Sono come il re d'un regno ove non fa che piovere,
un re fiacco e decrepito sebbene ricco e giovane,
che spregiando degli Ai la servile commedia,
coi suoi cani e con altri animali s'attedia.
Non v'è caccia che basti a svagarlo, o falcone,
o massacro di popolo innanzi al balcone,
'fin l'agra cantafavola del giullare più amato,
non spiana la sua fronte di crudele malato.
Su un letto a gigli d'oro come in funebre arca
giace, mentre le dame vaghe d'ogni monarca,
si esibiscono invano nude tra velo e velo
per strappargli dalle labbra un sorriso di gelo.
Neppure il suo privato alchimista ha saputo,
spremergli dalla fibra il morbo sconosciuto,
e nei bagni di sangue retaggio dei romani,
e suprema senile risorsa dei sovrani,
riscalsargli le esanimi vene nella cui rete,
cola al posto del sangue l'acqua verde del Lete.
un re fiacco e decrepito sebbene ricco e giovane,
che spregiando degli Ai la servile commedia,
coi suoi cani e con altri animali s'attedia.
Non v'è caccia che basti a svagarlo, o falcone,
o massacro di popolo innanzi al balcone,
'fin l'agra cantafavola del giullare più amato,
non spiana la sua fronte di crudele malato.
Su un letto a gigli d'oro come in funebre arca
giace, mentre le dame vaghe d'ogni monarca,
si esibiscono invano nude tra velo e velo
per strappargli dalle labbra un sorriso di gelo.
Neppure il suo privato alchimista ha saputo,
spremergli dalla fibra il morbo sconosciuto,
e nei bagni di sangue retaggio dei romani,
e suprema senile risorsa dei sovrani,
riscalsargli le esanimi vene nella cui rete,
cola al posto del sangue l'acqua verde del Lete.
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