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la camorra ha origini prr-unitaire, solo questo dato dovrebbe farti riflettere.Un letterato francese, che amava molto Napoli, ma di cui non ricordo il nome ,diceva che Napoli doveva rendersi autonoma sotto il governo della camorra, perche effettivamente givente o addirittura effettivamente "popolare".
é ovviamente una forzatura, tant' è che oggi non è cosi.La camorra non rappresenta niente se non i suoi interessi, infangando cosi un popolo intero.Perche non ci si mette niente con una facile retorica a dire "voi non fate niente quindi siete collusi".troppo semplice.La camorra può essere sconfitta solo sul territorio , con la forza: indagini, retate, arresti,sentenze, carcere, posti blocco, zone sotto il controllo militare, controllo del porto...Il resto sono chiacchiere.Spiegami il cittadino, stremato, cosa può fare in merito.Cultura della legalità? vogliamo ancora sparare cazzate sul casco,il bilgietto del mezzo pubblico, i semafori rossi...perche la camorra si sconfigge da piccoli gesti? roba da spot del ministero...STRONZATE!
Ricordi il 3d da me postato, dal titolo "Napoli violenta"?
...sono un fermo sostenitore dell'uso del pugno di ferro contro l'illegalità, anche a costo di dover comprimere le garanzie costituzionali.
Questo è vero. L'efficacia di queste misure è dimostrata anche dal fatto che le intercettazioni ai danni dei boss dimostrano che questi hanno sempre avuto una priorità a livello di richieste da fare ai loro referenti politici, ovvero abolizione del 41 bis (carcere duro) Il che, en passant, ci deve spingere a guardare quantomeno con sospetto qualunque politico che si pronunci in tal senso.
Finchè si mandano i boss in carceri dove possono pure mandare bigliettini all'esterno, quando non telefonare direttamente, non si ottiene nulla.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Non vorrei tornare sul campo minato ma....
In un contesto diverso ma assimilabile, ovvero la mafia in Sicilia, l'unica vera offensiva dello stato che abbia ottenuto risultati è stata quella del prefetto Mori in epoca fascista, che si riassume in pochi punti, repressione, confino, pugno di ferro.
Questo è vero. L'efficacia di queste misure è dimostrata anche dal fatto che le intercettazioni ai danni dei boss dimostrano che questi hanno sempre avuto una priorità a livello di richieste da fare ai loro referenti politici, ovvero abolizione del 41 bis (carcere duro) Il che, en passant, ci deve spingere a guardare quantomeno con sospetto qualunque politico che si pronunci in tal senso.
Finchè si mandano i boss in carceri dove possono pure mandare bigliettini all'esterno, quando non telefonare direttamente, non si ottiene nulla.
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Se ti rivolgi a me, ti comunico che l'idea di federalismo asimmetrico è condivisa,tra i tanti, dall'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari.Certo su un forum non si può pretendere l'approfondimento politico.Se ti interessa, ti inviterò alle prossime riunioni.Ti assicuro che discutiamo da sobri.
No assolutamente non mi riferivo a te....ma a qualche discorso letto che andava bene fatto in qualche bar la mattina dopo qlc bicchierino...
PER NON DIMENTICARE:
Originariamente Scritto da gabriele81
Bam non ha senso stare con una che si fa piazzare ben 4 bordate da uno con un membro equino. Dai retta a Sergio.
Quindi in italia, si può scherzare sul papa, mettere croci accanto a cazzi/tette/culi, farci spaccare madonnine per strada dove magari na vecchietta va a mettere due fiori, solo perchè siamo civili?
Questi sono esempi di intolleranza e chiusura mentale da medioevo. Venduti come essere open minded oltretutto, da una certa corrente di pensiero che in realtà è profondamente intollerante e conformata ... semplicemente conformata in modo diverso, ma sempre conformata e ridiga.
No, secondo me bisognerebbe diventare SUL SERIO rispettosi e tolleranti. Cose di cui si parla tanto, ma che in pratica non esistono, praticamente da nessun parte ...
Parlare di tolleranza e poi non rispettare chi è diverso è ipocrisia. Ma questo NON SIGNIFICA che una cultura debba prevalere sull'altra, o, peggio ancora, che si debba diventare un qualche cosa di ibrido, "internazionale" alcuni dicono, che poi è un niente, un appiattimento in basso rispetto a tutte le culture che ne prendono parte.
Siamo in Italia, abbiamo una storia, segnata anche dalla forte presenza del cattolicesimo, abbiamo il vaticano, abbiamo una cultura di un certo tipo, una cucina di un certo tipo, lingua e dialetti, usanze, ferie, sagre e fiere, e quantaltro ... questa è l'italia. Se un musulmano, piuttosto che un buddista o induista o chiunque altro, viene in Italia, è un OSPITE nella nostra cultura. Secondo me non è giusto, sia moralmente che "sociologicamente" diciamo, che pretenda di cambiare l'italia e renderla simile a quello che lui vorrebbe.
E questo sia tra italiani e non italiani, ma anche tra italiani che la pensano e la vivono diversamente. Vedi credenti praticanti e non. Invece di sputarsi addosso e vedere chi vince, si potrebbe benissimo rispettarsi e convivere, NELLA DIVERSITA'.
E questo per me non è razzismo, ma riconoscere nella diversità un valore da preservare, non da cancellare.
Il punto, o almeno uno dei punti è questo: si ha paura della diversità. Ci si pone sempre in modo conflittuale, o vince lui o vinco io. Il rispettare la diversità fa paura, richiede equilibrio e buon senso, cose di cui evidentemente c'è carenza...
E comunque il fatto che alcuni islamici non siano tolleranti non giustifica le calderolate di turno. E' lo stesso discorso del G8 a genova. Il fatto che ci fossero dei facinorosi tra i manifestanti non giustifica le violenze delle forse dell'ordine.
Eagle
PS - una cosa che comunque non capisco, non so se c'entra nel 3d, ma mi viene adesso e quì la scrivo, è perchè tutti sputano sul Papa e sulla Chiesa, su quello che propone e quello che vieta, sui dogmi e su tutto il resto... e poi quando si tratta di "opporsi" a qualche cosaltro, ad esempio l'Islam, allora siamo tutti europeo-cristiani, non si può rinunciare alle nostre origini, etc etc ... ipocrisia ultimo atto? opportunismo provincialburino?
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Questi sono esempi di intolleranza e chiusura mentale da medioevo. Venduti come essere open minded oltretutto, da una certa corrente di pensiero che in realtà è profondamente intollerante e conformata ... semplicemente conformata in modo diverso, ma sempre conformata e ridiga.
No, secondo me bisognerebbe diventare SUL SERIO rispettosi e tolleranti. Cose di cui si parla tanto, ma che in pratica non esistono, praticamente da nessun parte ...
Parlare di tolleranza e poi non rispettare chi è diverso è ipocrisia. Ma questo NON SIGNIFICA che una cultura debba prevalere sull'altra, o, peggio ancora, che si debba diventare un qualche cosa di ibrido, "internazionale" alcuni dicono, che poi è un niente, un appiattimento in basso rispetto a tutte le culture che ne prendono parte.
Siamo in Italia, abbiamo una storia, segnata anche dalla forte presenza del cattolicesimo, abbiamo il vaticano, abbiamo una cultura di un certo tipo, una cucina di un certo tipo, lingua e dialetti, usanze, ferie, sagre e fiere, e quantaltro ... questa è l'italia. Se un musulmano, piuttosto che un buddista o induista o chiunque altro, viene in Italia, è un OSPITE nella nostra cultura. Secondo me non è giusto, sia moralmente che "sociologicamente" diciamo, che pretenda di cambiare l'italia e renderla simile a quello che lui vorrebbe.
E questo sia tra italiani e non italiani, ma anche tra italiani che la pensano e la vivono diversamente. Vedi credenti praticanti e non. Invece di sputarsi addosso e vedere chi vince, si potrebbe benissimo rispettarsi e convivere, NELLA DIVERSITA'.
E questo per me non è razzismo, ma riconoscere nella diversità un valore da preservare, non da cancellare.
Il punto, o almeno uno dei punti è questo: si ha paura della diversità. Ci si pone sempre in modo conflittuale, o vince lui o vinco io. Il rispettare la diversità fa paura, richiede equilibrio e buon senso, cose di cui evidentemente c'è carenza...
E comunque il fatto che alcuni islamici non siano tolleranti non giustifica le calderolate di turno. E' lo stesso discorso del G8 a genova. Il fatto che ci fossero dei facinorosi tra i manifestanti non giustifica le violenze delle forse dell'ordine.
Eagle
PS - una cosa che comunque non capisco, non so se c'entra nel 3d, ma mi viene adesso e quì la scrivo, è perchè tutti sputano sul Papa e sulla Chiesa, su quello che propone e quello che vieta, sui dogmi e su tutto il resto... e poi quando si tratta di "opporsi" a qualche cosaltro, ad esempio l'Islam, allora siamo tutti europeo-cristiani, non si può rinunciare alle nostre origini, etc etc ... ipocrisia ultimo atto? opportunismo provincialburino?
Dici cose condivisibili. Il problema dell'integrazione è che la volontà deve essere da entrambe le parti. Se un immigrato non vuole integrarsi noi possiamo fare ben poco. Le statistiche apparse poche settimane fa sui giornali dimostrano che gran parte degli immigrati non ha nessuna volontà di integrarsi con la popolazione italiana ma preferisce vivere isolata, possibilmente con proprie abitudini, costumi e, magari, leggi. L'Islam, poi, almeno nella versione con cui ci confrontiamo oggi non ha alcuna volontà di apertura e confronto con altre culture, ma solo quello di assorbirle nella propria. Mi chiedo, infatti, quando si parla di integrazione se queste cose vengano tenute presenti, ho l'impressione che spesso si parli solo per riempire pagine dei giornali.
Diverso il discorso della chiesa. Si può essere occidentali, rigorosamente difensori della nostra cultura anche essendo laici? La risposta è chiara.
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Ma ti ricordi che disordini ha provocato l'ultima cagata del soggetto? E con quali risultati "politici" di rilievo? In che cosa questo suo modo di porsi nei confronti dell'Islam ha migliorato le cose per qualcuno? Citami un effetto positivo, uno solo, di questo modo di fare e di predicare...
Non condivido la politica di Calderoli in generale, però a questo punto dovresti citarmi un atteggiamento che abbia avuto risultati positivi verso l'islam. Ti anticipo:nessuno. L'islam o dà calci in culo o li prende. Se il culo è il mio preferisco darli.
Su Calderoli, maiali e moschee vi riporto cosa dice Magdi Allam, come direbbe Master...lucida valutazione
Se l'intento del leghista Calderoli con la boutade del «maiale-day» era di ostacolare la costruzione della mega-moschea di Bologna, il risultato è stato del tutto controproducente. Attorno agli islamici dell'Ucoii, destinatari del controverso luogo di culto, si è levata una marea di solidarietà a sinistra e a destra. Doverosa perché è inaccettabile l'offesa gratuita e generalizzata nei confronti di una religione. L'unica consolazione, forse era proprio ciò l'intento, è che si è fatto tanta pubblicità. Negativa. Ma evidentemente nella nostra società dell'immagine e in crisi di valori, l'importante è apparire, nel bene e nel male. Tutto serve a monetizzare il consenso. A me non è piaciuta affatto e considero incivile la proposta di indire delle «mostre per i maiali più belli» sui terreni destinati a ospitare delle moschee. Nel convincimento che i musulmani si troverebbero costretti ad abbandonarli, trattandosi dell'animale considerato impuro per antonomasia la cui carne è espressamente vietata sia nell'islam sia nell'ebraismo. Proprio ieri, guarda il caso, coincideva l'inizio sia del Ramadan, il mese del digiuno islamico, sia del Capodanno ebraico. Povero maiale! Alla becera strumentalizzazione di Calderoli hanno fatto seguito tutta una serie di battutacce sull'innocente suino dei politici che misurano il loro impegno pubblico con la quantità di parole, sensate o meno, riversate alle agenzie di stampa. E povero Calderoli! Ci deve essere rimasto proprio male quando sia il portavoce dell'Ucoii, Ezzedin Elzir, sia il responsabile del comitato promotore della nuova moschea di Bologna, Radwan Altoungi, sia infine il sedicente imam della moschea napoletana di Piazza Mercato, il convertito Yasin Gentile, hanno sostenuto che anche se Calderoli dovesse portare non uno, ma 50 maiali per urinare su quel terreno, la moschea si costruirà ugualmente perché è sufficiente lavarlo con l'acqua. Si illudeva di avere a che fare con dei fedeli a tal punto puri d'animo da rinunciare a qualsivoglia bene terreno pur di non trasgredire il precetto coranico. Ma evidentemente ignora che ha a che fare con degli astuti e spregiudicati professionisti dell'islam che hanno eretto la dissimulazione alla stregua di un atto di fede e che sanno manipolare le maglie ampie delle libertà e della democrazia per imporre il loro potere che si radica nella rete delle moschee che ormai crescono al ritmo di una ogni quattro giorni. Io sono del tutto solidale con l'opposizione della Curia bolognese alla nuova mega-moschea a Bologna, che dovrebbe sorgere su un terreno di ben 52 mila metri quadrati, di cui 6 mila edificabili, di fatto regalato dal Comune all'Ucoii. Sono contrario perché non sussiste la necessità oggettiva di questa mega-moschea. Perché non si possono regalare le moschee a chi predica l'odio, la violenza e la morte sostenendo la distruzione di Israele, inneggiando al terrorismo palestinese e perseguendo il traguardo di uno Stato islamico. Perché in ogni caso non si possono imporre le moschee alla cittadinanza, senza metterla nella possibilità di esprimere la propria opinione tramite un referendum, dal momento che è assodato che laddove sorgono le moschee tutt'attorno si sviluppa il degrado sociale e crolla il valore degli immobili. Ma l'opposizione, anche se inflessibile, deve essere espressa civilmente e democraticamente. Ben vengano le iniziative del «comitato referendario » per sollecitare il Comune a indire la consultazione popolare, o l'interpellanza al governo di un altro leghista, Gianluca Pini, per annullare il progetto della moschea perché sotto quel terreno passa un oleodotto della Nato. Ma lasciamo in pace il maiale!
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prima cercavi un mussulmano moderato, come vedi puoi trovare anche un muzzulmano zionisda haaaaaaaaaaa
Direi che M. Allam ha una visione un po' personale della religione
In un'intervista a Allàm descrisse così le proprie convinzioni in materia di religione: «Sono un musulmano laico. Non mi sono mai convertito al Cristianesimo. Un giorno molti anni fa, sono entrato in una chiesa e ho fatto la comunione. Non era un gesto di fede. Ma un bisogno, profondo e confuso, di appartenenza a una cultura che volevo diventasse mia»
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