Berlusconi ha detto che chi vota a sinistra è un coglione.
Per la legge transitiva: i gay sono tutti coglioni.
Capito Niko?
«Non posso parlare più di donne»
Comizio a Monza di Berlusconi, che ironizza sulla lite con Veronica. Battuta anche sui gay: «Stanno tutti dall'altra parte»
Il presidente di Fi, Berlusconi (Lapresse)
MONZA - «Ora tutti i giovani sono molto più alti e molto più belli rispetto alla mia epoca, e anche le donne perché ci sono la chirurgia estetica, le creme. Ma non parliamone, non ne posso più parlare...». Silvio Berlusconi ironizza così sulla lite casalinga tra lui e la moglie Veronica Lario e non riesce a frenare il sorriso e la battuta. E infatti gli sfugge un'altra gaffe a sfondo machista. «I gay stanno tutti dall'altra parte» dice scherzando rivolto al candidato sindaco di Monza del centrodestra, Marco Mariani che di secondo nome fa casualmente Maria. «Marco Maria mi piace il tuo secondo nome perché un po' di intuito femminile fa bene. Le donne arrivano in politica e anche altrove a soluzioni concrete senza passare attraverso i circuiti per cui passiamo noi uomini». E ancora: «I gay sono tutti dall'altra parte». Se si riferiva al fatto che votano tutti quanti a sinistra, non è chiaro. Così però lo interpretano in tanti, compreso Casini che seduto su un divanetto del Transatlantico se la ridacchia: «Domani sarà costretto a scrivere un'altra lettera di scuse».
MISSIONE KABUL - Ma la battuta sui gay è solo la prima di una lunga fila di attacchi del leader di Forza Italia. Passando a temi più politici, assicura che voterà per il proseguimento della missione italiana in Afghanistan. E vuole rimarcare l'anti-americanismo emerso dopo che Prodi ha detto sì all'ampliamento della base di Vicenza, «un anti-americanismo della sinistra tanto a tenere in scacco la maggioranza, così da andare a distruggere tutto il lavoro che abbiamo fatto perché l'Italia tornasse ad essere protagonista sulla scena mondiale».
L'ex premier è sicuro di tornare a Palazzo Chigi. «Questa parentesi si chiuderà e torneremo noi, con il nostro spirito imprenditoriale, a governare». La prima spallata arriverà con il test delle amministrative di primavera. Quel voto «non è e non sarà soltanto un fatto amministrativo». «Milioni di italiani - ne è convinto Berlusconi - andranno alle urne, è un gesto importante che dovrà dimostrare che la sinistra non è maggioranza nel Paese. I sondaggi lo dicono, le elezioni dovranno dimostrarlo. Il centrodestra è la maggioranza in Italia».
TROPPE TASSE - L'ex premier torna anche a cavalcare il suo cavallo di battaglia e cioè la pressione fiscale in Italia, definita «eccessiva» spiegando che quando questa va «oltre il 33%, questo fa nascere in noi una giustificazione morale a eludere le tasse».
BROGLI E PISANU - Dalla trasferta brianzola viene rilanciata l'accusa di brogli elettorali e la richiesta che le schede vengano ricontate. «Quella sera - dice Berlusconi ricordando la notte elettorale dello scorso aprile- il ministro Pisanu venne da me e disse che avevamo vinto per centomila voti alla Camera e per duecentomila al Senato. Invece deve essere successo qualcosa di strano, tanto più che sono scomparse rispetto alle elezioni precedenti un sacco di schede bianche. È anche sul voto degli italiani all'estero le cose non sono chiare».
Per la legge transitiva: i gay sono tutti coglioni.
Capito Niko?
«Non posso parlare più di donne»
Comizio a Monza di Berlusconi, che ironizza sulla lite con Veronica. Battuta anche sui gay: «Stanno tutti dall'altra parte»
Il presidente di Fi, Berlusconi (Lapresse)
MONZA - «Ora tutti i giovani sono molto più alti e molto più belli rispetto alla mia epoca, e anche le donne perché ci sono la chirurgia estetica, le creme. Ma non parliamone, non ne posso più parlare...». Silvio Berlusconi ironizza così sulla lite casalinga tra lui e la moglie Veronica Lario e non riesce a frenare il sorriso e la battuta. E infatti gli sfugge un'altra gaffe a sfondo machista. «I gay stanno tutti dall'altra parte» dice scherzando rivolto al candidato sindaco di Monza del centrodestra, Marco Mariani che di secondo nome fa casualmente Maria. «Marco Maria mi piace il tuo secondo nome perché un po' di intuito femminile fa bene. Le donne arrivano in politica e anche altrove a soluzioni concrete senza passare attraverso i circuiti per cui passiamo noi uomini». E ancora: «I gay sono tutti dall'altra parte». Se si riferiva al fatto che votano tutti quanti a sinistra, non è chiaro. Così però lo interpretano in tanti, compreso Casini che seduto su un divanetto del Transatlantico se la ridacchia: «Domani sarà costretto a scrivere un'altra lettera di scuse».
MISSIONE KABUL - Ma la battuta sui gay è solo la prima di una lunga fila di attacchi del leader di Forza Italia. Passando a temi più politici, assicura che voterà per il proseguimento della missione italiana in Afghanistan. E vuole rimarcare l'anti-americanismo emerso dopo che Prodi ha detto sì all'ampliamento della base di Vicenza, «un anti-americanismo della sinistra tanto a tenere in scacco la maggioranza, così da andare a distruggere tutto il lavoro che abbiamo fatto perché l'Italia tornasse ad essere protagonista sulla scena mondiale».
L'ex premier è sicuro di tornare a Palazzo Chigi. «Questa parentesi si chiuderà e torneremo noi, con il nostro spirito imprenditoriale, a governare». La prima spallata arriverà con il test delle amministrative di primavera. Quel voto «non è e non sarà soltanto un fatto amministrativo». «Milioni di italiani - ne è convinto Berlusconi - andranno alle urne, è un gesto importante che dovrà dimostrare che la sinistra non è maggioranza nel Paese. I sondaggi lo dicono, le elezioni dovranno dimostrarlo. Il centrodestra è la maggioranza in Italia».
TROPPE TASSE - L'ex premier torna anche a cavalcare il suo cavallo di battaglia e cioè la pressione fiscale in Italia, definita «eccessiva» spiegando che quando questa va «oltre il 33%, questo fa nascere in noi una giustificazione morale a eludere le tasse».
BROGLI E PISANU - Dalla trasferta brianzola viene rilanciata l'accusa di brogli elettorali e la richiesta che le schede vengano ricontate. «Quella sera - dice Berlusconi ricordando la notte elettorale dello scorso aprile- il ministro Pisanu venne da me e disse che avevamo vinto per centomila voti alla Camera e per duecentomila al Senato. Invece deve essere successo qualcosa di strano, tanto più che sono scomparse rispetto alle elezioni precedenti un sacco di schede bianche. È anche sul voto degli italiani all'estero le cose non sono chiare».
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