La parola sulla quale verte il problema è: DIO.
Questa è una parola italiana che deriva dal latino Deus, parola simile al greco Zeus, al Theo degli Aztechi, al Dyaus degli Indiani, al Dia o Tia dei Nordici, al Diar Irlandese, ecc.
La sua definizione, leggendo un dizionario di italiano, è piuttosto incompleta: ESSERE/ENTE SUPREMO, CAUSA DI TUTTA LA REALTÀ.
Per riScoprire la Vera essenza etimologica della parola Dio, dobbiamo risalire nel passato, ai vari “etimi” nelle varie lingue, le più antiche possibili e riprendere conoscenza sulle varie definizioni usate dall’uomo per questa parola nel corso dei tempi.
Traduzione della parola araba Allah, che è legata al nome del Dio della religione Islamica, è importante per meglio definire i vari significati di questa parola detta sacra.
Essa è composta da 2 radici: Al + Lah
La prima significa: la potenza del movimento estensivo, cioè andare verso l’elevazione, della forza, della potenza, della distesa…..l’essere agisce senza fine……attraverso la fatica….verso l’infinità…..
La seconda significa: la linea del movimento prolungata all’infinito (senza termine di tempo e spazio), ma significa anche la negazione, il nulla, il non essere.
Ecco la spiegazione semantica della parola Allah !
Reinserire queste ritraduzioni nel testo Koranico, permette di definire che i comportamenti umani devono essere in linea con questi concetti……!!!!
Traduzione della parola fenicia/ebraica (YHWH) - samaritana (Alah, la cui radice si trova ancora nell'arabo in Allah), che è sopra tutto legata al nome di Dio della religione Ebraica ed in seguito a quella Cristiana e che è chiamata il Tetragramma (4 lettere).
Questi sono i segni grafici che corrispondono alle lettere dell’alfabeto Fenicio, Ebraico, Samaritano: IOD-HÈ-OU-HÈ (suono YAOUÈ); in seguito si uso' la prima lettera del TetraGramma (IOD) per indicare il sacro nome, questo per abbreviarne la scrittura.
Occorre anche ricordare che la parola “Dio”, null’altro è che l’anagramma della parola IOD, prima lettera del TetraGramma (4 lettere), ovvero del “nome” YAOUÈ (Dio) in Fenicio, Ebraico, Samaritano, lingue semitiche con le quali è stato scritto l’Antico Testamento della Bibbia.
I Cristiani hanno utilizzato impropriamente la parola Dio sostituendola nelle varie traduzioni della Bibbia alla parola YAOUÈ; infatti nell’Antico Testamento scritto in ebraico antico, il cui vero nome è Antica Alleanza, la parola Dio non esiste ed al suo posto troviamo la parola (tetragramma): YAOUÈ.
Nella Bibbia infatti quando ci riferisce che “Mosé incontrò Dio”, gli scrittori usarono l’espressione grafica e fonetica: SCHEM (la parola Schem, significa il NOME): (suono) YAOUÈ (parola di 4 lettere con il suono composto da sole vocali), che molto sinteticamente nel testo biblico viene tradotto come significato in: IO ERO, IO SONO, IO SARÒ.
L’origine di quel suono YAOUÈ, deriva dalla cultura Sumerica, Akkadica, Eblaita, Egizia, che datano rispettivamente circa ed almeno 6.500 e 5.500 anni or sono.
In quel tempo il suffisso YA veniva aggiunto ai nomi propri degli abitanti di quei Nazioni/popoli, per manifestare la loro credenza che l’Uomo è la tangibile manifestazione dell’Essere, Ente Universale; infatti ci riferisce Plutarco nel suo “I grandi Iniziati” che il grido YAOUÈ era quello di tutti gli iniziati della Fenicia e dell’Egitto.
Le “4 lettere” erano anche pronunciate separatamente: IOD-HÈ-OU-HÈ e sempre e comunque rappresentavano il Dio nella sua eterna fusione con la Natura. Persino nell’antica Cina si formulava questo suono, “nome”, per indicare il Divino !
Or essendo stato nell’antichità “unico nelle varie culture” il nome e formulato con le lettere (vocali) della Vita e della Creatura, gridando YAOUÈ (suono composto dalle sole vocali) o IOD-HÈ-OU-HÈ in modo mascherato, si voleva dire Uomo Dio sei, ti riconosco, ti ravviso, trasformato anche sotto la maschera del fisico.
Quale è quindi il significato etimologico di questa parola composta da questi 4 segni ?
Ricordiamo quello che già abbiamo detto, che nei linguaggi antichi: Sumerico, Akkadico, Pelasgico, Eblaita, Fenicio, Egizio, Ebraico, Samaritano, Arabo ed altri alfabeti medio Orientali, i significati delle singole lettere corrispondevano tra di loro (i vari alfabeti), ma cambiavano un po' il suono ed i segni grafici, che comunque avevano sempre delle similitudini; comunque ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e concetti per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto del significato delle singole lettere; ogni sensazione esprimeva suoni che il formulatore, compositore, aveva nell’osservazione dei fenomeni della natura; egli scopriva così le FUNZIONI i VERBI, le COSE i NOMI e le QUALITÀ gli AGGETTIVI e le RELAZIONI fra le lettere e le parole.
Noi chiamiamo i Segni di quegli Alef-Beit, ALFA-BETi, gli AUTIUT = ARCHETIPI.
Purtroppo nei nostri linguaggi ed alfabeti moderni si è persa quasi tutta questa verginità del suono, segno, sensazione, concetto.
Le lingue di quegli alfabeti, possiamo chiamarle Lingue VERE e VIVE, mentre al giorno d’oggi formuliamo dei suoni e scriviamo dei segni che sono MORTI, questo perché le lettere dei nostri alfabeti non esprimono più concetti precisi. Solo nelle lingue Latine ma sopra tutto in quella Italiana, sono rimaste in parte queste possibilità interpretative.
Fatta questa premessa, ritorniamo all’analisi del nostro suono, segno: YAOUÈ e vediamo di scoprire i significati Nascondenti e Significanti di questa meravigliosa parola.
La parola YAOUÈ è così vocalizzata perché formata da sole vocali; essa è anche composta dalla vocale IOD e da una radice HAOUÈ (HÈ + OU + HÈ) che null’altro è che la voce del verbo ESSERE, Participio Presente, Essente, il Partecipante, colui che È, cioè: Io Sono, Ero e Sarò.
Lo IOD è la decima lettera, dell’alfabeto Akkadico, Pelasgico, Egizio, Fenicio, Ebraico, Samaritano, Arabo (il 10 osserviamo analogicamente come segno grafico è composto da Una Unità un Finito e da uno ZERO simbolo dell’Infinito o di un BUCO, ovvero di un vortice di spazio/tempo centromosso), oppure indica che l’Uno è passato ad un altro piano o livello: quello delle Decine, ma sempre ed eternamente Dentro ogni numero !).
La vocale IOD (come segno grafico e' una svastica centro mossa) rappresenta la funzione del Concentrare, cioè il Movimento Concentrante-Implodente, ovvero contrazione dello spazio-tempo;
Il significato che l’unione della radice, Essere, l’Essente con la funzione Concentrante ha, ed è questo: l’Infinito si Concentra cioè si auto limita con il Movimento continuo nel Finito nel Punto-Buco; quella ra-dice essa esprime anche l’idea della Manifestazione Potenziale, della Intellettualità, che è la possibilità di elaborare le Idee, dell’Eternità Concentrate in una Unità; infine lo IOD rappresenta anche la Mano trasformante dell’Uomo.
La radice: (HA-OUÈ) 3 lettere, è formata da 2 lettere uguali (una funzione divisa in due Forze Complementari e contra-opposte, vedi Ynn e Yang) e da una lettera: OU, segno che rappresenta la Funzione dell’Agganciare, nel senso del Riunire, legare assieme queste 2 forze complementari, per manifestare il Bu-io, il Buco, luogo dello Spirito.
Secondo “princìpi antichissimi”, ma entro contenuti come possiamo vedere, anche nel sacro Nome , il Tetragramma, ogni cosa dall’InFinito a tutto ciò che è Creato nell’UniVerso Finito, è costituito da questo “Principio Binario”, manifestato in ogni Buco-Puncta dell'InFinito.
Siccome però l’InFinito conTiene (insieme, tiene dentro) anche l’InFormAzione, quando essa si rende complessa, abbiamo la Manifestazione della CoScienza nella Materia a struttura complessa Manifestata.
Nella radice del sacro Nome (YAOUÈ) la OU è anche il segno del congiungimento e/o raggiungimento del massimo ordine fra i rapporti, ma indica anche la Centralità fra due lati opposti e l’aggancio fra di essi; essa indica anche l’Uomo, il suo valore numerico è 6; per analogia ricordiamo che il numero 6 corrisponde ai 6 Elettroni dell’atomo di Carbonio; questo atomo è la base essenziale di tutti i composti organici della Vita, uomo compreso !
Le vocali: YA/E rappresentano in primis l’Energia che si manifesta nei 2 lati contrapposti, ma indica anche la funzione del Lodare, sono il simbolo della Vita Universale, tutto ciò che è Ani-matore (parola che significa Amante dell’IO oppure anima, attore) e Vivificante, cioè il Pensante dunque Vivente.
Se noi uniamo lo IOD (la Y) alla prima (la A) delle 3 lettere della radice AOUÈ, otteniamo l’antico suffisso che dagli Adami fino agli Eblaiti, Fenici, Ebrei, veniva inserito nei Nomi degli uomini per indicare la potenzialità dell’Uomo, nell’Incarnare, dare forma all’Infinito, cioè Dio nell’Uomo, IsaYA, GeremYA, EzechYA, ecc.
Ritorniamo alla radice di 3 lettere (HÈ -OU - HÈ) voce del verbo Essere, Essente, Ente.
A questa radice è stato aggiunto lo IOD che rappresenta anche la Mano dell’Uomo; la potenzialità dell’Eternità e dell’Intelletto Creativo, Partecipante e Trasformante.
Osserviamo il tetragramma (le 4 lettere del nome sacro = il senza nome) anche sotto questo profilo o punto di vista:
Esso è un Nome, (YAOUÈ - nome composto solo dai suoni delle sole vocali) cioè permette di “distinguere”; è anche un Verbo (Essente, cioè permette di comprendere la sua “funzione”; è anche un Aggettivo (Eterno), cioè indica la sua “qualità”; ed infine indica la “relazione” fra Se' e gli “altri” i simili, i Viventi; nella radice HÈ,OU,HÈ vi sono 2 lettere uguali, nel segno grafico originale, contrapposte apparentemente ma in stretta correlazione con la OU che è la lettera che “aggancia”, che correla.
Tutte le precedenti definizioni ci portano finalmente a considerazioni più complete sui veri significati della parola YAOUÈ, parola “sacra” che i religiosi non hanno compreso e che poi per convenzione hanno trasformato e sostituito nella Bibbia e nel parlar comune con la parola “Dio”, perdendo nel corso del tempo il suo significato così profondo !
Perché YHWH ? Noi le vocali le abbiamo, nei ns. alfabeti; se si vuole scrivere il nome originario è meglio scrivere il tetragramma e foneticamente vocalizzare Yaoué.
Il nome YHWH era completamente vocalico e per questo non era possibile scriverlo in ebraico, lingua consonantica., tant'è che la vocalizzazione che oggi conosciamo è un ibrido, ovvero si è aggiunto (dai Masoreti) al Tetragramma sacro "impronunciabile" YHWH ovvero Yod, He, Ou, He, le vocali di Adonai, ovvero Hatef Patah sotto la Alef, Holem sopra Deth, e Qames sotto la Nun, che riportate sotto il Tetragramma sacro diventano: Scewa sotto Yod (perchè Hatef Patah che era sotto la gutturale Alef perde il Patah, dal momento che lo Yod sopporta lo Scewa), Holem sopra Het, e Games sotto Ou, quindi per finire Het, da cui l’errore, cioè l'ibrido, che ne è nato, che si può pronunciare (italianizzato) IeHoWah o Geova, che pero' significa dio terribile, cattivo.......
Queste sono conclusioni che non tengono conto delle culture e delle lingue precedenti all’ebraico, che hanno originato il suono (nome/verbo) del Tetragramma detto in seguito "sacro" dagli ebrei.
Nella bibbia ebraica odierna, il Tetragramma compare sia vocalizzato (con vocali) che senza vocali in tante parti.
Ecco la base del nostro semplice ragionamento:
La lingua dei Semiti (gli antichi nomadi del deserto arabo) e le relative sacre Letture dopo "l'uscita dal deserto" hanno dato origine (a causa di e varie contaminazioni con i popoli e le culture nelle quali si imbattevano di volta in volta) a tre grandi ceppi linguistici identificabili geograficamente come orientale, nord-occidentale e sud-occidentale.
Il ceppo nord-occidentale (nella regione siro-babilonese) si suddivide nelle lingue ugaritica, fenicia, ebraica e aramaica; ognuna con le sue tradizioni e credenze religiose.
La scrittura semitica era consonantica, cioè priva della trascrizione delle vocali. Una lettura consonantica si appoggia generalmente ad una conoscenza precedente dell'argomento del testo ed alla tradizione orale.
Il nome del dio semitico (nel ceppo nord-occidentale) che ha dato origine all'ebraico Yahweh e al fenicio Yao è stato trascritto in greco da Clemente di Alessandria come "Yaoué".
Non parliamo del "Dio ebraico" ma del "nome" ebraico dato al dio derivante dalle credenze del popolo semita.
Le trascrizioni dalle varie lingue derivanti del semitico sono contraddittorie e imprecise, basti pensare al grave errore di nominare lo stesso dio come "Geova" da parte dei "Testimoni di Geova" - TdG - (il nome di dio insegnato dai TdG, significa dio terribile, cattivo.......).
Noi identifichiamo Yahweh (nome errato) come Yaoué alla luce di questi semplici ragionamenti.
Solo in seguito si è "fantasticato" per avvolgerlo ancor più nel mistero”, sulla proibizione di scrivere questo nome e nel tempo anche la vocalizzazione giusta si è persa.
La proibizione dello scrivere (il nome) non è mai esistita, quella della pronuncia si, perché i sacerdoti ebrei avevano imposto la possibilità di vocalizzarlo solo al sommo sacerdote, una volta all’anno, quando egli entrava nel luogo santissimo del Tempio ebraico; tutto ciò per avere il controllo delle coscienze del popolo ed ergersi a mediatori fra il popolo ed il divino…….purtroppo ciò accade in tutte le religioni; i capi religiosi hanno sempre controllato l’informazione da fornire al popolo, in modo che esso dipendesse da loro….. i “sacer-doti” ovvero si sono auto nominati depositari del sacro, nascondendo la verità per il controllo delle coscienze…… e quindi del loro.... portafoglio !
Alla luce di tutte queste considerazioni e' di tutta evidenza che queste 4 lettere, YAOUE’, indicano sia l’Uomo quale Dio in stato di Manifestazione, sia l’Insieme di tutti gli esseri che esistono, sia lo Spirito, il Pensiero Universale che è OMniPresente (sempre ed ovunque presente in ogni forma creata e quindi anche nell’uOMo); la parola OMni deriva dalla radice sanscrita AUM od OM e questa radice ha generato anche la parola italiana uOMo e la parola AMen (nome di una grande divinità Egizia che tutti i cristani e gli ebrei, citano alla fine delle loro preghiere....); questa parola è stata e viene usata dagli Ebrei e dai Cristiani ogni volta che pregano senza rendersi conto che essi evocano il nome del dio Egizio e che essa esprime la forza del Dio/Uomo; da questa parola e' anche derivata la parola inglese MEN o MAN (tedesco) che significano sempre Uomo.
Inoltre questa parola/verbo YAOUÈ indica nel suo insieme anche l’Eternità: IO SONO (presente), IO ERO (passato), IO SARÒ (futuro), in parole povere indica l’ESSENTE, il Partecipante, COLUI che ha PERCEZIONE di SE, l’Esistenza Totale: Presente - Passato - Futuro, cioè:
Tutto ciò che vive ed ha percezione di SE; in parole semplici: l’Ego/IO e Dio sono sinonimi; l’Essere Uomo, è un Dio in fase di manifestazione ed il più delle volte non lo sa e non fa onore al proprio titolo di “Divino”, ecco i 2 lati della stessa medaglia, ovvero i due significati della stessa parola !!
In altre parole, l’Infinito si specchia nel in-Finito, per avere percezione di Sé e degli altri tendenti all’Infinito Sé; essi per definirsi si pongono nel Limite, per potersi sentire Vivi, Essenti e Partecipanti.
La parola “Infinito” nei suoi vari significati etimologici ha la verità inscritta nella parola stessa: dal dizionario di italiano....ciò che non ha limite..., ma ciò che si trova nelle sue variegate forme (scritte e sonore) nelle lingue antiche latino e greco, aggiunge altre definizioni utili per meglio comprendere questa “potente” parola: vedi dal latino = “in-finitus” (in, negazione di finitus), in greco è “apériron” e “aparé-phatos”, che sono divenute le radici della parola italiana “apparire”, ma introduce anche il concetto del “fato” = destino = anche phatologia-patologia=malattia; il "Phatos=fato", ciò che è stato annunziato, pre-destinato, ma che con un aggiunta di una “t” diviene “il fatto”, ciò che è fatto e quindi il fare, agire, creare.....e quindi il “fati-care”.
Ancor più, la parola latina “fatum”, deriva da “fari” che in italiano è un punto emanante luce, il faro, quindi energia...........
L’InFinito (ciò che contiene il tutto) è In Potenza d’Essere e questo in tutti i suoi Punti matematici (Enti-Buchi) che divengono eternamente Esseri/Essenti per caratteristica intrinseca propria dell’InFinito; la parola enTe significa anche “dentro di Te”.
L’InFinito quindi, non può che manifestarsi in InFiniti Enti o modi e MAI in uno solo ! quindi o Dio è dentro in tutte le forme, cioè è vivente in ogni tipo di manifestazione dell’InFinito nel Finito oppure non è OmniPresente, ne' OmniSciente. L’Infinito Assoluto = Olo-Mero
Definiamo la parola ENTE (Entita') = Micro Buco NERO-BIANCO che deforma lo Spazio-Tempo per "creare", movimentare, la sua indivuazione geometrica, cioe' un vortice di energia che si definisce ed indiviualizza l'Ente-ormai nel Finito, rispetto all'Infinito, il quale dalla sua "creazione", manifestAzione, segue la Legge sintropica dell'accumulo dell'InFormAzione all'InFinito. L'Ego/IO e' esattamente l'Ente che si InForma.
Ciò significa semplicemente che l’InFinito è il “Dio” dei religiosi ed Egli è manifestato in TUTTO ed in TUTTI gli esseri creati. Quindi l’Infinito è la Potenzialità della capacità di Essere, (il Moto, la Vita) cioè di esistere, di Comprendere di essere (quindi è anche l’Intelletto) e di Percepire di non essere soli, quindi è anche la Coscienza, e di vivere in ComPartecipAzione con gli altri Infiniti Esseri all’Infinito.
Come potrete osservare le varie edizioni moderne della Bibbia contengono molti errori di traduzione del testo scritto in Ebraico antico, la qual cosa ha portato una grande divisione tra gli uomini, in materia di religione e sul termine Dio.
Questi libri (detti sacri) sono stati mal tradotti da persone che trasmettevano nei nuovi segni grafici solo alcuni concetti e non tutti quelli che gli antichi alfabeti contenevano; è molto probabile che non conoscessero bene quei simboli/segni ed i loro profondi significati spirituali/concettuali.
Dunque il nostro Ego/IO è una parte (un Punto/Ente) integrante dell’Infinito, del Grande “Vuoto”, Eternamente inStabile ovvero in continuo moto; egli forma il proprio Spazio/Tempo, per avere un nuovo punto dal quale osservare la Manifestazione Infinita.
Un grande scienziato contemporaneo ha detto: “l’Universo è come un circuito auto eccitato, esiste per essere osservato ed osservandolo lo si fa esistere”. Il disegno grafico del serpente che si morde la coda, ritrovato in moltissime culture di popoli antichi, e' intimamente legato a questo semplice concetto ! concetto che si ritrova anche nella concezione Al-chemica (lo studio della chimica sacra = UROBORO) che e' quella dell'ottenere l'ORo dal piombo......(il che significa: r-affinare il pensiero dell'UOMo stesso, per mezzo del "fuoco" e della Pietra Filosofale, l'ignorante = il piombo, per ottenere la Luce della ConoScienza = cioe' l'Oro) concetto che viene simbolicamente indicato nell'Alchimia sacra proprio dal "serpente che si morde la coda"...
Quindi tutto ciò significa che “Dio”, l’InFinito, ha bisogno di tutti NOI per manifestare il Creato e vivendo, osservando, cioè facendo ciò che DOBBIAMO fare, in Armonia con le Leggi della Manifestazione, lo facciamo ESISTERE e quindi lo si rende Comprensibile, Visibile a TUTTO ed a TUTTI.
Le religioni moderne e sopra tutto quelle cosiddette monoteiste, hanno dimenticato quanto sopra esposto e hanno perso i veri significati di quel Sacro Nome che invece le religioni antiche (oltre i 2.500 anni or sono), conoscevano.
Queste nuove religioni hanno completamente dimenticato anche gli “dei/forze” della Natura e diviso, allontanato l’uomo da essa inventando un “dio” invisibile, impalpabile, incontrollabile e lontano, di conseguenza irraggiungibile (cioè illusorio), infatti essi dicono che dio è nei cieli e mai anche “qui”, dentro ogni cosa creata; così facendo hanno perso giustamente il contatto intimo, l’unione, il rispetto ed anche il timore degli dei/forze della Natura.
Ecco dove sta il seme dello sfruttamento e dell’inquinamento della Natura …..che solamente oggi vediamo concretizzarsi, ma che è stato insegnato, esportato, sopra tutto dalle nazioni “civilizzate e moderne” con religioni dominanti “monoteiste”.
Ci sono voluti 3.000 anni circa per vedere i nefandi aspetti di una profonda deviazione spirituale dell’uomo; altro che civiltà, questa e' profonda ignoranza, perché farsi del male da soli distruggendo il proprio habitat è la massima stupidità, nessun animale si comporta così.
La vera Conoscenza porta l’Uomo e la Natura verso l’evolversi di entrambi, non verso la propria o la altrui estinzione; infatti l’uomo cosiddetto “religioso” ha diviso se stesso da Dio e teso a dividere l’intera umanità e la Natura dal vero Dio cioè da Tutto ciò che Vive, portandolo verso la pazzia dell’auto distruzione e della divisione fra credenti ed atei, fra religioni Orientali e quelle Occidentali o fra quelle del Nord o del Sud del mondo e fra esse stesse, fra Cristiani e Musulmani od Ebrei od Induisti, ecc.
Aboliamo queste stupide divisioni e ritorniamo alla fratellanza universale espressa nelle definizioni concettuali estratti dalle 4 lettere di questo sacro nome YAOUE’
Dio è Amor, quindi amiamoci gli uni e gli altri, anche con coloro che non la pensano come noi ……rispettiamoci, partecipiamo in ogni situazione per poterla risolvere con il minor danno e per il bene di tutti……., aboliamo le religioni che dividono e torniamo subito alla purezza di queste meravigliose espressioni spirituali, perché Dio è Spirito, quindi pensiero……..
b) GEOMETRICO - Analogico (cercheremo di analizzare e definire la parola "Dio" - YHWH )
A questo punto vediamo anche di “osservare” la parola YAOUÈ da un altro Punto di Vista... (potreste in questo caso, volendo, sostituirla con il vostro nome proprio); questa parola è composta da più segni formati ognuno da più segmenti di linea (Olo-Mero), che si intersecano fra di loro e formanti un segno convenzionale chiamato lettera ed il vs nome e' un "insieme" di lettere......
Una Retta (linea) infinita e' composta da infiniti "meri" (Punti) - - - - - - - - il mero (nut-mero); Mero = il singolo “punto” dell’insieme retta. Olo-MERO e' quindi la scoperta dell’InFinito Assoluto; l’Olo-mero e’ il “grande pezzo” che contiene tutto anche preso in un frammento di se’, come i frattali che sono sempre identici a scale differenti….
"Il tempo non e’ una linea ma una serie di punti….istante" (T. Deshimaru)
Che cosa è una Retta - LINEA ? (vedi dizionario): “Essa è una figura Geometrica (cioè spaziale) che si estende solo in lunghezza ed è costituita dall’insieme di tutte le posizioni successive occupate da un PUNTO mobile, oppure un'insieme di tendenti infiniti PUNTI fissi od immobili”.
Ma che cosa è un Punto ? (vedi dizionario): “Il più semplice degli ENTI geometrici PRIVO di DIMENSIONI, cioè con spazio e tempo tendenti all’Infinito”, cioe' un Buco nero.
Che cos’è un Ente ? (vedi dizionario): “Qualsiasi Essere REALE o POSSIBILE”.
Siamo ritornati attraverso un altro “punto di vista” alla stessa definizione della radice AOUE, voce del verbo Essere (verbo intransitivo, con tempo/spazio Infinito), il quale coniugato al Presente suona così:
IO SONO, TU SEI, EGLI È, NOI SIAMO, VOI SIETE, ESSI SONO !
Abbiamo di nuovo la certezza che il nostro Ego/IO è un punto di osservazione dell’Infinito !
Infatti anche nel corpo umano vi e' il simbolo-rappresentazione di questo buco, e precisamente nell'IRIDE degli occhi...
..........L’iride si manifesta fisicamente nel centro esterno, dell’Uovo oculare, il globo oculare; quest’ultimo è la proiezione dell’Uovo energetico emanato.
o (CEI) Campo Psico Energetico Informato, nel quale viviamo e che quando siamo ammalati, diminuisce di dimensione e varia di colore; la cosiddetta “aura” è il suo primo segmento elettromagnetico; esso risuona con i colori dall’infrarosso all’ultravioletto nella materia ed è riflesso anche nei vari colori delle iridi che troviamo.
Nell’Uovo oculare è “inserito o proiettato” tutto il corpo umano; analogicamente l’Uovo o campo energetico informato contiene l’immagine, proiettata del corpo fisico ed è inserito a sua volta in un immenso “Corpo pensante”, la Vita nel corpo dell’UniVerso.
Il “buco pupillare”, è il riflesso dell’’Ego/IO e rappresenta nel finito, il “grande nulla” ovvero l’InFinito; ciò significa che l’Ego/IO è un Punto dell’Infinito che manifesta se stesso per comunicare con gli altri infiniti punti e quindi definirsi e definire l’Infinito; egli è proiettato/riflesso nel buco pupillare.
Saper creare e mantenere il processo Osmotico, lo scambio biochimico, elettromagnetico, informazionale, nei giusti rapporti fra l’Ego, il “buco nero” dell’Infinito e la Sua manifestazione, la fisicita': gli Elettroni, gli Atomi che compongono il Campo Psico Energetico Informato, le Molecole, le Cellule, gli Organi, i sistemi, l’Ambiente esterno l’Universo; ciò significa poter raccogliere il maggior numero di informazioni sulla Vita e vivere Godendo una Perfetta Salute.
L’Ego/IO/NOI, il “dentro” dello Spirito nel corpo, per comunicare con il “fuori”, l’Ambiente (per Ambiente si intende Tutto ciò che sta fra l’Ego ed i confini dell’Universo) e tendere così all’Infinito le sue Consapevolezze sulla Vita che tende all’Infinito.
Esiste una CoScienza dell’UniVerso, prodotta da Egli stesso e presente in ogni suo punto od Ente dell’Universo ed ora questa coScienza si interroga su cio’ che la generata.
L’auto coscienza dell’UniVerso e’ la proprieta’ intrinseca che Egli possiede di generare al suo interno ed in ogni punto di se, una qualche forma di vita intelligente, in grado di effettuare osservazioni su di se e sulle cause della propria esistenza (Principio Antropico).
Questa è una parola italiana che deriva dal latino Deus, parola simile al greco Zeus, al Theo degli Aztechi, al Dyaus degli Indiani, al Dia o Tia dei Nordici, al Diar Irlandese, ecc.
La sua definizione, leggendo un dizionario di italiano, è piuttosto incompleta: ESSERE/ENTE SUPREMO, CAUSA DI TUTTA LA REALTÀ.
Per riScoprire la Vera essenza etimologica della parola Dio, dobbiamo risalire nel passato, ai vari “etimi” nelle varie lingue, le più antiche possibili e riprendere conoscenza sulle varie definizioni usate dall’uomo per questa parola nel corso dei tempi.
Traduzione della parola araba Allah, che è legata al nome del Dio della religione Islamica, è importante per meglio definire i vari significati di questa parola detta sacra.
Essa è composta da 2 radici: Al + Lah
La prima significa: la potenza del movimento estensivo, cioè andare verso l’elevazione, della forza, della potenza, della distesa…..l’essere agisce senza fine……attraverso la fatica….verso l’infinità…..
La seconda significa: la linea del movimento prolungata all’infinito (senza termine di tempo e spazio), ma significa anche la negazione, il nulla, il non essere.
Ecco la spiegazione semantica della parola Allah !
Reinserire queste ritraduzioni nel testo Koranico, permette di definire che i comportamenti umani devono essere in linea con questi concetti……!!!!
Traduzione della parola fenicia/ebraica (YHWH) - samaritana (Alah, la cui radice si trova ancora nell'arabo in Allah), che è sopra tutto legata al nome di Dio della religione Ebraica ed in seguito a quella Cristiana e che è chiamata il Tetragramma (4 lettere).
Questi sono i segni grafici che corrispondono alle lettere dell’alfabeto Fenicio, Ebraico, Samaritano: IOD-HÈ-OU-HÈ (suono YAOUÈ); in seguito si uso' la prima lettera del TetraGramma (IOD) per indicare il sacro nome, questo per abbreviarne la scrittura.
Occorre anche ricordare che la parola “Dio”, null’altro è che l’anagramma della parola IOD, prima lettera del TetraGramma (4 lettere), ovvero del “nome” YAOUÈ (Dio) in Fenicio, Ebraico, Samaritano, lingue semitiche con le quali è stato scritto l’Antico Testamento della Bibbia.
I Cristiani hanno utilizzato impropriamente la parola Dio sostituendola nelle varie traduzioni della Bibbia alla parola YAOUÈ; infatti nell’Antico Testamento scritto in ebraico antico, il cui vero nome è Antica Alleanza, la parola Dio non esiste ed al suo posto troviamo la parola (tetragramma): YAOUÈ.
Nella Bibbia infatti quando ci riferisce che “Mosé incontrò Dio”, gli scrittori usarono l’espressione grafica e fonetica: SCHEM (la parola Schem, significa il NOME): (suono) YAOUÈ (parola di 4 lettere con il suono composto da sole vocali), che molto sinteticamente nel testo biblico viene tradotto come significato in: IO ERO, IO SONO, IO SARÒ.
L’origine di quel suono YAOUÈ, deriva dalla cultura Sumerica, Akkadica, Eblaita, Egizia, che datano rispettivamente circa ed almeno 6.500 e 5.500 anni or sono.
In quel tempo il suffisso YA veniva aggiunto ai nomi propri degli abitanti di quei Nazioni/popoli, per manifestare la loro credenza che l’Uomo è la tangibile manifestazione dell’Essere, Ente Universale; infatti ci riferisce Plutarco nel suo “I grandi Iniziati” che il grido YAOUÈ era quello di tutti gli iniziati della Fenicia e dell’Egitto.
Le “4 lettere” erano anche pronunciate separatamente: IOD-HÈ-OU-HÈ e sempre e comunque rappresentavano il Dio nella sua eterna fusione con la Natura. Persino nell’antica Cina si formulava questo suono, “nome”, per indicare il Divino !
Or essendo stato nell’antichità “unico nelle varie culture” il nome e formulato con le lettere (vocali) della Vita e della Creatura, gridando YAOUÈ (suono composto dalle sole vocali) o IOD-HÈ-OU-HÈ in modo mascherato, si voleva dire Uomo Dio sei, ti riconosco, ti ravviso, trasformato anche sotto la maschera del fisico.
Quale è quindi il significato etimologico di questa parola composta da questi 4 segni ?
Ricordiamo quello che già abbiamo detto, che nei linguaggi antichi: Sumerico, Akkadico, Pelasgico, Eblaita, Fenicio, Egizio, Ebraico, Samaritano, Arabo ed altri alfabeti medio Orientali, i significati delle singole lettere corrispondevano tra di loro (i vari alfabeti), ma cambiavano un po' il suono ed i segni grafici, che comunque avevano sempre delle similitudini; comunque ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e concetti per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto del significato delle singole lettere; ogni sensazione esprimeva suoni che il formulatore, compositore, aveva nell’osservazione dei fenomeni della natura; egli scopriva così le FUNZIONI i VERBI, le COSE i NOMI e le QUALITÀ gli AGGETTIVI e le RELAZIONI fra le lettere e le parole.
Noi chiamiamo i Segni di quegli Alef-Beit, ALFA-BETi, gli AUTIUT = ARCHETIPI.
Purtroppo nei nostri linguaggi ed alfabeti moderni si è persa quasi tutta questa verginità del suono, segno, sensazione, concetto.
Le lingue di quegli alfabeti, possiamo chiamarle Lingue VERE e VIVE, mentre al giorno d’oggi formuliamo dei suoni e scriviamo dei segni che sono MORTI, questo perché le lettere dei nostri alfabeti non esprimono più concetti precisi. Solo nelle lingue Latine ma sopra tutto in quella Italiana, sono rimaste in parte queste possibilità interpretative.
Fatta questa premessa, ritorniamo all’analisi del nostro suono, segno: YAOUÈ e vediamo di scoprire i significati Nascondenti e Significanti di questa meravigliosa parola.
La parola YAOUÈ è così vocalizzata perché formata da sole vocali; essa è anche composta dalla vocale IOD e da una radice HAOUÈ (HÈ + OU + HÈ) che null’altro è che la voce del verbo ESSERE, Participio Presente, Essente, il Partecipante, colui che È, cioè: Io Sono, Ero e Sarò.
Lo IOD è la decima lettera, dell’alfabeto Akkadico, Pelasgico, Egizio, Fenicio, Ebraico, Samaritano, Arabo (il 10 osserviamo analogicamente come segno grafico è composto da Una Unità un Finito e da uno ZERO simbolo dell’Infinito o di un BUCO, ovvero di un vortice di spazio/tempo centromosso), oppure indica che l’Uno è passato ad un altro piano o livello: quello delle Decine, ma sempre ed eternamente Dentro ogni numero !).
La vocale IOD (come segno grafico e' una svastica centro mossa) rappresenta la funzione del Concentrare, cioè il Movimento Concentrante-Implodente, ovvero contrazione dello spazio-tempo;
Il significato che l’unione della radice, Essere, l’Essente con la funzione Concentrante ha, ed è questo: l’Infinito si Concentra cioè si auto limita con il Movimento continuo nel Finito nel Punto-Buco; quella ra-dice essa esprime anche l’idea della Manifestazione Potenziale, della Intellettualità, che è la possibilità di elaborare le Idee, dell’Eternità Concentrate in una Unità; infine lo IOD rappresenta anche la Mano trasformante dell’Uomo.
La radice: (HA-OUÈ) 3 lettere, è formata da 2 lettere uguali (una funzione divisa in due Forze Complementari e contra-opposte, vedi Ynn e Yang) e da una lettera: OU, segno che rappresenta la Funzione dell’Agganciare, nel senso del Riunire, legare assieme queste 2 forze complementari, per manifestare il Bu-io, il Buco, luogo dello Spirito.
Secondo “princìpi antichissimi”, ma entro contenuti come possiamo vedere, anche nel sacro Nome , il Tetragramma, ogni cosa dall’InFinito a tutto ciò che è Creato nell’UniVerso Finito, è costituito da questo “Principio Binario”, manifestato in ogni Buco-Puncta dell'InFinito.
Siccome però l’InFinito conTiene (insieme, tiene dentro) anche l’InFormAzione, quando essa si rende complessa, abbiamo la Manifestazione della CoScienza nella Materia a struttura complessa Manifestata.
Nella radice del sacro Nome (YAOUÈ) la OU è anche il segno del congiungimento e/o raggiungimento del massimo ordine fra i rapporti, ma indica anche la Centralità fra due lati opposti e l’aggancio fra di essi; essa indica anche l’Uomo, il suo valore numerico è 6; per analogia ricordiamo che il numero 6 corrisponde ai 6 Elettroni dell’atomo di Carbonio; questo atomo è la base essenziale di tutti i composti organici della Vita, uomo compreso !
Le vocali: YA/E rappresentano in primis l’Energia che si manifesta nei 2 lati contrapposti, ma indica anche la funzione del Lodare, sono il simbolo della Vita Universale, tutto ciò che è Ani-matore (parola che significa Amante dell’IO oppure anima, attore) e Vivificante, cioè il Pensante dunque Vivente.
Se noi uniamo lo IOD (la Y) alla prima (la A) delle 3 lettere della radice AOUÈ, otteniamo l’antico suffisso che dagli Adami fino agli Eblaiti, Fenici, Ebrei, veniva inserito nei Nomi degli uomini per indicare la potenzialità dell’Uomo, nell’Incarnare, dare forma all’Infinito, cioè Dio nell’Uomo, IsaYA, GeremYA, EzechYA, ecc.
Ritorniamo alla radice di 3 lettere (HÈ -OU - HÈ) voce del verbo Essere, Essente, Ente.
A questa radice è stato aggiunto lo IOD che rappresenta anche la Mano dell’Uomo; la potenzialità dell’Eternità e dell’Intelletto Creativo, Partecipante e Trasformante.
Osserviamo il tetragramma (le 4 lettere del nome sacro = il senza nome) anche sotto questo profilo o punto di vista:
Esso è un Nome, (YAOUÈ - nome composto solo dai suoni delle sole vocali) cioè permette di “distinguere”; è anche un Verbo (Essente, cioè permette di comprendere la sua “funzione”; è anche un Aggettivo (Eterno), cioè indica la sua “qualità”; ed infine indica la “relazione” fra Se' e gli “altri” i simili, i Viventi; nella radice HÈ,OU,HÈ vi sono 2 lettere uguali, nel segno grafico originale, contrapposte apparentemente ma in stretta correlazione con la OU che è la lettera che “aggancia”, che correla.
Tutte le precedenti definizioni ci portano finalmente a considerazioni più complete sui veri significati della parola YAOUÈ, parola “sacra” che i religiosi non hanno compreso e che poi per convenzione hanno trasformato e sostituito nella Bibbia e nel parlar comune con la parola “Dio”, perdendo nel corso del tempo il suo significato così profondo !
Perché YHWH ? Noi le vocali le abbiamo, nei ns. alfabeti; se si vuole scrivere il nome originario è meglio scrivere il tetragramma e foneticamente vocalizzare Yaoué.
Il nome YHWH era completamente vocalico e per questo non era possibile scriverlo in ebraico, lingua consonantica., tant'è che la vocalizzazione che oggi conosciamo è un ibrido, ovvero si è aggiunto (dai Masoreti) al Tetragramma sacro "impronunciabile" YHWH ovvero Yod, He, Ou, He, le vocali di Adonai, ovvero Hatef Patah sotto la Alef, Holem sopra Deth, e Qames sotto la Nun, che riportate sotto il Tetragramma sacro diventano: Scewa sotto Yod (perchè Hatef Patah che era sotto la gutturale Alef perde il Patah, dal momento che lo Yod sopporta lo Scewa), Holem sopra Het, e Games sotto Ou, quindi per finire Het, da cui l’errore, cioè l'ibrido, che ne è nato, che si può pronunciare (italianizzato) IeHoWah o Geova, che pero' significa dio terribile, cattivo.......
Queste sono conclusioni che non tengono conto delle culture e delle lingue precedenti all’ebraico, che hanno originato il suono (nome/verbo) del Tetragramma detto in seguito "sacro" dagli ebrei.
Nella bibbia ebraica odierna, il Tetragramma compare sia vocalizzato (con vocali) che senza vocali in tante parti.
Ecco la base del nostro semplice ragionamento:
La lingua dei Semiti (gli antichi nomadi del deserto arabo) e le relative sacre Letture dopo "l'uscita dal deserto" hanno dato origine (a causa di e varie contaminazioni con i popoli e le culture nelle quali si imbattevano di volta in volta) a tre grandi ceppi linguistici identificabili geograficamente come orientale, nord-occidentale e sud-occidentale.
Il ceppo nord-occidentale (nella regione siro-babilonese) si suddivide nelle lingue ugaritica, fenicia, ebraica e aramaica; ognuna con le sue tradizioni e credenze religiose.
La scrittura semitica era consonantica, cioè priva della trascrizione delle vocali. Una lettura consonantica si appoggia generalmente ad una conoscenza precedente dell'argomento del testo ed alla tradizione orale.
Il nome del dio semitico (nel ceppo nord-occidentale) che ha dato origine all'ebraico Yahweh e al fenicio Yao è stato trascritto in greco da Clemente di Alessandria come "Yaoué".
Non parliamo del "Dio ebraico" ma del "nome" ebraico dato al dio derivante dalle credenze del popolo semita.
Le trascrizioni dalle varie lingue derivanti del semitico sono contraddittorie e imprecise, basti pensare al grave errore di nominare lo stesso dio come "Geova" da parte dei "Testimoni di Geova" - TdG - (il nome di dio insegnato dai TdG, significa dio terribile, cattivo.......).
Noi identifichiamo Yahweh (nome errato) come Yaoué alla luce di questi semplici ragionamenti.
Solo in seguito si è "fantasticato" per avvolgerlo ancor più nel mistero”, sulla proibizione di scrivere questo nome e nel tempo anche la vocalizzazione giusta si è persa.
La proibizione dello scrivere (il nome) non è mai esistita, quella della pronuncia si, perché i sacerdoti ebrei avevano imposto la possibilità di vocalizzarlo solo al sommo sacerdote, una volta all’anno, quando egli entrava nel luogo santissimo del Tempio ebraico; tutto ciò per avere il controllo delle coscienze del popolo ed ergersi a mediatori fra il popolo ed il divino…….purtroppo ciò accade in tutte le religioni; i capi religiosi hanno sempre controllato l’informazione da fornire al popolo, in modo che esso dipendesse da loro….. i “sacer-doti” ovvero si sono auto nominati depositari del sacro, nascondendo la verità per il controllo delle coscienze…… e quindi del loro.... portafoglio !
Alla luce di tutte queste considerazioni e' di tutta evidenza che queste 4 lettere, YAOUE’, indicano sia l’Uomo quale Dio in stato di Manifestazione, sia l’Insieme di tutti gli esseri che esistono, sia lo Spirito, il Pensiero Universale che è OMniPresente (sempre ed ovunque presente in ogni forma creata e quindi anche nell’uOMo); la parola OMni deriva dalla radice sanscrita AUM od OM e questa radice ha generato anche la parola italiana uOMo e la parola AMen (nome di una grande divinità Egizia che tutti i cristani e gli ebrei, citano alla fine delle loro preghiere....); questa parola è stata e viene usata dagli Ebrei e dai Cristiani ogni volta che pregano senza rendersi conto che essi evocano il nome del dio Egizio e che essa esprime la forza del Dio/Uomo; da questa parola e' anche derivata la parola inglese MEN o MAN (tedesco) che significano sempre Uomo.
Inoltre questa parola/verbo YAOUÈ indica nel suo insieme anche l’Eternità: IO SONO (presente), IO ERO (passato), IO SARÒ (futuro), in parole povere indica l’ESSENTE, il Partecipante, COLUI che ha PERCEZIONE di SE, l’Esistenza Totale: Presente - Passato - Futuro, cioè:
Tutto ciò che vive ed ha percezione di SE; in parole semplici: l’Ego/IO e Dio sono sinonimi; l’Essere Uomo, è un Dio in fase di manifestazione ed il più delle volte non lo sa e non fa onore al proprio titolo di “Divino”, ecco i 2 lati della stessa medaglia, ovvero i due significati della stessa parola !!
In altre parole, l’Infinito si specchia nel in-Finito, per avere percezione di Sé e degli altri tendenti all’Infinito Sé; essi per definirsi si pongono nel Limite, per potersi sentire Vivi, Essenti e Partecipanti.
La parola “Infinito” nei suoi vari significati etimologici ha la verità inscritta nella parola stessa: dal dizionario di italiano....ciò che non ha limite..., ma ciò che si trova nelle sue variegate forme (scritte e sonore) nelle lingue antiche latino e greco, aggiunge altre definizioni utili per meglio comprendere questa “potente” parola: vedi dal latino = “in-finitus” (in, negazione di finitus), in greco è “apériron” e “aparé-phatos”, che sono divenute le radici della parola italiana “apparire”, ma introduce anche il concetto del “fato” = destino = anche phatologia-patologia=malattia; il "Phatos=fato", ciò che è stato annunziato, pre-destinato, ma che con un aggiunta di una “t” diviene “il fatto”, ciò che è fatto e quindi il fare, agire, creare.....e quindi il “fati-care”.
Ancor più, la parola latina “fatum”, deriva da “fari” che in italiano è un punto emanante luce, il faro, quindi energia...........
L’InFinito (ciò che contiene il tutto) è In Potenza d’Essere e questo in tutti i suoi Punti matematici (Enti-Buchi) che divengono eternamente Esseri/Essenti per caratteristica intrinseca propria dell’InFinito; la parola enTe significa anche “dentro di Te”.
L’InFinito quindi, non può che manifestarsi in InFiniti Enti o modi e MAI in uno solo ! quindi o Dio è dentro in tutte le forme, cioè è vivente in ogni tipo di manifestazione dell’InFinito nel Finito oppure non è OmniPresente, ne' OmniSciente. L’Infinito Assoluto = Olo-Mero
Definiamo la parola ENTE (Entita') = Micro Buco NERO-BIANCO che deforma lo Spazio-Tempo per "creare", movimentare, la sua indivuazione geometrica, cioe' un vortice di energia che si definisce ed indiviualizza l'Ente-ormai nel Finito, rispetto all'Infinito, il quale dalla sua "creazione", manifestAzione, segue la Legge sintropica dell'accumulo dell'InFormAzione all'InFinito. L'Ego/IO e' esattamente l'Ente che si InForma.
Ciò significa semplicemente che l’InFinito è il “Dio” dei religiosi ed Egli è manifestato in TUTTO ed in TUTTI gli esseri creati. Quindi l’Infinito è la Potenzialità della capacità di Essere, (il Moto, la Vita) cioè di esistere, di Comprendere di essere (quindi è anche l’Intelletto) e di Percepire di non essere soli, quindi è anche la Coscienza, e di vivere in ComPartecipAzione con gli altri Infiniti Esseri all’Infinito.
Come potrete osservare le varie edizioni moderne della Bibbia contengono molti errori di traduzione del testo scritto in Ebraico antico, la qual cosa ha portato una grande divisione tra gli uomini, in materia di religione e sul termine Dio.
Questi libri (detti sacri) sono stati mal tradotti da persone che trasmettevano nei nuovi segni grafici solo alcuni concetti e non tutti quelli che gli antichi alfabeti contenevano; è molto probabile che non conoscessero bene quei simboli/segni ed i loro profondi significati spirituali/concettuali.
Dunque il nostro Ego/IO è una parte (un Punto/Ente) integrante dell’Infinito, del Grande “Vuoto”, Eternamente inStabile ovvero in continuo moto; egli forma il proprio Spazio/Tempo, per avere un nuovo punto dal quale osservare la Manifestazione Infinita.
Un grande scienziato contemporaneo ha detto: “l’Universo è come un circuito auto eccitato, esiste per essere osservato ed osservandolo lo si fa esistere”. Il disegno grafico del serpente che si morde la coda, ritrovato in moltissime culture di popoli antichi, e' intimamente legato a questo semplice concetto ! concetto che si ritrova anche nella concezione Al-chemica (lo studio della chimica sacra = UROBORO) che e' quella dell'ottenere l'ORo dal piombo......(il che significa: r-affinare il pensiero dell'UOMo stesso, per mezzo del "fuoco" e della Pietra Filosofale, l'ignorante = il piombo, per ottenere la Luce della ConoScienza = cioe' l'Oro) concetto che viene simbolicamente indicato nell'Alchimia sacra proprio dal "serpente che si morde la coda"...
Quindi tutto ciò significa che “Dio”, l’InFinito, ha bisogno di tutti NOI per manifestare il Creato e vivendo, osservando, cioè facendo ciò che DOBBIAMO fare, in Armonia con le Leggi della Manifestazione, lo facciamo ESISTERE e quindi lo si rende Comprensibile, Visibile a TUTTO ed a TUTTI.
Le religioni moderne e sopra tutto quelle cosiddette monoteiste, hanno dimenticato quanto sopra esposto e hanno perso i veri significati di quel Sacro Nome che invece le religioni antiche (oltre i 2.500 anni or sono), conoscevano.
Queste nuove religioni hanno completamente dimenticato anche gli “dei/forze” della Natura e diviso, allontanato l’uomo da essa inventando un “dio” invisibile, impalpabile, incontrollabile e lontano, di conseguenza irraggiungibile (cioè illusorio), infatti essi dicono che dio è nei cieli e mai anche “qui”, dentro ogni cosa creata; così facendo hanno perso giustamente il contatto intimo, l’unione, il rispetto ed anche il timore degli dei/forze della Natura.
Ecco dove sta il seme dello sfruttamento e dell’inquinamento della Natura …..che solamente oggi vediamo concretizzarsi, ma che è stato insegnato, esportato, sopra tutto dalle nazioni “civilizzate e moderne” con religioni dominanti “monoteiste”.
Ci sono voluti 3.000 anni circa per vedere i nefandi aspetti di una profonda deviazione spirituale dell’uomo; altro che civiltà, questa e' profonda ignoranza, perché farsi del male da soli distruggendo il proprio habitat è la massima stupidità, nessun animale si comporta così.
La vera Conoscenza porta l’Uomo e la Natura verso l’evolversi di entrambi, non verso la propria o la altrui estinzione; infatti l’uomo cosiddetto “religioso” ha diviso se stesso da Dio e teso a dividere l’intera umanità e la Natura dal vero Dio cioè da Tutto ciò che Vive, portandolo verso la pazzia dell’auto distruzione e della divisione fra credenti ed atei, fra religioni Orientali e quelle Occidentali o fra quelle del Nord o del Sud del mondo e fra esse stesse, fra Cristiani e Musulmani od Ebrei od Induisti, ecc.
Aboliamo queste stupide divisioni e ritorniamo alla fratellanza universale espressa nelle definizioni concettuali estratti dalle 4 lettere di questo sacro nome YAOUE’
Dio è Amor, quindi amiamoci gli uni e gli altri, anche con coloro che non la pensano come noi ……rispettiamoci, partecipiamo in ogni situazione per poterla risolvere con il minor danno e per il bene di tutti……., aboliamo le religioni che dividono e torniamo subito alla purezza di queste meravigliose espressioni spirituali, perché Dio è Spirito, quindi pensiero……..
b) GEOMETRICO - Analogico (cercheremo di analizzare e definire la parola "Dio" - YHWH )
A questo punto vediamo anche di “osservare” la parola YAOUÈ da un altro Punto di Vista... (potreste in questo caso, volendo, sostituirla con il vostro nome proprio); questa parola è composta da più segni formati ognuno da più segmenti di linea (Olo-Mero), che si intersecano fra di loro e formanti un segno convenzionale chiamato lettera ed il vs nome e' un "insieme" di lettere......
Una Retta (linea) infinita e' composta da infiniti "meri" (Punti) - - - - - - - - il mero (nut-mero); Mero = il singolo “punto” dell’insieme retta. Olo-MERO e' quindi la scoperta dell’InFinito Assoluto; l’Olo-mero e’ il “grande pezzo” che contiene tutto anche preso in un frammento di se’, come i frattali che sono sempre identici a scale differenti….
"Il tempo non e’ una linea ma una serie di punti….istante" (T. Deshimaru)
Che cosa è una Retta - LINEA ? (vedi dizionario): “Essa è una figura Geometrica (cioè spaziale) che si estende solo in lunghezza ed è costituita dall’insieme di tutte le posizioni successive occupate da un PUNTO mobile, oppure un'insieme di tendenti infiniti PUNTI fissi od immobili”.
Ma che cosa è un Punto ? (vedi dizionario): “Il più semplice degli ENTI geometrici PRIVO di DIMENSIONI, cioè con spazio e tempo tendenti all’Infinito”, cioe' un Buco nero.
Che cos’è un Ente ? (vedi dizionario): “Qualsiasi Essere REALE o POSSIBILE”.
Siamo ritornati attraverso un altro “punto di vista” alla stessa definizione della radice AOUE, voce del verbo Essere (verbo intransitivo, con tempo/spazio Infinito), il quale coniugato al Presente suona così:
IO SONO, TU SEI, EGLI È, NOI SIAMO, VOI SIETE, ESSI SONO !
Abbiamo di nuovo la certezza che il nostro Ego/IO è un punto di osservazione dell’Infinito !
Infatti anche nel corpo umano vi e' il simbolo-rappresentazione di questo buco, e precisamente nell'IRIDE degli occhi...
..........L’iride si manifesta fisicamente nel centro esterno, dell’Uovo oculare, il globo oculare; quest’ultimo è la proiezione dell’Uovo energetico emanato.
o (CEI) Campo Psico Energetico Informato, nel quale viviamo e che quando siamo ammalati, diminuisce di dimensione e varia di colore; la cosiddetta “aura” è il suo primo segmento elettromagnetico; esso risuona con i colori dall’infrarosso all’ultravioletto nella materia ed è riflesso anche nei vari colori delle iridi che troviamo.
Nell’Uovo oculare è “inserito o proiettato” tutto il corpo umano; analogicamente l’Uovo o campo energetico informato contiene l’immagine, proiettata del corpo fisico ed è inserito a sua volta in un immenso “Corpo pensante”, la Vita nel corpo dell’UniVerso.
Il “buco pupillare”, è il riflesso dell’’Ego/IO e rappresenta nel finito, il “grande nulla” ovvero l’InFinito; ciò significa che l’Ego/IO è un Punto dell’Infinito che manifesta se stesso per comunicare con gli altri infiniti punti e quindi definirsi e definire l’Infinito; egli è proiettato/riflesso nel buco pupillare.
Saper creare e mantenere il processo Osmotico, lo scambio biochimico, elettromagnetico, informazionale, nei giusti rapporti fra l’Ego, il “buco nero” dell’Infinito e la Sua manifestazione, la fisicita': gli Elettroni, gli Atomi che compongono il Campo Psico Energetico Informato, le Molecole, le Cellule, gli Organi, i sistemi, l’Ambiente esterno l’Universo; ciò significa poter raccogliere il maggior numero di informazioni sulla Vita e vivere Godendo una Perfetta Salute.
L’Ego/IO/NOI, il “dentro” dello Spirito nel corpo, per comunicare con il “fuori”, l’Ambiente (per Ambiente si intende Tutto ciò che sta fra l’Ego ed i confini dell’Universo) e tendere così all’Infinito le sue Consapevolezze sulla Vita che tende all’Infinito.
Esiste una CoScienza dell’UniVerso, prodotta da Egli stesso e presente in ogni suo punto od Ente dell’Universo ed ora questa coScienza si interroga su cio’ che la generata.
L’auto coscienza dell’UniVerso e’ la proprieta’ intrinseca che Egli possiede di generare al suo interno ed in ogni punto di se, una qualche forma di vita intelligente, in grado di effettuare osservazioni su di se e sulle cause della propria esistenza (Principio Antropico).
Commenta