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  • PrinceRiky
    Bodyweb Senior
    • Apr 2008
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    Originariamente Scritto da Ma_Vi Visualizza Messaggio
    Apro e chiudo una parentisi: premetto che sono un appassionato di calcio, a parte questo cmq, la moto "in generale" è uno sport in cui si rischia la vita, dove si percepisce uno stipendio molto basso rispetto al calcio in cui ci sono calciatori che prendono miliardi e che se si fanno male ad un unghia vengono portati fuori in barella..

    Non è giusto che un ragazzo di 24 anni perda la vita così!!

    Addio Super Sic, resterai sempre un grande!!
    credo che valentino rossi sia (o sia stato lungo) il secondo o terzo sportivo più pagato al mondo.

    non c'è polemica. non giocano a briscola. corrono a 350km orari su una motocicletta. rischiano. e rischiano grosso per molti giorni l'anno.
    Last edited by PrinceRiky; 23-10-2011, 18:17:16.

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    • thetongue
      Bodyweb Senior
      • Mar 2003
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      chi sono i primi 2?

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      • laplace
        Bodyweb Advanced
        • Dec 2005
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        saranno i soliti golfisti.

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        • Conte94
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          • Dec 2010
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          sono edward e rossi mi pare

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          • thetongue
            Bodyweb Senior
            • Mar 2003
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            diego, diego

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            • Argor
              Bodyweb Advanced
              • Jun 2009
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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                Non andiamo OT.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • bale
                  IL MANOVALE
                  • Dec 2008
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                  • voltati.
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                  tiger woods è il primo. chiuso ot.... rip marco
                  DIARIO: http://www.bodyweb.com/forums/thread...manovale/page1
                  Originariamente Scritto da Valerio 88
                  Si anche io me lo sento...in caso passa nella parte bassa vicino ai vetri che se ti vedo urlo bale ******
                  Originariamente Scritto da ma_75
                  Bale dà merda a molti. Sia messo agli atti.
                  Originariamente Scritto da JPP
                  sei un bullo

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 120569
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Incidente imprevedibile?
                    Tecnologia sotto accusa


                    Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa questa tragedia

                    Si poteva evitare? Cosa è successo nel tragico incidente di Simoncelli? In un mondo come quello delle corse il mantra è sempre questo. La molla che spinge i piloti a scendere in pista è infatti nota, la consapevolezza che "può succedere" ma mai a se stessi, confidando in una sorta di immunità personale dovuta alla bravura e all'attenzione. Una molla che si rompe definitivamente dopo incidenti e che - una volta feriti nell'animo - porta i piloti ad abbandonare le corse.

                    Oggi, stravolti dal dolore per la morte dell'amico Supersic, il mondo della MotoGp si interroga sul caso. Perché è avvenuta questa tragedia? Sul banco degli imputati sicuramente tre fattori: le gomme, l'elettronica e la protezione dei piloti. Sono mesi infatti che i piloti si lamentano della cronica difficoltà dei pneumatici di andare in temperatura. Una cosa pericolosissima nei primi giri e dopo le soste ai box (anche Rossi con la Yamaha si ruppe la gamba per questo motivo) e che ancora non ha trovato soluzione. Se infatti il pilota spinge subito forte le gomme possono mollarlo di colpo, in modo del tutto anomalo e imprevedibile. In prova è relativamente facile risolvere la cosa facendo i primi due giri senza forzare troppo ma in gara, spesso (anzi sempre) non è così. Nella bagarre delle prime curve non sempre si riesce a chiudere il gas.

                    E poi c'è il problema dell'elettronica. Un sistema diabolico che di fatto governa la modo e il gas che il pilota chiede al motore. Il caso di Simoncelli
                    oggi è emblematico: il pilota scivola via ma invece di volare verso la tangente torna in pista tagliando la traiettoria ai piloti che stanno per arrivare. Un comportamento anomalo dovuto a due fattori: SuperSic è caduto ma ha cercato fino all'ultimo di tenere la moto, grazie anche alla sua prestanza fisica. Così la sua Honda non è caduta del tutto ma è rimasta parzialmente in piedi, cioé aveva la gomma posteriore che faceva ancora presa sull'asfalto. E qui il sistema elettronico ha "letto" l'evento come una traiettoria strana da riprendere con l'erogazione di un po' di gas: la moto ha accelerato così nella direzione opposta a quella della classica scivolata. Per ora sono solo analisi empiriche sulle immagini dell'incidente, ma presto ne sapremo di più con i dati della telemetria.

                    E veniamo ora alle protezioni: i piloti apparentemente sembrano super tutelati ma non è così. Il collo, in particolare, è ancora completamente esposto e non si riesce a trovare nulla di valido per proteggerlo a dovere. Un problema irrisolvibile perché per guidare una moto occorre voltarsi in tutte le direzioni e piegarsi da tutti i lati per assecondare gli angoli di piega. Così tutta la zona cervicale è esposta a piccoli e grandi urti se si viene investiti. Si poteva evitare dunque? Oggi no. E quello che è successo a SuperSic sarebbe potuto succedere a tutti gli altri, da Stoner a Rossi, è chiaro.

                    Così come è chiaro che questo, probabilmente, è l'incubo che toglierà il sonno nei prossimi giorni a tutti i fuoriclasse della MotoGp.

                    Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa que…
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Technoboy86
                      Bodyweb Advanced
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                      Originariamente Scritto da kikkio87 Visualizza Messaggio
                      che tristezza invece chi vuole uscire sempre fuori dal coro. I giornali, la tv, per di più quella sportiva si limita a parlare dell'accaduto e a ricordare il corridore. Vorrei capire dove sta questa spettacolarizzazione.Non ho visto per ora mezza intervista a qualche famigliare. Non vi va bene mai nulla.
                      ma giusto così, cosa vuoi che abbia da dire in tv un padre che ha perso il figlio.
                      nella trasmissione di brachino per 20 minuti hanno fatto vedere a ripetizione l'istante dell'incidente, per dovere di cronaca.. perchè la gente vuole sapere cos'è successo.. ma dai se non è spettacolarizzazione questa!
                      in studio c'era Cereghini visibilmente scocciato dalla cosa e giustamente non ha mai applaudito
                      in collegamneto c'era Meda ha cui hanno chiesto se aveva intervistato il padre o Valentino, ha risposto di no per rispetto del loro dolore, giustamente, che invece volevano rendere pubblico.
                      la gente gode nella sofferenza altrui e i giornalisti fanno di tutto per soddisfarla
                      Il mio diario: http://www.bodyweb.com/forums/showthread.php/276201-Tech-s-diary/page9

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                      • rasmioche
                        .
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                        • qui
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                        Originariamente Scritto da ugox@ Visualizza Messaggio
                        rip...

                        una domanda da ignorante quale sono in materia...ma non si potrebbe fare un sistema semi rigido per il collo, il modo che il casco sia un'unico pezzo uno con la tuta.?

                        e anche introdure la tutta che si gonfia all'istante (vista in un programma su sky...)
                        non penso sia possibile, e comunque a meno di rendere la parte del collo rigida e dura cosi da proteggere dagli urti, in questo caso penso che sarebbe servita a poco... l'unica cosa e che con un sistema cosi i piloti avrebbero difficolta a girare la testa per guardarsi attorno.

                        Originariamente Scritto da Ma_Vi Visualizza Messaggio
                        Apro e chiudo una parentisi: premetto che sono un appassionato di calcio, a parte questo cmq, la moto "in generale" è uno sport in cui si rischia la vita, dove si percepisce uno stipendio molto basso rispetto al calcio in cui ci sono calciatori che prendono miliardi e che se si fanno male ad un unghia vengono portati fuori in barella..

                        Non è giusto che un ragazzo di 24 anni perda la vita così!!

                        Addio Super Sic, resterai sempre un grande!!
                        quoto princeriky, comunque mi pare di capire che parli in proporzione di stipendio... ma anche in quel caso non dimenticare che ci sono giocatori di calcio che muoiono per attacchi cardiaci, o che si fanno spezzare la gamba a causa di un'entrata da dementi. anche loro rischiano, poi che sia una lobby e che prendano un po troppi soldi e un'altro discorso... ma anche loro rischiano e non poco.

                        comunque a prescindere lo stipendio non e giusto ne bello che chiunque perda la vita in questo modo.

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                        • thetongue
                          Bodyweb Senior
                          • Mar 2003
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Incidente imprevedibile?
                          Tecnologia sotto accusa


                          Gomme, elettronica e protezioni impossibili per il collo. Il mondo della MotoGp cerca di scacciare gli incubi cercando di capire perché sia successa questa tragedia



                          Si poteva evitare? Cosa è successo nel tragico incidente di Simoncelli? In un mondo come quello delle corse il mantra è sempre questo. La molla che spinge i piloti a scendere in pista è infatti nota, la consapevolezza che "può succedere" ma mai a se stessi, confidando in una sorta di immunità personale dovuta alla bravura e all'attenzione. Una molla che si rompe definitivamente dopo incidenti e che - una volta feriti nell'animo - porta i piloti ad abbandonare le corse.

                          Oggi, stravolti dal dolore per la morte dell'amico Supersic, il mondo della MotoGp si interroga sul caso. Perché è avvenuta questa tragedia? Sul banco degli imputati sicuramente tre fattori: le gomme, l'elettronica e la protezione dei piloti. Sono mesi infatti che i piloti si lamentano della cronica difficoltà dei pneumatici di andare in temperatura. Una cosa pericolosissima nei primi giri e dopo le soste ai box (anche Rossi con la Yamaha si ruppe la gamba per questo motivo) e che ancora non ha trovato soluzione. Se infatti il pilota spinge subito forte le gomme possono mollarlo di colpo, in modo del tutto anomalo e imprevedibile. In prova è relativamente facile risolvere la cosa facendo i primi due giri senza forzare troppo ma in gara, spesso (anzi sempre) non è così. Nella bagarre delle prime curve non sempre si riesce a chiudere il gas.

                          E poi c'è il problema dell'elettronica. Un sistema diabolico che di fatto governa la modo e il gas che il pilota chiede al motore. Il caso di Simoncelli
                          oggi è emblematico: il pilota scivola via ma invece di volare verso la tangente torna in pista tagliando la traiettoria ai piloti che stanno per arrivare. Un comportamento anomalo dovuto a due fattori: SuperSic è caduto ma ha cercato fino all'ultimo di tenere la moto, grazie anche alla sua prestanza fisica. Così la sua Honda non è caduta del tutto ma è rimasta parzialmente in piedi, cioé aveva la gomma posteriore che faceva ancora presa sull'asfalto. E qui il sistema elettronico ha "letto" l'evento come una traiettoria strana da riprendere con l'erogazione di un po' di gas: la moto ha accelerato così nella direzione opposta a quella della classica scivolata. Per ora sono solo analisi empiriche sulle immagini dell'incidente, ma presto ne sapremo di più con i dati della telemetria.

                          E veniamo ora alle protezioni: i piloti apparentemente sembrano super tutelati ma non è così. Il collo, in particolare, è ancora completamente esposto e non si riesce a trovare nulla di valido per proteggerlo a dovere. Un problema irrisolvibile perché per guidare una moto occorre voltarsi in tutte le direzioni e piegarsi da tutti i lati per assecondare gli angoli di piega. Così tutta la zona cervicale è esposta a piccoli e grandi urti se si viene investiti. Si poteva evitare dunque? Oggi no. E quello che è successo a SuperSic sarebbe potuto succedere a tutti gli altri, da Stoner a Rossi, è chiaro.

                          Così come è chiaro che questo, probabilmente, è l'incubo che toglierà il sonno nei prossimi giorni a tutti i fuoriclasse della MotoGp.

                          http://www.repubblica.it/sport/moto-...cusa-23729240/
                          credo ci sia poco da interrogarsi, sviscerare, snocciolare...e' chiaro che sia un veicolo intrinsecamente pericoloso. chi sceglie di fare questo sport (o solo di cavalcare una moto a livello amatoriale) lo fa per libera scelta, i rischi sono evidentissimi.
                          ripeto, io sono sorpreso dalla bassa percentuale di incidenti mortali: questo mi fa pensare che, al contrario, la tecnologia, preparazione ed accorgimenti siano di un livello altissimo

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                          • PrinceRiky
                            Bodyweb Senior
                            • Apr 2008
                            • 40284
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                            credo siano secondi solo alla formula uno come sforzi in tal senso.

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                            • Sean
                              Csar
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                              Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                              credo ci sia poco da interrogarsi, sviscerare, snocciolare...e' chiaro che sia un veicolo intrinsecamente pericoloso. chi sceglie di fare questo sport (o solo di cavalcare una moto a livello amatoriale) lo fa per libera scelta, i rischi sono evidentissimi.
                              ripeto, io sono sorpreso dalla bassa percentuale di incidenti mortali: questo mi fa pensare che, al contrario, la tecnologia, preparazione ed accorgimenti siano di un livello altissimo
                              Rispetto ad anni fa, senza dubbio. Ma, se ci sono cause legate a questa tecnologia esasperata o a quelle gomme o a non so cosa altro, chi vive in quel mondo è giusto che lo scopra e che si interroghi, sempre che sia possibile fare qualcosa. Oggi, per l'articolista di Repubblica, non si sarebbe potuto fare nulla.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Françis1992
                                Bodyweb Senior
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                                Io ho fatto un passo avanti,e mi sono immedesimato per un istante in edwards e Rossi..... pazzesco. Anche se l'incidente è casuale,dentro di loro si sentiranno sempre in parte responsabili. Detto ciò Spero che Marco possa continuare a divertire e a divertirsi,come a sempre fatto,in un posto migliore


                                Tessera N° 7

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