Originariamente Scritto da Arturo Bandini
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggionon ci capiamo proprio... dici "se tu avessi da pensare a mantenerti o a campare i figli etc", e lo dici come se fosse un valore, se fossero queste le cose importanti.
Ma come la mettiamo col fatto che queste cose "così importanti" che dici non le hai decise tu, ma te le fa desiderare l' istinto, e che questo istinto per giunta non è neanche più in accordo coi suoi stessi fini, perchè mettere al mondo altri esseri umani significa compiere un atto di folle egoismo?
tu dici "se avessi da pensare a mantenerti": eh, no! questo è il pregiudizio con cui tu mi giudichi, e la mia risposta è una difesa alle tue ingiurie: perchè se ti spacchi il culo per vivere, è solo perchè questo sacrificio è il ricatto che la società ti impone per poter accedere ai centri attrattori dell' istinto: non è vero che DEVI: se non vuoi accedere ai centri attrattori non hai motivo di sbatterti per ciò che gli altri, quelli che vogliono esistere dentro il sistema, hanno la necessità di fare. Vuoi forse che io esista dentro il sistema senza neanche ricevere in cambio ciò che a te è dato? vuoi fare di me un tuo schiavo?
Il discorso del Sistema è una cazzata. Non c'è nessun sistema, nessuna scala dei valori, nulla che ti viene imposto... questa è la Grande Verità!
Il Sistema è semplicemente l'interazione dei miliardi di persone che vivono su questo pianeta, di cui, mi spiace, tu ne fai parte.
Anche tu sei istinto, ippocampo, sistema limbico, animalità e quant'altro. Le TUE stesse decisioni in questo istante sono tutto questo.
Però, troppo facile essere CONTRO il Sistema, come se questo fosse il problema. Io non mi spacco il culo per vivere, assolutamente. Semplicemente, cerco di comprenderne le regole e di dominarlo.
Dominare non significa rifiutarlo, ma comprenderlo.
Tu, ad esempio, nel tuo nichilismo assoluto, sei un servo del Sistema che detesti. Non vai a votare, perciò altri decideranno per te. Non ti interessi di politica, non sai come gira il mondo, e alla fine sei un qualunquista.
Magari sei uno che, dopo tutti questi discorsi esistenziali, pensa che il problema degli extracomunitari sia dato dal rompicoglioni che ti vuole lavare il vetro... semplicemente perchè ti disinteressi di tutto.
Uno che rifiuta tutto, aprioristicamente, perciò è una pedina perfetta del Sistema, che lo sfrutta e lo usa. "Usare" in questo caso è "non considerare". Un semplice numero che nemmeno è un problema in alcuna decisione di rilievo.
Se tutti fossero come te, apatici, o semplicemente incazzati che spaccano i McDonald's, allora sì che il Sistema inteso proprio come dici tu avrebbe il totale sopravvento....
Le masse che si disinteressano o che non ragionano sono più controllabili.
Tu dici ad esempio "ingiurie", ma... ragioni su quello che ho scritto o no? Oppure forse volevi l'interventino pacca sulla spalla pucci pucci va tutto bene passerà?
E poi, se tu non vuoi essere schiavo, cosa vorresti fare? Pensi di essere l'unico sul pianeta che si pone i problemi che ti poni tu? Ognuno di noi è imbrigliato dalle leggi non scritte della Società, ognuno di noi. Però sopravvivere a questo, lottare per la nostra sopravvivenza, ci rende più... forti. Togliersi i diti dal culo e pedalare ci rende coscienti dei nostri limiti e dei nostri pregi.
Il problema sei TU, non qualcosa che non sia TU. Perchè di possibilità immense tu ne hai a bizzeffe, a differenza di altri che il Sistema lo subiscono veramente.
Il Sistema, ad esempio, è la tua salvezza, perchè ti tutela, in realtà, permettendoti di essere quello che sei senza alcuna conseguenza.
Dirai: "ma perchè questo è così virulento, mi attacca in questo modo, mi offende e si incazza".
Sì, sono incazzato. Perchè al di là di tutto ognuno di noi è unico ed inimitabile, con dei doni che gli vengono dati e con delle potenzialità, qualunque esse siano. Sprecarli non vivendo a pieno nella coscienza di quanto siamo fortunati (non tutti, ma noi di sicuro sì) è un delitto irrispettoso verso chi non può permetterselo.
A me non è dato veramente nulla che a te non viene dato, garantito. Se tu lo pensi, è un TUO problema, non del resto del mondo. Non te lo dico per offenderti, o per scuoterti o per qualunque altro motivo se non quello di lanciarti un messaggio: smettila di compatirti e di essere lieto di questo, smettila di pensare che tu sia diverso dagli altri, ragiona al contrario e nega tutto quello che hai sempre pensato. Gira il punto di vista. E scava dentro di te, perchè è lì la causa dei tuoi problemi esistenziali, non fuori. Ma anche in questo caso, senza poi farti cullare dalla malinconia.
Il valore di un uomo è dato dal fatto che decide e si fa carico delle sue decisioni, qualunque esse siano, andando avanti e senza farsi soffocare dai rimpianti.
Decidi per te stesso, altrimenti altri decideranno per te. E allora sì che sarai uno degli schiavi che tanto detesti.
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jpp ke fisico stupendoOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza MessaggioSenti Arturo,
Il discorso del Sistema è una cazzata. Non c'è nessun sistema, nessuna scala dei valori, nulla che ti viene imposto... questa è la Grande Verità!
Il Sistema è semplicemente l'interazione dei miliardi di persone che vivono su questo pianeta, di cui, mi spiace, tu ne fai parte.
Anche tu sei istinto, ippocampo, sistema limbico, animalità e quant'altro. Le TUE stesse decisioni in questo istante sono tutto questo.
Però, troppo facile essere CONTRO il Sistema, come se questo fosse il problema. Io non mi spacco il culo per vivere, assolutamente. Semplicemente, cerco di comprenderne le regole e di dominarlo.
Dominare non significa rifiutarlo, ma comprenderlo.
Tu, ad esempio, nel tuo nichilismo assoluto, sei un servo del Sistema che detesti. Non vai a votare, perciò altri decideranno per te. Non ti interessi di politica, non sai come gira il mondo, e alla fine sei un qualunquista.
Magari sei uno che, dopo tutti questi discorsi esistenziali, pensa che il problema degli extracomunitari sia dato dal rompicoglioni che ti vuole lavare il vetro... semplicemente perchè ti disinteressi di tutto.
Uno che rifiuta tutto, aprioristicamente, perciò è una pedina perfetta del Sistema, che lo sfrutta e lo usa. "Usare" in questo caso è "non considerare". Un semplice numero che nemmeno è un problema in alcuna decisione di rilievo.
Se tutti fossero come te, apatici, o semplicemente incazzati che spaccano i McDonald's, allora sì che il Sistema inteso proprio come dici tu avrebbe il totale sopravvento....
Le masse che si disinteressano o che non ragionano sono più controllabili.
Tu dici ad esempio "ingiurie", ma... ragioni su quello che ho scritto o no? Oppure forse volevi l'interventino pacca sulla spalla pucci pucci va tutto bene passerà?
E poi, se tu non vuoi essere schiavo, cosa vorresti fare? Pensi di essere l'unico sul pianeta che si pone i problemi che ti poni tu? Ognuno di noi è imbrigliato dalle leggi non scritte della Società, ognuno di noi. Però sopravvivere a questo, lottare per la nostra sopravvivenza, ci rende più... forti. Togliersi i diti dal culo e pedalare ci rende coscienti dei nostri limiti e dei nostri pregi.
Il problema sei TU, non qualcosa che non sia TU. Perchè di possibilità immense tu ne hai a bizzeffe, a differenza di altri che il Sistema lo subiscono veramente.
Il Sistema, ad esempio, è la tua salvezza, perchè ti tutela, in realtà, permettendoti di essere quello che sei senza alcuna conseguenza.
Dirai: "ma perchè questo è così virulento, mi attacca in questo modo, mi offende e si incazza".
Sì, sono incazzato. Perchè al di là di tutto ognuno di noi è unico ed inimitabile, con dei doni che gli vengono dati e con delle potenzialità, qualunque esse siano. Sprecarli non vivendo a pieno nella coscienza di quanto siamo fortunati (non tutti, ma noi di sicuro sì) è un delitto irrispettoso verso chi non può permetterselo.
A me non è dato veramente nulla che a te non viene dato, garantito. Se tu lo pensi, è un TUO problema, non del resto del mondo. Non te lo dico per offenderti, o per scuoterti o per qualunque altro motivo se non quello di lanciarti un messaggio: smettila di compatirti e di essere lieto di questo, smettila di pensare che tu sia diverso dagli altri, ragiona al contrario e nega tutto quello che hai sempre pensato. Gira il punto di vista. E scava dentro di te, perchè è lì la causa dei tuoi problemi esistenziali, non fuori. Ma anche in questo caso, senza poi farti cullare dalla malinconia.
Il valore di un uomo è dato dal fatto che decide e si fa carico delle sue decisioni, qualunque esse siano, andando avanti e senza farsi soffocare dai rimpianti.
Decidi per te stesso, altrimenti altri decideranno per te. E allora sì che sarai uno degli schiavi che tanto detesti.
dici che questo "sistema" è inevitabile, e perciò tanto vale cercare di dominarlo. Ti muovo due obiezioni: per quale motivo dovrebbe importarmi di migliorare o cambiare o partecipare al sistema? se non ha importanza l' uomo nella sua individualità, tanta meno ne ha la società nel suo insieme.
e poi: considerato che il sistema è organizzato intorno ai centri attrattori primari dell' istinto (cibo e partner sessuale), e che tali centri attrattori non posseggono valore universale, ma casuale (se l' uomo si riproducesse per via asessuata o non avesse bisogno di nutrirsi i centri attrattori non sarebbero gli stessi, e la società non esisterebbe nella forma che conosciamo): che cosa resta di universale e necessario se eliminiamo dal sistema tutte le sue componenti casuali? Se troviamo questa risposta credo che possiamo tentare di esistere in "un altro modo". Dove sta l' assoluto? Nell' inutile, forse, in quanto non dettato dalla casualità dell' istinto e dell' evoluzione biologica? nell' arte?Last edited by Arturo Bandini; 17-01-2007, 20:38:13.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioche cosa resta di universale e necessario se eliminiamo dal sistema tutte le sue componenti casuali? Se troviamo questa risposta credo che possiamo trovare un altro senso alla vita. Dove sta l' assoluto? Nell' inutile, forse, in quanto non dettato dalla casualità dell' istinto e della sua evoluzione? nell' arte?
Personalmente trovo le tue considerazioni molto interessanti, Art.
Ma anche molto impegnative e con troppa carne a fuoco per ogni 3d.
Quanto all'asoluto, inteso come valore portatore di senso individuale per l'esistenza individuale, può essere una persona, una cosa, un progetto... Non credo esistano assoluti condivisi da tutti gli uomini. Al massimo sono condivisi da un gruppo di uomini. Ha detto molto bene JPP a riguardo."io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"
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Originariamente Scritto da roccia73 Visualizza MessaggioSe elimini le componenti causali, se elimini le relazioni sociali, se elimini gli istinti... alla fine hai solo un'immagine sbiadita e neanche troppo fedele dell'uomo. Può essere utile dissezionarlo per studiarlo, per capire meglio come funziona. Un po' come nell'autopsia. Ma è di un uomo morto che si parla in questo caso.
Personalmente trovo le tue considerazioni molto interessanti, Art.
Ma anche molto impegnative e con troppa carne a fuoco per ogni 3d.
Quanto all'asoluto, inteso come valore portatore di senso individuale per l'esistenza individuale, può essere una persona, una cosa, un progetto... Non credo esistano assoluti condivisi da tutti gli uomini. Al massimo sono condivisi da un gruppo di uomini. Ha detto molto bene JPP a riguardo.
Forse per definire l' essenza dell' uomo è necessario lavorare per sottrazione, eliminando l' istintuale, il voluttuario, il superfluo: ciò senza cui l' uomo è forse infelice, ma, in una dimensione utopica e irreale, esteticamente perfetto.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiopuò essere che questa cosa che dell' uomo sembra un' immagine sbiadita sia in realtà l' essenza del superuomo? Cos'è il superuomo se non l' uomo slegato dai suoi istinti, artefice assoluto del proprio destino?
Forse per definire l' essenza dell' uomo è necessario lavorare per sottrazione, eliminando l' istintuale, il voluttuario, il superfluo: ciò senza cui l' uomo è forse infelice, ma, in una dimensione utopica e irreale, esteticamente perfetto.
Chiaro, tu sei un filosofo e il tuo campo prevede un alto grado di generalizzazione e di astrazione.
Per come la vedo io, parlare di un uomo sottratto da ciò che è e lo definisce come tale espone all'assolutismo e all'ideologismo. Gli ideologismi si fondano sempre su visioni dell'uomoe della realtà altamente astratte e irreali.
Io preferisco considerare l'uomo il più possibile per quello che è."io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"
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Originariamente Scritto da roccia73 Visualizza MessaggioPer me è solo didascalico.
Chiaro, tu sei un filosofo e il tuo campo prevede un alto grado di generalizzazione e di astrazione.
Per come la vedo io, parlare di un uomo sottratto da ciò che è e lo definisce come tale espone all'assolutismo e all'ideologismo. Gli ideologismi si fondano sempre su visioni dell'uomoe della realtà altamente astratte e irreali.
Io preferisco considerare l'uomo il più possibile per quello che è.
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Arturo....senti....devi uscire dalla tua dialettica....
approvo tutto,la penso come te........................
ma...........ci sn solo due soluzioni......
Il suicidio........se questa vita nn ha senso,se con la mia vita cmq nn sarò in grado di esistere per sempre........perchè nn ho l'estro del genio................
cercare di sentirsi vivi.....e godere delle proprie passioni.............scalare una montagna in bici.........***** arrivi in cima e ti senti dio.............................Non è tutto ciò che vediamo, o ciò che ci sembra di vedere, soltanto un sogno dentro il Sogno.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioVedi, tu riesci a comprendere ciò che dico, anche se te ne dissoci, ma la verità e il non senso sta nella consapevolezza che il 99% delle persone non sono in grado di capire, neanche di intuire lontanamente, e l' unica differenza tra loro e gli insetti è che passano un po' di tempo al bar a parlare di del piero...
dici che questo "sistema" è inevitabile, e perciò tanto vale cercare di dominarlo. Ti muovo due obiezioni: per quale motivo dovrebbe importarmi di migliorare o cambiare o partecipare al sistema? se non ha importanza l' uomo nella sua individualità, tanta meno ne ha la società nel suo insieme.
e poi: considerato che il sistema è organizzato intorno ai centri attrattori primari dell' istinto (cibo e partner sessuale), e che tali centri attrattori non posseggono valore universale, ma casuale (se l' uomo si riproducesse per via asessuata o non avesse bisogno di nutrirsi i centri attrattori non sarebbero gli stessi, e la società non esisterebbe nella forma che conosciamo): che cosa resta di universale e necessario se eliminiamo dal sistema tutte le sue componenti casuali? Se troviamo questa risposta credo che possiamo tentare di esistere in "un altro modo". Dove sta l' assoluto? Nell' inutile, forse, in quanto non dettato dalla casualità dell' istinto e dell' evoluzione biologica? nell' arte?
splendido post me lo salvo sul pc.........
una solo critica.........
le componenti sono si casuali , ma a contrario di quanto tu asserisci sono anche assolute.........perke' non essendo possibile rifiutare o inibire questi due istinti essi assumono valore assoluto......
il caso ha dato loro preminenza ma essendo unica la vita li ha al contempo resi anche uniciOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Il suicidio in un certo senso mi fa comodo. E' bello pensare che quando le condizioni non saranno più sopportabili potrò farla finita, un po come in un videogioco, quando ti sei rotto le balle premi il tasto "off". Per adesso mi posso lamentare solo dei moti interni, le condizioni esterne sono ancora quelle di un privilegiato; dunque si va avanti.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiomacchè filosofo! penso che ha ragione lossy: quando uno sta male è costretto a cercare delle risposte, e dato che la verità è una sola, da qualsiasi punto si parta si arriva alla stessa conclusione... I veri malati sono i "cosiddetti sani"...
??
salvi le conversazioni??
si verament e i cosidetti sani mi fanno paura
quelli che cedono ai compromessi che fanno i cornuti e contenti x convenienza
queste persone mi fanno paura
non i criminali le puttane gli spacciatori
i rapinatori
mi fa paur al gent normale
che s ene sta buona buona s ubire che si adegu a llla societa x paur a di rimanere osla sola che subisc e in silenzio
si mi fano paura loro
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioIl suicidio in un certo senso mi fa comodo. E' bello pensare che quando le condizioni non saranno più sopportabili potrò farla finita, un po come in un videogioco, quando ti sei rotto le balle premi il tasto "off". Per adesso mi posso lamentare solo dei moti interni, le condizioni esterne sono ancora quelle di un privilegiato; dunque si va avanti.
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piovosa è la giornata,
come quest'anima mia disperata
tra il tempo
Dio carnefice ed assassino,
e il Divenire
cercando il mio avvenire
pur nn sapendo il mio Destino
E sfumano i desideri
in giovinezza visti come veri
illusione e parvenza
di questa inutile speranza
che in molti dicono vita
JanuariusNon è tutto ciò che vediamo, o ciò che ci sembra di vedere, soltanto un sogno dentro il Sogno.
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