If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Apro e chiudo una parentisi: premetto che sono un appassionato di calcio, a parte questo cmq, la moto "in generale" è uno sport in cui si rischia la vita, dove si percepisce uno stipendio molto basso rispetto al calcio in cui ci sono calciatori che prendono miliardi e che se si fanno male ad un unghia vengono portati fuori in barella..
Non è giusto che un ragazzo di 24 anni perda la vita così!!
Addio Super Sic, resterai sempre un grande!!
credo che valentino rossi sia (o sia stato lungo) il secondo o terzo sportivo più pagato al mondo.
non c'è polemica. non giocano a briscola. corrono a 350km orari su una motocicletta. rischiano. e rischiano grosso per molti giorni l'anno.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa questa tragedia
Si poteva evitare? Cosa è successo nel tragico incidente di Simoncelli? In un mondo come quello delle corse il mantra è sempre questo. La molla che spinge i piloti a scendere in pista è infatti nota, la consapevolezza che "può succedere" ma mai a se stessi, confidando in una sorta di immunità personale dovuta alla bravura e all'attenzione. Una molla che si rompe definitivamente dopo incidenti e che - una volta feriti nell'animo - porta i piloti ad abbandonare le corse.
Oggi, stravolti dal dolore per la morte dell'amico Supersic, il mondo della MotoGp si interroga sul caso. Perché è avvenuta questa tragedia? Sul banco degli imputati sicuramente tre fattori: le gomme, l'elettronica e la protezione dei piloti. Sono mesi infatti che i piloti si lamentano della cronica difficoltà dei pneumatici di andare in temperatura. Una cosa pericolosissima nei primi giri e dopo le soste ai box (anche Rossi con la Yamaha si ruppe la gamba per questo motivo) e che ancora non ha trovato soluzione. Se infatti il pilota spinge subito forte le gomme possono mollarlo di colpo, in modo del tutto anomalo e imprevedibile. In prova è relativamente facile risolvere la cosa facendo i primi due giri senza forzare troppo ma in gara, spesso (anzi sempre) non è così. Nella bagarre delle prime curve non sempre si riesce a chiudere il gas.
E poi c'è il problema dell'elettronica. Un sistema diabolico che di fatto governa la modo e il gas che il pilota chiede al motore. Il caso di Simoncelli
oggi è emblematico: il pilota scivola via ma invece di volare verso la tangente torna in pista tagliando la traiettoria ai piloti che stanno per arrivare. Un comportamento anomalo dovuto a due fattori: SuperSic è caduto ma ha cercato fino all'ultimo di tenere la moto, grazie anche alla sua prestanza fisica. Così la sua Honda non è caduta del tutto ma è rimasta parzialmente in piedi, cioé aveva la gomma posteriore che faceva ancora presa sull'asfalto. E qui il sistema elettronico ha "letto" l'evento come una traiettoria strana da riprendere con l'erogazione di un po' di gas: la moto ha accelerato così nella direzione opposta a quella della classica scivolata. Per ora sono solo analisi empiriche sulle immagini dell'incidente, ma presto ne sapremo di più con i dati della telemetria.
E veniamo ora alle protezioni: i piloti apparentemente sembrano super tutelati ma non è così. Il collo, in particolare, è ancora completamente esposto e non si riesce a trovare nulla di valido per proteggerlo a dovere. Un problema irrisolvibile perché per guidare una moto occorre voltarsi in tutte le direzioni e piegarsi da tutti i lati per assecondare gli angoli di piega. Così tutta la zona cervicale è esposta a piccoli e grandi urti se si viene investiti. Si poteva evitare dunque? Oggi no. E quello che è successo a SuperSic sarebbe potuto succedere a tutti gli altri, da Stoner a Rossi, è chiaro.
Così come è chiaro che questo, probabilmente, è l'incubo che toglierà il sonno nei prossimi giorni a tutti i fuoriclasse della MotoGp.
Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa que…
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
che tristezza invece chi vuole uscire sempre fuori dal coro. I giornali, la tv, per di più quella sportiva si limita a parlare dell'accaduto e a ricordare il corridore. Vorrei capire dove sta questa spettacolarizzazione.Non ho visto per ora mezza intervista a qualche famigliare. Non vi va bene mai nulla.
ma giusto così, cosa vuoi che abbia da dire in tv un padre che ha perso il figlio.
nella trasmissione di brachino per 20 minuti hanno fatto vedere a ripetizione l'istante dell'incidente, per dovere di cronaca.. perchè la gente vuole sapere cos'è successo.. ma dai se non è spettacolarizzazione questa!
in studio c'era Cereghini visibilmente scocciato dalla cosa e giustamente non ha mai applaudito
in collegamneto c'era Meda ha cui hanno chiesto se aveva intervistato il padre o Valentino, ha risposto di no per rispetto del loro dolore, giustamente, che invece volevano rendere pubblico.
la gente gode nella sofferenza altrui e i giornalisti fanno di tutto per soddisfarla
una domanda da ignorante quale sono in materia...ma non si potrebbe fare un sistema semi rigido per il collo, il modo che il casco sia un'unico pezzo uno con la tuta.?
e anche introdure la tutta che si gonfia all'istante (vista in un programma su sky...)
non penso sia possibile, e comunque a meno di rendere la parte del collo rigida e dura cosi da proteggere dagli urti, in questo caso penso che sarebbe servita a poco... l'unica cosa e che con un sistema cosi i piloti avrebbero difficolta a girare la testa per guardarsi attorno.
Apro e chiudo una parentisi: premetto che sono un appassionato di calcio, a parte questo cmq, la moto "in generale" è uno sport in cui si rischia la vita, dove si percepisce uno stipendio molto basso rispetto al calcio in cui ci sono calciatori che prendono miliardi e che se si fanno male ad un unghia vengono portati fuori in barella..
Non è giusto che un ragazzo di 24 anni perda la vita così!!
Addio Super Sic, resterai sempre un grande!!
quoto princeriky, comunque mi pare di capire che parli in proporzione di stipendio... ma anche in quel caso non dimenticare che ci sono giocatori di calcio che muoiono per attacchi cardiaci, o che si fanno spezzare la gamba a causa di un'entrata da dementi. anche loro rischiano, poi che sia una lobby e che prendano un po troppi soldi e un'altro discorso... ma anche loro rischiano e non poco.
comunque a prescindere lo stipendio non e giusto ne bello che chiunque perda la vita in questo modo.
Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa questa tragedia
Si poteva evitare? Cosa è successo nel tragico incidente di Simoncelli? In un mondo come quello delle corse il mantra è sempre questo. La molla che spinge i piloti a scendere in pista è infatti nota, la consapevolezza che "può succedere" ma mai a se stessi, confidando in una sorta di immunità personale dovuta alla bravura e all'attenzione. Una molla che si rompe definitivamente dopo incidenti e che - una volta feriti nell'animo - porta i piloti ad abbandonare le corse.
Oggi, stravolti dal dolore per la morte dell'amico Supersic, il mondo della MotoGp si interroga sul caso. Perché è avvenuta questa tragedia? Sul banco degli imputati sicuramente tre fattori: le gomme, l'elettronica e la protezione dei piloti. Sono mesi infatti che i piloti si lamentano della cronica difficoltà dei pneumatici di andare in temperatura. Una cosa pericolosissima nei primi giri e dopo le soste ai box (anche Rossi con la Yamaha si ruppe la gamba per questo motivo) e che ancora non ha trovato soluzione. Se infatti il pilota spinge subito forte le gomme possono mollarlo di colpo, in modo del tutto anomalo e imprevedibile. In prova è relativamente facile risolvere la cosa facendo i primi due giri senza forzare troppo ma in gara, spesso (anzi sempre) non è così. Nella bagarre delle prime curve non sempre si riesce a chiudere il gas.
E poi c'è il problema dell'elettronica. Un sistema diabolico che di fatto governa la modo e il gas che il pilota chiede al motore. Il caso di Simoncelli
oggi è emblematico: il pilota scivola via ma invece di volare verso la tangente torna in pista tagliando la traiettoria ai piloti che stanno per arrivare. Un comportamento anomalo dovuto a due fattori: SuperSic è caduto ma ha cercato fino all'ultimo di tenere la moto, grazie anche alla sua prestanza fisica. Così la sua Honda non è caduta del tutto ma è rimasta parzialmente in piedi, cioé aveva la gomma posteriore che faceva ancora presa sull'asfalto. E qui il sistema elettronico ha "letto" l'evento come una traiettoria strana da riprendere con l'erogazione di un po' di gas: la moto ha accelerato così nella direzione opposta a quella della classica scivolata. Per ora sono solo analisi empiriche sulle immagini dell'incidente, ma presto ne sapremo di più con i dati della telemetria.
E veniamo ora alle protezioni: i piloti apparentemente sembrano super tutelati ma non è così. Il collo, in particolare, è ancora completamente esposto e non si riesce a trovare nulla di valido per proteggerlo a dovere. Un problema irrisolvibile perché per guidare una moto occorre voltarsi in tutte le direzioni e piegarsi da tutti i lati per assecondare gli angoli di piega. Così tutta la zona cervicale è esposta a piccoli e grandi urti se si viene investiti. Si poteva evitare dunque? Oggi no. E quello che è successo a SuperSic sarebbe potuto succedere a tutti gli altri, da Stoner a Rossi, è chiaro.
Così come è chiaro che questo, probabilmente, è l'incubo che toglierà il sonno nei prossimi giorni a tutti i fuoriclasse della MotoGp.
credo ci sia poco da interrogarsi, sviscerare, snocciolare...e' chiaro che sia un veicolo intrinsecamente pericoloso. chi sceglie di fare questo sport (o solo di cavalcare una moto a livello amatoriale) lo fa per libera scelta, i rischi sono evidentissimi.
ripeto, io sono sorpreso dalla bassa percentuale di incidenti mortali: questo mi fa pensare che, al contrario, la tecnologia, preparazione ed accorgimenti siano di un livello altissimo
credo ci sia poco da interrogarsi, sviscerare, snocciolare...e' chiaro che sia un veicolo intrinsecamente pericoloso. chi sceglie di fare questo sport (o solo di cavalcare una moto a livello amatoriale) lo fa per libera scelta, i rischi sono evidentissimi.
ripeto, io sono sorpreso dalla bassa percentuale di incidenti mortali: questo mi fa pensare che, al contrario, la tecnologia, preparazione ed accorgimenti siano di un livello altissimo
Rispetto ad anni fa, senza dubbio. Ma, se ci sono cause legate a questa tecnologia esasperata o a quelle gomme o a non so cosa altro, chi vive in quel mondo è giusto che lo scopra e che si interroghi, sempre che sia possibile fare qualcosa. Oggi, per l'articolista di Repubblica, non si sarebbe potuto fare nulla.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io ho fatto un passo avanti,e mi sono immedesimato per un istante in edwards e Rossi..... pazzesco. Anche se l'incidente è casuale,dentro di loro si sentiranno sempre in parte responsabili. Detto ciò Spero che Marco possa continuare a divertire e a divertirsi,come a sempre fatto,in un posto migliore
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta