Originariamente Scritto da daniel
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poesia.....alda merini...
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioa te piacciono quelle poesie della merini?
L' ho scritta io :
I veloci draghi della notte già squarciano le nuvole,
e laggiù splende l’araldo del giorno al cui levar gli spiriti vaganti tornano in massa ai loro cimiteri,
e quelli morti in disgrazia di Dio ch’ebbero sepoltura nei quadrivi o giù nel fondo dei marini abissi son già tornati ai lor letti di vermi,
perché temendo che il chiaror del giorno abbia a svelare le loro vergogne,
bramosamente fuggono la luce costretti ad essere consorti eterni
della Notte dal tenebroso ciglio."Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
sigpic
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Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza MessaggioE a te piace questa ?
L' ho scritta io :
I veloci draghi della notte già squarciano le nuvole,
e laggiù splende l’araldo del giorno al cui levar gli spiriti vaganti tornano in massa ai loro cimiteri,
e quelli morti in disgrazia di Dio ch’ebbero sepoltura nei quadrivi o giù nel fondo dei marini abissi son già tornati ai lor letti di vermi,
perché temendo che il chiaror del giorno abbia a svelare le loro vergogne,
bramosamente fuggono la luce costretti ad essere consorti eterni
della Notte dal tenebroso ciglio.
se nn lo è consideralo un complimento
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Originariamente Scritto da zajka Visualizza MessaggioAbbiamo sparso lacrime ovunque,
Placato l’impeto dell’animo straziato;
Ci siamo accontentati del qualunque;
Spazzando via orme del passato.
Il bianco fiore della nostra innocenza
Con arroganza nell’eternità fiorisce
E appassisce ora sul tuo volto.
Spogliando l’Inebriante dell’essenza.
E dai millenni lunghi e opprimenti
La Stella ardente fugge nell’ignoto
E versa degli sguardi indifferenti
Sui suoi figli dall’oscuro vuoto.
E tu sei consolata da Lei stessa
Mischiando lacrime con quelle del suo cielo,
Un velo,che racchiude la Promessa,
Speranza vana del tuo mondo parallelo.
E al di là del cristallino schermo
Il sole rompe il silenzio con il riso.
Narciso. Di se stesso innamorato
Immerso nell’Oscuro dell’Eterno.
E tu contempli i raggi promettenti
Serbando ogni giorno nel tuo cuore
Rancore. Acre, che ormai non senti
Dissolversi nel fluido dolore.
Il sangue impuro che ti macchia la coscienza
E’ ignorato dalla tua Passione.
Dal Dio-Sole che ti ha strappato
La tua fede e la tua Confessione.
E noi sprechiamo lacrime invano
Nel buio rimaniamo. E Lassù…
Ci illudiamo e non ci accorgiamo
Che il cielo è giallo. Forse. E il Sole è blu.
Originariamente Scritto da Dropkick
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Originariamente Scritto da zajka Visualizza MessaggioLe poesie postate sono molto particolari e sicuramente cariche di significato...Io però concepisco la poesia in tutt'altro modo..se non c'è il ritmo e la rima..per me è prosa
la rima invece per me è un limite per la poesia, riduce di troppo le cose che si possono dire, quando il compito della poesia è proprio quello di condensarein poche parole molti concetti e immagini, e in questo si distingue dalla prosa (che pure deve avere un suo ritmo): nella densità
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioin quella che ho scritto io ho provato a metterci un ritmo, almeno io ci sento il mio ritmo..
la rima invece per me è un limite per la poesia, riduce di troppo le cose che si possono dire, quando il compito della poesia è proprio quello di condensarein poche parole molti concetti e immagini, e in questo si distingue dalla prosa (che pure deve avere un suo ritmo): nella densitàOriginariamente Scritto da Dropkick
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infatti il mio poeta preferito è carver e in particolare una sua raccolta intitolata "racconti in forma di poesia"
la tua torta al rum sembrava deliziosa, coperta
di mandorle; mi è stata conegnata a mano
stamattina. Il fattorino ha parcheggiato in fondo
alla collina e si è inerpicato su per il sentiero.
Null' altro si muoveva nel panorama raggelato.
Faceva freddo dentro e fuori. Ho firmato la ricevuta,
l' ho ringraziato e sono rientrato in casa.
Dove ho strappato il nastro forte, tolto
le grappette dalla busta e dentro ci ho trovato
la teglia che avevi riempito con la torta.
Ho grattato via l' adesivo dal coperchio.
L' ho aperto facendo leva. Ripiegato la carta argentata.
Solo per sentire subito il profumo di quel dolce!
E' stato allora che la fobicina è emersa
dalle pieghe imbevute di rum. Una forbicia
infarcita della tua torta: Inebriata
del rum. E' scesa lungo il fianco della teglia.
Ha attraversato di corsa tutto il tavolo per trovare
rifugio nella fruttiera. Non l' ho ucciSA.
Non subito. Pieno com'ero di contrastanti
sentimenti. Dsgusto, certo. Ma anche
stupore. Addirittura ammirazione. Per questa creatura
che in una notte aveva percorso tremila miglia in aereo,
immersa in una torta, tra fettine di mandorla
e il travolgente aroma del rum. Poi era stata trasportata
in un camion per una strada di montagna
e aveva risalito un colle nel gelo per arrivare in una casa
con vista sull' oceano pacifico. Una forbicina.
La lascrò campare, ho pensato. Tanto, una più una meno,
a questo mondo.. E poi questa qui è speciale,
mi sa. Benedetta la sua strana testolina.
Ho tolto la torta dalla stagnola
e tre altre forbicine hanno scavalcato il bordo
della teglia! Per un attimo sono rimasto così
interdetto che non sapevo se dovevo ammazzarle
o cosa. Poi mi è venuta una gran rabbia
e le ho spiaccicate. Ne ho spremuto fuori la vita
prima che potessero scappare. E' stato un massacro.
dato che c'ero, ho scovato e distrutto
completamente anche quell' altra.
non avevo neanche cominciato che era tutto finito.
Voglio dire che avrei potuto continuare
a straziarle senza posa. se è vero
che l' uomo è un lupo per gli altri uomini, che possono
aspettarsi le forbicine quando la sete di sangue si scatena?
Mi sono seduto, cercando di calmare il cuore.
Il fiato mi usciva a fiotti dalle narici. ho lentamente
ispezionato il tavolo. Promto
a tutto. Mona, mi dispiace dovertelo dire,
ma non sono riuscito neanche a assaggiarla, la tua torta.
L' ho messa via per dopo, forse.
Grazie comunque. Sei stata dolce a ricordarti
di me quassù, solo nel cuore dell' inverno.
Sono qui che vivo da solo.
Come una bestia, mi sa.Last edited by Arturo Bandini; 29-09-2007, 23:10:47.
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poi penso che la poesia debba parlare delle piccole cose, delle cose da nulla e così importanti che accadono alle persone... solo così può parlare a tutti: attraverso le cose che tutti conoscono.
ogni singolo istante della vita di un uomo può essere tradotto in poesia: la normalità, la vergogna, la vittoria, la noia. tutto è poesia
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioinfatti il mio poeta preferito è carver e in particolare una sua raccolta intitolata "racconti in forma di poesia"
la tua torta al rum sembrava deliziosa, coperta
di mandorle; mi è stata conegnata a mano
stamattina. Il fattorino ha parcheggiato in fondo
alla collina e si è inerpicato su per il sentiero.
Null' altro si muoveva nel panorama raggelato.
Faceva freddo dentro e fuori. Ho firmato la ricevuta,
l' ho ringraziato e sono rientrato in casa.
Dove ho strappato il nastro forte, tolto
le grappette dalla busta e dentro ci ho trovato
la teglia che avevi riempito con la torta.
Ho grattato via l' adesivo dal coperchio.
L' ho aperto facendo leva. Ripiegato la carta argentata.
Solo per sentire subito il profumo di quel dolce!
E' stato allora che la fobicina è emersa
dalle ieghe imbevute di rum. Una forbicia
infarcita della tua torta: Inebriata
del rum. E' scesa lungo il fianco della teglia.
Ha attraversato di corsa tutto il tavolo per trovare
rifugio nella fruttiera. Non l' ho ucciSA.
Non subito. Pieno com'ero di contrastanti
sentimenti. Dsgusto, certo. Ma anche
stupore. Addirittura ammirazione. Per questa creatura
che in una notte aveva percorso tremila miglia in aereo,
immersa in una torta, tra fettine di mandorla
e il travolgente aroma del rum. Poi era stata trasportata
in un camion per una strada di montagna
e aveva risalito un colle nel gelo per arrivare in una casa
con vista sull' oceano pacifico. Una forbicina.
La lascrò campare, ho pensato. Tanto, una più una meno,
a questo mondo.. E poi questa qui è speciale,
mi sa. Benedetta la sua strana testolina.
Ho tolto la torta dalla stagnola
e tre altre forbicine hanno scavalcato il bordo
della teglia! Per un attimo sono rimasto così
interdetto che non sapevo se dovevo ammazzarle
o cosa. Poi mi è venuta una gran rabbia
e le ho spiaccicate. Ne ho spremuto fuori la vita
prima che potessero scappare. E' stato un massacro.
dato che c'ero, ho scovato e distrutto
completamente anche quell' altra.
non avevo neanche cominciato che era tutto finito.
Voglio dire che avrei potuto continuare
a straziarle senza posa. se è vero
che l' uomo è un lupo per gli altri uomini, che possono
aspettarsi le forbicine quando la sete di sangue si scatena?
Mi sono seduto, cercando di calmare il cuore.
Il fiato mi usciva a fiotti dalle narici. ho lentamente
ispezionato il tavolo. Promto
a tutto. Mona, mi dispiace dovertelo dire,
ma non sono riuscito neanche a assaggiarla, la tua torta.
L' ho messa via per dopo, forse.
Grazie comunque. Sei stata dolce a ricordarti
di me quassù, solo nel cuore dell' inverno.
Sono qui che vivo da solo.
Come una bestia, mi sa.Originariamente Scritto da Dropkick
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Originariamente Scritto da zajka Visualizza MessaggioArturo mi dispiace,è molto originale come idea ma,a parte l'impostazione tipica della poesia,della poesia non ci vedo nulla di nulla Sono gusti
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Originariamente Scritto da sbarbafuss Visualizza MessaggioFarò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
molto bella.
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