Una canzone al giorno
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioMorto il jazzista americano Wayne Shorter, 89 anni.
Ca vans dire, Rip.
https://www.ansa.it/sito/notizie/top...ef21ff4b3.html
Artista straordinario
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Lucio Dalla - Tu parlavi una lingua meravigliosa
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Il Michelangelo della canzone (non solo italiana). Autentico genio rinascimentale (non c'è genere che non abbia toccato facendolo proprio, dandogli cioè una sua caratterizzazione) capace come nessuno di immettere la canzone italiana nella modernità, regalandole la cifra sua propria e staccata dagli stilemi di importazione.
Compositore dotato di una potenza creativa e melodica inaudita, tanto da non poter avere eguali ma solo pallidi allievi e imitatori. Ha innestato il melodramma nella canzone popolaresca italiana elevandola e nobilitandola come all'estero fecero i Beatles. E' tra i massimi al mondo ma, tra quelli, è tra i pochi ad essersi gettato sempre tutto alle spalle per continuare la sua personalissima opera creativa, proprio appunto come i geni rinascimentali.
Le due canzoni postate sopra ci raccontanto di una personalità musicale capace di creare i più compiuti capolavori classici (Emozioni) e poi, con la stessa forza, avanguardistici (La sposa occidentale e tutti i Bianchi) senza sedersi nè fermarsi mai a rimirarsi, a contare il successo, a ripetere se stesso, musicalmente ad "invecchiare". Sempre due o tre passi avanti a tutti.
In questo è unico. La musica nuova, la fonte di ispirazione, la potenza creativa in lui sono rimaste intatte, perennamente sorgive a 20 come a 50 anni, proprio come Michelangelo che da giovane scolpì la Pietà e da vecchio aveva ancora la mano e la mente per dare forma alla Basilica di San Pietro e alla Cupola.
Io ancora aspetto un suo erede.Last edited by Sean; 05-03-2023, 15:09:53....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
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E' tutto l'album "L'Apparenza" che è su piani quasi metafisici per il senso di perturbante incantamento che riesce a produrre a chi si abbandona, come un iniziato, a quei misteri: alla fine se ne esce come purificati (dagli orrori musicali odierni) e trasformati...perchè sono canzoni che non esistono in natura (ovvero nei coevi e nella musica contemporanea) ma che piuttosto, come epifanie, lasciano intravedere mondi altri, altri piani esistenziali.
Al tempo stesso non possiamo nemmeno etichettare quelle opere come "avanguardia", perchè L'Apparenza ad esempio mantiene intatta (negli affascinanti squarci armonici e melodici) tutta la classicità barocca e romantica propria di Battisti fin dai suoi esordi. E' un demiurgo delle note, potentissimo psicagogo e incantatore.Last edited by Sean; 05-03-2023, 19:56:47....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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