mio Padre

[six00]

mi stai facendo piangere!
cmq ci pensavo l'altro giorno...una giornata d'autunno seduti sulla sabbia a parlare di tante tante cose con mio figlio adolescente..della musica delle abitudini degli amici di ragazze..rispondere alle sue domande..giocare a pallone con lui...stare zitti e guardare il mare...raccontargli la mia vita..cavolo impazzirei..

[spidermorfeo]

è solo la paura di avere rimpianti più in là nel tempo che mi porta a fare questi discorsi, cmq quello che tu dici è vero e infatti spesso lo sento così, belle parole...



no famiglia in generale, mia madre, mia sorella anche
non te lo sò spiegare, con i miei zii e altri parenti parlo a nastro, ho pochi freni, con loro no
ci credi se ti dico che spesso neanche rido perchè non voglio che mi vedano ridere alle loro battute anche se mi viene lo stimolo? è un pò assurdo lo sò....
mia madre si lamenta spesso che non sono molto socievole a pranzo e non gli dico nulla
è un pò come se mi vergogno perchè loro sanno chi sono veramente, mia madre una volta mi becco a farmi una ****, io già parlavo poco, cominciai a parlare ancora meno



beh ti ringrazio veramente e mi dispiace parecchio anche se non penso neanche di immaginare quello che provi tu, non ho mai avuto perdite gravi tranne uno zio da piccolo....

Figurati, ti auguro il meglio perchè alla fine vuoi o non vuoi la famiglia conta sempre, per come la penso, anche quando sei grande e vaccinato e stare bene a casa e avere un buon rapporto con i tuoi non può che essere una spiaggia sicura, visto che già "fuori" nella vita quotidiana ci sono poche sicurezze..

[ma_75]

no famiglia in generale, mia madre, mia sorella anche
non te lo sò spiegare, con i miei zii e altri parenti parlo a nastro, ho pochi freni, con loro no
ci credi se ti dico che spesso neanche rido perchè non voglio che mi vedano ridere alle loro battute anche se mi viene lo stimolo? è un pò assurdo lo sò....
mia madre si lamenta spesso che non sono molto socievole a pranzo e non gli dico nulla
è un pò come se mi vergogno perchè loro sanno chi sono veramente, mia madre una volta mi becco a farmi una ****, io già parlavo poco, cominciai a parlare ancora meno

Ti posso dire che è meno raro di quanto pensi. Non so da cosa derivi, sicuramente dipende da caso a caso. Probabilmente quando cresciamo si crea una divaricazione tra noi ed i nostri genitori, spesso più con il padre. Insomma passare dall'avere un figlio con cui giocare ad avere un uomo come te con cui discutere da pari non è facile.
Che poi riusciamo ad aprirci di più con amici piuttosto che con i genitori è, secondo me, perfettamente normale.

[sv4]

quando tuo padre ti manifesterà la sua disapprovazione per tutto quello che fai nella vita, fammi un fischio...

[Socio]

six (ma come ti chiami?) tuo padre è tuo padre mica il tuo migliore amico, non confondere i ruoli, la storia che i genitori debbano sapere tutto dei figli è un'idea che è saltata fuori negli ultimi tempi...

Si, a 15 anni forse

[Socio]

e cmq siete grandi abbastanza per essere i primi ad alzarvi e invitare vostro padre a bere un caffé e discutere del piu' e del meno, cosa state li' ad aspettare e a lamentarvi..

anzi vi dico pure di muovervi a farlo perchè il tempo passa troppo in fretta..

Questi invece te li quoto

[banned]

quando tuo padre ti manifesterà la sua disapprovazione per tutto quello che fai nella vita, fammi un fischio...

beh vedo ke è un fenomeno abbastanza comune allora

[MadRock]

Si, a 15 anni forse

a 15 anni cosa, dovrebbe esserti amico o meno? non ho capiiito

[Socio]

a 15 anni cosa, dovrebbe esserti amico o meno? non ho capiiito

Dico ke a 15 anni è normale nn avere la minima voglia di confidarsi e aprirsi con i genitori ke quasi vengono visti come dei nemici alla propria indipendenza, autonomia e voglia di divertirsi.. Passata l'adolescenza, lo "strappo" però dovrebbe ricucirsci..
Mio padre nn sarà mai il mio migliore amico, nn mi confiderò con lui su alcune cose.. ma per il resto parlo di tutto, ho un rapporto profondo e aperto.. discutiamo di politica, sport, storia, rapporti sociali

[MadRock]

Dico ke a 15 anni è normale nn avere la minima voglia di confidarsi e aprirsi con i genitori ke quasi vengono visti come dei nemici alla propria indipendenza, autonomia e voglia di divertirsi.. Passata l'adolescenza, lo "strappo" però dovrebbe ricucirsci..
Mio padre nn sarà mai il mio migliore amico, nn mi confiderò con lui su alcune cose.. ma per il resto parlo di tutto, ho un rapporto profondo e aperto.. discutiamo di politica, sport, storia, rapporti sociali

si ma io infatti preferisco il rapporto che tu hai descritto, cmq si è normale avercelo dopo una certa età o passaggi di vita, quello che volevo dire è che un genitore non è tenuto a fare l'amico per forza, non è sinonimo di essere un buon genitore..
poi ho subito pensato a queste mamme-amichette che si vedono in giro vestite come le figlie e che hanno questi rapporti morbosi in cui si confidano solo tra loro, che schifo

[Jolly]

six00 se ci pensi bene tu e tuo padre siete molto simili....sembrate 2 persone attente e sensibili nell'approcciarvi l'uno a l'altro, ma con una specie di timidezza o di riservatezza che puo' anche essere vista come una forma di rispetto nella vita dell'altro....

tu dici che se avessi un figlio staresti le ore ad ascoltarlo.....forse anche tuo padre se tu gli parlassi....

fai un piccolo sforzo per avvicinarti un po' a lui, se ne senti davvero il bisogno, perchè un giorno non ci sarà piu' il tempo e sarà una di quelle mancanze che niente potra' colmare completamente

[ennio78]

ogni tanto su questo forum nascono discussioni serie ed interessanti... sono contento...non è poi tutto marcio!

fine ot



ennio

[zuperman]

io ho conosciuto bene mio padre e non mi è piaciuto!

[Socio]

ogni tanto su questo forum nascono discussioni serie ed interessanti... sono contento...non è poi tutto marcio!

fine ot
ennio

Dicevi, Ennio..?

io ho conosciuto bene mio padre e non mi è piaciuto!

[pingu d'assalto]

mi chiamo alessandro

io mi metto sempre nei panni dell'altra persona e sono sicuro che a mio padre farebbe molto piacere sapere di più su di me, solo che io per come sono io non lo faccio mi accontento di sapere che quello che faccio è sufficiente per dargli qualcosa....

te l'ho detto, avessi un figlio mio starei le ore a sentirlo parlare, come fà un normale padre quando è piccolo e si gioca a pallone in giardino, poi mano a mano che si cresce il rapporto cambia (almeno nel mio caso) e si vede la persona crescere di riflesso... sarà che con gli altri sono una macchinetta mentre con la mia famiglia non sò boh, il rapporto và così, sarà poi che sto decidendo di andare via di casa (anche se vicino) e non sò bene se questo gli faccia piacere o no

sò di altre persone che quando sono andate via di casa, hanno avuto una specie di rinascita nei rapporti con i parenti, forse perchè ci si vede poco e allora si parla di più non saprei, però vorrei tentare...

Vero. Io dopo essermene andato di casa sei anni fa, ho recuperato il rapporto con mia madre. Purtroppo con mio padre non c'è stato il tempo, è mancato poco prima che spiccassi il volo dal nido materno.
Però voglio dire una cosa anche io: finchè sono stato giovane, ho sempre preteso un po' troppo dai miei, volevo fossero perfetti, permissivi quando volevo, o risoluti in altre cose, presenti ma non invadenti, curiosi ma non impiccioni, che mi capissero al volo quando non volevo parlare ed interessati se volevo appoggio o manforte... Poi sono diventato adulto, e capendo la complessità della vita e delle angoscie, ho imparato la lezione più grande: I Miei Genitori erano delle Persone. Come me, con le stesse preoccupazioni, le paure di sbagliare, l'obbligo di scegliere cosa fosse giusto per me e considerare se potevano permettersi di darmelo, e imparare a dirmi "No, non puoi" anche in maniera brusca, ma con il cuore a pezzi perchè mi vedevano triste o furioso con loro.
Mio padre aveva 56 ANNI più di me, lui ricordava la guerra, il campo di concentramento, il ritorno dal fronte, la fatica di inventarsi una vita, la laurea, gli amori, i figli...io parlavo di feste, e problemi esistenziali, di proteine e indice di massa corporeo...come poteva condividere i miei interessi??
Poi, gli ultimi due anni, ho smesso di avere pretese, mi sono seduto accanto a lui e ho semplicemente ascoltato. Gli chiedevo "raccontami qualcosa" e lui stupito, dopo un attimo di esitazione, mi raccontava l'infanzia, la guerra, i suoi pensieri e le preoccupazioni date da una famiglia numerosa, la paura di invecchiare e morire e non vedere più i suoi figli. Ho imparato più dalle sue parole che in 31 anni di vita. Per questo lo rispetto, e lo amo. E credo che se riuscissi ad essere la metà di ciò che è stato - combattente, padre e amante, laureato, diveretente ed austero- sarei un uomo migliore.