Berlusconi resta senza ville
«No ai paparazzi di Portofino, a Bermuda ho i figli, ad Antigua gli operai». E in Sardegna arriva Veronica
Silvio Berlusconi (Ansa)
ROMA — A Portofino no, non si può: «Poi mi tocca sempre fare la guida turistica, ricevere gente, nessun relax». Alle Bermuda nemmeno: «Ci sono i miei figli più grandi, come ogni anno». Nella nuova casa ad Antigua è ancora presto: «Ci sono gli operai, finiscono i lavori a Natale, magari faccio una scappata». L'amatissima Villa Certosa, in Sardegna? Off limits anche quella: per ora ci sono i figli di Veronica, potrebbe raggiungerli la madre. Sembra «un'occupazione proletaria », ci ha scherzato lui; addio amata solitudine. E anche se c'è ovviamente spazio per tutti resta un problema di non poco conto: «I paparazzi in agguato, sono lì che mi aspettano...».
Sembra un paradosso ma non lo è: un ex premier, fra gli uomini più ricchi della Terra, leader del primo partito italiano, proprietà sparse in mezzo mondo, non sa dove andare in vacanza.
Il primo agosto, cioè ieri, non aveva ancora deciso. Mentre gli italiani hanno già staccato i biglietti, prenotato tutto il possibile, Berlusconi è ancora lì che deve scegliere. Ha comunicato che non andrà in Sardegna, vagliato diverse ipotesi, scherzato su Honolulu a una cena con i senatori azzurri, detto ai suoi «forse parto, forse no: voi comunque fatevi trovare pronti per la fine del mese».
Più indizi convergenti dicono che alla fine il Cavaliere potrebbe fare una vacanza in barca. Quando stava a Palazzo Chigi lo diceva per minacciare gli alleati: «Vi lascio tutti qui e me ne vado ai Tropici, poi vi mando una cartolina». Fini e Casini sorridevano, sotto sotto pensavano «magari», e poi non se ne faceva nulla. Quest'anno potrebbe farlo davvero e per i paparazzi sarebbe certamente più costoso, oltre che quasi impossibile, seguirlo fra i coralli e i vulcani del Mamanuca Group, la prua puntata su gruppi di centinaia di isolotti che hanno nomi esotici e rimandano a memorie di pirati: Treasure Island e Musket Cove, Bounty Island e Mango Bay.
Se chi legge conosce i mari del Pacifico ha già capito dove Silvio Berlusconi potrebbe fare il bagno lontano da occhi indiscreti: «Alle Figi ho una barca, l'anno
Silvio Berlusconi, dopo le estati in Sardegna degli anni scorsi, non ha ancora deciso dove passare le sue vacanze
scorso ci è andata Veronica, è quasi tutto pronto», racconta lui stesso in queste ore. L'unica cosa che lo trattiene ancora è la distanza del viaggio. Nonostante la scorta sia stata allertata, i passaporti di chi dovrebbe accompagnarlo muniti dei visti necessari, i permessi di sorvolo per l'Airbus privato, e nuovo di zecca, già chiesti, c'è un inconveniente: « Sono 18 ore di volo, un po' troppe, ma sarebbe certamente una bella vacanza, ci sto ancora pensando...».
L'opzione prevedrebbe un'appendice, magari sulla via del ritorno, o forse a settembre: una puntata di pochi giorni ad Antigua, arcipelago delle Piccole Antille, mar dei Caraibi, dove Berlusconi qualche anno fa ha acquistato una villa che è ancora in fase di ristrutturazione, lavori seguiti e diretti dall'architetto Gianni Gamondi, lo stesso che segue da anni Villa Certosa e che ha realizzato i complessi di Porto Rotondo e Coda Cavallo in Sardegna.
Per deputati e senatori di Forza Italia la vicenda è e resta un mistero. E interessa certamente di più degli esiti della riforma della legge elettorale, delle dimissioni di Cesare Previti da deputato, delle incomprensioni con Fini sul partito unico e sulla federazione del centrodestra. Sapere dove si trova il capo, e in questo sapere perché è intenzionato a lasciare il Mediterraneo, in un partito come quello azzurro, dove negli anni i peones hanno fatto un vanto di aver affittato una villa accanto a quella del Cavaliere per farsi invitare a cena ad agosto, è una sorta di must.
E' scattato anche un circuito del depistaggio, più o meno come quello che precedette, un anno fa, la trasferta americana: prima di atterrare a Cleveland, per farsi impiantare un pacemaker, l'ex premier fu segnalato in partenza per Houston, Washington, New York, New England e almeno un paio di cliniche in Svizzera. Lui stesso si divertiva ad offrire destinazioni diverse ai suoi interlocutori, per vedere cosa finiva sui giornali e cosa no. E saggiare di conseguenza la fedeltà, in questo caso al riserbo, dei suoi amici.
In queste ore Paolo Bonaiuti, il portavoce ufficiale del leader di Forza Italia, ammette che sì, «il presidente farà qualche viaggetto, magari anche una puntata negli Stati Uniti, forse anche in Francia... ». Sarà vero? O si diverte anche Bonaiuti? Sestino Giacomoni, altro stretto collaboratore dell'ex premier, scommette invece sulla permanenza in Sardegna: «Io mi auguro per lui che si faccia un bel viaggio, così si riposa veramente, ma sarei pronto a scommettere che resta in Sardegna, come ogni anno».
Di certo rinunciare alle meraviglie di villa Certosa, ai paesaggi che circondano Porto Rotondo, per il Cavaliere sarebbe un sacrificio. Negli anni, prima ancora che un buen retiro, la villa è divenuta quasi la prima casa, il luogo dove fuggire appena si può, dove spendere ogni attimo possibile di libertà dal lavoro. Ma quest'anno la privacy della famiglia potrebbe fare premio su quella del politico. E poi a settembre dovrebbe arrivare un altro nipotino, il figlio di Barbara. Un motivo in più forse per scegliere ad agosto i mari del Sud e lasciare i propri cari liberi dal fastidio del viavai di politici, scorte, serate, amici e paparazzi.
«No ai paparazzi di Portofino, a Bermuda ho i figli, ad Antigua gli operai». E in Sardegna arriva Veronica
Silvio Berlusconi (Ansa)
ROMA — A Portofino no, non si può: «Poi mi tocca sempre fare la guida turistica, ricevere gente, nessun relax». Alle Bermuda nemmeno: «Ci sono i miei figli più grandi, come ogni anno». Nella nuova casa ad Antigua è ancora presto: «Ci sono gli operai, finiscono i lavori a Natale, magari faccio una scappata». L'amatissima Villa Certosa, in Sardegna? Off limits anche quella: per ora ci sono i figli di Veronica, potrebbe raggiungerli la madre. Sembra «un'occupazione proletaria », ci ha scherzato lui; addio amata solitudine. E anche se c'è ovviamente spazio per tutti resta un problema di non poco conto: «I paparazzi in agguato, sono lì che mi aspettano...».
Sembra un paradosso ma non lo è: un ex premier, fra gli uomini più ricchi della Terra, leader del primo partito italiano, proprietà sparse in mezzo mondo, non sa dove andare in vacanza.
Il primo agosto, cioè ieri, non aveva ancora deciso. Mentre gli italiani hanno già staccato i biglietti, prenotato tutto il possibile, Berlusconi è ancora lì che deve scegliere. Ha comunicato che non andrà in Sardegna, vagliato diverse ipotesi, scherzato su Honolulu a una cena con i senatori azzurri, detto ai suoi «forse parto, forse no: voi comunque fatevi trovare pronti per la fine del mese».
Più indizi convergenti dicono che alla fine il Cavaliere potrebbe fare una vacanza in barca. Quando stava a Palazzo Chigi lo diceva per minacciare gli alleati: «Vi lascio tutti qui e me ne vado ai Tropici, poi vi mando una cartolina». Fini e Casini sorridevano, sotto sotto pensavano «magari», e poi non se ne faceva nulla. Quest'anno potrebbe farlo davvero e per i paparazzi sarebbe certamente più costoso, oltre che quasi impossibile, seguirlo fra i coralli e i vulcani del Mamanuca Group, la prua puntata su gruppi di centinaia di isolotti che hanno nomi esotici e rimandano a memorie di pirati: Treasure Island e Musket Cove, Bounty Island e Mango Bay.
Se chi legge conosce i mari del Pacifico ha già capito dove Silvio Berlusconi potrebbe fare il bagno lontano da occhi indiscreti: «Alle Figi ho una barca, l'anno
Silvio Berlusconi, dopo le estati in Sardegna degli anni scorsi, non ha ancora deciso dove passare le sue vacanze
scorso ci è andata Veronica, è quasi tutto pronto», racconta lui stesso in queste ore. L'unica cosa che lo trattiene ancora è la distanza del viaggio. Nonostante la scorta sia stata allertata, i passaporti di chi dovrebbe accompagnarlo muniti dei visti necessari, i permessi di sorvolo per l'Airbus privato, e nuovo di zecca, già chiesti, c'è un inconveniente: « Sono 18 ore di volo, un po' troppe, ma sarebbe certamente una bella vacanza, ci sto ancora pensando...».
L'opzione prevedrebbe un'appendice, magari sulla via del ritorno, o forse a settembre: una puntata di pochi giorni ad Antigua, arcipelago delle Piccole Antille, mar dei Caraibi, dove Berlusconi qualche anno fa ha acquistato una villa che è ancora in fase di ristrutturazione, lavori seguiti e diretti dall'architetto Gianni Gamondi, lo stesso che segue da anni Villa Certosa e che ha realizzato i complessi di Porto Rotondo e Coda Cavallo in Sardegna.
Per deputati e senatori di Forza Italia la vicenda è e resta un mistero. E interessa certamente di più degli esiti della riforma della legge elettorale, delle dimissioni di Cesare Previti da deputato, delle incomprensioni con Fini sul partito unico e sulla federazione del centrodestra. Sapere dove si trova il capo, e in questo sapere perché è intenzionato a lasciare il Mediterraneo, in un partito come quello azzurro, dove negli anni i peones hanno fatto un vanto di aver affittato una villa accanto a quella del Cavaliere per farsi invitare a cena ad agosto, è una sorta di must.
E' scattato anche un circuito del depistaggio, più o meno come quello che precedette, un anno fa, la trasferta americana: prima di atterrare a Cleveland, per farsi impiantare un pacemaker, l'ex premier fu segnalato in partenza per Houston, Washington, New York, New England e almeno un paio di cliniche in Svizzera. Lui stesso si divertiva ad offrire destinazioni diverse ai suoi interlocutori, per vedere cosa finiva sui giornali e cosa no. E saggiare di conseguenza la fedeltà, in questo caso al riserbo, dei suoi amici.
In queste ore Paolo Bonaiuti, il portavoce ufficiale del leader di Forza Italia, ammette che sì, «il presidente farà qualche viaggetto, magari anche una puntata negli Stati Uniti, forse anche in Francia... ». Sarà vero? O si diverte anche Bonaiuti? Sestino Giacomoni, altro stretto collaboratore dell'ex premier, scommette invece sulla permanenza in Sardegna: «Io mi auguro per lui che si faccia un bel viaggio, così si riposa veramente, ma sarei pronto a scommettere che resta in Sardegna, come ogni anno».
Di certo rinunciare alle meraviglie di villa Certosa, ai paesaggi che circondano Porto Rotondo, per il Cavaliere sarebbe un sacrificio. Negli anni, prima ancora che un buen retiro, la villa è divenuta quasi la prima casa, il luogo dove fuggire appena si può, dove spendere ogni attimo possibile di libertà dal lavoro. Ma quest'anno la privacy della famiglia potrebbe fare premio su quella del politico. E poi a settembre dovrebbe arrivare un altro nipotino, il figlio di Barbara. Un motivo in più forse per scegliere ad agosto i mari del Sud e lasciare i propri cari liberi dal fastidio del viavai di politici, scorte, serate, amici e paparazzi.
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