Una canzone al giorno
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Originariamente Scritto da mmaattyyMi sembra la gamba di un cadavere
Originariamente Scritto da francesco_espogrande gandhi..
Originariamente Scritto da TheDocMa ti sta uscendo una palla dal costume?
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Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Festival di Sanremo del 1973, Milva presenta una canzone che è un estremo omaggio alla scuola francese dei Ferrè e dei Brel, che tanta influenza ha avuto sulla produzione italiana più sensibile a temi ed atmosfere. La cornice è quella di un amore consumato che non ha più nulla da dire e da dare ("da troppo tempo, troppa pace tra di noi...") sigillato nella incomunicabilità e che si appresta ad un addio. La musica si incentra per una buona metà del motivo su di melanconico accompagnamento di chitarra e piano, lasciandoci immaginare una sala con ai tavoli avventori eleganti che consumano le loro bevande mentre accanto ai musicisti una cantante in abito da sera li introduce ad una storia. Quasi a sorpresa, il finale invece alza alle spalle della voce un sipario in cui si nasconde l'onda di un pieno orchestrale ad libitum che ricapitola e sfuma tutto il cantato in sole note. La voce profonda e quasi recitata di Milva (che padroneggia magistralmente la lezione del teatro cui si era data) fa il resto:
Milva
Da Troppo Tempo
Last edited by Sean; 22-11-2011, 20:14:11....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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