Su richiesta di Criss mi addentro in questa oscura materia.Premetto che l'argomento è vastissimo, ergo cercherò di essere il più possibile conciso (circonciso lo sono già). Per convenienza sistematica parlerò, per ora, dell'Inquisizione medievale. Cercherò di evitare una storia dell'Inquisizione che non penso vi interessi, però vi prego di leggere tutto.
Nel medioevo l'interesse della Chiesa per la magia era bassissimo, Nei secoli precedenti al XV si tentò di estirpare l'eresia, ignorando streghe e maghi. Un paio di volte però gli inquisitori furono troppo solerti, così Alessandro VI (attorno al 1260) emanò una bolla ricordando agli inquisitori che dovevano lasciare divinazioni e sortilegi ai tribunali civili, occupandosi invece del negotium fidei.
Fu Federico II a dichiarare l'eresia come reato punibile con il rogo. L'eretico doveva essere giudicato da un tribunale ecclesiastico e poi passato al braccio secolare, se questi non abiurava, in teoria doveva essere bruciato.
La prassi fu però differente, e i tribunali ecclesiastici passarono pochissimi casi al braccio secolare. I documenti pervenutici a volte sono molto completi, ma poco conosciuti. Forse alcuni di voi ricorderanno il nome di Bernardo Guy, uno degli inquisitori più feroci del XIV secolo (cui durante l'illuminismo e successivamente si attribuirono centinaia di condanne al rogo). Inquisitore a Tolosa dal 1307 al 1323/24 pronunciò un migliaio di sentenze, ma solo 42 abbandoni al braccio secolare (si pensa che in tutto ci furono 15 o 20 esecuzioni). Le pene più frequenti erano le imposizioni di croci e pellegrinaggi, oltre all'abiura che evitava la scomunica e qualsiasi pena.
La Chiesa Cattolica cercò fin dall'inizio di evitare crudeltà da parte degli inquisitori. Già a metà '200 i papi ordinarono che venissero destituiti gli inquisitori troppo parziali, su segnalazione dei vescovi o dei domenicani. I casi in cui avvennero destituzioni sono numerosi. Robert la Brouge (non ricordo bene come si scrive) fu denunciato,destituito e incarcerato per crudeltà nel 1240ca.
Una delle immagini più frequenti sull'Inquisizione è quella del prigioniero chiuso a chiave in una prigione fino a morire. In un famoso libro sull'Inquisizione lessi che c'erano spesso condanne al "carcere perpetuo". Peccato che l'ignorante scrittore in questione abbia omesso di dire che per "carcere perpetuo" si intendeva una pena di 5 anni (l'ergastolo fu creato dagli illuministi) e che non potevano essere imprigionate madri, genitori e tutte quelle persone la cui mancanza da casa avrebbe arrecato danno ai parenti. Inoltre i permessi erano sempre possibili e lautamente concessi.
Altre immagine è la tortura. I tribunali ecclesiastici avevano invece regole ferree. Si cita spesso una bolla di Innocenzo IV, dove si dice che bisogna costringere gli eretici a confessare i crimini e i complici. Ci si scorda però di leggere la riga seguente che recita che la tortura non doveva "far loro perdere alcun membro o mettere la loro vita a repentaglio". Inoltre non si menzion mai la precisa direttiva papale che permetteva un solo atto di tortura di massimo 15' e che la confessione così estorta non poteva essere usata nel processo se non fosse stata confermata in condizioni normali dopo 2gg.
Direte voi che i fatti erano diversi dalle parole. Allora vediamo i registri.
Il suddetto Bernardo Guy utilizzò la tortura una sola volta in 930 processi
A Valertela, dal 1478 al 1530 (52 anni) si celebrarono 2400 processi. La tortura si applicò solo 12 volte! Stessa cosa se scorriamo i registri italiani di Firenze o Siena o altri.
Dall'Archivio vaticano sono uscite decine di altre tesimonianze. Alcuni casi sono riportati nel libro "Storia delle Codificazioni moderne" di M.Ascheri. Ci sono decine di assoluzioni (dopo aver chiesto perdono) per fatti che, per la storiografia tradizionale avrebbero portato a una morte atroce. Sono molto simili, ad es. un prete che, malato, aveva seguito un "guaritore" ad un sabba, dove aveva negato Cristo, bevuto pozioni magiche e scopato con donne e uomini (perdonato). Un altro laico di Losanna, di notte fu accompagnato nel solito sabba presieduto dal diavolo con l'aspetto da etiope (mandingo). Li rinnegò Cristo,Dio e la Madonna, baciò il Diavolo sul culo, rimase nella setta per undici anni dandosi alla pratica di esumare e mangiare bambini mori ecc. Ebbene fu assolto dopo aver chiesto perdono.
Nel medioevo l'interesse della Chiesa per la magia era bassissimo, Nei secoli precedenti al XV si tentò di estirpare l'eresia, ignorando streghe e maghi. Un paio di volte però gli inquisitori furono troppo solerti, così Alessandro VI (attorno al 1260) emanò una bolla ricordando agli inquisitori che dovevano lasciare divinazioni e sortilegi ai tribunali civili, occupandosi invece del negotium fidei.
Fu Federico II a dichiarare l'eresia come reato punibile con il rogo. L'eretico doveva essere giudicato da un tribunale ecclesiastico e poi passato al braccio secolare, se questi non abiurava, in teoria doveva essere bruciato.
La prassi fu però differente, e i tribunali ecclesiastici passarono pochissimi casi al braccio secolare. I documenti pervenutici a volte sono molto completi, ma poco conosciuti. Forse alcuni di voi ricorderanno il nome di Bernardo Guy, uno degli inquisitori più feroci del XIV secolo (cui durante l'illuminismo e successivamente si attribuirono centinaia di condanne al rogo). Inquisitore a Tolosa dal 1307 al 1323/24 pronunciò un migliaio di sentenze, ma solo 42 abbandoni al braccio secolare (si pensa che in tutto ci furono 15 o 20 esecuzioni). Le pene più frequenti erano le imposizioni di croci e pellegrinaggi, oltre all'abiura che evitava la scomunica e qualsiasi pena.
La Chiesa Cattolica cercò fin dall'inizio di evitare crudeltà da parte degli inquisitori. Già a metà '200 i papi ordinarono che venissero destituiti gli inquisitori troppo parziali, su segnalazione dei vescovi o dei domenicani. I casi in cui avvennero destituzioni sono numerosi. Robert la Brouge (non ricordo bene come si scrive) fu denunciato,destituito e incarcerato per crudeltà nel 1240ca.
Una delle immagini più frequenti sull'Inquisizione è quella del prigioniero chiuso a chiave in una prigione fino a morire. In un famoso libro sull'Inquisizione lessi che c'erano spesso condanne al "carcere perpetuo". Peccato che l'ignorante scrittore in questione abbia omesso di dire che per "carcere perpetuo" si intendeva una pena di 5 anni (l'ergastolo fu creato dagli illuministi) e che non potevano essere imprigionate madri, genitori e tutte quelle persone la cui mancanza da casa avrebbe arrecato danno ai parenti. Inoltre i permessi erano sempre possibili e lautamente concessi.
Altre immagine è la tortura. I tribunali ecclesiastici avevano invece regole ferree. Si cita spesso una bolla di Innocenzo IV, dove si dice che bisogna costringere gli eretici a confessare i crimini e i complici. Ci si scorda però di leggere la riga seguente che recita che la tortura non doveva "far loro perdere alcun membro o mettere la loro vita a repentaglio". Inoltre non si menzion mai la precisa direttiva papale che permetteva un solo atto di tortura di massimo 15' e che la confessione così estorta non poteva essere usata nel processo se non fosse stata confermata in condizioni normali dopo 2gg.
Direte voi che i fatti erano diversi dalle parole. Allora vediamo i registri.
Il suddetto Bernardo Guy utilizzò la tortura una sola volta in 930 processi
A Valertela, dal 1478 al 1530 (52 anni) si celebrarono 2400 processi. La tortura si applicò solo 12 volte! Stessa cosa se scorriamo i registri italiani di Firenze o Siena o altri.
Dall'Archivio vaticano sono uscite decine di altre tesimonianze. Alcuni casi sono riportati nel libro "Storia delle Codificazioni moderne" di M.Ascheri. Ci sono decine di assoluzioni (dopo aver chiesto perdono) per fatti che, per la storiografia tradizionale avrebbero portato a una morte atroce. Sono molto simili, ad es. un prete che, malato, aveva seguito un "guaritore" ad un sabba, dove aveva negato Cristo, bevuto pozioni magiche e scopato con donne e uomini (perdonato). Un altro laico di Losanna, di notte fu accompagnato nel solito sabba presieduto dal diavolo con l'aspetto da etiope (mandingo). Li rinnegò Cristo,Dio e la Madonna, baciò il Diavolo sul culo, rimase nella setta per undici anni dandosi alla pratica di esumare e mangiare bambini mori ecc. Ebbene fu assolto dopo aver chiesto perdono.
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