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non apprezzarla e' impossibile per chi ama la musica...a differenza di Sean non amo il suo intero repertorio,che e' cmq "limitato" da doti canore non eccezionali.
Si, sulla non eccellenza delle sue doti concordo, anche se riesce a sopperire col carisma da artista "vera" che le riconosco;
Sul repertorio mi piace molto quello anni '70, con canzoni come "Non andare via","Col tempo", etc. che trovo di gran classe, le cose successive sono invece in gran parte da buttare (tranne la canzone postata da Chobo, naturalmente).
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io in realta' mi riferivo piu' alla donna,anche io come te amo solo poche sue canzoni ma sono assolutamente affascinato da lei,carattere ,carica erotica....superba.
sulla donna non credo ci sia molto da discutere....e ricordiamoci che parliamo di una donna di 60 anni.Extraterrestre.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
Si, sulla non eccellenza delle sue doti concordo, anche se riesce a sopperire col carisma da artista "vera" che le riconosco;
Sul repertorio mi piace molto quello anni '70, con canzoni come "Non andare via","Col tempo", etc. che trovo di gran classe, le cose successive sono invece in gran parte da buttare (tranne la canzone postata da Chobo, naturalmente).
leggevo adesso della frequentazione del suo salotto da parte di Ezra Pound....questo lo ignoravo.
La canzone postata da Chobo e' stupenda e non sono un amante di Vasco.Ascolto spesso i classici del suo repertorio,che mischio di solito in una playlist con Mina e Oxa ma mi limito a 7/8 canzoni.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
Scusa ma ti chiamo amore,
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome,
Dico solo che sei tu.
Ridisegni il mio destino
E colori il desiderio dentro gli occhi miei.
Io non ho più freddo adesso,
Che ho imparato a piangere.
E non ho paura quando,
Sento di rinascere.
Mi rimetto in gioco adesso.
Lascio correre il mio cuore verso di te.
Nomi troppo tardi in tasca,
Ora ho la libertà,
Puoi tirarla fuori quando vuoi.
Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.
Scusa ma ti chiamo amore
E non posso dir di più,
Scusa se non posso avere,
Gli anni che hai ora tu,
Ma conservo quell'istinto,
Per volare come un aquilone in libertà.
L'amore non è convenzione,
Non si delimita,
Scorre nei nostri cuori ormai,
Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Parlerò di un amore che,
Oltrepassa le distanze non si ferma mai,
Non si ferma mai.
Ho una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.
Scusa ma ti chiamo amore.
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome.
Ora puoi chiamarmi anche tu.
E' il 1986, Battisti dopo l'esito incerto di Eh Già pubblica il suo primo album coi testi di Pasquale Panella;
Comincia così quel percorso che lo vedrà ancora una volta prendere per mano la canzone italiana e portarla in territori sconosciuti ai più...Maestro Solitario, in fuga dalla melassa canterina che imperversa negli anni '80 in Italia quest'album segna un paradigma dal quale non si potrà prescindere se si vuole conoscere le possibilità che hanno le canzoni anche al di fuori delle consumatissime rime amore-cuore;
A tutt'oggi un capolavoro modernissimo eppure classico, una linea melodica prettamente battistiana a sottolineare come in verità il suo percorso artistico, anche dopo Mogol, non abbia subito quella netta cesura di cui tanto si è parlato, rimanendo, magari sotto traccia, queste nuove composizioni sempre e comunque "sue":
Non penso quindi tu sei
questo mi conquista
L'artista non sono io
sono il suo fumista
Son santo, mi illumino
ho tanto di stimmate
Segna e depenna Ben-Hur
sono Don Giovanni
rivesto quello che vuoi
son l'attaccapanni
Poi penso che t'amo
no anzi che strazio
Che ozio nella tournee
di mai più tornare
nell'intronata routine
del cantar leggero
l'amore sul serio
E scrivi
Che non esisto quaggiù
che sono
l'inganno
Sinceramente non tuo
(sinceramente non tuo)
Qui Don Giovanni ma tu
dimmi chi ti paga
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
E quella volta, una domenica di ottobre, già l’autunno ci moriva addosso e io fumavo sigarette amare, e tu come uno specchio rotto riflettevi quell’immagine sbiadita del ricordo del frammento del brandello del profumo di quell’angolo d’estate e mi dicesti: “Voglio vivere la vita come un alito di vento che, inseguito dall’aurora, già racchiude le speranze di un domani tutto mio che mi appartenga, e come donna accarezzare nuovi scampoli d’assenza”, io dicevo “Sì capisco, vuoi gli scampoli d’assenza” ma pensavo: “*******”. Così pensasti, decidesti e mi annunciasti: “Quest’estate vado in Grecia con Giovanna, mi preparo a accarezzare nuovi scampoli d’assenza”, io ti dissi: “Scusa cara, cosa ***** ti prepari per l’estate, siamo a ottobre, è quanto meno prematuro”; tu piangesti tutta notte e al mattino ti svegliasti, gli occhi pesti, ripiangesti e mi dicesti: “Siamo onesti, vuoi che resti per tarpare le mie ali ed impedirmi di volare, e come donna accarezzare nuovi scampoli di assenza”, io ti dissi: “No, prudenza, non potrei vederti senza quei tuoi scampoli di assenza”, questo dissi ma pensavo dentro me che tu e Giovanna in Grecia ci andavate solo per sentirvi… *******. Poi sei tornata dalla Grecia io fingevo che non mi importava niente, ti chiedevo le notizie più banali, tipo: “Chissà quanta gente avrai incontrato, che bordello di turisti”, tu negavi ed affermavi: “No no no no no no no no no no no no no no no no no no no, eravamo solamente io e Giovanna sopra un’isola deserta tipo c’hai presente due chilometri di spiaggia vuota, dormivamo in un capanno in riva al mare e alla sera i pescatori ci portavano del pesce, facevamo le grigliate sulla spiaggia e cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti fino all’alba, tanto l’isola è deserta”, tu dicevi e io pensavo: “Ma che *****, tutti quelli che ritornan dalla Grecia sono stati sopra un’isola deserta tipo c’hai presente due chilometri di spiaggia vuota, ma contando tutti quelli che mi dicono ‘sta cosa io mi chiedo quante ***** di isolacce deve averci questa merda di una Grecia, poi ‘sti pescatori greci non potrebbero pescare in altomare e impiccarsi con le reti senza andare a importunare le ragazze come te che normalmente sono brave ma travolte dagli eventi non disdegnano di fare la *******?”. E adesso tu mi chiedi come mai son così pallido e patito mentre tu sei tanto sana. La risposta è tra le righe di quest’aria che ti canto, che nel mentre che tu stavi sopra l’isola deserta strafogandoti di cozze con Giovanna e i pescatori, io da solo chiuso in casa non potevo fare a meno di pensare a te lontana già da qualche settimana e comporti una canzana praticando una gimkana che mi ha fatto alfin capire che tu sei, saresti stata, eri, fosti, sarai sempre e dillo pure anche a Giovanna… il mio amore, sì il mio amore, nonostante qualche dissapore. Come una libellula selvaggia io sorvolerei, però dimmi cosa hai fatto con il greco sulla spiaggia. Senza fiato, senza bronco, tu sei ritornata ma ti stronco; se ti lascio in faccia i segni del saldatore so che capirai: io non ti porterò rancore.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
chiudi a chiave la porta
mi fai un poco pena
un ceffone sul viso
a letto
senza cena ...
quel rossetto
a tuo padre ...
non è andato giù ...
e ti bruciano ancora
quelle cinque dita
mentre asciughi
gli occhi
ma non sei pentita
"babbo me la paghi
domani ...
scappo via ..."
ti avvicini allo specchio
sfili via la gonna
mica male le gambe! ...
sembri già una donna ...
un bottone
poi un altro
e la camicia
e voilà
vola sopra il comò ...
e le scarpe più o meno
la stessa fine
quelle calze pian piano
come hai visto al cine ...
poi ti alzi in piedi
e quel che avevi
non l'hai più ...
guardi in giù
se il tuo seno è un po' di più
se è un po' cresciuto
tiri su i tuoi capelli
fai le facce strane
come in un film muto
sarà peccato
giuro
non lo faccio più
caro Gesù
Giuseppe Maria
siate la salvezza dell'anima mia...
la camicia da notte
quella di tua nonna
poi ti soffi il naso
metti a posto la gonna
togli via il rossetto
e con l'acqua del catino
ci annaffi i lillà ...
ti fa un giro di valzer
con il tuo cuscino
fai a metà del pane
con il canarino
poi con un gran salto
fin sopra il letto
oplà ...
ecco qua
come cena
pane ed unghie
non ti piace
cosa fa
quel fumetto
poi ti va
perché
l'attore è bello e audace
il segno della croce e
poi lo metti via
caro Gesù
Giuseppe Maria
vi dono il cuore e l'anima mia...
fissi a lungo un trave
ma che hai da pensare
la faccenda è grave
tra molliche
e zanzare
pancia sotto
di fianco
bevi un sorso d'acqua
ti rigiri
ma dentro cos'hai
e poi
per guardarti ancora nello specchio
tiri su la camicia
ti alzi su
in ginocchio
c'è un rumore
smorzi il lume
e ... buonanotte al secchio ...
trattenere il fiato
era stata dura
fermo lì a guardare
dentro la fessura
poi
ti inciampo in qualcosa
che razza di figura ... ! ...
e chissà
chi hai creduto
fosse nel solaio
se già
dormi
o ridi
cosa fai nel buio
zitta con tuo padre
sennò succede un guaio
Passerotto non andare via
nei tuoi occhi il sole muore già
scusa se la colpa è un poco mia
se non so tenerti ancora qua.
ma cosa è stato di un amore
che asciugava il mare
che voleva vivere
volare
che toglieva il fiato
ed è ferito ormai
non andar via
ti prego
passerotto non andare via
senza i tuoi capricci che farò
ogni cosa basta che sia tua
con il cuore a pezzi cercherò
ma cosa è stato di quel tempo
che sfidava il vento
che faceva fremere
gridare
contro il cielo
non lasciarmi solo no...
non andar via
non andar via
senza te
morirei
senza te
scoppierei
senza te
brucerei
tutti i sogni miei
solo senza di te
che farei
senza te
senza te
senza te
sabato pian piano se ne va
passerotto ma che senso ha
non ti ricordi
migravamo come due gabbiani
ci amavamo
e le tue mani
da tenere, da scaldare
passerotto no
non andar via
non andar via
Bella, la parola bella è nata insieme a lei
col suo corpo e con i piedi nudi lei
è un volo che afferrerei e stringerei
ma sale su l'inferno a stringere me
ho visto sotto la sua gonna da gitana
con quale cuore prego ancora notre dame
c'è qualcuno che le scaglierà la prima pietra
sia cancellato dalla faccia della terra
volesse il diavolo la vita passerei
con le mie dita tra i capelli di Esmeralda.
Bella, è il demonia che si è incarnato in lei
per strapparmi gli occhi via da Dio lei
che ha messo la passione e il desiderio in me
la carne sa che Paradiso è lei
c'è in me il dolore di un amore che fa male
e non mi importa se divento un criminale lei
che passa come la bellezza più profana
lei porta il peso di un'atroce croce umana
Oh Notre Dame per una volta io vorrei
per la sua porta come in Chiesa entrare in lei.
Bella, lei mi porta via con gli occhi e la magia
e non so se sia vergine o non lo sia
c'è sotto Venere la donna sua lo sa
mi fa scoprire il monte e non l'aldilà
amore adesso non vietarmi di tradire
di fare il pazzo a pochi passi dall'altare
chi è l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
sotto al castigo poi di tramutarsi in sale
o fiordaliso vedi non c'è fede in me
vedrò sul corpo di Esmeralda se ce n'è
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
con quale cuore prego ancora notre dame
c'è qualcuno che le scaglierà la prima pietra
sia cancellato dalla faccia della terra
volesse il diavolo la vita passerei
con le mie dita tra i capelli di Esmeralda.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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