Annuncia il party via Web: casa distrutta
Il testo del messaggio è stato modificato a insaputa della 17enne che organizzava la festa e ha richiamato l'attenzione dei vandali
LONDRA - Ha avuto la brillante idea di organizzare per il giorno di Pasquetta un "web party" a casa sua visto che i suoi genitori erano assenti. Ma quando il martedi mattina i genitori sono tornati a casa, hanno trovato l'abitazione semidistrutta, sporca e con danni che superavano i 30 mila euro. Involontaria protagonista della storia la 17enne inglese Rachael Bell che lo scorso lunedi ha deciso di organizzare dal sito MySpace un party nella sua casa di Woodstone Village, a County Durham nell'Inghilterra settentrionale. Ma la sua pubblicità online è stata modificata da qualche buontempone che ha invitato la gente al party per «sfasciare la tipica casa di famiglia».
PERSONE - Al party si sono presentate oltre 200 persone che seguendo le indicazioni dell'invito sul Web hanno portato decine di litri di birra e alcool e alla fine si sono divertiti a distruggere e a rubare le cose preziose presenti in casa: alcuni ragazzi hanno anche urinato sul vestito da sposa della madre della ragazza, hanno rubato denaro e gioielli, hanno spento sigarette sulla moquette, hanno vomitato ovunque e hanno sbarrato con barricate le porte posteriori della casa per impedire ai vicini, stanchi dei rumori notturi, di entrare nell'abitazione.
POLIZIA - Inevitabile l'arrivo della polizia con conseguente fuga dei teppisti: secondo i vicini dalle 9.30 della sera davanti alla casa dei Bell sono sbarcati numerosi taxi e minibus dai quali sono scesi centinaia di ragazzi carichi di bottiglie di birra e alcool. "Sono disgustata da quello che è successo" afferma Elaine Bell, madre della giovane ragazza che ha organizzato il party. "Mi stavo sentendo male quando sono entrata in casa. Rachel ha perso la mia fiducia. Le avevo detto che non volevo nessun ragazzo in casa mentre ero fuori e soprattutto non volevo che si bevesse"
CRITICHE - I vicini hanno severamente criticato l'operato della polizia che non è intervenuto subito e che ha evitato di arrestare i teppisti quando è giunta sul luogo. Secondo la polizia molti dei teppisti che sono intervenuti alla festa hanno fatto centinaia di chilometri e non abitano nei pressi dell'abitazione della famiglia Bell. La diciassettenne ha cercato di giustificarsi affermando che al massimo si aspettava che venissero 40 persone, ma molto presto si è resa conto che le sue previsioni erano sbagliate: «Il party doveva iniziare alle 10, ma già alle nove e trenta abbiamo visto persone scendere dalle macchine. Non li abbiamo riconosciuti e abbiamo sprangato la porta, ma essi si sono arrampicati e sono entrati dalla finestra». La più triste sembra essere la madre della giovane: «La mia casa è stata violentata. Abbiamo sempre mantenuto quest'abitazione immacolata. Adesso ci sentiamo dei senza tetto. Non possiamo più vivere qui».
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