regole di scrittura

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  • Arturo Bandini
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    regole di scrittura

    Umberto Eco - come scrivere bene



    1) Allontanati dalle allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.


    2) Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.


    3) Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.


    4) Proferisci verbo siccome ti nutri.


    5) Non usare abbreviazioni, contrazioni etc.


    6) Ricorda (sempre) che la parentesi ( anche quando sembra necessaria) interrompe il filo del discorso.


    7) Non generalizzare. MAI.

    8) Usare parole straniere non è bon ton e potrebbe portare a misunderstandings.

    9) Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson " Odio le citazioni. Dimmi quello che sai tu."

    10) Non essere ridondante, non ripetere due volte la stessa cosa, ripetere è superfluo ( per ridondanza s'intende la spiegazione inutile di ciò che il lettore ha già capito)

    11) Manco gli stronzi usano parole volgari, *****.

    12) Sii sempre specifico. Più o meno.

    13) Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

    14) Guardati dalle metafore troppo ardite: sono come piume tra le scaglie di un serpente. Non usare metafore incongrue anche se ti sembrano " cantare" : sono come un cigno che deraglia.

    15) Mett, i le virgole, al posto giusto.

    16) Se non trovi l'espressione italiana adatta ad esprimere un concetto, non ricorrere al dialetto: peso el tacòn del buso.

    17) C'è davvero bisogno di domande retoriche?

    18) Sii chiaro e conciso, cerca di condensare le tue idee in meno parole possibili, evitando frasi lunghe -e soprattutto intervallate da incisi che altro non fanno se non deviare l'attenzione del lettore- affinchè il tuo discorso, ancorché inutile, non contribuisca a quell'inquinamento dell'informazione che certamente ( specie quando il tuo periodare è inutilmente farcito di precisazioni ultronee, di termini obsoleti, anafore o catafore poco disambiguabili, ircocervi lessicali) e sempre segno di mala affectatio - e pertanto non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, e soprattutto guardati da quei tecnicismi che eccedono le competenze cognitive del destinatario, evitando pertanto deep structures rizomatiche ( per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e invitino alla deriva decostruttiva)- ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica.

    19) Non essere enfatico!!!! Sii parco con gli esclamativi!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    20) Scrivi correttamente i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

    21) Nomina direttamente gli scrittori di cui parli, senza perifrasi. Così diceva anche il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l'autore del "Cinque Maggio".

    22) All'inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore ( sempre se siete così idioti da non capire le quattro cazzate che sto scrivendo)

    23) Cura puntiliosamente l'ortograffia.

    24) Non and
    are troppo sovente
    a capo.
    Almeno
    , non quando non
    serve
    .

    25) Mai usare il plurale majestatis. Siamo convinti che non faccia un buon effetto.

    26) Mai confondere causa con effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

    27) Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente delle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero le conclusioni. Asdrubale.

    28) Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

    29) una frase compiuta deve avere

    30) non si apostrofa un'articolo indeterminativo maschile prima di una parola.

    31) Glì accènti nòn dèvono èssere nè scorrètti nè supèrlui, pèrche chì lò fà sbàglia
    Last edited by Arturo Bandini; 24-09-2007, 23:30:49.
  • lo sardo
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    • Sep 2007
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    #2
    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
    Umberto Eco - come scrivere bene



    1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
    2. Non ? che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
    3. Evita le frasi fatte: ? minestra riscaldata.
    4. Esprimiti siccome ti nutri.
    5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
    6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
    7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
    8. Usa meno virgolette possibili: non ? ?fine?.
    9. Non generalizzare mai.
    10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
    11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: ?Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.?
    12. I paragoni sono come le frasi fatte.
    13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere ? superfluo (per ridondanza s?intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha gi? capito).
    14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
    15. Sii sempre pi? o meno specifico.
    16. La litote ? la pi? straordinaria delle tecniche espressive.
    17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
    18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
    19. Metti, le virgole, al posto giusto.
    20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non ? facile.
    21. Se non trovi l?espressione italiana adatta non ricorrere mai all?espressione dialettale: peso e! tac?n del buso.
    22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono ?cantare?: sono come un cigno che deraglia.
    23. C?? davvero bisogno di domande retoriche?
    24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe ? o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento ? affinch? il tuo discorso non contribuisca a quell?inquinamento dell?informazione che ? certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
    25. Gli accenti non debbono essere n? scorretti n? inutili, perch? chi lo f? sbaglia.
    26. Non si apostrofa un?articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
    27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
    28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
    29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
    30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Cos? faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l?autore del 5 maggio.
    31. All?inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete cos? stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
    32. Cura puntiliosamente l?ortograffia.
    33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
    34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
    35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
    36. Non confondere la causa con l?effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
    37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero cos?, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
    38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonch? deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva ? ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica ? eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
    39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
    40. Una frase compiuta deve avere.

    sono arrivato fino al punto 3 ..e il 5 lo ho letto per sbaglio!

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    • Icarus
      Bodyweb Senior
      • May 2005
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      • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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      #3
      molto bella
      però old
      Presidente siamo con Te,
      meno male che Silvio muore.

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      • Senna94
        Banned
        • Sep 2006
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        #4
        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
        Umberto Eco - come scrivere bene



        1) Allontanati dalle allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.


        2) Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.


        3) Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.


        4) Proferisci verbo siccome ti nutri.


        5) Non usare abbreviazioni, contrazioni etc.


        6) Ricorda (sempre) che la parentesi ( anche quando sembra necessaria) interrompe il filo del discorso.


        7) Non generalizzare. MAI.

        8) Usare parole straniere non è bon ton e potrebbe portare a misunderstandings.

        9) Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson " Odio le citazioni. Dimmi quello che sai tu."

        10) Non essere ridondante, non ripetere due volte la stessa cosa, ripetere è superfluo ( per ridondanza s'intende la spiegazione inutile di ciò che il lettore ha già capito)

        11) Manco gli stronzi usano parole volgari, *****.

        12) Sii sempre specifico. Più o meno.

        13) Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

        14) Guardati dalle metafore troppo ardite: sono come piume tra le scaglie di un serpente. Non usare metafore incongrue anche se ti sembrano " cantare" : sono come un cigno che deraglia.

        15) Mett, i le virgole, al posto giusto.

        16) Se non trovi l'espressione italiana adatta ad esprimere un concetto, non ricorrere al dialetto: peso el tacòn del buso.

        17) C'è davvero bisogno di domande retoriche?

        18) Sii chiaro e conciso, cerca di condensare le tue idee in meno parole possibili, evitando frasi lunghe -e soprattutto intervallate da incisi che altro non fanno se non deviare l'attenzione del lettore- affinchè il tuo discorso, ancorché inutile, non contribuisca a quell'inquinamento dell'informazione che certamente ( specie quando il tuo periodare è inutilmente farcito di precisazioni ultronee, di termini obsoleti, anafore o catafore poco disambiguabili, ircocervi lessicali) e sempre segno di mala affectatio - e pertanto non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, e soprattutto guardati da quei tecnicismi che eccedono le competenze cognitive del destinatario, evitando pertanto deep structures rizomatiche ( per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e invitino alla deriva decostruttiva)- ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica.

        19) Non essere enfatico!!!! Sii parco con gli esclamativi!!!!!!!!!!!!!!!!!!

        20) Scrivi correttamente i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

        21) Nomina direttamente gli scrittori di cui parli, senza perifrasi. Così diceva anche il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l'autore del "Cinque Maggio".

        22) All'inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore ( sempre se siete così idioti da non capire le quattro cazzate che sto scrivendo)

        23) Cura puntiliosamente l'ortograffia.

        24) Non and
        are troppo sovente
        a capo.
        Almeno
        , non quando non
        serve
        .

        25) Mai usare il plurale majestatis. Siamo convinti che non faccia un buon effetto.

        26) Mai confondere causa con effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

        27) Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente delle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero le conclusioni. Asdrubale.

        28) Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

        29) una frase compiuta deve avere

        30) non si apostrofa un'articolo indeterminativo maschile prima di una parola.

        31) Glì accènti nòn dèvono èssere nè scorrètti nè supèrlui, pèrche chì lò fà sbàglia
        il punto?

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        • Leonida
          Filosofo del *****
          • Nov 2006
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          #5
          AHAAH

          divertente.
          Originariamente Scritto da gorgone
          è plotino la chiave universale per le vagine
          Originariamente Scritto da gorgone
          secondo me sono pazzi.

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          • Leonida
            Filosofo del *****
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            #6
            Originariamente Scritto da Senna94 Visualizza Messaggio
            il punto?
            Originariamente Scritto da gorgone
            è plotino la chiave universale per le vagine
            Originariamente Scritto da gorgone
            secondo me sono pazzi.

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            • tartufone
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              #7
              forte,nn l'avevo mai letto..

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              • GalDregon
                Bodyweb Senior
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                #8
                carino (d'avvero) mi a imparato molte kose.

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