Se ne sono infischiati che stava agonizzando sull’asfalto. Si sono avvicinati e hanno colto l'occasione per rubargli il portafoglio mentre lui stava morendo dopo un tragico incidente stradale. Mentre intorno a loro tutti gli altri automobilisti si preoccupavano di soccorrere il ferito, gli squallidi ladruncoli hanno pensato solo a dileguarsi col denaro della vittima. Ma qualcuno li ha visti ed ora dovranno risponderne alla giustizia. Protagonisti di questa azione da sciacalli sono stati P.D. di 24 anni e la ragazza C.D. di 21, entrambi di Napoli, denunciati per furto e favoreggiamento dalla polizia stradale di Cerveteri. Teatro dello spregevole episodio è stato il km 21,400 dell'autostrada Roma - Civitavecchia dove nel tardo pomeriggio Manlio Calvani, 40 anni di Albano, stava viaggiando in sella alla propria Honda. Si stava recando a Santa Marinella per acquistare un gommone perchè la pesca subacquea era la sua grande passione. In tasca circa 5.000 euro per realizzare questo sogno e tanta voglia di distrarsi dalle ultime disavventure. Da qualche mese, infatti, era stato messo in cassa integrazione dalla ditta per la quale lavorava, ma la moglie Tiziana e la figlia di 10 anni lo avevano spronato ad acquistare il gommone, un gesto considerato come un voler tornare a sorridere alla vita. Ma lungo il rettilineo della A/12 che collega Torrimpietra a Ladispoli, ad attenderlo c'era la morte. Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, la moto su cui viaggiava Calvani ha improvvisamente iniziato a sbandare. Una buca o forse una macchia d'olio la causa dell'improvvisa perdita di controllo del veicolo. In pochi istanti è avvenuta la tragedia: l'Honda ha urtato posteriormente una Ford Ka che la precedeva, Calvani è letteralmente volato dal sellino e la sfortuna ha voluto che nello sbalzo perdesse il casco. Nel violento schianto sul selciato ha battuto la testa e dopo pochi minuti, nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi e dell'eliambulanza, il suo cuore ha cessato di battere.
A quel punto sono entrati in scena gli sciacalli che viaggiavano a bordo di un autoarticolato della ditta per cui lavora P.D. I due, incuranti della tragedia, si sono avvicinati e hanno fatto finta di preoccuparsi delle condizioni di Manlio Calvani. Nella confusione dei soccorsi hanno sottratto il portafoglio dell'uomo, volato sull'asfalto a causa dell'impatto, e se ne sono andati. Ma non si sono accorti che un camionista romeno aveva notato la loro disgustosa azione. L'uomo ha anche tentato di fermare la coppia di ladruncoli, poi ha chiesto l'intervento della polizia stradale che li ha rintracciati nei pressi del casello di Civitavecchia mentre tentavano di uscire dall'autostrada. I due hanno negato ogni addebito, ma ad inchiodarli sarebbe la testimonianza del camionista che li ha visti raccogliere il portafoglio ed allontanarsi in fretta e furia. Le manette non sono scattate soltanto perchè gli agenti non hanno rinvenuto nel camion né il portafoglio della vittima, né tantomeno il denaro. La loro posizione è ora al vaglio della Procura della repubblica di Civitavecchia.
Manlio Calvani aveva due passioni. Il mare per le immersioni subacquee e la Lazio. La sua squadra del cuore, per la quale tifava da bambino, che di recente aveva seguito in Olanda, sobbarcandosi un lungo viaggio fino ad Amsterdam. Un uomo simpatico, passionale e pronto ad aiutare tutti. Così lo ricordano a Cinecittà dove aveva vissuto fino al 1998 quando aveva deciso di trasferirsi con la famiglia in provincia per fuggire dal traffico della capitale. Quel quartiere dove aveva incontrato, innamorandosene, anche la moglie Tiziana che ora non riesce a darsi pace per questo straziante dolore. E ad Albano si era integrato alla perfezione, aveva acquistato una bella casa proprio nel centro storico, trovando anche lavoro come capo settore in una ditta della zona di Santa Palomba. Sgomento anche tra i colleghi di lavoro che lo ricordano come una persona affabile e capace di risolvere ogni situazione. Aveva una parola per tutti, un consiglio che scioglieva ogni nodo. Una vita tranquilla quella di Manlio Calvani, le difficoltà di tutti i giorni affrontate sempre col sorriso sulle labbra.
Ma quel cordone ombelicale con Cinecittà non si era mai reciso, frequenti le visite ai parenti ed agli amici di infanzia. Per questo, la famiglia ha deciso che i funerali di Manlio Calvani si svolgano oggi nella chiesa di Don Bosco, l'ultimo saluto di un quartiere ad un uomo che lascerà in tutti un ottimo ricordo. Amici e parenti che si stringeranno attorno ad un padre di famiglia rimasto vittima di un banale incidente mentre, in sella alla sua moto, viaggiava verso il mare per andare a coronare una sua passione. E sulla strada, lo aspettavano anche gli sciacalli che lo hanno depredato mentre stava morendo.
G. Pal. e E. Val.
Era pure del mio stesso quartiere,magari lo avro' pure incontrato qualche volta...ste ***** di moto sono troppo pericolose,due giorni fa è morto il collega del cugino della mia ragazza sempre per un incidente in moto,38 anni e una figlia di 4... ma che caxxo!
A quel punto sono entrati in scena gli sciacalli che viaggiavano a bordo di un autoarticolato della ditta per cui lavora P.D. I due, incuranti della tragedia, si sono avvicinati e hanno fatto finta di preoccuparsi delle condizioni di Manlio Calvani. Nella confusione dei soccorsi hanno sottratto il portafoglio dell'uomo, volato sull'asfalto a causa dell'impatto, e se ne sono andati. Ma non si sono accorti che un camionista romeno aveva notato la loro disgustosa azione. L'uomo ha anche tentato di fermare la coppia di ladruncoli, poi ha chiesto l'intervento della polizia stradale che li ha rintracciati nei pressi del casello di Civitavecchia mentre tentavano di uscire dall'autostrada. I due hanno negato ogni addebito, ma ad inchiodarli sarebbe la testimonianza del camionista che li ha visti raccogliere il portafoglio ed allontanarsi in fretta e furia. Le manette non sono scattate soltanto perchè gli agenti non hanno rinvenuto nel camion né il portafoglio della vittima, né tantomeno il denaro. La loro posizione è ora al vaglio della Procura della repubblica di Civitavecchia.
Manlio Calvani aveva due passioni. Il mare per le immersioni subacquee e la Lazio. La sua squadra del cuore, per la quale tifava da bambino, che di recente aveva seguito in Olanda, sobbarcandosi un lungo viaggio fino ad Amsterdam. Un uomo simpatico, passionale e pronto ad aiutare tutti. Così lo ricordano a Cinecittà dove aveva vissuto fino al 1998 quando aveva deciso di trasferirsi con la famiglia in provincia per fuggire dal traffico della capitale. Quel quartiere dove aveva incontrato, innamorandosene, anche la moglie Tiziana che ora non riesce a darsi pace per questo straziante dolore. E ad Albano si era integrato alla perfezione, aveva acquistato una bella casa proprio nel centro storico, trovando anche lavoro come capo settore in una ditta della zona di Santa Palomba. Sgomento anche tra i colleghi di lavoro che lo ricordano come una persona affabile e capace di risolvere ogni situazione. Aveva una parola per tutti, un consiglio che scioglieva ogni nodo. Una vita tranquilla quella di Manlio Calvani, le difficoltà di tutti i giorni affrontate sempre col sorriso sulle labbra.
Ma quel cordone ombelicale con Cinecittà non si era mai reciso, frequenti le visite ai parenti ed agli amici di infanzia. Per questo, la famiglia ha deciso che i funerali di Manlio Calvani si svolgano oggi nella chiesa di Don Bosco, l'ultimo saluto di un quartiere ad un uomo che lascerà in tutti un ottimo ricordo. Amici e parenti che si stringeranno attorno ad un padre di famiglia rimasto vittima di un banale incidente mentre, in sella alla sua moto, viaggiava verso il mare per andare a coronare una sua passione. E sulla strada, lo aspettavano anche gli sciacalli che lo hanno depredato mentre stava morendo.
G. Pal. e E. Val.
Era pure del mio stesso quartiere,magari lo avro' pure incontrato qualche volta...ste ***** di moto sono troppo pericolose,due giorni fa è morto il collega del cugino della mia ragazza sempre per un incidente in moto,38 anni e una figlia di 4... ma che caxxo!
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