è qualche giorno che rimugino sul fatto che gli uomini, ognuno chiuso nella sua casa, nella sua famiglia, nella sua vita, sono sconosciuti gli uni agli altri e gli uni agli altri ostili.
Credo che il punto sia questo: sconosciuti perchè ognuno vive per sè, certo, e chiuso nel suo miserabile regno, in cui vale solo ciò che è funzionale alle esigenze proprie: alle esigenze della propria famiglia, quindi al per sè, non essendo la famiglia un' entità preesistente, ma qualcosa che l' individuo per sè ha creato.
Ma sconosciuti soprattutto nel non percepire degli altri la realtà, e comunque non curarsene, concentrati esclusivamente sul proprio unico.
Ecco quindi: sconosciuti perchè in essi non vi è empatia per l' altro da sè (la famiglia e gli amici non sono l' altro, ma una propaggine egoistica e narcisistica dell' IO), non ne indagano le motivazioni, non lo odiano nè lo amano, ma guardano a lui come a un oggetto: un portatore di altre automobili, altro denaro, altre case. Tutto qui... e infatti il pazzo e il mendicante, non avendo niente, vengono ignorati: diventano persone invisibili.
e in questo io sono di più: perchè agli altri penso continuamente, e cerco di capirli, e li odio.
un rammarico, un rimpianto, forse solo ribrezzo: ma io so che gli altri esistono, e nell' odio gli sono vicino, gli voglio bene, mentre essi vivono e si muovono senza occhi nello spazio.
Credo che il punto sia questo: sconosciuti perchè ognuno vive per sè, certo, e chiuso nel suo miserabile regno, in cui vale solo ciò che è funzionale alle esigenze proprie: alle esigenze della propria famiglia, quindi al per sè, non essendo la famiglia un' entità preesistente, ma qualcosa che l' individuo per sè ha creato.
Ma sconosciuti soprattutto nel non percepire degli altri la realtà, e comunque non curarsene, concentrati esclusivamente sul proprio unico.
Ecco quindi: sconosciuti perchè in essi non vi è empatia per l' altro da sè (la famiglia e gli amici non sono l' altro, ma una propaggine egoistica e narcisistica dell' IO), non ne indagano le motivazioni, non lo odiano nè lo amano, ma guardano a lui come a un oggetto: un portatore di altre automobili, altro denaro, altre case. Tutto qui... e infatti il pazzo e il mendicante, non avendo niente, vengono ignorati: diventano persone invisibili.
e in questo io sono di più: perchè agli altri penso continuamente, e cerco di capirli, e li odio.
un rammarico, un rimpianto, forse solo ribrezzo: ma io so che gli altri esistono, e nell' odio gli sono vicino, gli voglio bene, mentre essi vivono e si muovono senza occhi nello spazio.
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