattorino ha parcheggiato in fondo
                alla collina e si è inerpicato su per il sentiero.
                Null' altro si muoveva nel panorama raggelato.
                Faceva freddo dentro e fuori. Ho firmato la ricevuta,
                l' ho ringraziato e sono rientrato in casa.
                Dove ho strappato il nastro forte, tolto
                le grappette dalla busta e dentro ci ho trovato
                la teglia che avevi riempito con la torta.
                Ho grattato via l' adesivo dal coperchio.
                L' ho aperto facendo leva. Ripiegato la carta argentata.
                Solo per sentire subito il profumo di quel dolce!

                E' stato allora che la fobicina è emersa
                dalle pieghe imbevute di rum. Una forbicia
                infarcita della tua torta: Inebriata
                del rum. E' scesa lungo il fianco della teglia.
                Ha attraversato di corsa tutto il tavolo per trovare
                rifugio nella fruttiera. Non l' ho ucciSA.
                Non subito. Pieno com'ero di contrastanti
                sentimenti. Dsgusto, certo. Ma anche
                stupore. Addirittura ammirazione. Per questa creatura
                che in una notte aveva percorso tremila miglia in aereo,
                immersa in una torta, tra fettine di mandorla
                e il travolgente aroma del rum. Poi era stata trasportata
                in un camion per una strada di montagna
                e aveva risalito un colle nel gelo per arrivare in una casa
                con vista sull' oceano pacifico. Una forbicina.
                La lascrò campare, ho pensato. Tanto, una più una meno,
                a questo mondo.. E poi questa qui è speciale,
                mi sa. Benedetta la sua strana testolina.

                Ho tolto la torta dalla stagnola
                e tre altre forbicine hanno scavalcato il bordo
                della teglia! Per un attimo sono rimasto così
                interdetto che non sapevo se dovevo ammazzarle
                o cosa. Poi mi è venuta una gran rabbia
                e le ho spiaccicate. Ne ho spremuto fuori la vita
                prima che potessero scappare. E' stato un massacro.
                dato che c'ero, ho scovato e distrutto
                completamente anche quell' altra.
                non avevo neanche cominciato che era tutto finito.
                Voglio dire che avrei potuto continuare
                a straziarle senza posa. se è vero
                che l' uomo è un lupo per gli altri uomini, che possono
                aspettarsi le forbicine quando la sete di sangue si scatena?

                Mi sono seduto, cercando di calmare il cuore.
                Il fiato mi usciva a fiotti dalle narici. ho lentamente
                ispezionato il tavolo. Promto
                a tutto. Mona, mi dispiace dovertelo dire,
                ma non sono riuscito neanche a assaggiarla, la tua torta.
                L' ho messa via per dopo, forse.
                Grazie comunque. Sei stata dolce a ricordarti
                di me quassù, solo nel cuore dell' inverno.
                Sono qui che vivo da solo.
                Come una bestia, mi sa.
                Last edited by Arturo Bandini; 29-09-2007, 22:10:47.

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                • Arturo Bandini
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                  #68
                  poi penso che la poesia debba parlare delle piccole cose, delle cose da nulla e così importanti che accadono alle persone... solo così può parlare a tutti: attraverso le cose che tutti conoscono.
                  ogni singolo istante della vita di un uomo può essere tradotto in poesia: la normalità, la vergogna, la vittoria, la noia. tutto è poesia

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                  • zajka
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                    #69
                    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                    infatti il mio poeta preferito è carver e in particolare una sua raccolta intitolata "racconti in forma di poesia"


                    la tua torta al rum sembrava deliziosa, coperta
                    di mandorle; mi è stata conegnata a mano
                    stamattina. Il fattorino ha parcheggiato in fondo
                    alla collina e si è inerpicato su per il sentiero.
                    Null' altro si muoveva nel panorama raggelato.
                    Faceva freddo dentro e fuori. Ho firmato la ricevuta,
                    l' ho ringraziato e sono rientrato in casa.
                    Dove ho strappato il nastro forte, tolto
                    le grappette dalla busta e dentro ci ho trovato
                    la teglia che avevi riempito con la torta.
                    Ho grattato via l' adesivo dal coperchio.
                    L' ho aperto facendo leva. Ripiegato la carta argentata.
                    Solo per sentire subito il profumo di quel dolce!

                    E' stato allora che la fobicina è emersa
                    dalle ieghe imbevute di rum. Una forbicia
                    infarcita della tua torta: Inebriata
                    del rum. E' scesa lungo il fianco della teglia.
                    Ha attraversato di corsa tutto il tavolo per trovare
                    rifugio nella fruttiera. Non l' ho ucciSA.
                    Non subito. Pieno com'ero di contrastanti
                    sentimenti. Dsgusto, certo. Ma anche
                    stupore. Addirittura ammirazione. Per questa creatura
                    che in una notte aveva percorso tremila miglia in aereo,
                    immersa in una torta, tra fettine di mandorla
                    e il travolgente aroma del rum. Poi era stata trasportata
                    in un camion per una strada di montagna
                    e aveva risalito un colle nel gelo per arrivare in una casa
                    con vista sull' oceano pacifico. Una forbicina.
                    La lascrò campare, ho pensato. Tanto, una più una meno,
                    a questo mondo.. E poi questa qui è speciale,
                    mi sa. Benedetta la sua strana testolina.

                    Ho tolto la torta dalla stagnola
                    e tre altre forbicine hanno scavalcato il bordo
                    della teglia! Per un attimo sono rimasto così
                    interdetto che non sapevo se dovevo ammazzarle
                    o cosa. Poi mi è venuta una gran rabbia
                    e le ho spiaccicate. Ne ho spremuto fuori la vita
                    prima che potessero scappare. E' stato un massacro.
                    dato che c'ero, ho scovato e distrutto
                    completamente anche quell' altra.
                    non avevo neanche cominciato che era tutto finito.
                    Voglio dire che avrei potuto continuare
                    a straziarle senza posa. se è vero
                    che l' uomo è un lupo per gli altri uomini, che possono
                    aspettarsi le forbicine quando la sete di sangue si scatena?

                    Mi sono seduto, cercando di calmare il cuore.
                    Il fiato mi usciva a fiotti dalle narici. ho lentamente
                    ispezionato il tavolo. Promto
                    a tutto. Mona, mi dispiace dovertelo dire,
                    ma non sono riuscito neanche a assaggiarla, la tua torta.
                    L' ho messa via per dopo, forse.
                    Grazie comunque. Sei stata dolce a ricordarti
                    di me quassù, solo nel cuore dell' inverno.
                    Sono qui che vivo da solo.
                    Come una bestia, mi sa.
                    Arturo mi dispiace,è molto originale come idea ma,a parte l'impostazione tipica della poesia,della poesia non ci vedo nulla di nulla Sono gusti
                    Originariamente Scritto da Dropkick

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                    • Arturo Bandini
                      Bodyweb Senior
                      • Aug 2003
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                      #70
                      Originariamente Scritto da zajka Visualizza Messaggio
                      Arturo mi dispiace,è molto originale come idea ma,a parte l'impostazione tipica della poesia,della poesia non ci vedo nulla di nulla Sono gusti
                      bè, a me trasmette molte sensazioni invece... sì, sono gusti

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                      • Hombrillo
                        Pezzo di merda ipocrita
                        • Sep 2005
                        • 25630
                        • 1,318
                        • 1,662
                        • cerca de la playa...
                        • Send PM

                        #71
                        Originariamente Scritto da sbarbafuss Visualizza Messaggio
                        Farò della mia anima uno scrigno
                        per la tua anima,
                        del mio cuore una dimora
                        per la tua bellezza,
                        del mio petto un sepolcro
                        per le tue pene.
                        Ti amerò come le praterie amano la primavera,
                        e vivrò in te la vita di un fiore
                        sotto i raggi del sole.
                        Canterò il tuo nome come la valle
                        canta l'eco delle campane;
                        ascolterò il linguaggio della tua anima
                        come la spiaggia ascolta
                        la storia delle onde.

                        molto bella.

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