clima sempre più acceso...

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  • Arturo Bandini
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    clima sempre più acceso...

    ...intorno ad Endesa. Nel giorno in cui Enel ed Acciona ufficializzano l'esistenza di trattative per il lancio di un'Opa totalitaria congiunta, a guastare la festa arrivano i paletti della Consob spagnola. La Cnmv blocca l'iniziativa italo-spagnola per almeno sei mesi e dà a E.On la possibilità di rivedere al rialzo la propria offerta per Endesa. Una chance che il colosso tedesco sembra ben determinato a sfruttare nel breve tempo concesso dall'Autorità, che scade già lunedì prossimo. Una situazione sempre più intricata, in cui la Consob italiana vuole vederci chiaro. In questa direzione arriva la richiesta della Commissione di Lamberto Cardia, perché l'Enel commenti prima della riapertura del mercato lunedì mattina le decisioni prese oggi dall'Autorità spagnola.

    "Sono in corso negoziazioni in stato avanzato con Acciona, sebbene al momento esse non abbiano portato ancora alla conclusione di un accordo definitivo", recita un comunicato emesso da Enel in mattinata, a conferma delle indiscrezioni di stampa uscite nella giornata di ieri che fissavano a 41 euro il prezzo d'offerta. Le trattative, si legge, "hanno a oggetto il possibile sviluppo di un progetto congiunto su Endesa" nel caso in cui l'offerta di E.On non dovesse raccogliere il 50% del capitale della società iberica. "E' un accordo fra pari, fra un italiano e uno spagnolo che gestiranno insieme questa azienda", ha spiegato il presidente di Enel, Piero Gnudi, con la stampa che fornisce già i dettagli di un'intesa che affiderebbe la presidenza della nuova società a José Manuel Entrecanales, numero uno di Acciona, affiancato da un amministratore delegato italiano. Con E.On ormai apparentemente fuorigioco, che annunciava di voler "esaminare le conseguenze legali degli ultimi sviluppi", per le ambizioni italo-spagnole è arrivata la doccia fredda della nota con cui la Cnmv bloccava di fatto l'offerta di Enel ed Acciona per i sei mesi successivi alla conclusione del periodo di offerta tedesca. Il "semplice annuncio che Enel ed Acciona potranno presentare un'Opa a prezzo superiore di quello di E.On potrebbe disturbare lo sviluppo" dell'offerta del gruppo tedesco, spiega la Consob di Madrid, che ha concesso a E.On la quarta e ultima possibilità di rilanciare. Il 21 febbraio 2006 E.On aveva messo sul piatto 27,5 euro, per poi salire a 35 euro dopo l'ingresso di Acciona ed infine ufficializzare il prezzo d'Opa a 38,75 euro un mese fa, dopo il ritiro di Gas Natural dalla contesa.

    L'unica possibilità per Enel ed Acciona per stringere i tempi sull'operazione è che E.On decida di rinunciare all'offerta prima della sua naturale conclusione. Un'eventualità che, anche alla luce delle indiscrezioni che vogliono il gruppo tedesco pronto a valutare l'ennesimo rialzo, sembra essere lontana. L'annuncio di Enel non è piaciuto al mercato, che ha punito il titolo con un -1,14%, nonostante dagli analisti siano arrivati commenti positivi sull'impatto strategico dell'operazione, "ancora più che con Suez" dichiarano. Il timore maggiore al momento è quello di un taglio del rating sul debito, a causa del notevole esborso finanziario collegato all'operazione. Oggi comunque Standard& Poor's ha confermato il rating in attesa degli sviluppi della vicenda. La vicenda ha invece incontrato il favore del ministro per lo sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, secondo il quale si tratta della dimostrazione che "in questo paese esistono soggetti in grado di prendere iniziative a livello europeo e di partecipare alla fase di consolidamento in Europa alla pari di altri gruppi".
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