Una canzone al giorno
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioInfatti nessuno dice che non sia bravo....
Ma per avere ancora 200mila persone a concerto, te ne aspetto 100.di canzoni così, no una decina in 40 anni di carriera.
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Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggiochiaro che i gusti son gusti, ma se uno smuove le masse, comprese generazioni differenti...
Cmq Mango era bravo eh
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Zero è tanto vero e poco personaggio, a parer mio.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioZero è tanto vero e poco personaggio, a parer mio.
Hai mai visto il video di Viva la rai?
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioEntro a gamba tesa:
Fermo restando, a parer mio, che sia Dalla che De Gregori sono superiori Zero (poeticamente parlando), quest'ultimo rappresenta l'anello di congiunzione perfetto fra la musica d'autore e quella pop, il Pop d'Autore.
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioCon Baglioni la musica, seppur ricercata, diventa quasi superflua.
i testi, l'uno accanto all'altro, possono tranquillamente esser letti cone un'antologia poetica.
La mia sigaretta brilla rossa
Insieme a luci di periferia
Zampate della vita sulle mie ossa
Sei pi sincera quando dici una bugia...
Sull'asfalto acquoso una luna affilata
A tagliare i fili che legano le stelle
Stringo al cuore una lattina vuota
E scopro che hai lasciato le unghie sulla mia pelle
Finestrini aperti a dissetarmi di vento
La mia ruota incollata sulla striscia bianca della mezzeria...
Gli occhi come due pezzi di vetro
Tu non sei come ti credevo io
Un autotreno mi ruggisce dietro
Ma perch hai fatto il mondo cos triste Dio?
Alberi si drizzano ai lati della strada
Mi corrono accanto e il buio se li inghiotte
Alla radio un rock arrabbiato come un pugno allo stomaco
Che mi spinge nella notte
Un dolore un lampo di fuoco rosso
Dentro questo amore che io non posso io non posso pi...
Voglio andar via
I piedi chiedono dove ma via
Tanto non ti perder
Perch tu non sei stata mai mia...
Voglio andar via
Da quei tuoi occhi che tirano sassi
E come in un duello far dieci passi
E poi guardarci un'ultima volta e via...
Dimmi che cos' che ci hanno fatto
Dimmi cosa c' che io non so
Perch tutto finito come cenere in un piatto
E quei ragazzi che eravamo noi non ci sono pi...
E scambiare due parole brevi
Con la notte blu dei benzinai
Io ti baciavo mentre tu piangevi
E adesso che io piango tu chi bacerai?...
Un caff che drizza i capelli un pacchetto di fumo
E il vento rilegge il mio giornale
E domani uscire di nuovo
Farmi una faccia allegra per il prossimo carnevale
Un chiarore freddo come un rasoio
Per un altro giorno che nasce e muoio muoio muoio...
Voglio andar via
I sogni cercano dove ma via
Anche all'inferno ci sar qualcuno
A farmi compagnia...
Voglio andar via da te
Che goccia a goccia hai spremuto il mio cuore
E dagli straccivendoli ricomprare
Quel che resta del mio amore e andare via
Senza scomodare De Andrè, vui mettere già queste due di De Gregori?
Last edited by giuseppesole; 23-11-2020, 15:56:09.
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Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
Vedo la vera poesia di Vasco più così, sempre restando sul parecchio noto:
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiorisulta che siamo alquanto autarchici come musica, compaiono solo i pink floyd tra i più venduti.. o almeno lo eravamo fintanto che la musica si comprava anzichè scaricarla gratis.
Stonano i Lunapop in questa classifica
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
Di una potenza psicologica inaudita, che ti sradica violentemente dalla realtà facendoti annegare nelle tue più remote origini.
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Originariamente Scritto da giuseppesole Visualizza Messaggio
Del resto una delle sue canzoni più famose, quella della maglietta fina, è l'emblema della vacuità.
Ma ad esempio "tutto il calcio minuto per minuto" ha una forza evocativa quasi pittorica, riesci a immaginare queste tre coppie in un pomeriggio autunnale col sottofondo di "tutto il calcio" dalle finestre, come la rappresentazione dell'indifferenza del mondo esterno che va per la sua strada.
Queste immagini minimaliste e pittoriche le ho trovate solo in alcune canzoni di Suzanne Vega.
Ma appunto si dice che i testi di La vita è adesso siano farina del sacco della ex moglie
L'inverno passa basso in cielo
E un vento a strisce viene da lontano
Un cane gli corre dietro storto
Leccando i muri della strada
La ragazzina ha un sorriso croccante
E un cuore come un melograno
E lui la tiene ha paura che gli cada
La ragazzina respira distratta
E si ravvia i capelli ed i pensieri
Il ragazzo dà una schicchera alla cicca
E poi la calcia via come una palla
La donna ha messo il suo vestito più magro
E un po' più di allegria negli occhi seri
L'uomo ha lasciato i baffi
E la cravatta gli si rovescia sulla spalla
La ragazzina
Sembra appesa a un palloncino
E sulle guance in fiamme le si accendono domande
La ragazza nell'acqua bella dei suoi occhi chiari
Di un mare al mattino
E tra i suoi teneri polsi
Trema già un destino troppo grande
La donna guarda l'uomo
E vede un pezzo di sua figlia
E il loro vecchio modo di chiamarsi
E di giocare
La ragazzina ha sguardi lenti
Che le cadono giù dalle ciglia
Due ali piccole che imparano a volare
La ragazza si volta e il vestito
Si incolla sulle gambe e il seno
Lui si conta le parole in tasca
E la sua voce è come dietro un vetro
La donna ha lo stesso odore
E il tempo le ha portato qualche anno in meno
Si scalda dentro le mani e resta indietro
La ragazzina e le sue scarpe inglesi
Schiacciano un fango di cioccolata
In un silenzio di gomma americana che butta
E prova a fare centro
Per la ragazza il film si ferma di colpo
La verità sul collo è acqua gelata
E tra le labbra secche di cartone
Un urlo basso sale su da dentro
La donna ride strano
E le mancano i ginocchi
E stringe l'anima
E una vita intera in mezzo ai denti
La ragazzina e il ragazzino
Hanno una voglia che gli invade gli occhi
Ed una folla di baci lievi e brevi
Come cerini spenti
La ragazza e il suo amore
Che le muore tra le braccia
Raccoglie un pezzo di dolore
E ci si taglia il cuore
L'uomo e la donna accarezzando un sogno
Si accarezzano la faccia
Confusi stretti
In uno stesso batticuore
E a due a due vanno via
Dentro un'aria tagliente a vetrini
Di un pomeriggio nudo
Le radio dietro a le persiane
E "Tutto il calcio
Minuto per minuto"
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioI giardini di marzo intendi? Tutta. La strofa è una preparazione al ritornello e col suo tono inquieto e per l'appunto evocativo già si introietta e prepara il sommovimento sentimentale, spirituale che si scatena dal momento esatto in cui, dopo quel sospeso di cui dici ("mm-mm-mm") di cui dici, si attacca con gli immortali versi: "che anno è? che giorno è?" poi ribaditi immediatamente dopo con: "le mie mani, come vedi, non tremano più". Lì non riesco a non commuovermi e a non avere i brividi, tanto in profondità cade quella meravigliosa, profondissima commistione di note e versi, fino alla meravigliosa apertura melodica che inizia da: "cieli immensi e immenso amore": è tutto un unico sconvolgimento emotivo dei sensi interiori ed esteriori, per cui l'ascolto con estrema parsimonia, perchè è canzone che ha il potere di schiudere gli universi indicibili, quelli mai risolti, esattamente come l'adolescenza - e infatti, in verità, ci riporta esattamente lì, quando tutto doveva ancora accadere e, come in Leopardi, le promesse erano ancora di là dallo svelarsi con volti non sempre corrispondenti ai sogni.
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