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non rispondetemi con i pistol perchè ok sono un mito ma non è musica è solo un'accozzaglia di suoni sfatti dall'ero
vicious mito ma inascoltabile, rotten altro livello
I pogues li ho visti dal vivo diverse volte, fin da quando ero più o meno un ragazzino. Purtroppo all'inizio con Spider Stacy alla voce che non mi sta simpaticissimo, anche se secondo me alla voce e al flauto faceva comunque il suo.
Li ho rivisti a Birmingham in uno dei tour che facevano in UK ogni anno prima di Natale, credo intorno al 2004-2005 o qualcosa del genere. Stavolta con Shane alla voce, gran spettacolo. Non stava in piedi e faticava a parlare - cantava appoggiato ad uno sgabello, con pausa ogni 3-4 canzoni - però non sbagliò una parola.
Poi il genere può piacere o no (a me non fa impazzire, anche se loro mi piacciono molto) ma secondo me Shane col fatto che è folkloristico è molto sottovalutato sia come come cantante che come scrittore di testi.
Dell'epoca pre-Gillan (progressiva) io preferisco questa, tratta dal terzo album, che già vira a ricerche più evolute, che poi sfocieranno nell'hard rock un po' funky che tutti conosciamo:
Tutto il disco è comunque molto interessante, compresa la copertina, che altro non è che una rivitazione dell'inferno del pittore fiammingo Bosch.
una delle mie canzoni preferite, soprattutto per il testo
"E da qualche parte Alfie sorride E dice "Goditi ogni suo pianto [di lei] Che puoi vedere nel buio Attraverso gli occhi di Laura Mars" - Com'è potuto passare così in fretta? - Dirai mentre ci guarderemo indietro E allora capiremo Che tenevamo polvere d'oro nelle nostre mani Nelle nostre mani"
Balls to Picasso, si torna ai tempi del liceo qua.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Canzone dall' album omonimo (Kiwanuka), che il guardian ha definito come uno dei migliori dischi degli anni '10. E a ragione: canzoni fantastiche, facili all'ascolto eppure complesse, con influenze che spaziano da Otis Redding al prog inglese anni '70, dal funk a Carlos Santana, da Simon and Garfunkel a Jimi Hendricks. Un disco della madonna consigliato a tutti
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