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questa è una domanda da cui ripartire per una discussione seria. adesso però devo uscire perchè mi aspettano i riti del venerdì santo.
Ci vediamo a l ritorno.
Scusami se ti ho offeso.
E' sempre la stessa domanda.... Scusa per le faccine, sono piegato a terra !!!!
Ok, ne riparliamo quando capiterà l'occasione
Scusami, non ho letto le tue domande perché rispondevo (l'apparente parlar forbito richiede tempo e ponderazione) ai post.
Tornando seri, lascia comunque che ti dia un consiglio.
Capisco l'antipatia nei miei confronti, ma non lasciare (in generale, non parlo solo per me e di questa discussione) che queste sensazioni "a pelle" ti precludano il pensiero del tuo interlocutore. Ascolta, cerca di capire cosa dice e intende (non è necessario né richiesto di rispondere con vaniloqui e senza cognizione) e se ritieni di averlo colto puoi decidere di contrapporre il tuo pensiero (se ne hai uno) senza imporlo né gettando scredito sulle idee altrui.
Come ti è stato fatto notare, questo si chiama "discussione costruttiva".
Del resto si può fare tranquillamente a meno.
Bene, ora che hai terminato il tuo bel vaniloquio che serve solo ad autogratificarti e null'altro, vuoi rispondere alle stesse semplicissime domanda che, fatte per la 7° volta non trovano ancora una risposta ?
1) Perchè il messaggio del corano è errato mentre quello della chiesa cattolica apostolica romana è dogmaticamente immacolato e perfetto ?
2) Perchè Ruini non se ne stà zitto e non fa parlare Dio o Gesù al suo posto ? Perchè non esiste ? O perchè a dio piace giocare a nascondino ?
Immagino che anche tu ora avrai da fare ora dopo 3 pagine di non risposte
Last edited by richard; 12-03-2011, 01:17:46.
Motivo: rimosso dato personale in quote
Bene, ora che hai terminato il tuo bel vaniloquio che serve solo ad autogratificarti e null'altro, vuoi rispondere alle stesse semplicissime domanda che, fatte per la 7° volta non trovano ancora una risposta ?
Non ho voglia di risponderti.
Mi sembrava giusto firmarmi, per solidarietà, visto che tu ti firmi di default su ognuno dei tuoi (soliloqui, oltre che vaniloqui).
Comunque sai che non arriveremo da nessuna parte, no?
E' come se io ti facessi questa domanda:
Perché sei innamorato e hai sposato (se sei sposato e innamorato puoi capirmi) tua moglie e non quella strafiga della vicina: solo tu sai perché l'hai scelta e, per quello che tu possa ora raccontarmi di lei (pregi, difetti, comportamenti, ...), dubito che mi faresti innamorare (perché, alla fin fine, di questo si tratta).
Perché sei innamorato e hai sposato (se sei sposato e innamorato puoi capirmi) tua moglie e non quella strafiga della vicina: solo tu sai perché l'hai scelta e, per quello che tu possa ora raccontarmi di lei (pregi, difetti, comportamenti, ...), dubito che mi faresti innamorare (perché, alla fin fine, di questo si tratta).
Io mi sono sposato perchè mia moglie vale come 1.000.000 delle "squinziette" delle quali parli, non ha nulla a che fare con l'esteriorità
I rapporti interpersonali, le relazioni affettive, sono nettamente diverse dall'infinito oltre la vita.
Direi che come paragone è un pò debolino, non regge, la mia è una scelta del tutto personale, non vado a dire agli altri che devono sposarsi mia moglie, scrivere libri su come comportarsi a letto e che devono fare qui o che devono fare la , tantomeno pretendo di insegnare agli altri come comportarsi per LA VITA INTERA ed ANCHE DOPO LA MORTE
L'innamoramento è un altra di quelle cose non ben definite e dalla quale mi astengo dal dare spiegazioni, vedi è qui la differenza, un agnostico si ferma, il credente finge di conoscere le risposte e pretende di insegnarle agli altri educandoli in questa sorta di strumentalizzazione della superstizione.
Possiamo parlare all'infinito di religione, di dio, di chiesa, ce ne usciremmo con frasi bellissime, epiteti fantastici e molto rincuorati, in effetti chi è che diceva non c'è nulla che ti riscalda di più di un buon bicchiere di rum e della vera religione ?
Ma alla base di cio che cosa c'è ? Credo ? La fede ? Schopenhauer diceva : "O si pensa o si crede"
E poi... ancora :
Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi, e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori - Gene Roddenberry
Per quel che mi ricordo, non c'è una parola di lode all'intelligenza, nelle Sacre Scritture - Bertrand Russell
Nessuno che abbia senso dell'humor ha mai fondato una religione - Robert Green Ingersoll
Un libero pensiero al giorno toglie il dogma di torno - Maria Mantello
Fede è credere ciò che sai che non è così - Mark Twain
I rapporti interpersonali, le relazioni affettive, sono nettamente diverse dall'infinito oltre la vita.
E cosa ne sai? sei mica già morto? Per come la vedo io anche quell'infinito oltre la vita è un innamoramento.
Direi che come paragone è un pò debolino, non regge, la mia è una scelta del tutto personale,
Io spero che sia così per ogni scelta.
non vado a dire agli altri che devono sposarsi mia moglie, scrivere libri su come comportarsi a letto e che devono fare qui o che devono fare la , tantomeno pretendo di insegnare agli altri come comportarsi per LA VITA INTERA ed ANCHE DOPO LA MORTE
Ti dirò che io tutte queste imposizioni non le sento. Le istituzioni religiose cadono spesso in vere e proprie ingerenze, ma uno spirito libero sa andare oltre.
E' ovvio che le strumentalizzazioni siano da condannare sempre, ma questo si estende a tutti gli ambiti, religioso, politico, scientifico, ...
L'innamoramento è un altra di quelle cose non ben definite e dalla quale mi astengo dal dare spiegazioni, vedi è qui la differenza, un agnostico si ferma,
Se devo essere sincero la tua posizione mi è sembrata non proprio da agnostico, ma da "fervente" non credente (che come ti avevo fatto notare, sembra avere molto in comune con la "fede cieca"). Ora capisco che forse attui una forma di contrappeso alla tua idea di "religione imposta".
il credente finge di conoscere le risposte e pretende di insegnarle agli altri educandoli in questa sorta di strumentalizzazione della superstizione.
Il credente non può insegnare un bel niente (proprio come un innamorato non può insegnare agli altri ad amare l'oggetto del suo amore).
Può solo raccontare (a volte con orgoglio) e testimoniare la propria esperienza personale cioè come è accaduto di essersi innamorato.
Possiamo parlare all'infinito di religione, di dio, di chiesa, ce ne usciremmo con frasi bellissime, epiteti fantastici e molto rincuorati, in effetti chi è che diceva non c'è nulla che ti riscalda di più di un buon bicchiere di rum e della vera religione ?
Non sottovalutere lo spirito religioso di Alberto ...
La scienza e il progresso non possono escludere (e non lo fanno) le realta non riproducibili (o, se vuoi, non sperimentabili), come ti dicevo.
Esistono realtà non sperimentate (che sanno di "miracoli") di cui impariamo a comprendere e attuare la riproducibilità (e diventano scienza).
Ogni nuova conoscenza scaturisce sempre da un miracolo: ad un certo punto lo strumento di misura (che contiene solo le nostre conoscenze perché su di esse si basa) rileva una realtà che sembra non appartenergli (il miracolo). Da quella realtà nasce la nuova conoscenza (e nuovi strumenti e mezzi per valutare la realtà).
Per questo la scienza non può escludere realta oltre quelle esistenti.
Ma alla base di cio che cosa c'è ? Credo ? La fede ? Schopenhauer diceva : "O si pensa o si crede"
E io ti rispondo che, secondo me, nessuno è più inadatto ad esprimere aforismi sulla Fede di chi fede non ha.
Su cosa basa il suo pensiero? Questa è già una forma di strumentalizzazione.
E poi... ancora :
Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi, e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori - Gene Roddenberry
Per quel che mi ricordo, non c'è una parola di lode all'intelligenza, nelle Sacre Scritture - Bertrand Russell
Nessuno che abbia senso dell'humor ha mai fondato una religione - Robert Green Ingersoll
Un libero pensiero al giorno toglie il dogma di torno - Maria Mantello
Fede è credere ciò che sai che non è così - Mark Twain
Ti preferisco quando esponi il tuo pensiero e parli delle tue esperienze personali.
Ogni nuova conoscenza scaturisce sempre da un miracolo: ad un certo punto lo strumento di misura (che contiene solo le nostre conoscenze perché su di esse si basa) rileva una realtà che sembra non appartenergli (il miracolo). Da quella realtà nasce la nuova conoscenza (e nuovi strumenti e mezzi per valutare la realtà).
Per questo la scienza non può escludere realta oltre quelle esistenti.
Perdona, ma ora il tempo diventa tiranno per me. Qui posso concordare con te, la scienza non può misurare certe cose poichè non dispone degli strumenti, la religione finge di averli.
Non puoi misurare la temperatura di un liquido con un sasso !
Non puoi misurare la velocità di un treno con una mela !
La religione, proprio come la scienza e come noi non dispne degli strumenti necessari.
Ti dirò che io tutte queste imposizioni non le sento. Le istituzioni religiose cadono spesso in vere e proprie ingerenze, ma uno spirito libero sa andare oltre.
E' ovvio che le strumentalizzazioni siano da condannare sempre, ma questo si estende a tutti gli ambiti, religioso, politico, scientifico, ...
Perdona, ma ora il tempo diventa tiranno per me. Qui posso concordare con te, la scienza non può misurare certe cose poichè non dispone degli strumenti, la religione finge di averli.
Non puoi misurare la temperatura di un liquido con un sasso !
Non puoi misurare la velocità di un treno con una mela !
La religione, proprio come la scienza e come noi non dispne degli strumenti necessari.
Preferisco parlare di fede (proprio per includere tutte le religioni e le forme di religiosità). La fede ha strumenti che non competono alle realtà riproducibili (che sono materia scientifica) e non può fingere di avere strumenti per descrivere le realtà sperimentabili. Sono due piani distinti e non in contraddizione.
Credo che lo strumento fondamentale della fede sia l'assunzione: fissa per veri dei principi e da questi decuce verità che competono tipicamente al piano interiore e non (ancora, almeno) rilevabile con la mera sperimentazione.
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