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si legge ma non so che farci, sono già sguito da uno psicologo...
Caro Senna, ma...
...Lo sapevo!
La lettura di questo mio messaggio ti ruberà circa 29 secondi e 1/2:
Gli psicologi NON guariscono la depressione (Cesare Musatti* ),
per cui, se uno psicologo ti segue, ci sono tre possibilità,
- o costui vuole consolarti con le chiacchiere,
- oppure costui é un ignorante patentato,
- ovvero ancora egli é nella più assoluta malafede.
Se devi prendere delle pillole, almeno fattele dare da uno psichiatra di esperienza!
Del resto, dallo psichiatra non si va tre volte alla settimana, dopo ogni visita lui ti dirà: "torna/telefonami tra tot mesi/settimane".
Normalmente una buona terapia farmacologica antidepressiva, dopo (un pò) di tempo scaccia l'ansia e (il bisogno degli) ansiolitici, quindi anche il Tavor, il cui abuso, notoriamente, rincoglionisce l'uomo.
Gli ansiolitici sono farmaci vecchi rispetto agli antidepressivi e la psicoanalisi é vecchia e basta, lo stesso Freud riconosceva che forse un giorno ci sarebbe stata qualche terapia migliore, per le nevrosi, ma nell'attesa ci si sarebbe dovuti accontentare della psicanalisi.
"Quel giorno" é bello che arrivato, molta gente però non lo sa e gli psicologi, spesso, lucrano su questo.
Si parla spesso, da ultimo, di terapie "associate" psicologo/psichiatra; uno psicologo, pur di continuare a seguire il suo paziente, generalmente si contenta di questa soluzione; lo psichiatra, da parte sua, si contenta che il paziente si senta più sicuro seguito dallo psicologo e, in ogni modo, nella grande maggioranza dei casi, ti risolve lui il problema.
Quello che spiace sono le storie e le sofferenze di coloro che non conoscono o rifiutano le possibilità della MODERNA farmacologia.
Io spero di essere stato chiaro, se non lo sono stato chiedimi pure, comunque sei maggiorenne e vaccinato e puoi decidere tu, io dirò una preghiera per te, ciao.
Auf YouTube findest du die angesagtesten Videos und Tracks. Außerdem kannst du eigene Inhalte hochladen und mit Freunden oder gleich der ganzen Welt teilen.
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Gli psicologi NON guariscono la depressione (Cesare Musatti* ),
per cui, se uno psicologo ti segue, ci sono tre possibilità,
- o costui vuole consolarti con le chiacchiere,
- oppure costui é un ignorante patentato,
- ovvero ancora egli é nella più assoluta malafede.
Se devi prendere delle pillole, almeno fattele dare da uno psichiatra di esperienza!
Del resto, dallo psichiatra non si va tre volte alla settimana, dopo ogni visita lui ti dirà: "torna/telefonami tra tot mesi/settimane".
Normalmente una buona terapia farmacologica antidepressiva, dopo (un pò) di tempo scaccia l'ansia e (il bisogno degli) ansiolitici, quindi anche il Tavor, il cui abuso, notoriamente, rincoglionisce l'uomo.
Gli ansiolitici sono farmaci vecchi rispetto agli antidepressivi e la psicoanalisi é vecchia e basta, lo stesso Freud riconosceva che forse un giorno ci sarebbe stata qualche terapia migliore, per le nevrosi, ma nell'attesa ci si sarebbe dovuti accontentare della psicanalisi.
"Quel giorno" é bello che arrivato, molta gente però non lo sa e gli psicologi, spesso, lucrano su questo.
Si parla spesso, da ultimo, di terapie "associate" psicologo/psichiatra; uno psicologo, pur di continuare a seguire il suo paziente, generalmente si contenta di questa soluzione; lo psichiatra, da parte sua, si contenta che il paziente si senta più sicuro seguito dallo psicologo e, in ogni modo, nella grande maggioranza dei casi, ti risolve lui il problema.
Quello che spiace sono le storie e le sofferenze di coloro che non conoscono o rifiutano le possibilità della MODERNA farmacologia.
Io spero di essere stato chiaro, se non lo sono stato chiedimi pure, comunque sei maggiorenne e vaccinato e puoi decidere tu, io dirò una preghiera per te, ciao.
La lettura di questo mio messaggio ti ruberà circa 29 secondi e 1/2:
Gli psicologi NON guariscono la depressione (Cesare Musatti* ),
per cui, se uno psicologo ti segue, ci sono tre possibilità,
- o costui vuole consolarti con le chiacchiere,
- oppure costui é un ignorante patentato,
- ovvero ancora egli é nella più assoluta malafede.
Se devi prendere delle pillole, almeno fattele dare da uno psichiatra di esperienza!
Del resto, dallo psichiatra non si va tre volte alla settimana, dopo ogni visita lui ti dirà: "torna/telefonami tra tot mesi/settimane".
Normalmente una buona terapia farmacologica antidepressiva, dopo (un pò) di tempo scaccia l'ansia e (il bisogno degli) ansiolitici, quindi anche il Tavor, il cui abuso, notoriamente, rincoglionisce l'uomo.
Gli ansiolitici sono farmaci vecchi rispetto agli antidepressivi e la psicoanalisi é vecchia e basta, lo stesso Freud riconosceva che forse un giorno ci sarebbe stata qualche terapia migliore, per le nevrosi, ma nell'attesa ci si sarebbe dovuti accontentare della psicanalisi.
"Quel giorno" é bello che arrivato, molta gente però non lo sa e gli psicologi, spesso, lucrano su questo.
Si parla spesso, da ultimo, di terapie "associate" psicologo/psichiatra; uno psicologo, pur di continuare a seguire il suo paziente, generalmente si contenta di questa soluzione; lo psichiatra, da parte sua, si contenta che il paziente si senta più sicuro seguito dallo psicologo e, in ogni modo, nella grande maggioranza dei casi, ti risolve lui il problema.
Quello che spiace sono le storie e le sofferenze di coloro che non conoscono o rifiutano le possibilità della MODERNA farmacologia.
Io spero di essere stato chiaro, se non lo sono stato chiedimi pure, comunque sei maggiorenne e vaccinato e puoi decidere tu, io dirò una preghiera per te, ciao.
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* : Ti dice niente?
quello che mi segue non è un semplice psicologo...
è psicologo, psichiatra e neurologo...che posso voler di più?
comunque credo che alla prossima visita gli chiederò una psicoterapia più potente che mi faccia vedere i miei fantasmi davanti agli occhi...
comunque ti ringrazio perchè son poche le persone che si interessano come te...
No, non glie lo dice lo psicologo, la depressione é una malattia del cervello e della sua chimica; ultimamente la risonanza a emissione dei positroni ha evidenziato la depressione NEL cervello del paziente** ma non ho mai sentito che questo esame venga usato per fare una diagnosi di depressione, la depressione - fortunatamente - ha una sintomatologia, complessa ma già descritta in letteratura; pertanto lo psichiatra formula la sua diagnosi in base alla cose che egli sa del paziente; normalmente nella (prima) visita psichiatrica questi viene sottoposto a una batteria di domande, qualche volta dal capoccia, più spesso dall'assistente - che può impiegare un bel pò di tempo nell'esercizio dell'arte maieutica - e l'assistente stesso (scusate) vomita al capoccia le sole cose interessanti del discorso, espunte tutte le chiacchiere superflue che inevitabilmente ne sono venute fuori; poi il paziente parla per una decina di minuti col capoccia e gli precisa le cose a cui tiene (o che non ha voluto dire all'assistente, che magari manco si aspettava di incontrare); se il paziente esprime il desiderio di parlare col capoccia da solo a solo, egli ne avrà facoltà.
Tra i depressi che conosco, solo un paio mi ha raccontato di aver "passato visita", per la prima volta, direttamente dal principale; nessuno, comunque, mi ha mai raccontato di aver più parlato con l'assistente nelle visite successive; anche nella prima visita, alla fine, la ricettina te la fa il principale.
Quando conosci un depresso, di solito, finisci per conoscerne altri, é capitato a me e ad altra gente che conosco, vuoi perché la depressione spesso (ma non sempre) ricorre in ambito familiare, vuoi perché i depressi ti citano altri depressi tra le conoscenze comuni e tu ti ritrovi a conoscerli già; questo perché solitamente dlla depressione ci si vergogna ma tra depressi ci si confida; in altre parole la dinamica é questa:
se conosci un depresso che si confida con te, può capitarti di entrare in una cerchia di persone che conoscono un segreto, tu non lo tradirai e il segreto rimarrà ma continuerai a vederlo, paradossalmente, come un segreto di pulcinella.
Se un depresso si confida con te, normalmente, capisci che lui ha bisogno di aiuto e - se sei buono - ti affezioni ancora maggiormente a lui; insomma, a me sono capitate le cose che ho stringatamente descritto in questo paragrafo.
Se il tuo dottore, Senna, ha fatto lunghi discorsi con te, io presumo (da uomo della strada) che lui ti abbia "fatto parlare", sciolto lo scilinguagnolo per fare la sua diagnosi, senza "interrogatorio", insomma.
Dice Banned in un altro post che lui ha degli amici psichiatri, anch'io ne conosco un paio ma si tratterebbe di rompere loro li cosiddetti ogni volta che bisogna rispondere sulla depressione, finché loro non danno segni di "rottura" va bene, comunque, anche come semplice latore di ambasce io sento il rischio di scrivere due baggianate, rischio a cui mi sono esposto quando sono venuto incontro a Senna (e sono contento di averlo fatto).
Io personalmente, dopo aver conosciuto prima uno e poi più depressi, mi sono appassionato a questi argomenti e li ho approfonditi con la loro esperienza, chiacchierando con delle persone competenti e con qualche lettura*; cionondimeno io non sono uno psichiatra né un medico e, se da un lato faccio bene a mandare "a farsi dare la pastiglia" da un competente qualche utente che si trovi in difficoltà e che magari mi sia anche un pò simpatico (delle due condizioni é sufficiente la prima), dall'altro non posso e non voglio assolutamente atteggiarmi o passare per guru.
Tutto ciò precisato sarò lieto, sempre che l'interesse continui, di scrivere in questo 3d (speriamo -anzi- che sia letto da altri utenti in difficoltà) e - soprattutto - di sentire in punta di piedi qualche novità da Senna e di avere presto notizia della sua risurrezione.
Chi é che ha in firma un messaggio del seguente tenore (più o meno ):
"...Ma ogni tanto ricordiamoci di stare in un forum di bb"?
A questo proposito:
onesta e dilettevole cosa é il c.......o, specie se costruttivo, però se apro un 3d sulle diete mi rispondete, vero?
Per ovvi motivi non ve lo passo stasera/notte/mattina ma, sinceramente, adesso ho scritto questo messaggione e sono contento e soddisfatto così; sayonara!
P.S.: Perché non provate a coinvolgere QUI qualche medico del forum?
*: Su tutte: Serena Zoli a colloquio con Giovanni B. Cassano : "E liberaci dal male oscuro", pagine 448, Cles (TN), 2000, Edizioni TEA.
**: A questo proposito, si é anche scoperto che la parte del cervello deputata all'elaborazione delle sensazioni uditive, nel paziente affetto da acufeni, alle volte coinvolge nella sofferenza anche l'umore; un noto otorino ha anzi consigliato a chi soffra di acufeni di... farsi visitare da uno psichiatra (!)
ieri mi sono visto per la prima volta Fight Club e sin dall'inizio mi sono assomigliato al depresso e insonne Edward Norton (grandissima interpertazione) in un modo tale che man mano che il film proseguiva mi aumentava una depressione dentro di me tale che nel tratto in cui tyler burden si rivela essere solo un amico immaginario, spengo il pc e vado a dormire, ma passo una notte insonne, piena di incubi e pensieri ossessionanti...
Stamattina mi sveglio peggio, non voglio uscire dal letto, mi vien da piangere, ho pensieri ossessionanti, prendo le solite pasticche solo che aumento il tavor per stare più tranquillo, funzionano, comincio a stare meglio e dentro di me comincia a crescere la rabbia, quella di voler uscire in fretta da questa situazione anche se da un lato ho paura, una dannatissima paura di ricaderci; perchè non è possibile che ogni mattina mi debba svegliare con pensieri brutti, prendere le pasticche, provare a tenere la mente impegnata in qualcosa per il resto della giornata.
Il film mi ha impressionato che stamattina sono riuscito a vedere il finale, ma mi lascia perplesso quanta gente era depressa, che si univa nel fight club per combattere...più per uscire da una depressione che per il gusto di fare a botte...
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