Mi stavo chiedendo in quanti modi sarebbe possibile rispondere in questo 3rd.
A) moralistico negativo: ma cos'hai da lamentarti, pensa a tutti quelli che stanno peggio di te.
B) moralistico positivo: concentrati su tutte le cose che ti sono andate bene, sicuramente ce ne saranno.
C) new age: tutto ciò che ti accade è fatto per determinare la tua crescita
D) new age 2: sicuramente ognuna di queste cose ha degli aspetti
positivi che magari al momento non vedi
E) punitivo: te lo sarai meritato
F) consolatorio: su, su, vedrai che le cose si aggiusteranno e tutto
andrà meglio
ecc ecc ecc
Commenti del genere e altri mille analoghi che si potrebbere fare contengono in qualche modo un giudizio, e un giudizio "negativo" implica che in qualche modo le cose non sono come dovrebbero essere
(o come vorremmo che fossero, che è più o meno lo stesso)
E mi sono chiesto, senza che ci sia una particolare relazione con il
messaggio e con la perfetta coscienza di aver scoperto l'acqua calda,
se giudicare costantemente tutto ciò che ci accade (migliore,
peggiore, negativo, bello, piacevole, ecc) non sia proprio la fonte del problema
Cioè, se io dico che 4 è il risultato di 2+2 non emetto
un "giudizio"; ne prendo semplicemente atto e, se è il caso, utilizzo questa informazione
Ora, tutto ciò che ci accade è in qualche modo un'informazione, che
possiamo decidere di utilizzare. Caricarla di un giudizio, positivo o
negativo che sia, mi sembra che in qualche modo la renda più difficile da maneggiare, e aggiunga elementi inutili.
(mi viene in mente la differenza tra uno psicotico e un nevrotico: il
primo crede che 2+2 faccia 5, il secondo sa che fa 4, ma questo lo rende nervoso...)
A) moralistico negativo: ma cos'hai da lamentarti, pensa a tutti quelli che stanno peggio di te.
B) moralistico positivo: concentrati su tutte le cose che ti sono andate bene, sicuramente ce ne saranno.
C) new age: tutto ciò che ti accade è fatto per determinare la tua crescita
D) new age 2: sicuramente ognuna di queste cose ha degli aspetti
positivi che magari al momento non vedi
E) punitivo: te lo sarai meritato
F) consolatorio: su, su, vedrai che le cose si aggiusteranno e tutto
andrà meglio
ecc ecc ecc
Commenti del genere e altri mille analoghi che si potrebbere fare contengono in qualche modo un giudizio, e un giudizio "negativo" implica che in qualche modo le cose non sono come dovrebbero essere
(o come vorremmo che fossero, che è più o meno lo stesso)
E mi sono chiesto, senza che ci sia una particolare relazione con il
messaggio e con la perfetta coscienza di aver scoperto l'acqua calda,
se giudicare costantemente tutto ciò che ci accade (migliore,
peggiore, negativo, bello, piacevole, ecc) non sia proprio la fonte del problema
Cioè, se io dico che 4 è il risultato di 2+2 non emetto
un "giudizio"; ne prendo semplicemente atto e, se è il caso, utilizzo questa informazione
Ora, tutto ciò che ci accade è in qualche modo un'informazione, che
possiamo decidere di utilizzare. Caricarla di un giudizio, positivo o
negativo che sia, mi sembra che in qualche modo la renda più difficile da maneggiare, e aggiunga elementi inutili.
(mi viene in mente la differenza tra uno psicotico e un nevrotico: il
primo crede che 2+2 faccia 5, il secondo sa che fa 4, ma questo lo rende nervoso...)
Commenta