Sesso fuori dal matrimonio, frustato a sangue
Il giovane è stato condannato da una tribunale religioso: «Violate le leggi morali». Sentenza eseguita davanti a mille persone
La folla che ha assistito alla fustigazione (Masterphoto)
TEHERAN - Un ragazzo di 25 anni è stato frustato a sangue dalla polizia per le strade di Qazvin, 144 chilometri a ovest di Teheran, e la drammatica sequenza fotografica è finita sulle pagine del "Daily Mail". Accusato di abuso di alcool e di aver fatto sesso fuori dal matrimonio, contravvenendo così alle severe leggi morali iraniane, il venticinquenne Saeed Ghanbari è stato condannato a 80 pubbliche frustate da una tribunale religioso e la sentenza è stata eseguita da due ufficiali che, coperti da un passamontagna, hanno colpito il giovane 40 volte per ciascuno, sferrando le micidiali scudisciate con una canna rigida, che ha trasformato la schiena e le spalle del prigioniero in una poltiglia sanguinolenta.
MILLE PERSONE - Per impedire che fuggisse o si muovesse, Ghanbari è stato fatto adagiare a pancia in giù su una panchina di metallo, mentre un poliziotto gli teneva bloccate le gambe e un altro le braccia. Il raccapricciante spettacolo è andato in scena davanti a oltre mille persone, che si sono assiepate sulla piazza per assistere alla pubblica umiliazione del giovane Saeed. Molti hanno scattato fotografie con i telefoni cellulari e c’è persino chi è salito sui lampioni e sui semafori per non perdere neanche uno dei colpi sferrati dal boia in passamontagna, mentre altri agenti armati controllavano la regolare esecuzione della sentenza.
AUMENTO CONDANNE - Sebbene il ricorso alle frustate sia di routine nelle carceri iraniane, soprattutto nei casi di comportamenti giudicati moralmente riprovevoli, la fustigazione sulla pubblica via è, invece, un fatto abbastanza raro, anche se le associazioni per i diritti umani hanno denunciato come negli ultimi mesi in Iran si sia assistito ad un incremento vertiginoso di tali condanne. Stando a un rapporto di Amnesty International, che si è detta molto preoccupata per le continue violazioni dei diritti umani nel paese islamico, dall'inizio dell'anno sarebbero state ben 120 le persone vittime della fustigazione. Fra queste, anche una donna accusata di aver indotto alla prostituzione una bimba di 8 anni e condannata a 99 frustate, e un uomo colpito a sangue perché gli era stata trovata una copia della Bibbia in macchina.
Il giovane è stato condannato da una tribunale religioso: «Violate le leggi morali». Sentenza eseguita davanti a mille persone
TEHERAN - Un ragazzo di 25 anni è stato frustato a sangue dalla polizia per le strade di Qazvin, 144 chilometri a ovest di Teheran, e la drammatica sequenza fotografica è finita sulle pagine del "Daily Mail". Accusato di abuso di alcool e di aver fatto sesso fuori dal matrimonio, contravvenendo così alle severe leggi morali iraniane, il venticinquenne Saeed Ghanbari è stato condannato a 80 pubbliche frustate da una tribunale religioso e la sentenza è stata eseguita da due ufficiali che, coperti da un passamontagna, hanno colpito il giovane 40 volte per ciascuno, sferrando le micidiali scudisciate con una canna rigida, che ha trasformato la schiena e le spalle del prigioniero in una poltiglia sanguinolenta.
MILLE PERSONE - Per impedire che fuggisse o si muovesse, Ghanbari è stato fatto adagiare a pancia in giù su una panchina di metallo, mentre un poliziotto gli teneva bloccate le gambe e un altro le braccia. Il raccapricciante spettacolo è andato in scena davanti a oltre mille persone, che si sono assiepate sulla piazza per assistere alla pubblica umiliazione del giovane Saeed. Molti hanno scattato fotografie con i telefoni cellulari e c’è persino chi è salito sui lampioni e sui semafori per non perdere neanche uno dei colpi sferrati dal boia in passamontagna, mentre altri agenti armati controllavano la regolare esecuzione della sentenza.
AUMENTO CONDANNE - Sebbene il ricorso alle frustate sia di routine nelle carceri iraniane, soprattutto nei casi di comportamenti giudicati moralmente riprovevoli, la fustigazione sulla pubblica via è, invece, un fatto abbastanza raro, anche se le associazioni per i diritti umani hanno denunciato come negli ultimi mesi in Iran si sia assistito ad un incremento vertiginoso di tali condanne. Stando a un rapporto di Amnesty International, che si è detta molto preoccupata per le continue violazioni dei diritti umani nel paese islamico, dall'inizio dell'anno sarebbero state ben 120 le persone vittime della fustigazione. Fra queste, anche una donna accusata di aver indotto alla prostituzione una bimba di 8 anni e condannata a 99 frustate, e un uomo colpito a sangue perché gli era stata trovata una copia della Bibbia in macchina.
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