Una canzone al giorno
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continuo con gli iron. Un'altra delle mie preferite.
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...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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YouTube - la famiglia - odissea
L'onda sulla sponda fa schiuma
si sfuma
e' inutile buttare acqua sul fuoco come a Cuma
sole e' oro e argento e' luna
e il Vesuvio sulla costa fuma
e il vento porta zolfo e aroma
il golfo ispira il poema di una sirena
protagonista di questa odissea
mi diede le note come dote
con gli occhi come la notte
pelle come latte
mare come letto
ti canto questo sonetto che tratta di un ritratto fatto ad una dea
mi devi credere
Partenope e' piu' bella di Venere
e se e' una bugia bruciatemi perche' niente e' piu' fertile della cenere
non muore questa etnia e questo gene
e quello che mi scorre nelle vene
se poi muoio
si mischia terra e sangue
come il posto dal quale provengo
dove si miscela il magma con il fango
e quello che abbiamo e' il rango
e se non lo vedi...scava
tesori nel cuore come le stive sotto le navi
se vuoi capire Napoli eccoti le chiavi in mano e se entri
e' inferno e paradiso sacro e profano lotta tra Abele e Caino
chi fa i voti ai santi e chi ancora dom anda alla Sibilla sorte e destino
cultura greco-latina nella confusione tra fasti e fatti nefasti
questa gente mista
esalta gesta, pasta, casta e dinastia
filosofia e poesia
basta un'idea
e Napoli distrugge e crea.
ODISSEA...
Ne ho visti di posti giusti ma mai nessuno come questo
ne ho conosciuto artisti ai quali e' bastato inchiostro per descrivere questa citta'
per farlo ci devi vivere
solo se le vedi, credi a queste meraviglie
il sole che corre per corridori di terra
urla e casino neanche ci fosse la guerra
lazzari e scugnizzi fuori a questi palazzi
arazzi dentro e panni stesi di un'altra razza fanno da bandiere all'esterno
ammira i tesori del passato
il rigattiere possiede un gioiello e non lo sa
se lo e' dimenticato
percio' adesso apri gli occhi
dimmelo tu specchio delle mie brame
qual'e' la piu' bella di questo reame
Napoli oggi, Palepoli ieri
qua l'aria profuma di storia
e che piacere tra questi quartieri
se senti le sfumature del dialetto
capisci questa terra con quanta gente ha fatto l'amore
quindi mi metto di notte con una stilo e dipingo il profilo di questo confetto che affanna
e da quest'onde che bagnano le sponde
e dalla schiuma si crea
un altro poema come questa ODISSEA.
Accetta le gioie e pure le pene
questa e' la scena
fattene un'idea
ha la nomea
questo posto e' un'Odissea
bene o male
verita' e bugie
va cosi' come deve andare
questa e' la filosofia
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In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggiosempre Lui........ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioStraordinaria, un gioiello in quell'autentico capolavoro che è l'album della sua maturità, "Una donna per amico"...E' da un pò che volevi metterla sta canzone
In effetti la cercavo da un pò..uno dei brani che preferisco con un testo con i controcazzi ed arrangiamenti spartani ma efficaci come nel suo stile più puro.Degno di nota l'intro di chitarra e la prima strofa cantata sul solo basso.
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Conoscendo a menadito la produzione di Battisti mi permetto di postare una canzone del suo secondo periodo. Questa è sicuramente una delle più accessibili e spero invogli qualcuno a addentrarsi nella scoperta di questa sua ultima fase "ermetica" veramente stupenda.
YouTube - Lucio Battisti - Le cose che pensanoAlways the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioConoscendo a menadito la produzione di Battisti mi permetto di postare una canzone del suo secondo periodo. Questa è sicuramente una delle più accessibili e spero invogli qualcuno a addentrarsi nella scoperta di questa sua ultima fase "ermetica" veramente stupenda.
Di Battisti-Panella ne ho postate altre nel Thread, tra cui la stessa "Don Giovanni", "L' Apparenza" (altra vertigine battistiana) e anche "Tu Non Ti Pungi Più", prima vera svolta elettronica che Battisti porterà fino in fondo poi negli album successivi.
Mi fa piacere sapere che qua in giro c'è un altro panelliano...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Battisti di suo è un mito ma pure Panella è veramente straordinario, anche quando è stato autore per altri artisti o (forse soprattutto) come poeta. Insieme non poteva che uscirci...quello che è effettivamente uscito
Senza screditare nulla della produzione con mogol che contiene veri capolavori della musica italiana, la musica prodotta con Panella sta veramente un passo avanti secondo me.
Come ulteriori perle si può citare 'cosa succederà alla ragazza', 'potrebbe essere sera', 'campati in aria' (che maestria al canto), ma qua si finisce veramente per nominarle tutteAlways the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da 600 Visualizza MessaggioBattisti di suo è un mito ma pure Panella è veramente straordinario, anche quando è stato autore per altri artisti o (forse soprattutto) come poeta. Insieme non poteva che uscirci...quello che è effettivamente uscito
Senza screditare nulla della produzione con mogol che contiene veri capolavori della musica italiana, la musica prodotta con Panella sta veramente un passo avanti secondo me.
Come ulteriori perle si può citare 'cosa succederà alla ragazza', 'potrebbe essere sera', 'campati in aria' (che maestria al canto), ma qua si finisce veramente per nominarle tutte
E' sempre stato un innovatore, uno che costruiva la frontiera della musica, e mai lui dietro di essa, lo ha fatto con Mogol e poi, libero solo di inventare, ancor di più con Panella:
Il risultato sono quei cinque Bianchi (dove infatti è inutile estrapolare titoli e pezzi, perchè vanno ascoltati dalla prima all'ottava traccia) che hanno portato la musica italiana là dove ancora non è arrivata, e siamo ancora, quanti?.. Dieci, trenta, cinquant'anni avanti?..
Bisogna armarsi di curiosità intellettuale e andare ad aprire tutti quegli scrigni, perchè c'è un mondo favoloso dentro, una musica che deve ancora essere scritta.
"La voce del viso", ultima canzone di Hegel e della sua carriera, è al tempo stesso un sigillo e un invito a creare "nuova" musica, a tutt'oggi, almeno in Italia, una sfida non raccolta, non a quell'altezza almeno....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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