Le Pagelle del GP di Turchia
Fumano come turchi verrebbe da dire. No, non stiamo parlando di nessuno in particolare, ma di alcune parti dei protagonisti di questo week end. Fumano, quelle di Felipe Massa che ha macinato tutti, compreso il compagno incollato nemmeno fosse legato con un gancio, dall'inizio alla fine della gara, senza esitazioni ne sbavature.
Fumano anche quelle di Kimi, o forse sarebbe meglio dire che girano, perche' per la seconda volta consecutiva si deve accontentare di rimanere negli scarichi di chi va a vincere.
Fumano anche le teste in casa McLaren. Teste che sempre piu' sono divise tra la sentenza (doppia) che si sta' avvicinando e che potrebbe di fatto alterare equilibri tatttici e psichici, la ricerca di un livello prestazionale che si fa in questo periodo molto difficile e la diatriba tutta tra le mura domestiche. Nonostante una gara dominata dalle Rosse e con le McLaren in evidente difficolta', nonche' affondate da una partenza flop di Alonso prima e una gomma in brandelli sulla vettura di Hamilton poi, alla fine il campionato e' ancora una cosa tra Lewis e Fernando, ma gli uomini Ferrari hanno tutta l'intenzione di compiere il miracolo.
Felipe Massa: 10.
Per una volta sembra lui l'uomo di ghiaccio, impermeabile a polemiche e pressioni. Avere dietro Kimi Raikkonen non e' facile per nessuno, figuriamoci quando sai benissimo che ha una vettura equilibrata e veloce come la tua. La maturazione del brasiliano non ha avuto battute d'arresto nonostante non vincesse da ormai lungo tempo e venisse da precedenti gran premi vissuti nella tensione spasmodica. Semplicemente perfetto.
Lewis Hamilton: 8.
Ancora una volta e' quello piu' lucido e consistente in squadra. Frenato solo dall'incoveniente al pneumatico anteriore sinistro, non sembra perdere la calma e la concentrazione nemmeno quando si ritrova con una vettura che ha perso l'equilibrio iniziale causa deflettore danneggiato. Se con questo episodio ha definitivamente chiuso con la sfortuna allora per gli altri c'e' da preoccuparsi.
Kimi Raikkonen: 7.
Lui, espressione della velocita' istintiva sta' sbagliando un po' troppo e nonostante non siano quasi mai errori grossolani li sta' pagando a caro prezzo. Cosi', sabato, quando per un errore nelle ultime 3 curve prima del traguardo perde quei decimi che non gli permettono di agguantare la pole. Cosi, nonostante una partenza ottima in cui sfila Hamilton, rimane dietro al compagno come un ombra, ma mai seriamente pronto ad impensierire. Sottotono.
NickHeidfeld: 7.
Al via riesce a sfilare Alonso e per tutta la prima parte riesce a tenerlo dietro poco impensierito dal compagno che apparentemente sembra piu' veloce, ma e' solo piu' scarico di carburante. Si arrende allo spagnolo di casa McLaren solo nel gioco delle strategie che lo vedono piu' leggero e quindi primo a fermarsi. Nel finale poi mantiene la posizione per nulla impensierito da un Hamilton che non riesce ad essere veloce come nella prima parte di gara.
Heikki Kovalainen: 7.
Sempre piu' convincente il finnico, che sembra finalmente tornato ai fasti della GP2 che lo vide nel 2005 ad un passo dal titolo. Meglio del compagno ormai sia in qualifica che in gara riesce nel finale ad impensierire un Hamilton in difficolta', purtroppo per lui guadagna circa 2 decimi al giro, non sufficienti per un aggancio.
Nico Rosberg: 7.
E' il futuro di questa Williams e a Grove non hanno scelto male. Nelle gare di "manico" dice sempre la sua e anche stavolta mette il segno. Riesce a stare davanti ad una delle BMW (quella di Kubica) e questo e' gia' un bel risultato.
Fernando Alonso: 6,5.
Il gradino piu' basso del podio era si il miglior risultato in queste condizioni, ma arriva dopo una partenza disastrosa, un proseguio edulcorato appena dai sorpassi ai box sulle due BMW e finisce con un regalo da parte della fortuna che mette i bastoni fra le ruote del compagno e libera il posto per lo spagnolo. Non e' il Fernando Alonso che ci aspettavamo e se vuole davvero vincere questo campionato dovra' fare un pochino di piu'.
Robert Kubica: 6.
A fine gara si lamenta per una vettura difficile da guidare, ma sia in prova che in gara non riesce, seppur con un carico nettamente inferiore a tutti gli altri (si ferma per la prima sosta al 12esimo passaggio) a girare piu' veloce del compagno. Vive un week-end per nulla brillante e certo non aiutato da una strategia intelligente.
Antony Davidson: 6.
La qualifica sta' diventando la sua specialita'. Si permette quasi il lusso di partecipare all'ultima manche e in ogni caso e' 11esimo. Al via non e' fortunato e ci rimette l'alettone anteriore nel caos della prima curva. Ancora una volta meglio di Sato.
Vitantonio Liuzzi: 6.
Finalmente! E non parliamo del buon risultato, ma del fatto che la sua STR lo abbia portato fino al traguardo. Gia' appiedato e ancora in bilico per il futuro non molla la presa e ancora una volta bastona il bambino prodigio che l'anno prossimo ha gia' il sedile prenotato. Bravo Tonio!
Jarno Trulli: 6.
In parte sembra tornato quello di inizio anno, costantemente meglio del compagno e sempre con il coltello fra i denti in qualifica e in gara. Proprio al via e' sfortunato e subisce il tamponamento da parte di Fisichella, si gira e da li in poi la sua gara e' segnata.
Jenson Button: 5,5.
La tredicesima posizione non e' che sia una novita' di questi tempi, pero' per uno che guida una Honda 2007 ed e' costretto anche a partire dal fondo non e' cosi' male. In gara gira nettamente piu' veloce del compagno e alla fine gli finisce anche davanti. Ogni tanto sembra dare segnali anche lui.
Giancarlo Fisichella: 5.
Appare ingolfato Fisco...pardon...Fisico. Non riesce a imboccare la giusta via per portare al massimo la sua R27 e se in qualifica e' decimo in gara fa peggio con una tamponata al via ai danni di Trulli. Sembra quasi l'atteggiamento arrendevole di chi sa' gia' di dover fare le valige.
David Coulthard: 5.
In difficolta' per tutto il week-end e in linea con il risultato di tutto il team. Difficile fare di piu' con questa RB, nonostante il processo di "McLarenizazzione" continuo (stavolta e' stato il caso dell'alettone anteriore che passa, proprio come il team di Dennis, sopra il muso).
Alexander Wurz: 5.
Il caldo non lo intimorisce...e per fortuna! A fine gara dice di essersi dannato per raggiungere il nono posto (che per la cronaca non vale zerto punti). Prestazione insufficiente.
Adrian Sutil: 5.
Non che faccia male in assoluto e i suoi guai sono piuttosto colpa della sua squadra. Spegne il motore durante il rifornimento (proprio come il compagno, per un problema nel pompaggio della benzina) e poi gli uomini al box ci mettono del loro. Gara non perfetta anche questa per il pianista.
Mark Webber: 5.
Incolpevole e vittima della sua RB3. Imposta una gara attendista con un nel pieno di carburante, ma tutto va all'aria per una noia idraulica che mette KO il cambio. Si ritira al giro 9.
Ralf Schumacher: 4.
Tranquilli e' tornato il Ralf che conosciamo. Quello che in qualifica sembra avere un tir invece di una F1, con la quale non riesce a stare davanti nemmeno a Liuzzi ( lui si che e' costretto a corre una vettura da brividi) e in gara diventa un ectoplasma. E in Toyota stanno anche per rinnovargli il contratto!
Rubens Barrichello: 4.
In qualifica fa meglio del compagno, ma poi la domenica sparisce come al solito. Emblematico il dialogo via radio con il suo ingengere che lo sprona e lo avverte che Button e' piu' veloce di lui...giusto il tempo di rispondere a tono che si rende conto della sua lentezza cronica.
Takuma Sato: 4.
Frenato e infastidito dopo essere stato coninvolto nel caos della prima curva appare spento e si limita a portare al traguardo al sua SuperAguri. Stiamo ancora cercando il jappo arrembante e veloce della prima parte del campionato.
Sebastian Vettel: 4.
Verrebbe da pensare che se la BMW lo ha lasciato andare forse lo ha fatto dopo attenta valutazione. Il ragazzo non e' un flop assoluto, vista la sua giovane eta' e la sua totale inesperienza su questa TR, ma certo ci si aspettava di piu'. Vedremo.
Sakon Yamamoto: 4.
Almeno riesce a portare la sua Spyker al traguardo, e pensa gia' al futuro. Per uno che corre a tempo determinato perche' ha comprato il sedile forse sarebbre il caso di godersi il momento. A Monza avra' una vettura nuova, sicuramente con nuovi problemi da affrontare.
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Fumano come turchi verrebbe da dire. No, non stiamo parlando di nessuno in particolare, ma di alcune parti dei protagonisti di questo week end. Fumano, quelle di Felipe Massa che ha macinato tutti, compreso il compagno incollato nemmeno fosse legato con un gancio, dall'inizio alla fine della gara, senza esitazioni ne sbavature.Fumano anche quelle di Kimi, o forse sarebbe meglio dire che girano, perche' per la seconda volta consecutiva si deve accontentare di rimanere negli scarichi di chi va a vincere.
Fumano anche le teste in casa McLaren. Teste che sempre piu' sono divise tra la sentenza (doppia) che si sta' avvicinando e che potrebbe di fatto alterare equilibri tatttici e psichici, la ricerca di un livello prestazionale che si fa in questo periodo molto difficile e la diatriba tutta tra le mura domestiche. Nonostante una gara dominata dalle Rosse e con le McLaren in evidente difficolta', nonche' affondate da una partenza flop di Alonso prima e una gomma in brandelli sulla vettura di Hamilton poi, alla fine il campionato e' ancora una cosa tra Lewis e Fernando, ma gli uomini Ferrari hanno tutta l'intenzione di compiere il miracolo.
Felipe Massa: 10.
Per una volta sembra lui l'uomo di ghiaccio, impermeabile a polemiche e pressioni. Avere dietro Kimi Raikkonen non e' facile per nessuno, figuriamoci quando sai benissimo che ha una vettura equilibrata e veloce come la tua. La maturazione del brasiliano non ha avuto battute d'arresto nonostante non vincesse da ormai lungo tempo e venisse da precedenti gran premi vissuti nella tensione spasmodica. Semplicemente perfetto.
Lewis Hamilton: 8.
Ancora una volta e' quello piu' lucido e consistente in squadra. Frenato solo dall'incoveniente al pneumatico anteriore sinistro, non sembra perdere la calma e la concentrazione nemmeno quando si ritrova con una vettura che ha perso l'equilibrio iniziale causa deflettore danneggiato. Se con questo episodio ha definitivamente chiuso con la sfortuna allora per gli altri c'e' da preoccuparsi.
Kimi Raikkonen: 7.
Lui, espressione della velocita' istintiva sta' sbagliando un po' troppo e nonostante non siano quasi mai errori grossolani li sta' pagando a caro prezzo. Cosi', sabato, quando per un errore nelle ultime 3 curve prima del traguardo perde quei decimi che non gli permettono di agguantare la pole. Cosi, nonostante una partenza ottima in cui sfila Hamilton, rimane dietro al compagno come un ombra, ma mai seriamente pronto ad impensierire. Sottotono.
NickHeidfeld: 7.
Al via riesce a sfilare Alonso e per tutta la prima parte riesce a tenerlo dietro poco impensierito dal compagno che apparentemente sembra piu' veloce, ma e' solo piu' scarico di carburante. Si arrende allo spagnolo di casa McLaren solo nel gioco delle strategie che lo vedono piu' leggero e quindi primo a fermarsi. Nel finale poi mantiene la posizione per nulla impensierito da un Hamilton che non riesce ad essere veloce come nella prima parte di gara.
Heikki Kovalainen: 7.
Sempre piu' convincente il finnico, che sembra finalmente tornato ai fasti della GP2 che lo vide nel 2005 ad un passo dal titolo. Meglio del compagno ormai sia in qualifica che in gara riesce nel finale ad impensierire un Hamilton in difficolta', purtroppo per lui guadagna circa 2 decimi al giro, non sufficienti per un aggancio.
Nico Rosberg: 7.
E' il futuro di questa Williams e a Grove non hanno scelto male. Nelle gare di "manico" dice sempre la sua e anche stavolta mette il segno. Riesce a stare davanti ad una delle BMW (quella di Kubica) e questo e' gia' un bel risultato.
Fernando Alonso: 6,5.
Il gradino piu' basso del podio era si il miglior risultato in queste condizioni, ma arriva dopo una partenza disastrosa, un proseguio edulcorato appena dai sorpassi ai box sulle due BMW e finisce con un regalo da parte della fortuna che mette i bastoni fra le ruote del compagno e libera il posto per lo spagnolo. Non e' il Fernando Alonso che ci aspettavamo e se vuole davvero vincere questo campionato dovra' fare un pochino di piu'.
Robert Kubica: 6.
A fine gara si lamenta per una vettura difficile da guidare, ma sia in prova che in gara non riesce, seppur con un carico nettamente inferiore a tutti gli altri (si ferma per la prima sosta al 12esimo passaggio) a girare piu' veloce del compagno. Vive un week-end per nulla brillante e certo non aiutato da una strategia intelligente.
Antony Davidson: 6.
La qualifica sta' diventando la sua specialita'. Si permette quasi il lusso di partecipare all'ultima manche e in ogni caso e' 11esimo. Al via non e' fortunato e ci rimette l'alettone anteriore nel caos della prima curva. Ancora una volta meglio di Sato.
Vitantonio Liuzzi: 6.
Finalmente! E non parliamo del buon risultato, ma del fatto che la sua STR lo abbia portato fino al traguardo. Gia' appiedato e ancora in bilico per il futuro non molla la presa e ancora una volta bastona il bambino prodigio che l'anno prossimo ha gia' il sedile prenotato. Bravo Tonio!
Jarno Trulli: 6.
In parte sembra tornato quello di inizio anno, costantemente meglio del compagno e sempre con il coltello fra i denti in qualifica e in gara. Proprio al via e' sfortunato e subisce il tamponamento da parte di Fisichella, si gira e da li in poi la sua gara e' segnata.
Jenson Button: 5,5.
La tredicesima posizione non e' che sia una novita' di questi tempi, pero' per uno che guida una Honda 2007 ed e' costretto anche a partire dal fondo non e' cosi' male. In gara gira nettamente piu' veloce del compagno e alla fine gli finisce anche davanti. Ogni tanto sembra dare segnali anche lui.
Giancarlo Fisichella: 5.
Appare ingolfato Fisco...pardon...Fisico. Non riesce a imboccare la giusta via per portare al massimo la sua R27 e se in qualifica e' decimo in gara fa peggio con una tamponata al via ai danni di Trulli. Sembra quasi l'atteggiamento arrendevole di chi sa' gia' di dover fare le valige.
David Coulthard: 5.
In difficolta' per tutto il week-end e in linea con il risultato di tutto il team. Difficile fare di piu' con questa RB, nonostante il processo di "McLarenizazzione" continuo (stavolta e' stato il caso dell'alettone anteriore che passa, proprio come il team di Dennis, sopra il muso).
Alexander Wurz: 5.
Il caldo non lo intimorisce...e per fortuna! A fine gara dice di essersi dannato per raggiungere il nono posto (che per la cronaca non vale zerto punti). Prestazione insufficiente.
Adrian Sutil: 5.
Non che faccia male in assoluto e i suoi guai sono piuttosto colpa della sua squadra. Spegne il motore durante il rifornimento (proprio come il compagno, per un problema nel pompaggio della benzina) e poi gli uomini al box ci mettono del loro. Gara non perfetta anche questa per il pianista.
Mark Webber: 5.
Incolpevole e vittima della sua RB3. Imposta una gara attendista con un nel pieno di carburante, ma tutto va all'aria per una noia idraulica che mette KO il cambio. Si ritira al giro 9.
Ralf Schumacher: 4.
Tranquilli e' tornato il Ralf che conosciamo. Quello che in qualifica sembra avere un tir invece di una F1, con la quale non riesce a stare davanti nemmeno a Liuzzi ( lui si che e' costretto a corre una vettura da brividi) e in gara diventa un ectoplasma. E in Toyota stanno anche per rinnovargli il contratto!
Rubens Barrichello: 4.
In qualifica fa meglio del compagno, ma poi la domenica sparisce come al solito. Emblematico il dialogo via radio con il suo ingengere che lo sprona e lo avverte che Button e' piu' veloce di lui...giusto il tempo di rispondere a tono che si rende conto della sua lentezza cronica.
Takuma Sato: 4.
Frenato e infastidito dopo essere stato coninvolto nel caos della prima curva appare spento e si limita a portare al traguardo al sua SuperAguri. Stiamo ancora cercando il jappo arrembante e veloce della prima parte del campionato.
Sebastian Vettel: 4.
Verrebbe da pensare che se la BMW lo ha lasciato andare forse lo ha fatto dopo attenta valutazione. Il ragazzo non e' un flop assoluto, vista la sua giovane eta' e la sua totale inesperienza su questa TR, ma certo ci si aspettava di piu'. Vedremo.
Sakon Yamamoto: 4.
Almeno riesce a portare la sua Spyker al traguardo, e pensa gia' al futuro. Per uno che corre a tempo determinato perche' ha comprato il sedile forse sarebbre il caso di godersi il momento. A Monza avra' una vettura nuova, sicuramente con nuovi problemi da affrontare.
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