Originariamente Scritto da gabriele81
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Non siamo nella russia pre-Gorbaciov, oggi anche i sassi sanno che in un'economia aperta e non pianificata imporre limiti salariali ad un competitor che si trova in un sistema dove i concorrenti non hanno limiti legali significa condannare il primo al fallimento.
Scaroni, il manager pubblico (semi-pubblico) + pagato d'Italia, prende circa 20 milioni di euro l'anno. Aggiungo che se sono davvero 20 e basta sono anche pochi.
Potremmo mettere un limite a 250.000 euro, ma allora i dirigenti ENI se ne andrebbero in massa e sarebbero assunti immediatamente da Exxon, Chevron ecc.. Solo i peggiori sfigati dirigerebbero una compagnia come l'ENI x quella somma: chiunque avesse competenze di medio-alto livello, dopo un periodo formativo, andrebbe altrove. Con il risultato che, se ora ENI produce utili x un milione di euro l'ora, in qualche anno sarebbe al collasso.
Il problema della RAI non sono i compensi ai collaboratori esterni, o l'acquisto per milioni di alcuni programmi (non so se la RAI produce direttamente il festival di San Remo o lo acquista...molte trasmissioni le acquista ed i compensi di attori e conduttori sono trattati tra questi ed il produttore ce poi vende il prodotto confezionato alla rai)...sono l'assunzione di forse 2-3.000 persone in + rispetto alle esigenze reali dell'azienda e della scelta di molti dipendenti sulla base di logiche non di mercato ma politiche (inevitabile finchè i proprietari azionisti ed i regolatori-contrrollori dell'azienda sono governo e parlamento italiano), oltre a difetti nelle procedure contabili (occorrerebbero contabilità separate per le entrate del canone e le uscite di "servizio pubblico" da una parte e dall'altra le attività di mercato)
Si può discutere sul concetto di giustizia e chiedersi se il mercato, che forma i prezzi (ed anche i salari) sia giusto per definizione o sia eticamente ingiusto, ma cercare di imporsi sul mercato con una pianificazione leninista è pura follia, come ha ampiamente dimostrato la teoria economica e l'esperienza storica.
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