JEREZ (Spagna), 11 febbraio 2010 - "È stata la giornata di collaudi più lunga della mia vita". Approfittando della clemenza del tempo, Fernando Alonso mette alla frusta la propria F10 e chiude la propria trasferta andalusa con la bellezza di 129 giri che su questa pista si traducono in 571 chilometri, in pratica un gran premio e mezzo. Una giornata di prove con il sole e caratterizzata da una massiccia affluenza di pubblico sulle tribune del circuito andaluso: erano almeno 12-15 mila gli appassionati, che approfittando di questa finestra di bel tempo hanno sostenuto l’idolo locale Fernando Alonso, che così ha commentato la giornata: "Abbiamo voluto testare la robustezza di motore, freni, cambio e quant’altro potrebbe rompersi e il risultato è stato soddisfacente, sinora la cosa che più mi è piaciuta di questa Ferrari è proprio l’affidabilità". Ma anche se è difficile fare confronti con gli altri, anche le prestazioni non sono state affatto male, considerato che uno dei giri migliori Fernando lo ha realizzato al termine di una vera e propria simulazione di gara (48 giri consecutivi, ai quali ne vanno aggiunti sette conmpiuti con il set di gomme più morbido).
Fernando Alonso, 28 anni, nei test di Jerez con la Ferrari. Reuters E la giornata è un po’ vissuta sul duello a distanza tra Fernando e il suo predecessore alla Ferrari, Michael Schumacher, che nel pomeriggio si è dedicato anch’esso a una prova sulla lunga distanza (alla fine ha percorso 124 giri), ottenendo a un certo punto prestazioni così brillanti da suscitare il sospetto che in realtà non abbia girato sempre con tanto carburante a bordo. "Oggi il nostro target principale era quello di mettere insieme il maggior numero di chilometri possibili e verificare l’affidabilità della nostra Mercedes. Il risultato è stato soddisfacente" ha sostenuto il tedesco, replicando di fatto le parole del rivale spagnolo.
Schumi e Alonso, ovviamente girando sempre con tanta benzina a bordo, si sono piazzati a metà di una classifica dei tempi, capeggiata nel finale dalla sempre sorprendente Sauber di Kobayashi. Tre le bandiere rosse: Hulkenberg (trafilaggio); Glock che ha perso l’ala anteriore e ha costretto la Virgin a sospendere i test (Nick Wirth, il d.t. ha comunicato che le cause della perdita dell’ala sono state identificate ma che non avendo pezzi di ricambio, non potevano proseguire i test di giornata) e infine Button: "Si è accessa una spia e per precauzione ho spento la mia McLaren". Ma il campione del mondo si sente comunque finalmente a proprio agio nell’abitacolo della MP4-25: "Abbiamo sistemato l’abitacolo e ora mi sento al 1000% integrato nella macchina, che va bene, anche se dobbiamo lavorare ancora duro prima di poter pensare di essere vincenti".
I tempi della giornata 1. Kobayashi (Sauber) 1'19"950 (103 giri); 2. Buemi (Toro Rosso) 1’20"026 (121); 3 Button (McLaren) 1’20"618 (83); 4. Hulkenberg (Williams) 1’20"629 (67); 5. Liuzzi (Force India) 1'20"754 (80); 6. M. Schumacher (Mercedes) 1’21"083 (124); 7. Alonso (Ferrari) 1’21"424 (129); 8. Kubica (Renault) 1’22"003 (103); 9. Webber (Red Bull) 1’22"043 (99); 10. Glock (Virgin) 1’29"964 (11).(11).
dal nostro inviato...
p-e;-)
![](http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2010/02/11/0KXMR1WR--300x145.jpg)
Schumi e Alonso, ovviamente girando sempre con tanta benzina a bordo, si sono piazzati a metà di una classifica dei tempi, capeggiata nel finale dalla sempre sorprendente Sauber di Kobayashi. Tre le bandiere rosse: Hulkenberg (trafilaggio); Glock che ha perso l’ala anteriore e ha costretto la Virgin a sospendere i test (Nick Wirth, il d.t. ha comunicato che le cause della perdita dell’ala sono state identificate ma che non avendo pezzi di ricambio, non potevano proseguire i test di giornata) e infine Button: "Si è accessa una spia e per precauzione ho spento la mia McLaren". Ma il campione del mondo si sente comunque finalmente a proprio agio nell’abitacolo della MP4-25: "Abbiamo sistemato l’abitacolo e ora mi sento al 1000% integrato nella macchina, che va bene, anche se dobbiamo lavorare ancora duro prima di poter pensare di essere vincenti".
I tempi della giornata 1. Kobayashi (Sauber) 1'19"950 (103 giri); 2. Buemi (Toro Rosso) 1’20"026 (121); 3 Button (McLaren) 1’20"618 (83); 4. Hulkenberg (Williams) 1’20"629 (67); 5. Liuzzi (Force India) 1'20"754 (80); 6. M. Schumacher (Mercedes) 1’21"083 (124); 7. Alonso (Ferrari) 1’21"424 (129); 8. Kubica (Renault) 1’22"003 (103); 9. Webber (Red Bull) 1’22"043 (99); 10. Glock (Virgin) 1’29"964 (11).(11).
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