Pakistana stuprata e "venduta"
Milano,15enne denuncia padre: arrestato
Vendute ai cugini dopo che una di loro era stata stuprata dal padre. E' la terribile storia che ha visto protagoniste due sorelle pakistane, di 15 e 16 anni, che da alcuni anni vivono nel Milanese con la famiglia. L'uomo si trova in carcere a San Vittore dopo essere stato denunciato dalla più piccola. Perché l'aveva violentata e perché, finita la scuola, voleva mandarla in Pakistan per sposare quei parenti.
La storia, raccontata da Cronaca Qui, ricalca quasi alla perfezione quella che ha visto protagonista Hina, la pakistana di Brescia uccisa e sepolta nel giardino di casa dalla sua stessa famiglia perché troppo occidentale.
In questo caso, invece, la denuncia è partita per tempo, dopo che la giovane ha raccontato tutto, prima alla sorella e poi alle compagne di scuola, che l'avrebbero coinvinta a recarsi dai carabinieri. Qui ha parlato del primo stupro, avvenuto quando aveva soli nove anni, e di tutto quello che è accaduto dopo. Minacce e botte, fino all'esasperazione. Fino all'incubo di vedersi spedita a giugno con la sorella in Pakistan per sposare due cugini ai quali erano già state promesse.
A complicare il tutto si è aggiunto il fatto che anche la madre e la stessa sorella hanno messo in dubbio il racconto della 15enne, smentendo, almeno su alcuni punti, quello che lei ha denunciato. Ma non che l'uomo era un violento, anche se secondo loro non ci sarebbero mai stati stupri.
Le indagini dei Ris di Parma, però, avrebbero riscontrato che sulle mutandine della ragazza sarebbero state rinvenute tracce di saliva del padre, cosa che rimetterebbe in discussione l'accusa di violenza carnale.
Milano,15enne denuncia padre: arrestato
Vendute ai cugini dopo che una di loro era stata stuprata dal padre. E' la terribile storia che ha visto protagoniste due sorelle pakistane, di 15 e 16 anni, che da alcuni anni vivono nel Milanese con la famiglia. L'uomo si trova in carcere a San Vittore dopo essere stato denunciato dalla più piccola. Perché l'aveva violentata e perché, finita la scuola, voleva mandarla in Pakistan per sposare quei parenti.
La storia, raccontata da Cronaca Qui, ricalca quasi alla perfezione quella che ha visto protagonista Hina, la pakistana di Brescia uccisa e sepolta nel giardino di casa dalla sua stessa famiglia perché troppo occidentale.
In questo caso, invece, la denuncia è partita per tempo, dopo che la giovane ha raccontato tutto, prima alla sorella e poi alle compagne di scuola, che l'avrebbero coinvinta a recarsi dai carabinieri. Qui ha parlato del primo stupro, avvenuto quando aveva soli nove anni, e di tutto quello che è accaduto dopo. Minacce e botte, fino all'esasperazione. Fino all'incubo di vedersi spedita a giugno con la sorella in Pakistan per sposare due cugini ai quali erano già state promesse.
A complicare il tutto si è aggiunto il fatto che anche la madre e la stessa sorella hanno messo in dubbio il racconto della 15enne, smentendo, almeno su alcuni punti, quello che lei ha denunciato. Ma non che l'uomo era un violento, anche se secondo loro non ci sarebbero mai stati stupri.
Le indagini dei Ris di Parma, però, avrebbero riscontrato che sulle mutandine della ragazza sarebbero state rinvenute tracce di saliva del padre, cosa che rimetterebbe in discussione l'accusa di violenza carnale.
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