Agevolazioni per il crimine organizzato.

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  • gabriele81
    eh eh son manzo
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    • roma
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    Agevolazioni per il crimine organizzato.

    La depenalizzazione nella bozza del Codice di sicurezza alimentare
    Vendere cibi adulterati non sarà più reato
    Le nuove norme prevedono soltanto multe fino a 100 mila euro






    MILANO — Le cozze infettate dal virus dell'epatite o, peggio, dal vibrione del colera potrebbero «costare» solo una multa a chi le alleva, pesca e offre in vendita ai consumatori. Da 10mila a 80mila euro al massimo, una volta provata la buona o cattiva fede dell'«inquinatore». Nessun reato penale, nessuna sanzione come il carcere, previsto dalla legge 283 del 1962 attualmente in vigore. La depenalizzazione è inserita nel nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all'esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo Stato-Regioni.
    Verrebbero abrogate tutte le leggi in materia, accorpate e semplificate. Ma, sorpresa, al Capo VI, quello relativo alle sanzioni, sparisce l'azione penale. In soldoni niente più magistratura di mezzo, fatto salvo in caso di gravi intossicazioni o in caso di morte del malcapitato consumatore di cibo inquinato, adulterato, con un'etichetta non veritiera, e così via. Addio ai sequestri preventivi che scattano per ordine dei pm, come avvenuto nel caso di mucca pazza o delle acque minerali al cloroformio, del pane o della mortadella agli escrementi, dei tiramisù al botulino, del tè cinese al piombo o del miele agli antibiotici. E i famosi blitz dei carabinieri del Nas scatterebbero solo su richiesta di Asl o enti amministrativi.
    Un alleggerimento per la magistratura? Senz'altro, ma anche un'arma in meno di prevenzione, perché la sanzione penale è un fortissimo deterrente. Un produttore di vino al metanolo non rischierebbe più il carcere ma una multa che, anche se alta (da mille a 100 mila euro in base al tipo d'illecito), potrebbe anche convenirgli rispetto al guadagno già fatto in modo fraudolento. E se ci scappa il morto? Allora subentra la magistratura (per reati come l'omicidio), ma una vittima non è certo prevenzione. Anzi è la prova di un fallimento nel campo della sicurezza alimentare. Senza contare che, senza informazione o sequestri, mentre si indaga di decessi potrebbero essercene altri.
    Di che cosa si occupa la legge 283 destinata all'abrogazione? Solo nella prima metà del 2007, sono state oltre 150 le sentenze della Cassazione relative a reati contemplati proprio dalla 283. Ecco un drammatico elenco-esempio che riguarda reati da 283 commessi o finiti in giudicato negli ultimi 12 mesi: prodotti ayurvedici con troppo piombo o mercurio, tè cinese al piombo, miele agli antibiotici, bevande analcoliche ( soft drink) al benzene, acque minerali con cloroformio o con tetracloroetilene, molluschi e crostacei dell'Est «infetti», pesce fresco ricco di un parassita (anisakis) causa di gravi enterocoliti, animali allevati con ormoni, maiali alimentati con il cromo per renderne le carni più rosse (in apparenza più magre), salmone con additivi per renderlo più arancione, frutta e verdura ai pesticidi. Senza contare frodi come la vendita di prodotti surgelati spacciati per freschi o di cibi contenenti sostanze non indicate in etichetta, se non scaduti e riciclati.
    Coinvolti nei reati produttori, importatori, venditori, ristoratori, mense e distributori. Soltanto sabato la procura di Torino ha aperto due inchieste: una su tonno fresco che presenta elevati tassi di istamina (potrebbe scatenarsi una crisi allergica anche in chi allergico non è), l'altra su 67 chili di pane fresco (sfornati da una panetteria di Torino) con escrementi di insetti e roditori.
    Un'ultima annotazione: il punto 3 dell'articolo 64 del Capo VI del Codice punisce con una multa da 10mila a 100mila euro (la sanzione più alta prevista dal Codice) «chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori». Attenzione: non notizie false, ma solo suscettibili di creare allarmismo. Suona come un «bavaglio» all'informazione che, come è noto, è base della prevenzione e della capacità del consumatore di sapersi autotutelare.



    Mario Pappagallo


    Queste misure sono incomprensibili. Solo con un ministro di Giustizia e Camorra come Mastella poteva accadere. Gravissima anche la notizia riportata nell'ultimo paragrafo.
  • Black87
    Bodyweb Senior
    • Apr 2004
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    • A casa di socio a falsificare CV
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    #2
    Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
    La depenalizzazione nella bozza del Codice di sicurezza alimentare
    Vendere cibi adulterati non sarà più reato
    Le nuove norme prevedono soltanto multe fino a 100 mila euro






    MILANO — Le cozze infettate dal virus dell'epatite o, peggio, dal vibrione del colera potrebbero «costare» solo una multa a chi le alleva, pesca e offre in vendita ai consumatori. Da 10mila a 80mila euro al massimo, una volta provata la buona o cattiva fede dell'«inquinatore». Nessun reato penale, nessuna sanzione come il carcere, previsto dalla legge 283 del 1962 attualmente in vigore. La depenalizzazione è inserita nel nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all'esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo Stato-Regioni.
    Verrebbero abrogate tutte le leggi in materia, accorpate e semplificate. Ma, sorpresa, al Capo VI, quello relativo alle sanzioni, sparisce l'azione penale. In soldoni niente più magistratura di mezzo, fatto salvo in caso di gravi intossicazioni o in caso di morte del malcapitato consumatore di cibo inquinato, adulterato, con un'etichetta non veritiera, e così via. Addio ai sequestri preventivi che scattano per ordine dei pm, come avvenuto nel caso di mucca pazza o delle acque minerali al cloroformio, del pane o della mortadella agli escrementi, dei tiramisù al botulino, del tè cinese al piombo o del miele agli antibiotici. E i famosi blitz dei carabinieri del Nas scatterebbero solo su richiesta di Asl o enti amministrativi.
    Un alleggerimento per la magistratura? Senz'altro, ma anche un'arma in meno di prevenzione, perché la sanzione penale è un fortissimo deterrente. Un produttore di vino al metanolo non rischierebbe più il carcere ma una multa che, anche se alta (da mille a 100 mila euro in base al tipo d'illecito), potrebbe anche convenirgli rispetto al guadagno già fatto in modo fraudolento. E se ci scappa il morto? Allora subentra la magistratura (per reati come l'omicidio), ma una vittima non è certo prevenzione. Anzi è la prova di un fallimento nel campo della sicurezza alimentare. Senza contare che, senza informazione o sequestri, mentre si indaga di decessi potrebbero essercene altri.
    Di che cosa si occupa la legge 283 destinata all'abrogazione? Solo nella prima metà del 2007, sono state oltre 150 le sentenze della Cassazione relative a reati contemplati proprio dalla 283. Ecco un drammatico elenco-esempio che riguarda reati da 283 commessi o finiti in giudicato negli ultimi 12 mesi: prodotti ayurvedici con troppo piombo o mercurio, tè cinese al piombo, miele agli antibiotici, bevande analcoliche ( soft drink) al benzene, acque minerali con cloroformio o con tetracloroetilene, molluschi e crostacei dell'Est «infetti», pesce fresco ricco di un parassita (anisakis) causa di gravi enterocoliti, animali allevati con ormoni, maiali alimentati con il cromo per renderne le carni più rosse (in apparenza più magre), salmone con additivi per renderlo più arancione, frutta e verdura ai pesticidi. Senza contare frodi come la vendita di prodotti surgelati spacciati per freschi o di cibi contenenti sostanze non indicate in etichetta, se non scaduti e riciclati.
    Coinvolti nei reati produttori, importatori, venditori, ristoratori, mense e distributori. Soltanto sabato la procura di Torino ha aperto due inchieste: una su tonno fresco che presenta elevati tassi di istamina (potrebbe scatenarsi una crisi allergica anche in chi allergico non è), l'altra su 67 chili di pane fresco (sfornati da una panetteria di Torino) con escrementi di insetti e roditori.
    Un'ultima annotazione: il punto 3 dell'articolo 64 del Capo VI del Codice punisce con una multa da 10mila a 100mila euro (la sanzione più alta prevista dal Codice) «chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori». Attenzione: non notizie false, ma solo suscettibili di creare allarmismo. Suona come un «bavaglio» all'informazione che, come è noto, è base della prevenzione e della capacità del consumatore di sapersi autotutelare.



    Mario Pappagallo


    Queste misure sono incomprensibili. Solo con un ministro di Giustizia e Camorra come Mastella poteva accadere. Gravissima anche la notizia riportata nell'ultimo paragrafo.
    ma perchè continua questa trafila di "indulgenze"?

    cioè se già è chiaro che in italia uno dei problemi più gravi è la giustizia ed i processi... hanno pensato che per eliminare il problema bisognasse tagliare con le forbici tutto il corpo legislativo?

    davvero non capisco. Questo paese diventerà (ed in parte già lo è) il messico d'europa.

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    • nIK0
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      • Nov 2006
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      • SK
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      #3
      anche se lo hanno già fatto....
      ci potranno rifilare tutte le merdate di questo mondo nel cibo e noi non lo sapremo !?!?!?!!?
      MMMMMMMMMMMMMMMMMM che merda !!!!
      sta andando tutto a puttane qua, tra un po' il cibo in scatola che vediamo nei film di fantascienza sarà realtà !!!

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      • pupazzomatto
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        • May 2006
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        #4
        assurdo...l'ho sentito per radio stamattina..credevo fosse uno skerzo....
        ma perkè gli italiani hanno fatto salire al potere ste persone??

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        • Diegosfgt
          IL SOBILLATORE
          • Dec 2004
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          • South California
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          #5
          Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
          La depenalizzazione nella bozza del Codice di sicurezza alimentare
          Vendere cibi adulterati non sarà più reato
          Le nuove norme prevedono soltanto multe fino a 100 mila euro






          MILANO — Le cozze infettate dal virus dell'epatite o, peggio, dal vibrione del colera potrebbero «costare» solo una multa a chi le alleva, pesca e offre in vendita ai consumatori. Da 10mila a 80mila euro al massimo, una volta provata la buona o cattiva fede dell'«inquinatore». Nessun reato penale, nessuna sanzione come il carcere, previsto dalla legge 283 del 1962 attualmente in vigore. La depenalizzazione è inserita nel nuovo Codice della sicurezza alimentare predisposto dal Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute. La bozza del Codice (un decreto legislativo) è stata sottoposta all'esame delle Regioni e dovrà essere discussa al tavolo Stato-Regioni.
          Verrebbero abrogate tutte le leggi in materia, accorpate e semplificate. Ma, sorpresa, al Capo VI, quello relativo alle sanzioni, sparisce l'azione penale. In soldoni niente più magistratura di mezzo, fatto salvo in caso di gravi intossicazioni o in caso di morte del malcapitato consumatore di cibo inquinato, adulterato, con un'etichetta non veritiera, e così via. Addio ai sequestri preventivi che scattano per ordine dei pm, come avvenuto nel caso di mucca pazza o delle acque minerali al cloroformio, del pane o della mortadella agli escrementi, dei tiramisù al botulino, del tè cinese al piombo o del miele agli antibiotici. E i famosi blitz dei carabinieri del Nas scatterebbero solo su richiesta di Asl o enti amministrativi.
          Un alleggerimento per la magistratura? Senz'altro, ma anche un'arma in meno di prevenzione, perché la sanzione penale è un fortissimo deterrente. Un produttore di vino al metanolo non rischierebbe più il carcere ma una multa che, anche se alta (da mille a 100 mila euro in base al tipo d'illecito), potrebbe anche convenirgli rispetto al guadagno già fatto in modo fraudolento. E se ci scappa il morto? Allora subentra la magistratura (per reati come l'omicidio), ma una vittima non è certo prevenzione. Anzi è la prova di un fallimento nel campo della sicurezza alimentare. Senza contare che, senza informazione o sequestri, mentre si indaga di decessi potrebbero essercene altri.
          Di che cosa si occupa la legge 283 destinata all'abrogazione? Solo nella prima metà del 2007, sono state oltre 150 le sentenze della Cassazione relative a reati contemplati proprio dalla 283. Ecco un drammatico elenco-esempio che riguarda reati da 283 commessi o finiti in giudicato negli ultimi 12 mesi: prodotti ayurvedici con troppo piombo o mercurio, tè cinese al piombo, miele agli antibiotici, bevande analcoliche ( soft drink) al benzene, acque minerali con cloroformio o con tetracloroetilene, molluschi e crostacei dell'Est «infetti», pesce fresco ricco di un parassita (anisakis) causa di gravi enterocoliti, animali allevati con ormoni, maiali alimentati con il cromo per renderne le carni più rosse (in apparenza più magre), salmone con additivi per renderlo più arancione, frutta e verdura ai pesticidi. Senza contare frodi come la vendita di prodotti surgelati spacciati per freschi o di cibi contenenti sostanze non indicate in etichetta, se non scaduti e riciclati.
          Coinvolti nei reati produttori, importatori, venditori, ristoratori, mense e distributori. Soltanto sabato la procura di Torino ha aperto due inchieste: una su tonno fresco che presenta elevati tassi di istamina (potrebbe scatenarsi una crisi allergica anche in chi allergico non è), l'altra su 67 chili di pane fresco (sfornati da una panetteria di Torino) con escrementi di insetti e roditori.
          Un'ultima annotazione: il punto 3 dell'articolo 64 del Capo VI del Codice punisce con una multa da 10mila a 100mila euro (la sanzione più alta prevista dal Codice) «chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa informazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori». Attenzione: non notizie false, ma solo suscettibili di creare allarmismo. Suona come un «bavaglio» all'informazione che, come è noto, è base della prevenzione e della capacità del consumatore di sapersi autotutelare.



          Mario Pappagallo


          Queste misure sono incomprensibili. Solo con un ministro di Giustizia e Camorra come Mastella poteva accadere. Gravissima anche la notizia riportata nell'ultimo paragrafo.
          Nel pomeriggioo ho ricevuto una nota di Adnkronos in cui il Ministero della Salute smentisce la cosa. Bo.
          Originariamente Scritto da Superfustakkion VS Maurox

          però che coincidenza quel maledetto è peggio di una fattucchiera infatti il suo sguardo da strega è inqueitante e malefico, e la testa come il mago di OZ
          Originariamente Scritto da proxgis VS GOTM
          senti tesoro io ho fatto il gigolo (nonostante non abbia il fisico ma sono bellino che ci devo fare?)

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          • banned
            Bannate fanstama
            • Nov 2006
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            • PISA
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            #6
            mah...nn ci credo..
            XXX
            sigpic

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            • Damz
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              • May 2007
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              #7
              *****.... il pane di ieri era strano...

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              • BIGSHOW77
                Padre Karras user
                • Aug 2006
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                • sopra la panca assieme alla capra
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                #8
                ragzzi, io lavoro nel settore alimentare, sia come chimica che come HACCP.

                non avevo ancora sentito niente a riguardo e mi meraviglio x questa cosa.

                non ci credo molto xchè la legislazione in materia va inasprendosi, non derogando.

                soprattutto xchè il grosso del frutto di mare è dovuto ad import e la restrizione viene benvista in quanto si ovvia in parte al crollo delle barriere doganali.

                il discorso sarebbe questo- inasprisco le regole del gioco....peccato questo prodotto non te lo posso + accettare.

                ben spinosa poi è la materia x quanto riguarda i frutti di mare nelle cucine-metti che ti prendi una tossinfezione-adesso andiamo a distinguere 2 tipi di prodotto.


                mettiamo che io ho acquistato un sachetto di cozze, magari nostrane.
                mi fanno male ? ok la colpa è del produttore.

                ora epico invece se le compra surgelate in confezione di cartone, surgelate-avete presenti quelle parzialmente o totalmente sgusciate si ?

                bene, siccome il surgelkamento blocca(rallenta ) l'attivita' dei patogeni (mai debellabili completamente,eh) sara' epico che non ha fatto buon uso del prodotto,metti che ha scongelato dal giorno prima rimettendo in gioco le attivita' dei patogeni e non subito prima della cottura , oppure il prodotto insalubre ?


                ci giocano, e la legge sta facendo in modo che ci giochino sempre meno, mi sembra strano un simile provvedimento
                That's much too vulgar a display of power, Karras.

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                • Zbaino
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                  #9
                  cioè in Cina giustiziano un ministro perchè con le mazzette aveva permesso che sul mercato fosse immesso cibo non commestibile e qua invece viene totalmente legalizzata questa pratica??? ahahahahahah

                  Commenta

                  • BIGSHOW77
                    Padre Karras user
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                    • sopra la panca assieme alla capra
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                    #10
                    Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
                    cioè in Cina giustiziano un ministro perchè con le mazzette aveva permesso che sul mercato fosse immesso cibo non commestibile e qua invece viene totalmente legalizzata questa pratica??? ahahahahahah
                    i cinesi la roba non commestibile la mandano in europa
                    That's much too vulgar a display of power, Karras.

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                    • Giangi
                      Bodyweb Advanced
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                      ma perchè continua questa trafila di "indulgenze"?

                      cioè se già è chiaro che in italia uno dei problemi più gravi è la giustizia ed i processi... hanno pensato che per eliminare il problema bisognasse tagliare con le forbici tutto il corpo legislativo?

                      davvero non capisco. Questo paese diventerà (ed in parte già lo è) il messico d'europa.

                      perchè hanno bisogno di soldi per far quadrare i conti e così sanno di andare sul sicuro per prenderli con tutta questa merda che c'è in giro! vuoi che si mettano a fare controlli a tappeto e che tutto vada bene? chi glielo fa fare! fanno qualche controllino ogni tanto andando sul sicuro ovviamente lo beccano multa prendono i soldi e nessuno a più problemi! quando hanno preso i soldi sono apposto! tanto loro con i pranzi e la roba che si permettono (tutto di qualità) non stanno a pensare a te, che compri pane grattugiato per segatura tanto poi ti ritrovi in ospedale paghi anche il tiket e sono ancora soldi! più semplice di così!

                      Il problema è che non c'è più un minimo di morale in quello che si fà!
                      Quanto le bona!!!!

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                      • Zbaino
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                        #12
                        Originariamente Scritto da BIGSHOW77 Visualizza Messaggio
                        i cinesi la roba non commestibile la mandano in europa
                        anche noi esportiamo (soprattutto il tonno)

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                        • BIGSHOW77
                          Padre Karras user
                          • Aug 2006
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                          #13
                          Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
                          anche noi esportiamo (soprattutto il tonno)
                          il tonno Italiano è in quantita' irrisoria, figurati che anche i confezionatori nazionali comprano la materia pprima prevalentemente dall'estero, nord europa se tutto va bene.


                          il tonno del discount invece si rifa' sui tagli meno pregiati che arrivano maggiormente dal giappone.
                          That's much too vulgar a display of power, Karras.

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                          • Zbaino
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                            #14
                            Originariamente Scritto da BIGSHOW77 Visualizza Messaggio
                            il tonno Italiano è in quantita' irrisoria, figurati che anche i confezionatori nazionali comprano la materia pprima prevalentemente dall'estero, nord europa se tutto va bene.


                            il tonno del discount invece si rifa' sui tagli meno pregiati che arrivano maggiormente dal giappone.
                            ma Rio Mare, Palmera, etc so che esportano all'estero

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                            • BIGSHOW77
                              Padre Karras user
                              • Aug 2006
                              • 8917
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                              • sopra la panca assieme alla capra
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                              #15
                              Originariamente Scritto da Spaino Visualizza Messaggio
                              ma Rio Mare, Palmera, etc so che esportano all'estero
                              si,ma proprio una che hai citato ha stabilimento in Saredgna, sei sicuro che la materia prima arrivi dall'Italia ?

                              ci scommetteresti un caffè virtuale ?
                              That's much too vulgar a display of power, Karras.

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