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  • Mr. Heavy Duty
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    #76
    il disinteresse: secondo la qualità un oggetto è bello solo se è tale disinteressatamente quindi non per il suo possesso o per interessi di ordine morale, utilitaristico ma solo per la sua rappresentazione.

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    • l'osservatore
      Bodyweb Senior
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      #77
      Originariamente Scritto da Mr. Heavy Duty Visualizza Messaggio
      il disinteresse: secondo la qualità un oggetto è bello solo se è tale disinteressatamente quindi non per il suo possesso o per interessi di ordine morale, utilitaristico ma solo per la sua rappresentazione.

      ah ecco perche la mi ex mi piace di piu adesso

      ache se è bona uguale a prima

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      • Mr. Heavy Duty
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        #78
        Semplicemente Osservatore, siamo noi che diamo valore alle cose non sono le cose che hanno valore in se.
        Chiudo e aspetto la rep

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        • thecousin
          Bodyweb Member
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          #79
          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
          però era un bel personaggio da romanzo se restava com'era...
          Ma mica uno deve per forza "uniformarsi" se conduce una vita "normale". Basta tenere bene a mente le priorità personali.

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          • Arturo Bandini
            million dollar boy
            • Aug 2003
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            #80
            Originariamente Scritto da thecousin Visualizza Messaggio
            Ma mica uno deve per forza "uniformarsi" se conduce una vita "normale". Basta tenere bene a mente le priorità personali.
            no, ok, ma da un punto di vista letterario i casi umani sono più interessanti

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            • thecousin
              Bodyweb Member
              • Apr 2006
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              #81
              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
              no, ok, ma da un punto di vista letterario i casi umani sono più interessanti
              beh certo. Ovvio che, tenedo presente che il 99,99% di quelli che leggeranno il libro saranno stronzi che stanno in ufficio 8 ore al giorno, mica puoi scrivere il libro su uno stronzo che sta in ufficio 8 ore al giorno.

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              • 0positivo
                Bodyweb Senior
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                #82
                La felicità è una condizione di benessere dell'essere umano.

                L'uomo fin dalla sua creazione ricerca questo stato di benessere. La felicità è quell'insieme di emozioni e sensazioni del corpo e dell'intelletto che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita.

                La felicità può essere il raggiungimento di un desiderio, la soddisfazione di vederlo realizzato. Il mondo pubblicitario sa bene che il consumo parte da un desiderio (o problema) e l'acquisto del bene produce piacere e quindi felicità infatti se il desiderio (o problema) non c'è loro lo creano. Il bisogno di felicità, sotto il profilo psicologico, può essere anche una soluzione ad un problema e la soluzione del problema dà l'appagamento quindi gioia.
                La felicità si sviluppa sia in senso intellettuale sia materiale, sia fisico sia psichico, sia affettivo sia emozionale.
                Per fare degli esempi pratici su come il valore della felicità cambi anche in virtù della cultura e del contesto ambientale la felicità può essere un sorriso di un bambino, o l'acquisto di una villa con piscina, può essere un matrimonio, o la conquista dell'everest, la pace dei sensi o la vincita dei mondiali.
                Nel terzo mondo il raggiungimento di una ciotola di riso (bisogno primario) è felicità. Nei paesi ricchi il comprare un auto di lusso (bisogno sovrastrutturato) è felicità. Sono due emozioni non comparabili ma che fanno parte della felicità umana.
                Seconodo teorie contemporanee (tra cui Giuliana Proietti) la felicità è provare ciò che esiste di bello nella vita. Non è una emozione oggettiva ma una capacità individuale, non è casuale come un evento del destino ma una capacità da scoprire ed imparare. Bisogna imparare ad essere felici. La felicità non è inseguire i sogni ed aspettative di domani, ma al contrario cecare di godere di quello che sia ha oggi. La felicità non è nel futuro, ma solo nel presente. La felicità è uno stato di gioia solo del presente. Spesso si scambia l'inseguimento dei soldi, del benessere, della fama, del successo, del potere come se il loro ragiungimento dia la senzazione di felicità. Niente di più sbagliato in quanto questo atteggiamento crea ansia che è in constrasto con lo stato della felicità. La corsa ci rende schiavi del sistema, se uno è schiavo non è libero e quindi non è felice, solo la libertà dal sistema ci fa vedere il presente e ci fa gioire di quello che ci circonda.

                L'uomo ha delle necessità primarie, secondarie e sovrastrutturate, di solito l'appagamento di queste necessità e il raggiungimento dell'obiettivo dettato da un bisogno procura gioia da cui deriva anche la felicità.
                La felicità studiata sotto il profilo dei bisogni (primari, secondari, etc) porta a valutazioni e definizioni non solo psicologiche e filosofiche diverse ma anche materiali per questo motivo la felicità è stato ed è studio di ogni scienza umanistica. Rimane chiaro che la divisione è fatta per chiarire le varie componenti di quello che è lo stato della felicità della persona ma essendo l'uomo una unità indissolubile di psiche-corpo-spirito è chiaro che si parla sempre di tutte le componenti che si influenzano tra di loro. Se mi fa male un piede è molto più facile che sarò triste piuttosto che allegro e felice.

                La felicità appartiene alla sfera del trascendente per quanto riguarda la sua sostanza definitiva, oggetto della ricerca dell'individuo. Essa però possiede a sua volta un fondamentale caposaldo nella condizione immanente dell'io, frutto della soddisfazione di bisogni primari dovuti agli istinti e agli impulsi biologici, quali ad esempio la fame, il sonno, l'appagamento sessuale. Essi possono essere considerati come parte integrante della felicità, ma non come unica costituente della stessa. I bisogni biologici creano una condizione di attesa e di infelicità che tende a risolversi nel momento in cui si appaghi il proprio bisogno primario: l'appagamento ottiene una condizione di serenità e di tranquillità che produce felicità biologica, identificabile con il piacere, la quale influenza anche le altre componenti come la psiche e lo spirito, ciononostante l'appagamento biologico è sottoposto ad una temporaneità irrevocabile, frutto del continuo ripresentarsi di pulsioni e istinti dopo il breve periodo di compimento degli stessi.

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                • l'osservatore
                  Bodyweb Senior
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                  #83
                  positivo

                  ma ti stai facendo?

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                  • 0positivo
                    Bodyweb Senior
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                    #84
                    Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.
                    Albert Einstein

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                    • 0positivo
                      Bodyweb Senior
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                      #85
                      Originariamente Scritto da l'osservatore Visualizza Messaggio
                      positivo

                      ma ti stai facendo?
                      ... i cazzi miei

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                      • l'osservatore
                        Bodyweb Senior
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                        #86
                        Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggio
                        Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.
                        Albert Einstein
                        ecco va meglio

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                        • 0positivo
                          Bodyweb Senior
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                          #87
                          La felicità è un modo di vedere.
                          Ojetti, Ugo

                          C'è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici.
                          Schopenhauer, Arthur

                          Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
                          Châtelet, Émilie du

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                          • l'osservatore
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                            Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggio
                            La felicità è un modo di vedere.
                            Ojetti, Ugo

                            C'è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici.
                            Schopenhauer, Arthur

                            Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
                            Châtelet, Émilie du
                            molto belle

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                            • Arturo Bandini
                              million dollar boy
                              • Aug 2003
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                              i do not want what i haven't got (sinead o' connor)

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