No a rapporto lesbo, tenta suicidio
Lecco, genitori osteggiano figlia
E' fuori pericolo la ragazzina che ha tentato di togliersi la vita ingerendo un mix di farmaci perché i genitori osteggiavano il suo rapporto sentimentale lesbico. Nulla si sa sulla identità della adolescente se non che abita con la famiglia nel Lecchese e che, probabilmente, aveva già tentato di togliersi la vita un'altra volta, circa un mese fa, con conseguenze però molto meno gravi.
Solo per un caso la vicenda non è terminata in tragedia e il tentativo della ragazza è andato a vuoto. E' stata lei stessa, non appena soccorsa e portata in ospedale per le cure del caso, a spiegare i motivi del suo gesto.
Sull'episodio è intervenuto con una nota il neo costituito gruppo gay "Renzo e Lucio" di Lecco. "Sconcerta il fatto che una giovane ragazza si senta rifiutata dalla propria famiglia e arrivi ad un gesto così estremo - si legge nella nota - L'accettazione della propria omosessualità è di per se stessa già notevolmente difficile per una ragazza. La famiglia viene sempre esaltata come fondamento irrinunciabile della società, ma anche sempre più lasciata sola, con il rischio di divenire essa stessa complice dell'infelicità dei suoi componenti".
La mia famiglia non mi ha mai respinto come gay ma non lo ha mai nemmeno accettato. Nonostante questo i miei genitori non mi hanno fatto mancare il loro affetto. Capisco che per un genitore non sia facile accettare l'omosessualità di un figlio o di una figlia, però credo anche sia umanamente riprovevole rifiutare ed osteggiare la diversità e le conseguenti scelte di vita di chi si dovrebbe amare di più della propria vita...
Lecco, genitori osteggiano figlia
E' fuori pericolo la ragazzina che ha tentato di togliersi la vita ingerendo un mix di farmaci perché i genitori osteggiavano il suo rapporto sentimentale lesbico. Nulla si sa sulla identità della adolescente se non che abita con la famiglia nel Lecchese e che, probabilmente, aveva già tentato di togliersi la vita un'altra volta, circa un mese fa, con conseguenze però molto meno gravi.
Solo per un caso la vicenda non è terminata in tragedia e il tentativo della ragazza è andato a vuoto. E' stata lei stessa, non appena soccorsa e portata in ospedale per le cure del caso, a spiegare i motivi del suo gesto.
Sull'episodio è intervenuto con una nota il neo costituito gruppo gay "Renzo e Lucio" di Lecco. "Sconcerta il fatto che una giovane ragazza si senta rifiutata dalla propria famiglia e arrivi ad un gesto così estremo - si legge nella nota - L'accettazione della propria omosessualità è di per se stessa già notevolmente difficile per una ragazza. La famiglia viene sempre esaltata come fondamento irrinunciabile della società, ma anche sempre più lasciata sola, con il rischio di divenire essa stessa complice dell'infelicità dei suoi componenti".
La mia famiglia non mi ha mai respinto come gay ma non lo ha mai nemmeno accettato. Nonostante questo i miei genitori non mi hanno fatto mancare il loro affetto. Capisco che per un genitore non sia facile accettare l'omosessualità di un figlio o di una figlia, però credo anche sia umanamente riprovevole rifiutare ed osteggiare la diversità e le conseguenti scelte di vita di chi si dovrebbe amare di più della propria vita...
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