Inquisizione medievale.

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  • criss
    MARVEL HERO
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    • Nord-West
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    #91
    Originariamente Scritto da Jolly Visualizza Messaggio
    oh caro il mio avvocato degli affari degli altri posso avere le mie opinioni su un forum nel quale si viene per scambiarsele e discutere oppure devo essere amico e andare d'accordo con tutti....?
    non ho messo le faccine perchè era risp rapida..ma era ironico,mica un accusa

    come dire azz ci stai sempre tu eh
    sigpic...Risin' up, back on the street
    Did my time, took my chances
    Went the distance now I'm back on my feet
    Just a man and his will to survive......

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    • gabriele81
      eh eh son manzo
      • Jul 2006
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      #92
      Originariamente Scritto da Conan Visualizza Messaggio
      Bonifacio VII detto la "bestia" e neo della Chiesa per secoli, pecora nera tra i pai aveva due arhem uno di fanciullini e l'altro di donne,
      Giovanni XI fu ucciso da un padre geloso perchè lo trovò in casa sua a far l'amore con la figlia e questi sono solo due casi "provati" dalle cronache storiche....poi in moltissimi altri casi vi sono dei dubbi....il dubbio non è certezza ma qualche cosa di simile.
      Non esiste un Bonifacio VII fra i Papi, era solo un usurpatore.
      Giovanni XI aveva 24 anni quando morì e fu costretto a fare il Papa (parliamo del X sec.), una scappatella gliela posso concedere (ahimè quanto cara gli costò!)

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      • korallox
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        • Apr 2007
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        #93
        "morì e fu costretto a fare il Papa"

        oddio, cioè questo è morto e poi lo hanno costretto a fare il papa? Da morto? Allora è vero che la chiesa è una setta di satanisti :|

        Finito il primo anno di palestra! Fase attuale: alla ricerca degli abs. Io ci provo!

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        • Jolly
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          #94
          Originariamente Scritto da Conan Visualizza Messaggio
          Lo so ma che ci posso fare se il PApa mi sta sui maroni??? Se trovo ingiusto l'operato della Chiesa? Se trovo molto strane le credenze cristiani come la trinità, la madonna vergine, la resurrezione e l'eucarestia?
          I

          ho capito conny ma se si parla di controversie su basi storiche si dovrebbe partire intanto dalla validità e provenienza delle fonti....poi si dovrebbero conoscere e analizzare i 2 opposti...poi è normale avere idee di parte o anche semplici antipatie....ma non puoi dire che uno è un coglione credulone se poi tu csei propenso a credere agli asini che volano (è un esempio bad... )
          Originariamente Scritto da Sean
          Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
          Originariamente Scritto da Pesca
          avanti savoia

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          • Jolly
            Bodyweb Senior
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            #95
            Originariamente Scritto da criss Visualizza Messaggio
            non ho messo le faccine perchè era risp rapida..ma era ironico,mica un accusa

            come dire azz ci stai sempre tu eh

            Originariamente Scritto da Sean
            Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
            Originariamente Scritto da Pesca
            avanti savoia

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            • criss
              MARVEL HERO
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              #96
              Originariamente Scritto da korallox Visualizza Messaggio
              "morì e fu costretto a fare il Papa"

              oddio, cioè questo è morto e poi lo hanno costretto a fare il papa? Da morto? Allora è vero che la chiesa è una setta di satanisti :|

              lo avranno resuscitato
              sigpic...Risin' up, back on the street
              Did my time, took my chances
              Went the distance now I'm back on my feet
              Just a man and his will to survive......

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              • criss
                MARVEL HERO
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                #97
                Originariamente Scritto da Jolly Visualizza Messaggio

                oh yes baby
                sigpic...Risin' up, back on the street
                Did my time, took my chances
                Went the distance now I'm back on my feet
                Just a man and his will to survive......

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                • Conan
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                  #98
                  Vabbè a me è venuto mal di testa.....Bad Girl mi fai passare la cefalei come solo tu sai fare???
                  sigpic"Ooh amore ooh amante
                  Che fai stasera ragazzo?
                  Tutto va bene, solo tienimi stretto
                  Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                  Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                  • Jolly
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                    #99
                    bad girl cerchiamo di ricomporre dai...

                    allora prova a rileggere indietro....non mi pare di averti insultata ne infamata....e ti ho anche spiegato il senso del mio curati....


                    poi oh se vuoi ancora mandarmi affanculo magari ci vado...
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
                    Originariamente Scritto da Pesca
                    avanti savoia

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                    • Icarus
                      Bodyweb Senior
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                      Originariamente Scritto da Jolly Visualizza Messaggio
                      bad girl cerchiamo di ricomporre dai...

                      allora prova a rileggere indietro....non mi pare di averti insultata ne infamata....e ti ho anche spiegato il senso del mio curati....


                      poi oh se vuoi ancora mandarmi affanculo magari ci vado...
                      jolly smettila ***** quella faccina cosa vorrebbe dire eh?che badgirl ha la pelle gialla perchè ha l'epatite?che ha preso l'epatite battendo?
                      jolly devi smetterla con questa maledetta insolenza che semina solo zizzania in un forum di persone pacifiche e posate
                      Presidente siamo con Te,
                      meno male che Silvio muore.

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                      • Jolly
                        Bodyweb Senior
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                        Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                        Non esiste un Bonifacio VII fra i Papi, era solo un usurpatore.
                        Giovanni XI aveva 24 anni quando morì e fu costretto a fare il Papa (parliamo del X sec.), una scappatella gliela posso concedere (ahimè quanto cara gli costò!)

                        vedi che intendo io....conny la butta li come se fosse una verità storica....uno che gli sta sul ***** il papa o la chiesa, legge fa sua la cosa e la diffonde come verità....e si perde invece la cosa importante e cioè se storicamente si puo' ritenere la cosa ATTENDIBILE e poi farsi una propria ideee sulla base di idee giustamente faziose...
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
                        Originariamente Scritto da Pesca
                        avanti savoia

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                        • Conan
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                          Bonifacio VIII non c'è stato??????
                          sigpic"Ooh amore ooh amante
                          Che fai stasera ragazzo?
                          Tutto va bene, solo tienimi stretto
                          Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                          Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

                          Commenta

                          • Conan
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                            VENTI SECOLI DI PAPATO
                            La Bestia Nera
                            (le immagini del testo sono in parte originali ed in parte tratte dai testi citati in bibliografia)
                            Mi scuso di essermi perso dietro alla questione delle odierne scuse ecclesiastiche, fino ad arrivare a streghe, eretici e Galileo, di cui però parlerò presto.
                            Per il momento torno indietro al 1294, anno in cui Benedetto Gaetani venne incoronato papa Bonifacio VIII.
                            Iacopone da Todi, il poeta che scrisse il famoso "Stabat Mater", bellissimo inno ecclesiastico, commentò che nessun nome era più inadatto di quello: Benedetto non esibiva affatto una "buona faccia" (Bona Facies/Bonifacio).

                            Molto alto e duro, egli aveva, a ottant'anni, gli occhi più freddi che si siano mai visti in un uomo. Il cardinal Llanduff disse di lui:"E' tutto lingua ed occhi, il resto di lui è completamente corrotto". Rifiutava udienze per personali antipatie e ridicolizzava disgraziati con difetti fisici o intellettuali. Aveva improvvisi attacchi di furore che scaricava su chiunque avesse vicino. F.M.Powicke lo definì così:"Era ammirato da molti, temuto da tutti, amato da nessuno".
                            Era calvo, con le orecchie a ventola su di volto incendiato dall'arroganza di colui che sa di non avere eguali. "Il seno del Romano pontefice - egli disse - è la fonte ed lo scrigno di ogni legge. Questa è la ragione per la quale la cieca obbedienza alla sua autorità è essenziale per la salvezza".
                            Nel Giubileo del 1300 dicono di averlo sorpreso seduto sul trono di Costantino mentre ripeteva incessantemente:"Io sono il pontefice, io sono l'imperatore."
                            I suoi abiti erano i più costosi, ornati di gemme e pellicce. Quando parlava, sputacchiava attraverso il largo spazio interdentario lasciato da due denti mancanti nella mascella superiore. Il suo predecessore, Celestino V aveva detto di lui:" Tu ti sei insinuato sul trono come una volpe, regnerai come un leone e morirai come un cane".
                            Pochi papi sono riusciti ad arricchire la propria famiglia come Bonifacio. Un diplomatico Spagnolo affermò:"Questo papa si preoccupa solo di tre cose:una lunga vita, una ricca vita, una ben arricchita famiglia intorno a lui." Conosciuto come "Magnanimus Peccator" , non perse tempo a nominare cardinali tre suoi nipoti ed a farli ricchissimi con terreni e proprietà. Secondo Dante questa "bestia" mutò la tomba di San Pietro in una fogna.

                            Un libertino se ce n'è mai stato uno, tenne una volta come amanti, contemporaneamente, una donna sposata e la figlia di questa. Una delle sue battute sembra essere stata:"Fare del sesso è come sfregarsi le mani". Invecchiando diede sempre più spazio al suo secondo hobby, quello di fare soldi. Il Medico spagnolo che gli salvò la vita divenne il "secondo" uomo più odiato di tutta Roma.
                            L'unica preoccupazione che lo tormentava era il pensiero che tutti credevano che avesse convinto con l'inganno il suo predecessore a dare le dimissioni. Si tratta di una delle storie più strane e curiose di tutta la storia della Chiesa e cominciò alla morte di Niccolò IV, nel 1292. Nel Conclave tenutosi subito dopo a Perugia gli undici elettori non riuscirono ad accordarsi, divisi tra il Colonna e l'Orsini.
                            Benedetto Gaetani se ne stette in disparte, senza partecipare alla disputa. Dopo due anni di temporeggiamenti egli dichiarò di aver ricevuto una lettera da un santo eremita , Pietro da Morrone, che abitava in una caverna in Abruzzo. Chiese quindi di offrire finalmente alla Chiesa un papa santo e propose di fare papa Pietro. Una comitiva di cardinali si recò in Abruzzo, guidata da Pietro Colonna, e, tra la puzza di santità del luogo (doveva essere un bel fetore, quello di uno che non si lavava e non si cambiava mai d'abito), conferì il papato al sant'uomo. Pietro di Morrore accettò prendendo il nome di Celestino V. Non volendo risiedere a Roma che giudicava licenziosissima, stabilì la sua Sede Santa a Napoli.
                            Gaetani, con la scusa di metterlo più a suo agio, gli costruì all'interno del Castello Nuovo una celletta di legno nella quale, come disse un suo contemporaneo, il papa si nascondeva come "un fagiano nel sottobosco".Non capiva un tubo di politica, non parlava il latino e ,quando doveva spostarsi, o andava a piedi o a dorso di mulo.

                            I cardinali si resero conto subito del loro errore: Celestino oltretutto donava ai poveri e non aveva nessuna sensibilità verso la simonia. In poco tempo avrebbe mandato la Chiesa in fallimento.
                            Non sapendo che cosa fare si rivolsero al Cardinal Gaetani che provvide subito a fare un buco nel muro della cella del papa e ad infilarci una sorta di megafono.
                            Notte dopo notte tormentò il papa:"Celestino...., Celestino...,lascia il tuo incarico....è un peso troppo grande per te".
                            Dopo diverse notti di questa sorta di ipnosi subliminale posta in essere, secondo Celestino, dallo Spirito Santo, l'ingenuo monaco decise di abdicare, dopo appena quindici settimane di papato.
                            ("ab hoc ferunt deceptum Cælestinum voce tamquam cœlitus missa per cannam ad eum factam, ut defereret pontificatum et Bonifacium institueret" da Summa omnium conciliorum et pontificum, 1691, Lugduni)
                            Naturalmente Gaetani , a questo punto, pretese il papato... e lo ottenne.
                            Nominato nel dicembre 1294 rinchiuse, per sicurezza e tranquillità personale, Celestino nel Castello di Fumone, dove il vecchio eremita morì pochi mesi dopo.
                            Purtroppo per Bonifacio la famiglia Colonna venne a sapere come Bonifacio aveva ingannato Celestino e, per tutto il periodo del suo papato, Bonifacio visse nell'incubo che venisse messa in discussione la sua nomina.
                            Con i cardinali Colonna ci furono anche scontri militari e, ad un certo punto, Bonifacio riuscì anche ad estrometterli dal collegio cardinalizio.
                            Vinta questa battaglia Bonifacio decise di distruggere anche l'ultimo rifugio dei Colonna, suoi nemici mortali, e fece radere al suolo la bellissima cittadina di Palestrina ed uccidere tutti gli abitanti che non erano riusciti a fuggire (nei rapporti si parla di seimila morti).Venne distrutto tutto. Il palazzo di Giulio Cesare, i mosaici antichi e preziosi, il tempio della Vergine Maria in marmi preziosi. Solo la cattedrale venne risparmiata.
                            Per quest'atto mostruoso, compiuto nella primavera del 1299, Dante lo seppellì nell'ottavo cerchio dell'inferno.
                            Circa tre anni dopo, in seguito alla disputa con Filippo di Francia (il Bello) , già colpito da interdetti e anatemi vari (conseguenti alla Bolla "Clericis Laicos", nella quale si scomunicava qualunque religioso che pagasse alcunché ad un laico, fosse pure re o imperatore), Bonifacio decise di emettere un'altra Bolla, che in seguito molti avrebbero preferito non avesse mai scritto:"Unam Sanctam" che, tra le altre cose, affermava "Esiste soltanto una santa, cattolica e apostolica chiesa, fuori della quale non esiste salvezza o remissione dei peccati...Colui che nega che la spada temporale è nel potere di Pietro interpreta erroneamente le parole del Signore:"rimetti la tua spada nel fodero".Entrambe le spade, la spirituale e la temporale, sono nella potestà della Chiesa. Quella spirituale è brandita dalla Chiesa, quella temporale per la Chiesa. La prima per mano dei preti; la seconda per mano dei re e dei principi secondo il volere e la tolleranza del prete. Una spada deve sottostare all'altra; la materiale sotto la spirituale, così come l'autorità temporale è in generale sotto quella spirituale.....Il potere spirituale deve decidere sul potere terreno e giudicare se sia buono o meno. Come disse Geremia: Guarda, io ti ho messo sopra tutte le nazioni e i regni." Come ultima pennellata aggiunse:"Noi dichiariamo, annunciamo e stabiliamo che è senza dubbio necessario per la salvezza di ogni creatura assoggettarsi al Romano Pontefice".

                            Uno dei consiglieri del re di Francia commentò:"La spada del papa è fatta di parole, quella del mio padrone è d'acciaio."
                            Il re diede incarico a Nogaret di fare tutto il necessario per deporre il papa, cosa che Nogaret fece con abilità ed astuzia. Un anno dopo, riunite le sue forze con quelle di Sciarra Colonna e corrotti alcuni guardiani , conquistava d'un colpo e all'improvviso Anagni, roccaforte del papa, che tutto si aspettava meno questo. Pestato e denudato, mentre ripeteva attendendo la morte da Sciarra "ec le col, ec le cape (ecco il mio collo, ecco la mia testa), fu salvato dall'intervento di Nogaret che aveva incarico di portarlo a Lione.
                            Dopo alcuni giorni di tormento i cittadini di Anagni si ribellarono, temendo di essere colpiti dall'anatema papale e di poter fare la fine di Palestrina, e cacciarono Sciarra e Nogaret, rilasciando il pontefice dalla sua prigionia. Purtroppo (o meglio, per fortuna!) l'uomo era completamente sconvolto e trascorreva il suo tempo sbattendo la testa contro il muro. Secondo quanto riportato morì poco dopo (trentacinque giorni) asserragliato nella sua stanza nel Laterano e solo come un cane ("morieris ut canis" era stata la profezia di Celestino).
                            (Dalla profezia derivò la breve frase con cui Bonifacio veniva definito: intravit ut volpes, regnavit ut lupus, mortuus est ut canis, ibid.)
                            La curiosità finale della storia della "Bestia Nera" di Dante, papa eretico, mondano, assassino, etc, etc., è che quando nel 1605 la sua tomba fu spostata ( per completare la nuova Basilica di San Pietro), il sarcofago si ruppe aprendosi ed il suo corpo apparve, dopo tre secoli, perfettamente intatto.
                            Solo le labbra ed il naso mostravano segni di danneggiamento.
                            Se fosse stato ammazzato da Sciarra e Nogaret avrebbe persino rischiato di essere fatto santo.
                            sigpic"Ooh amore ooh amante
                            Che fai stasera ragazzo?
                            Tutto va bene, solo tienimi stretto
                            Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                            Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                              VENTI SECOLI DI PAPATO
                              Qualche storia macabra e di sesso
                              (le immagini del testo sono in parte originali ed in parte tratte dai testi citati in bibliografia)
                              Senza eccezioni a tutti è ben nota la storia del Borgia, sia pure a grandi linee, che viene considerato come l'unica mela bacata del gruppo. Ma così non sembra essere.
                              I "Conti" (di Tuscolo), famiglia dei colli albani, discendenti di Alberico di Tuscolo, che diedero al papato ben sette papi (tra papi ed antipapi), contribuirono piacevolmente a trasformare la città eterna nella "Roma Deplorabilis" , contro la quale si scagliò Lutero.
                              Se si esamina la lista dei papi dopo l'880 si scopre quanto segue: nei seguenti centocinquant'anni si succedettero 35 papi, regnanti circa quattro anni ciascuno. Anche nelle epoche precedenti esiste, più o meno, lo stesso ritmo e viene spiegato con il fatto che i papi erano normalmente scelti perché vecchi e/o infermi. Ma nel nono e decimo secolo molti dei papi eletti erano sulla trentina, molti erano ventenni. Qualcuno di essi durò due settimane, qualcuno un mese o tre mesi. Sei di essi vennero detronizzati ed un buon numero assassinati. Risulta quasi impossibile stabilire con precisione il reale numero dei papi o degli antipapi, anche perché non erano ben chiari i meccanismi "legali" di nomina o di scelta.

                              Quando un papa spariva nessuno poteva essere certo di cosa gli era successo. Poteva essere dappertutto e poteva essergli capitata qualsiasi cosa: assassinato, in un bordello, percosso e menomato come Stefano VIII, cui nel 930 tagliarono orecchie e naso, e che non mostrò più in pubblico la sua faccia. Poteva essere scappato con l'intero tesoro di S.Pietro, come Benedetto V nel 964, fuggito a Costantinopoli dopo aver disonorato una ragazzina e riapparso, dopo aver sperperato tutto, alcuni anni dopo provocando ulteriori tumulti.
                              Lo storico Gerberto definì allora Benedetto "il più iniquo di tutti i mostri di empietà", ma il suo giudizio era quantomeno prematuro perché,subito dopo, il Pontefice venne sgozzato, probabilmente da un marito geloso. Il suo cadavere, accoltellato decine di volte, venne trascinato a lungo per le strade prima di essere sbattuto in una fogna.
                              Un papa, Stefano VI, era completamente matto. Esumò un suo predecessore corso, Papa Formoso (891-6) ben oltre nove mesi dopo la morte ed in quello che venne chiamato Il "Sinodo Cadaverico" vestì il putrefatto e puzzolente cadavere di Formoso in abiti papali, lo sistemò sul trono e lo interrogò personalmente. L'accusa era di essere diventato papa senza averne il diritto; per la precisione, dato che era vescovo di un altra località non avrebbe potuto essere eletto in Roma. Secondo Stefano la cosa aveva invalidato tutti i suoi atti da pontefice e quindi anche le ordinazioni canoniche.

                              Giudicato colpevole il cadavere venne condannato come "antipapa", venne spogliato, subì l'amputazione di due dita (quelle con le quali impartiva la sua falsa benedizione) e buttato nel Tevere. La carcassa venne in seguito recuperata da alcuni ammiratori e/o seguaci che gli diedero una quieta sepoltura. Molto dopo il cadavere fu riportato nella sua tomba in San Pietro. Il pazzo Stefano morì strangolato, ma non si bene da chi.
                              I Papi uccisero e vennero uccisi, storpiarono e furono storpiati. Condussero vite che non avevano nulla in comune, almeno per quello che ci viene insegnato adesso, con il vecchio ed il nuovo testamento. Sembrano essere stati più che altro una specie particolare di hooligans.
                              Proprio in quest'epoca vive ed opera Marozia dei Teofilatti, figlia di Teodora, l'amante di Papa Giovanni X (914-29), con il quale ebbe anche un'altra figlia. Queste due donne (Marozia e Teodora) in meno di dieci anni crearono e disttrussero a piacere almeno otto papi.

                              Gibbons suggerisce che da loro sia nata la leggenda della Papessa Giovanna, nella quale si credette per secoli, fino alla Riforma, e che racconta come essa sia morta in completo abito pontificale, dando alla luce un figlio, sulla strada che va dal Colosseo alla chiesa di San Clemente.
                              Voci popolari sostenevano che la sedia papale con un buco sul sedile servisse per permettere un esame ginecologico al fine di impedire che un'altra papessa salisse sul trono papale. I controlli erano accompagnati da preghiere latine. Di fatto questi rituali risultano integralmente descritti i diversi documenti medioevali.
                              D'altronde non era necessario essere cardinale o prete per diventare papa. Adriano V, un buon papa, non era mai stato ordinato vescovo o prete.
                              Ma torniamo a Marozia, origine probabile della leggenda della Papessa Giovanna. La sua entrata nella storia la fa unendosi con Sergio III (904-11), che aveva fatto fuori sia Leone V (papa per un mesetto) sia il suo usurpatore, il Cardinal Cristoforo.
                              Sergio III aveva cominciato la sua carriera pontificale riesumando anche lui papa Formoso, allora morto da appena dieci anni, e condannandolo per eresia , come il già citato Stefano VI.

                              La differenza era che Sergio era stato direttamente "ordinato" da papa Formoso ed , a sensi di logica, avrebbe dovuto considerare anche se stesso altamente irregolare. Anche lui asportò delle dita a Formoso ed anche lui lo gettò nel Tevere, dopo averlo per buona misura decapitato. Ma Formoso doveva avere delle particolari qualità anche da morto, perché il suo cadavere senza testa venne trovato nella rete da un pescatore ed una volta ancora (la prima di due) riportato in S.Pietro.
                              Quando Marozia divenne la donna di Sergio aveva 15 anni e lui ne aveva 45. Da lui ebbe un figlio alla cui carriera si dedicò con passione. Bellissima figlia di un senatore di Roma, venne sedotta dal Papa nel palazzo Laterano. Sua madre Teodora, aveva già messo mano ad alcune nomine papali, portando il suo amante, orginariamente vescovo di Bologna, all'Arcivescovado di Ravenna e poi al Papato con il nome di Giovanni X. Marozia aveva allora 22 anni e suo figlio , il figlio di Sergio, era troppo giovane per avere aspirazioni. Papa Giovanni convinse, prudentemente, Marozia a sposare il conte Alberico, che in seguito rimase ucciso nel tentativo di impadronirsi del potere. Il Papa costrinse allora Marozia a prendersi cura del cadavere mutilato del marito, ma Marozia (che sulla vendetta doveva sapere quasi tutto), al momento della morte della madre Teodora (928), fece strangolare o soffocare il pontefice, levandoselo dai piedi.
                              Dopo due papi pupazzi, che durarono giusto il tempo voluto da Marozia, essa elevò al pontificato suo figlio con il nome di Giovanni XI.
                              Disporre di un figlio papa costituì una vera fortuna per Marozia, perchè da lui ricevette la dispensa necessaria per sposare il suo fratellastro, Ugo di Provenza, dopo averne fatto uccidere la moglie legale. ll matrimonio fu celebrato personalmente e con grande sfarzo dal Papa (e figlio) nella primavera del 932.
                              Poi tutto andò a puttane. Il secondogenito di Marozia, Alberico II° il giovane, con un colpo di mano si impadronì del potere in Roma, depose ed imprigionò il fratellastro, papa Giovanni XI, fino alla sua morte, e , cosa ancora più spiacevole, imprigionò per sicurezza anche la sua pericolosa madre nel terribile Mausoleo di Adriano (che sarebbe poi diventato il famoso Castel Sant'Angelo) .
                              Sessantenne e prigioniera, nel 955, Marozia venne a sapere che il suo pronipote Ottaviano, figlio di suo figlio Alberico (morto nel 954/5), era diventato papa con il nome di Giovanni XII nell'inverno del 955, inaugurando anche la moda di cambiare nome al momento dell'elezione a papa.
                              Giovanni XII , diventato papa a circa sedici anni, fu un papa così terrificante che si raccontava in giro lui avesse inventato peccati sino ad allora sconosciuti, compreso l'andare a letto con la propria madre e le proprie sorelle.
                              Nel palazzo Laterano manteneva un harem perenne. Si giocava le offerte dei pellegrini ed aveva una scuderia di duemila cavalli che nutriva a mandorle e fichi conditi nel vino.
                              Il turismo (allora fonte di grandi guadagni e formato essenzialmente da pellegrini) subì un crollo verticale e persino le donne venivano prudentemente avvisate di non avvicinarsi al papa, che era sempre in tiro ed in cerca di carne fresca. Insomma fece scoppiare un tale casino che , temendo per la sua vita fu costretto a rifugiarsi a Tivoli.
                              Avvisato della faccenda Otto di Sassonia (incoronato imperatore nel 961), preoccupato per gli affari dell'impero, impose al giovanotto di ritornare subito a Roma a fare il suo dovere.
                              Il vescovo di Cremona, in un sinodo appositamente convocato, ci lasciò un preciso elenco delle accuse portate al papa: il papa diceva messa senza comunione; ordinava i diaconi nelle stalle; faceva pagare le nomine religiose (simonia); faceva sesso con un lungo elenco di signore, compresa l'amante di suo padre e sua nipote; aveva accecato il suo consigliere spirituale e castrato un cardinale , provocandone la morte.
                              Otto scrisse al papa una lettera che rappresenta, per l'epoca, una vera curiosità: Tutti quanti, religiosi e laici, accusano Voi, Santità, di omicidio, spergiuro, sacrilegio, incesto con le vostre parenti, comprese due vostre sorelle, e di aver invocato, come un pagano, Giove, Venere ed altri demoni.

                              Giovanni rispose dettando una lettera (non aveva grande familiarità con le lettere) nella quale avvisava i vescovi che, se loro lo spodestavano, li avrebbe scomunicati tutti, impedendo Loro di impartire sacramenti, etc.etc., poi saltò a cavallo e se ne andò a caccia.
                              Ritornato Otto in Sassonia (si era stufato di attendere i comodi del pontefice, peraltro sino ad allora stabilmente richiuso a Tivoli), Papa Giovanni rientrò, con un armata fornitagli dai parenti, in Roma e si riprese il pontificato. A Roma procedette subito a far storpiare o uccidere tutti coloro che avevano contribuito al suo breve esilio.
                              Morì ad appena 24 anni, ucciso da un marito geloso che lo aveva colto sul fatto con sua moglie ("in flagrante delicto"). I Romani, sempre spiritosi, dissero che almeno era stato fortunato a morire in un letto, anche se si trattava del letto di qualcun altro.
                              Bellarmino (il cardinale) disse di lui "Fuerit fieri omnium deterrimus" (il peggiore di tutti (i papi)).
                              sigpic"Ooh amore ooh amante
                              Che fai stasera ragazzo?
                              Tutto va bene, solo tienimi stretto
                              Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                              Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                                VENTI SECOLI DI PAPATO
                                La donazione di Costantino
                                (le immagini del testo sono in parte originali ed in parte tratte dai testi citati in bibliografia)
                                La secolarizzazione della chiesa cominciò quindi con Costantino. Egli si era ben reso conto del potenziale della "gerarchia" come classe di governo. La Chiesa era discretamente organizzata ed aveva un suo proprio servizio "civile", che , con il tempo, venne rimpiazzato da corti e diplomazia debitamente "formalizzate".
                                Quando nel 330 l'imperatore spostò la sua Corte a Costantinopoli, l'antica Bisanzio, i vescovi di Roma (non ancora Papi) diventarono sempre maggiormente interessati negli affari civili. In questo periodo due papi emergono come particolarmente noti per la loro grandezza. Leone il Grande (440-461) , per il presunto salvataggio di Roma contro Attila l'Unno, e Gregorio il Grande (590-604), che occupò effettivamente sia la poltrona di capo materiale sia quella di Patriarca dell'Occidente.
                                Dopo che i Lombardi, una barbara tribù proveniente dal Baltico, si insediò definitivamente in Italia nel 568, il papato ebbe poca tranquillità.

                                Indifesi, con l'allontanamento della sede imperiale (trasferita a Costantinopoli), i papi dovettero cercare nuovi alleati militari, al fine primario di conservare gli enormi possedimenti terrieri di cui disponevano (occorre ricordare che, stranamente, nessuna delle varie invasioni barbariche succedutasi nel tempo, comportò particolari persecuzioni religiose o costrizioni sul terreno della fede per alcun cristiano. I Barbari erano cioè di gran lunga più tolleranti dei cristiani. Trattavasi quindi solo di interesse politico).
                                Dopo un anno di pontificato Stefano III, intraprese il viaggio per incontrare Pipino, re dei Franchi. In precedenza non era mai successo che un Papa chiedesse aiuto ad un sovrano Occidentale. Era la prima delle molte richieste di aiuto militare che si sarebbero verificate. Nell'abbazia di St.Denis, Stefano nominò Pipino e suo figlio Carlomagno "patrizi dei Romani".
                                Sembra che proprio in questa occasione Il Papa abbia mostrato al re un documento antichissimo, polveroso e spiegazzato, conservato per secoli negli archivi papali.
                                Datato 30 marzo 315, era chiamato la "donazione di Costantino". Si trattava di un legato o donazione da parte del primo cristiano(?) imperatore a papa Silvestro.
                                Il documento raccontava la storia commovente di come Costantino contraesse la lebbra e, mentre i preti pagani gli avevano suggerito di riempire una fontana appositamente costruita con il sangue di infanti, al fine di immergersi e guarire, cosa rifiutata dall'imperatore commosso dalle lacrime delle madri, gli fosse capitato di sognare Pietro e Paolo che gli imponevano di consultare papa Silvestro, allora rifugiato sul monte Soratte.
                                Il papa gli avrebbe mostrato la vera "fontana di pietà" ed una volta recuperata la salute, l'imperatore avrebbe dovuto costruire chiese in tutto l'impero e gettare via gli idoli pagani.
                                Insomma Costantino guarisce e, riconoscente, in nome del Senato e dell'intero popolo romano fa un dono al Vicario del figlio di Dio (notare la dizione "vicario del figlio di Dio") ed a tutti i suoi successori :
                                "In considerazione del fatto che il nostro potere imperiale è terreno, noi decretiamo che si debba venerare ed onorare la nostra santissima Chiesa Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo....
                                Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte le provincie, palazzi e distretti della città di Roma e dell'Italia e delle regioni occidentali."

                                Costantino diede anche una spiegazione, fino ad allora assolutamente inedita, del perchè avesse tenuto per se l'Oriente. Lui desiderava che Roma, dove la religione cristiana era stata fondata dall'Imperatore del Cielo (Cristo), non avesse rivale alcuno sulla terra. La Roma pagana abdicava a favore della Roma cristiana.
                                Re Pipino rimase impressionato. Il documento provava che il Papa era successore di Pietro e di Costantino. L'imperatore aveva agito come fosse lo stalliere di Silvestro, ispirando in futuro molti imperatori e re ad imitare la sua umiltà nelle molteplici incoronazioni che avrebbero avuto luogo in seguito.
                                Quando Pipino entrò in campo con le sue forze e scacciò i Lombardi, rese al Papa tutte le terre che doverosamente gli spettavano sulla base della "donazione".
                                Si trattava di una straordinaria evoluzione dei vangeli: Gesù non possedeva nulla, mentre il suo capo discepolo non solo disponeva regalmente di enormi territori, ma aveva anche bisogno di alleanze militari per conservarli.
                                La "donazione" continuò ad essere importante anche in seguito. Per esempio l'unico papa inglese, Adriano IV°, si appellò ad essa quando regalò l'Irlanda ad Enrico II° d'Inghilterra. Adriano, tra l'altro, era Nicola Breakspear, figlio di un prete.
                                Tutto questo potrebbe anche passare..., ma la donazione è un falso palese e vergognoso.
                                Lorenzo Valla, studioso ed assistente papale, la esaminò accuratamente nel 1440, dimostrandone inconfutabilmente la falsità.
                                Valla lo dimostrò allo stesso pontefice, spiegandogli che il papa all'epoca della donazione non era Silvestro, ma Milziade. Costantinopoli non portava quel nome, ancora da venire, ma era chiamata ancora Bisanzio. La forma della scrittura non era latino classico (quello dell'epoca presunta) ma un latino bastardizzato utilizzato secoli dopo.
                                In cento diversi modi Valla fece letteralmente a pezzi il documento falso, risalendo anche ai probabili falsari, la curia Laterana poco prima del viaggio di Stefano III presso i Franchi.
                                Il libro di Valla venne pubblicato soltanto nel 1517, accettato e riconosciuto unanimamente dagli studiosi, mentre la Chiesa continuò ancora per secoli ad asserire l'autenticità di un documento assolutamente ridicolo.
                                La favola della lebbra di Costantino è una pietosa fiaba del V secolo. I fatti sono assai diversi. Costantino era "Vescovo dei Vescovi" (altro titolo di cui i papi si appropriarono), Capo assoluto del'Impero, era non cristiano e nemmeno catecumeno, tuttavia nessuno si elevava alla sua altezza e persino il vescovo di Roma (che sarebbe stato chiamato Papa diversi secoli dopo) costituiva una nullità, un niente per l'imperatore. Era infatti tecnicamente e praticamente un misero vassallo. All'epoca tutti i vari vescovi delle diverse sedi si riferivano a Costantino come al capo assoluto anche della Chiesa
                                E mentre egli costruiva splendide chiese in Oriente, edificava altrettanto magnifici templi pagani in Costantinopoli.
                                Allora non c'erano questioni di grado: l'Imperatore era "sacro", Pontifex Maximus. STOP. Capo supremo politico.STOP. Capo supremo religioso. STOP.
                                Ne conseguiva che solo l'imperatore poteva convocare assemblee religiose, come il Concilio di Arles nel 314. Come disse un vescovo contemporaneo:"La chiesa era parte dello Stato. Era nata all'interno dello Stato, e non lo Stato nella Chiesa."
                                Ultima curiosità di questa pagina è che fu Costantino ad inventare i concili generali, con il Concilio di Nicea (Bitinia) del 325, irritato dal fatto che dopo aver concesso ai cristiani libertà di fede, questi passassero il tempo litigando tra loro.
                                Il vescovo di Roma Silvestro, non solo non partecipò al Concilio, ma non ebbe alcuna voce in merito alle decisioni religiose, che furono prese integralmente e direttamente da Costantino, con una condanna formale dell'Arianesimo, probabilmente decisa solo per ragioni di prestigio, visto che non aveva alcun interesse religioso, o per dare una sberla morale ai vescovi ariani, che erano decisamente la maggioranza.
                                sigpic"Ooh amore ooh amante
                                Che fai stasera ragazzo?
                                Tutto va bene, solo tienimi stretto
                                Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                                Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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