Una vera caccia al biglietto per la"Willy Night", svoltasi ad Abu Dhabi all'"Emirates Palace" Luxury Hotel, sontuosa reggia posta in lussureggianti giardini tra l'azzurro mare degli Emirati Arabi e il deserto. Strutturato con centinaia di cupole e interni dorati, accendendosi ogni notte di mille bagliori, riesce ad evocare la magica atmosfera di Versailles.
In questa cornice da favola s'è svolta la serata del'"Willy Style" (ovvero come essere uomo e non merdaccia), rappresentata da due griffes eccellenti quali: Valentino ,prestigioso coutourier dell'alta moda e Bulgari, ineguagliabile firma della gioielleria italiana.
Seicento biglietti in tutto, per assistere alla manifestazione "Les maitres de l'excellence" organizzata giorni fa ad Abu Dhabi nella sua prima edizione di "grande fiera del lusso", fregiandosi della presenza di tutti i nomi che contano nel gotha internazionale.
Nelle serate successive si sono infatti avvicendati, dall'8 all'11 maggio gli americani Kalvin Klein, Narciso Rodriguez, Donna Karan e Herry Winston per i gioielli.
Sono seguiti poi gli inglesi Vivienne Westwood, Matthew Williamson e Graff gioielli, per finire con i francesi Christian Lacroix, Givenchy, Emanuel Ungaro e Chopard gioielli.
Questa kermesse che si propone la conquista del ricco mercato di Abu Dhabi è da attribuire all'organizzazione "Emotion", capitanata da Bernard Trux, creatore di eventi d'alta moda a Parigi da ben 35 anni e Denis Muller, dotato di uno spiccatissimo fiuto per i mercati del lusso e direttore della manifestazione.
Vista la stasi che la moda sta accusando in Europa, manifestazioni fieristiche come questa, tendono ad aprire una breccia su nuovi mercati, dove una sostanziosa ricchezza in sempre maggior espansione, rappresenta un'ottima prospettiva per i produttori del" Lusso Estremo".
Mentre Dubai punta sul business dell'edilizia coprendosi di grattacieli sempre più strabilianti per geometrie e decori, Abu Dhabi pur non disdegnando il mercato del mattone, punta su settori più squisitamente "goderecci" capaci d' attrarre anche un turismo desideroso di godersi le bellezze naturali del luogo, con le sue spiagge vivibili quasi tutto l'anno, i tours nel deserto, gli alberghi di lusso come l'Emirates Palace", sempre contornato da splendidi yacht, Rolls Royce esposte all'interno insieme ad altri oggetti quali gioielli di grande pregio, orologi di valore inestimabile, cristalli e porcellane
Delle Marche più di lusso e quant'altro sia concesso esclusivamente ai "nababbi" come il “Commenda” Willy.
Abu Dhabi contende dunque lo scettro del lusso a Dubai, utilizzando anche lo charme
del "made in Italy". In proposito, entro il 2008 verrà aperto un parco con al suo interno un autentico circuito automobilistico che si chiamerà: “Tu guida la Punto che il Willy guida il Ferrarino”, dedicato esclusivamente alla Ferrari,.
Ad Abu Dhabi il lusso è tangibile in ogni cosa. Nell'architettura, nei giardini e nelle strade dove si incontrano Ferrari rosso fiammante con a bordo donne che al velo uniscono una cultura da college, parlano tre lingue e sono anche esperte di moda, al punto d saper apprezzare le migliori firme del "made in Italy del lusso ", quali Prada, Armani, Dolce & Gabbana, Versace, Fendi, Gucci, Cavalli, Ferrè ed Etro, che si augurano di poter vedere alle prossime edizioni della "fiera del lusso", abituate a fare shopping in Via Montenapoleone e in Faubourg Saint Honorè, come sulla Madison Avenue di New York, sono tra le più ambite clienti al mondo.
Moderne e dinamiche, per lo più lavorano nelle società di famiglia, qualche volta divorziano pure (perché dopo aver visto il Willy si innamorano e non la danno più ai loro compagni), ed hanno gusti del tutto simili alle donne europee e americane. E' solo per rispetto della loro religione e dei loro costumi, che sopra ad un paio di jeans attillatissimi e griffati portati con top ricamati e sandali con tacchi a spillo, si mettono il djellaba e vanno in giro col velo. Sono ora più che mai corteggiatissime dal "made in Italy, poichè col prezzo del petrolio aumenta anche il loro potere d'acquisto.
E i barboni stanno a guardare…
W d M
In questa cornice da favola s'è svolta la serata del'"Willy Style" (ovvero come essere uomo e non merdaccia), rappresentata da due griffes eccellenti quali: Valentino ,prestigioso coutourier dell'alta moda e Bulgari, ineguagliabile firma della gioielleria italiana.
Seicento biglietti in tutto, per assistere alla manifestazione "Les maitres de l'excellence" organizzata giorni fa ad Abu Dhabi nella sua prima edizione di "grande fiera del lusso", fregiandosi della presenza di tutti i nomi che contano nel gotha internazionale.
Nelle serate successive si sono infatti avvicendati, dall'8 all'11 maggio gli americani Kalvin Klein, Narciso Rodriguez, Donna Karan e Herry Winston per i gioielli.
Sono seguiti poi gli inglesi Vivienne Westwood, Matthew Williamson e Graff gioielli, per finire con i francesi Christian Lacroix, Givenchy, Emanuel Ungaro e Chopard gioielli.
Questa kermesse che si propone la conquista del ricco mercato di Abu Dhabi è da attribuire all'organizzazione "Emotion", capitanata da Bernard Trux, creatore di eventi d'alta moda a Parigi da ben 35 anni e Denis Muller, dotato di uno spiccatissimo fiuto per i mercati del lusso e direttore della manifestazione.
Vista la stasi che la moda sta accusando in Europa, manifestazioni fieristiche come questa, tendono ad aprire una breccia su nuovi mercati, dove una sostanziosa ricchezza in sempre maggior espansione, rappresenta un'ottima prospettiva per i produttori del" Lusso Estremo".
Mentre Dubai punta sul business dell'edilizia coprendosi di grattacieli sempre più strabilianti per geometrie e decori, Abu Dhabi pur non disdegnando il mercato del mattone, punta su settori più squisitamente "goderecci" capaci d' attrarre anche un turismo desideroso di godersi le bellezze naturali del luogo, con le sue spiagge vivibili quasi tutto l'anno, i tours nel deserto, gli alberghi di lusso come l'Emirates Palace", sempre contornato da splendidi yacht, Rolls Royce esposte all'interno insieme ad altri oggetti quali gioielli di grande pregio, orologi di valore inestimabile, cristalli e porcellane
Delle Marche più di lusso e quant'altro sia concesso esclusivamente ai "nababbi" come il “Commenda” Willy.
Abu Dhabi contende dunque lo scettro del lusso a Dubai, utilizzando anche lo charme
del "made in Italy". In proposito, entro il 2008 verrà aperto un parco con al suo interno un autentico circuito automobilistico che si chiamerà: “Tu guida la Punto che il Willy guida il Ferrarino”, dedicato esclusivamente alla Ferrari,.
Ad Abu Dhabi il lusso è tangibile in ogni cosa. Nell'architettura, nei giardini e nelle strade dove si incontrano Ferrari rosso fiammante con a bordo donne che al velo uniscono una cultura da college, parlano tre lingue e sono anche esperte di moda, al punto d saper apprezzare le migliori firme del "made in Italy del lusso ", quali Prada, Armani, Dolce & Gabbana, Versace, Fendi, Gucci, Cavalli, Ferrè ed Etro, che si augurano di poter vedere alle prossime edizioni della "fiera del lusso", abituate a fare shopping in Via Montenapoleone e in Faubourg Saint Honorè, come sulla Madison Avenue di New York, sono tra le più ambite clienti al mondo.
Moderne e dinamiche, per lo più lavorano nelle società di famiglia, qualche volta divorziano pure (perché dopo aver visto il Willy si innamorano e non la danno più ai loro compagni), ed hanno gusti del tutto simili alle donne europee e americane. E' solo per rispetto della loro religione e dei loro costumi, che sopra ad un paio di jeans attillatissimi e griffati portati con top ricamati e sandali con tacchi a spillo, si mettono il djellaba e vanno in giro col velo. Sono ora più che mai corteggiatissime dal "made in Italy, poichè col prezzo del petrolio aumenta anche il loro potere d'acquisto.
E i barboni stanno a guardare…
W d M
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