Massima collaborazione"Non siamo distanti dalle vittime e dalle loro famiglie. Anzi, siamo pronti a prestare anche la nostra collaborazione con le istituzioni pubbliche, quando si prendono provvedimenti civili o penali" (mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, chiarisce la posizione dei vescovi sui casi di pedofilia nel clero, 21 maggio 2007).
"Mercoledì un giudice federale della sezione bancarotta ha deciso la nomina di un revisore contabile esterno per la Diocesi Cattolica di San Diego, mentre si levano accuse nei confronti delle autorità ecclesiastiche, che starebbero cercando di nascondere i loro beni per evitare di pagare le vittime di abusi sessuali. La giudice Louise De Carl Adler, in precedenza, aveva minacciato di incriminare la diocesi per oltraggio alla corte per aver fornito una falsa rappresentazine dei fatti e avere forse violato la legislazione sulla bancarotta. La giudice ha criticato gli avvocati della chiesa per non aver incluso, nei documenti per la bancarotta, 770 conti correnti bancari riferibili alle parrocchie: 'Sono sbalordita - ha detto - questo è il sistema contabile più bizantino che abbia mai visto'. La minaccia di oltraggio era stata formulata lunedì, sei settimane dopo la richiesta di bancarotta, mentre la diocesi deve affrontare le cause intentate da più di 140 persone che accusano i sacerdoti di abusi sessuali. La Adler ha citato una lettera del 29 marzo, spedita ai parroci da una Organizzazione per le Parrocchie della diocesi di San Diego. che li sollecitava a procurarsi dei nuovi codici fiscali e a trasferire i fondi in nuovi conti correnti bancari. La giudice ha detto che qualsiasi trasferimento di denaro tra la diocesi e le parrocchie, effettuato dopo la dichiarazione di bancarotta, al di là delle normali operazioni di cassa, viola le leggi che proibiscono movimenti di beni della diocesi mentre la causa di bancarotta è ancora pendente. Si tratta di regole previste per proteggere i beni che potrebbero essere eventualmente utilizzati per risarcire le vittime di abusi sessuali da parte del clero. La giudice ha dichiarato che per qualsiasi trasferimento è richiesto il nullaosta del tribunale. In un'ordinanza dal tono molto severo la Adler aveva scritto che, apparentemente, gli avvocati Susan Boswell, Jeffry Davis e Victor Vilaplana avevano agito di concerto con le parrocchie per creare nuovi conti correnti bancari separati da quelli della diocesi (...). L'avvocato Susan Boswell si è scusata, dicendo di aver male interpretato le parole della giudice sulle regole riguardanti i movimenti di denaro nel corso del processo per bancarotta (...) e ha accettato di collaborare con un revisore contabile indipendente" (Associated Press, San Diego, 11 aprile 2007).
"Mercoledì un giudice federale della sezione bancarotta ha deciso la nomina di un revisore contabile esterno per la Diocesi Cattolica di San Diego, mentre si levano accuse nei confronti delle autorità ecclesiastiche, che starebbero cercando di nascondere i loro beni per evitare di pagare le vittime di abusi sessuali. La giudice Louise De Carl Adler, in precedenza, aveva minacciato di incriminare la diocesi per oltraggio alla corte per aver fornito una falsa rappresentazine dei fatti e avere forse violato la legislazione sulla bancarotta. La giudice ha criticato gli avvocati della chiesa per non aver incluso, nei documenti per la bancarotta, 770 conti correnti bancari riferibili alle parrocchie: 'Sono sbalordita - ha detto - questo è il sistema contabile più bizantino che abbia mai visto'. La minaccia di oltraggio era stata formulata lunedì, sei settimane dopo la richiesta di bancarotta, mentre la diocesi deve affrontare le cause intentate da più di 140 persone che accusano i sacerdoti di abusi sessuali. La Adler ha citato una lettera del 29 marzo, spedita ai parroci da una Organizzazione per le Parrocchie della diocesi di San Diego. che li sollecitava a procurarsi dei nuovi codici fiscali e a trasferire i fondi in nuovi conti correnti bancari. La giudice ha detto che qualsiasi trasferimento di denaro tra la diocesi e le parrocchie, effettuato dopo la dichiarazione di bancarotta, al di là delle normali operazioni di cassa, viola le leggi che proibiscono movimenti di beni della diocesi mentre la causa di bancarotta è ancora pendente. Si tratta di regole previste per proteggere i beni che potrebbero essere eventualmente utilizzati per risarcire le vittime di abusi sessuali da parte del clero. La giudice ha dichiarato che per qualsiasi trasferimento è richiesto il nullaosta del tribunale. In un'ordinanza dal tono molto severo la Adler aveva scritto che, apparentemente, gli avvocati Susan Boswell, Jeffry Davis e Victor Vilaplana avevano agito di concerto con le parrocchie per creare nuovi conti correnti bancari separati da quelli della diocesi (...). L'avvocato Susan Boswell si è scusata, dicendo di aver male interpretato le parole della giudice sulle regole riguardanti i movimenti di denaro nel corso del processo per bancarotta (...) e ha accettato di collaborare con un revisore contabile indipendente" (Associated Press, San Diego, 11 aprile 2007).
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