Una canzone al giorno
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioVi piace questa versione di Claudio Baglioni del brano di Sergio Endrigo datato 1968. ?
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioL'orchestrazione è sempre suggestiva, dato che il brano in questione è un capolavoro sul quale, per gli arrangiamenti, mise il naso anche Bacalov...Baglioni però canta come una gallina strozzata, mentre "Canzone per te" è opera intimista, drammatica, che scava nel profondo di una lacerazione e che non va strillata ma servita, accompagnata dalla voce. Endrigo ne offre la versione più giusta.
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Questo pezzo è già stato postato ma visto che mi sento generoso andiamo con una versione limitata.
Limited edition
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioL'orchestrazione è sempre suggestiva, dato che il brano in questione è un capolavoro sul quale, per gli arrangiamenti, mise il naso anche Bacalov...Baglioni però canta come una gallina strozzata, mentre "Canzone per te" è opera intimista, drammatica, che scava nel profondo di una lacerazione e che non va strillata ma servita, accompagnata dalla voce. Endrigo ne offre la versione più giusta.
Baglioni la fa sua, imprimendole il suo stile.
Se l'avesse cantata alla Enrico avreste parlato di pallida imitazione.
Ma più in generale, quando si cantano i pezzi degli altri
bisogna evitare di ricalcare lo stile dell'esecutore originale
e darne una propria versione, che piaccia o meno.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Sono d'accordo con Silvestro ma non completamente.
Avendo la fortuna di essere suonata da una orchestra straordinaria io fossi il cantante la canterei quasi sottovoce, in maniera da lasciare la priorità alla musica.
Comunque vero, le cover bisogna reinterpretarle e non cercare di imitare l'originale.
Spesso le cover più belle sono cantate da donne che fanno cover ad una versione originale maschile o viceversa.
Siccome la canzone di oggi l'ho già postata domani se ho un po' di tempo vi faccio un esempio.
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