da quando ho emule mi sto scaricando tutti quei film che aspettavo di vedere da anni. vi do qualche dritta
1-au hasard balthazar (1966, robert bresson- si trova sottotitolato in italiano): vita, sofferenze e morte dell' asino balthazar, vittima della crudeltà degli uomini. Una delle vette del cinema, e della visione pessimistica del mondo e dell'umanità, di Bresson che ha come punti di riferimento letterario Bernanos e Dostoevskij: è un mondo senza la Grazia osservato dall'occhio obiettivo di un asino; una riflessione cristiana (giansenista?) sull'esistenza del male; un viaggio sconvolgente attraverso i vizi umani narrato con un linguaggio spoglio e una concretezza che lascia parlare la realtà (le sue immagini) senza emettere giudizio.
2-il fascino discreto della borghesia (bunuel): il film più divertente che abbia mai visto!
I Thévenot e i Sénéchal continuano a scambiarsi inviti per un pranzo, ma non riescono mai a mangiare. Scritto col fido Jean-Claude Carrière,
questo opus n. 30 dello spagnolo di Calanda è forse il suo film più francese e squisito: la trovata del Pranzo Continuamente Interrotto potrebbe far da motore a una commedia di boulevard. L'angelo sterminatore ha in mano il fioretto dell'ironia e lo maneggia con grazia incantevole, ma, surrealista sereno e sorridente, ricorre all'esplosivo onirico per far saltare in aria la borghesia e i suoi pilastri: polizia, chiesa, esercito. I sogni non servono a evadere dalla realtà, ma a farla conoscere più profondamente. Un compendio di tutto il cinema bunueliano.
3-partitura incompleta per pianola meccanica:
Liberamente tratto da un dramma giovanile di Anton Cecov, Platonov. Ad una festa organizzata nella grande villa di una ricca vedova si incontrano amici e parenti della borghesia russa delusi e annoiati dalla vita. Fra questi un uomo e una donna che si sono profondamente amati nel passato. Il loro incontro finisce per influenzare negativamente l'umore degli ospiti e quella che doveva essere una giornata di spensieratezza, diventa teatro di malumori e risentimenti. L'uomo tenterà invano di suicidarsi, ma alla fine "tutto tornerà come prima". Bellissimo film (realizzato nel'76 ma distribuito in Italia nell'85) con ottimi interpreti.
4-freaks:
Ad una fiera un uomo esibisce una bestia rara ma prima di mostrarla al pubblico, racconta la sua storia svoltasi in un circo francese. Cleopatra, trapezista conosciuta come la Sfinge Volante, era una bella donna che aveva fatto perdere la testa al nano Hans, fidanzato della piccola Frida. In città, non tutti sembravano felici dell’arrivo del circo, popolato d’esseri deformi e mostruosi. Nelle carrozze, il forzuto Ercole litigava con la moglie Venere, consolata dal clown e si metteva d’accordo con Cleopatra per truffare il ricco nano. Hans alla fine c’era cascato ed aveva sposato Cleopatra. Alla cena di matrimonio però, la donna si era rifiutata di entrare a far parte della grande famiglia del circo. Lasciata sola con Hans, aiutata da Ercole, aveva cercato di avvelenare il nano ma era stata scoperta dagli altri componenti del circo i quali, in una notte di tempesta nella quale tutta la carovana era in viaggio, l’avevano aggredita. Alla fiera dove è messa in mostra come bestia rara, essa appare metà donna e metà pennuto.
Tod Browning, regista legato al tema delle diversità, mette in scena, dopo l’ottimo Dracula (1931) con Bela Lugosi, forse il miglior film della sua carriera, la summa del cinema browninghiano. Ispirato al racconto Spurs di Tod Robbins (sceneggiatura di W. Goldbeck e Leon Gordon), interpretato da autentiche “mostruosità”, quelli che non hanno bisogno di trucchi, i cosiddetti scherzi di natura , esseri deformi o dall’aspetto istupidito, balbuzienti, gemelle siamesi che si stanno entrambe per posare con due uomini diversi, uomini-torso, tutti, che non sfigurano di fronte alla disumanità della bella Cleopatra ed alla rozza e volgare esuberanza di Ercole. Un circo di mostruosità estetiche viste e raccontate come piene d’umanità (la storia d’amore del clown; le preoccupazioni di Frida per Hans; la passione che domina tutte le azioni), caratterizzato però da un fortissimo senso di fratellanza, che corre in aiuto del nano Hans, in una delle sequenze più tremende (belle) di tutta la pellicola, nell’aggressione a Ercole sotto il diluvio, per vendicare a loro volta un’aggressione, una violenza, ma soprattutto un’offesa alla quale quell’uomo e la sua donna non si sono mai tirati in dietro. I mostri sono mostri, e alla fine agiscono, nella vendetta, come mostri. Senza pietà . Comico (cinico) a tratti (l’impossibilità delle due sorelle di vivere una vita privata è affrontato con una leggerezza disarmante) forse per questo davvero una pellicola triste e profonda, la cui regia giunge alla sublimazione crudelissima di una realtà che, a raccontarla o a vederne delle fotografie, parrebbe intollerabile Prodotto da Irwing Thalberg della MGM per rispondere al Frankenstein (1931) di James Whale, prodotto dalla specializzata Universal (che aveva prodotto anche il precedente film di Tod Browning). Fu per trent’anni proibito nel Regno Unito e da subito considerato come unfilm maledetto cui tocco subire una serie di tagli e censure. Uno scenario così composto, con attori mutilati e deformi, verrà riproposto nella stessa misura, se non maggiore, nel western surreale El topo (1971) di Alejandro Jodorowsky
1-au hasard balthazar (1966, robert bresson- si trova sottotitolato in italiano): vita, sofferenze e morte dell' asino balthazar, vittima della crudeltà degli uomini. Una delle vette del cinema, e della visione pessimistica del mondo e dell'umanità, di Bresson che ha come punti di riferimento letterario Bernanos e Dostoevskij: è un mondo senza la Grazia osservato dall'occhio obiettivo di un asino; una riflessione cristiana (giansenista?) sull'esistenza del male; un viaggio sconvolgente attraverso i vizi umani narrato con un linguaggio spoglio e una concretezza che lascia parlare la realtà (le sue immagini) senza emettere giudizio.
2-il fascino discreto della borghesia (bunuel): il film più divertente che abbia mai visto!
I Thévenot e i Sénéchal continuano a scambiarsi inviti per un pranzo, ma non riescono mai a mangiare. Scritto col fido Jean-Claude Carrière,
questo opus n. 30 dello spagnolo di Calanda è forse il suo film più francese e squisito: la trovata del Pranzo Continuamente Interrotto potrebbe far da motore a una commedia di boulevard. L'angelo sterminatore ha in mano il fioretto dell'ironia e lo maneggia con grazia incantevole, ma, surrealista sereno e sorridente, ricorre all'esplosivo onirico per far saltare in aria la borghesia e i suoi pilastri: polizia, chiesa, esercito. I sogni non servono a evadere dalla realtà, ma a farla conoscere più profondamente. Un compendio di tutto il cinema bunueliano.
3-partitura incompleta per pianola meccanica:
Liberamente tratto da un dramma giovanile di Anton Cecov, Platonov. Ad una festa organizzata nella grande villa di una ricca vedova si incontrano amici e parenti della borghesia russa delusi e annoiati dalla vita. Fra questi un uomo e una donna che si sono profondamente amati nel passato. Il loro incontro finisce per influenzare negativamente l'umore degli ospiti e quella che doveva essere una giornata di spensieratezza, diventa teatro di malumori e risentimenti. L'uomo tenterà invano di suicidarsi, ma alla fine "tutto tornerà come prima". Bellissimo film (realizzato nel'76 ma distribuito in Italia nell'85) con ottimi interpreti.
4-freaks:
Ad una fiera un uomo esibisce una bestia rara ma prima di mostrarla al pubblico, racconta la sua storia svoltasi in un circo francese. Cleopatra, trapezista conosciuta come la Sfinge Volante, era una bella donna che aveva fatto perdere la testa al nano Hans, fidanzato della piccola Frida. In città, non tutti sembravano felici dell’arrivo del circo, popolato d’esseri deformi e mostruosi. Nelle carrozze, il forzuto Ercole litigava con la moglie Venere, consolata dal clown e si metteva d’accordo con Cleopatra per truffare il ricco nano. Hans alla fine c’era cascato ed aveva sposato Cleopatra. Alla cena di matrimonio però, la donna si era rifiutata di entrare a far parte della grande famiglia del circo. Lasciata sola con Hans, aiutata da Ercole, aveva cercato di avvelenare il nano ma era stata scoperta dagli altri componenti del circo i quali, in una notte di tempesta nella quale tutta la carovana era in viaggio, l’avevano aggredita. Alla fiera dove è messa in mostra come bestia rara, essa appare metà donna e metà pennuto.
Tod Browning, regista legato al tema delle diversità, mette in scena, dopo l’ottimo Dracula (1931) con Bela Lugosi, forse il miglior film della sua carriera, la summa del cinema browninghiano. Ispirato al racconto Spurs di Tod Robbins (sceneggiatura di W. Goldbeck e Leon Gordon), interpretato da autentiche “mostruosità”, quelli che non hanno bisogno di trucchi, i cosiddetti scherzi di natura , esseri deformi o dall’aspetto istupidito, balbuzienti, gemelle siamesi che si stanno entrambe per posare con due uomini diversi, uomini-torso, tutti, che non sfigurano di fronte alla disumanità della bella Cleopatra ed alla rozza e volgare esuberanza di Ercole. Un circo di mostruosità estetiche viste e raccontate come piene d’umanità (la storia d’amore del clown; le preoccupazioni di Frida per Hans; la passione che domina tutte le azioni), caratterizzato però da un fortissimo senso di fratellanza, che corre in aiuto del nano Hans, in una delle sequenze più tremende (belle) di tutta la pellicola, nell’aggressione a Ercole sotto il diluvio, per vendicare a loro volta un’aggressione, una violenza, ma soprattutto un’offesa alla quale quell’uomo e la sua donna non si sono mai tirati in dietro. I mostri sono mostri, e alla fine agiscono, nella vendetta, come mostri. Senza pietà . Comico (cinico) a tratti (l’impossibilità delle due sorelle di vivere una vita privata è affrontato con una leggerezza disarmante) forse per questo davvero una pellicola triste e profonda, la cui regia giunge alla sublimazione crudelissima di una realtà che, a raccontarla o a vederne delle fotografie, parrebbe intollerabile Prodotto da Irwing Thalberg della MGM per rispondere al Frankenstein (1931) di James Whale, prodotto dalla specializzata Universal (che aveva prodotto anche il precedente film di Tod Browning). Fu per trent’anni proibito nel Regno Unito e da subito considerato come unfilm maledetto cui tocco subire una serie di tagli e censure. Uno scenario così composto, con attori mutilati e deformi, verrà riproposto nella stessa misura, se non maggiore, nel western surreale El topo (1971) di Alejandro Jodorowsky
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