Colpito dal giavellotto
Sdiri: "Poteva finire male"
E' sotto controllo al Policlinico Gemelli il lunghista francese infilzato al costato dall'attrezzo lanciato dal finlandese Pitkamaki durante il Golden Gala di Roma. "Sto bene Andrew" ha rassicurato Howe tra i primi a soccorrerlo.
Il giavellotto del finlandese Tero Pitkamaki colpisce Sdiri. Gmt
ROMA, 13 luglio 2007 - È ricoverato nel Policlinico Gemelli il saltatore francese Salim Sdiri rimasto ferito al costato destro dalla punta del giavellotto lanciato dal finlandese Tero Pitkamaki durante il Golden Gala all'Olimpico di Roma e finito fuori settore. I medici stanno verificando se la punta dell'attrezzo abbia provocato lesioni alla pleura oppure, ed è l'ipotesi auspicata, alla parte muscolare. Si tratta di una ferita di diversi centimetri, come ha riferito il dottor Giuseppe Fischetto, medico della Federazione di atletica leggera, che era sul posto e che è stato tra i primi a soccorrere Sdiri. Ma a rassicurare sulle condizioni è una dichiarazione dello stesso Sdiri: "Se il giavellotto mi avesse colpito 10 centimetri più a sinistra mi avrebbe colpito il polmone; 20 più in alto il collo e sarebbe stato molto peggio", ha affermato il saltatore transalpino. In questo momento si sta effettuando un'ecografia e altri esami diagnostici per verificare con esattezza i danni provocati dal giavellotto. Se il quadro clinico dovesse essere rassicurante, l'atleta potrebbe lasciare il nosocomio romano già nelle prossime ore.
Sdiri: "Poteva finire male"
E' sotto controllo al Policlinico Gemelli il lunghista francese infilzato al costato dall'attrezzo lanciato dal finlandese Pitkamaki durante il Golden Gala di Roma. "Sto bene Andrew" ha rassicurato Howe tra i primi a soccorrerlo.
Il giavellotto del finlandese Tero Pitkamaki colpisce Sdiri. Gmt
ROMA, 13 luglio 2007 - È ricoverato nel Policlinico Gemelli il saltatore francese Salim Sdiri rimasto ferito al costato destro dalla punta del giavellotto lanciato dal finlandese Tero Pitkamaki durante il Golden Gala all'Olimpico di Roma e finito fuori settore. I medici stanno verificando se la punta dell'attrezzo abbia provocato lesioni alla pleura oppure, ed è l'ipotesi auspicata, alla parte muscolare. Si tratta di una ferita di diversi centimetri, come ha riferito il dottor Giuseppe Fischetto, medico della Federazione di atletica leggera, che era sul posto e che è stato tra i primi a soccorrere Sdiri. Ma a rassicurare sulle condizioni è una dichiarazione dello stesso Sdiri: "Se il giavellotto mi avesse colpito 10 centimetri più a sinistra mi avrebbe colpito il polmone; 20 più in alto il collo e sarebbe stato molto peggio", ha affermato il saltatore transalpino. In questo momento si sta effettuando un'ecografia e altri esami diagnostici per verificare con esattezza i danni provocati dal giavellotto. Se il quadro clinico dovesse essere rassicurante, l'atleta potrebbe lasciare il nosocomio romano già nelle prossime ore.
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