A un passo dal titolo
Era il 3 settembre 1950 quando, a Monza, Nino Farina, vinceva il primo titolo mondiale, del primo campionato del mondo di Formula 1. Fino ad ora, rimane l'unico, secondo le statistiche, ad aver vinto il titolo al debutto, un record che pero' avrebbe conquistato chiunque quell'anno, essendo stato il primo della gloriosa storia della massima formula. Il 2 luglio del 1961, l'italiano Giancarlo Baghetti debutta in Formula 1, riuscendo subito a vincere il Gran Premio, un record a cui pochi si sono avvicinati e che nessuno e' mai riuscito ad eguagliare. Il 18 marzo 2007, sul circuito di Melbourne, in Australia, l'inglese Lewis Hamilton riesce subito ad arrivare a podio, conquistando il terzo posto. Pochissimi piloti sono riusciti ad ottenere un simile risultato nel primo Gran Premio della carriera.
Hamilton non si e' pero' fermato a questo, di podii ne ha conquistati altri 8 dopo quello dell'Albert Park, incidendo un record che, probabilmente per molto tempo, rimarra' imbattibile, non per il numero dei podi, ma per il fatto di averli conquistati consecutivamente dall'inizio della sua vita agonistica in F1, il che da' al tutto un valore di immenso prestigio. L'inglese della McLaren ha cominciato anche a vincere, in Canada, dopo essere passato per la sua prima volta in testa al mondiale, primato che non ha mai mollato, nonostante l'avvicinamento sempre piu' minaccioso del compagno di squadra Alonso e l'arrembante rimonta delle Ferrari, con Raikkonen in primis.
Nemmeno i litigi tra lui e il compagno, come il bisticcio dell'Hungaroring, lo hanno distratto. Forse solo quando la Spy Story ha raggiunto il suo apice, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, ha mostrato un leggero calo, permettendo a Fernando di giungere fino a 2 lunghezze dalla sua leadership. Ma una volta arrivata la sentenza, una volta capito che il titolo costruttori era perduto e che solo quello piloti avrebbe contato, Carl Lewis ha tirato fuori gli artigli (e forse anche le pinne) sotto il diluvio del Fuji, mentre le Ferrari si autoeliminavano con una strategia assurda e l'odiato compagno di squadra finiva la sua corsa, e forse non solo quella del GP del Giappone, contro il muretto della 100R.
Insomma, prima Hamilton si ritrovava con un vantaggio gara dopo gara sempre minore e tutt'un tratto questo stesso vantaggio e' diventato immenso. Un vantaggio che, a due gare dal termine, con la Cina alle porte, serve al giovane rookie il primo match point. Con Alonso a -12 e Raikkonen a -17, a Lewis Hamilton basta giungere davanti ad entrambi, in qualsiasi posizione. Per mettere fuori gioco il finlandese, gli basta ottenere almeno 4 punti in caso di vittoria di Kimi, per mettere la parola fine al 58° mondiale di F1, dovra' pero' mettere K.O. pure il compagno di squadra. E per questo deve per forza giungergli davanti, poiche' in caso di un Fernando vincitore a Shanghai, lo spagnolo avra' in qualunque caso la possibilita' di giocarsi il tutto per tutto a San Paolo, come nelle ultime due stagioni, anche se, con Lewis secondo, dovrebbe poi sperare in una vittoria in Brasile, con ritiro dell'inglese.
In conclusione, dopo tutto cio' che e' successo, la morale di questa intricata storia intitolata Mondiale 2007 e' la seguente: se vincesse Hamilton, scomparirebbe il record di Farina, sovrascritto dal primo vero debuttante campione del mondo.
....
Era il 3 settembre 1950 quando, a Monza, Nino Farina, vinceva il primo titolo mondiale, del primo campionato del mondo di Formula 1. Fino ad ora, rimane l'unico, secondo le statistiche, ad aver vinto il titolo al debutto, un record che pero' avrebbe conquistato chiunque quell'anno, essendo stato il primo della gloriosa storia della massima formula. Il 2 luglio del 1961, l'italiano Giancarlo Baghetti debutta in Formula 1, riuscendo subito a vincere il Gran Premio, un record a cui pochi si sono avvicinati e che nessuno e' mai riuscito ad eguagliare. Il 18 marzo 2007, sul circuito di Melbourne, in Australia, l'inglese Lewis Hamilton riesce subito ad arrivare a podio, conquistando il terzo posto. Pochissimi piloti sono riusciti ad ottenere un simile risultato nel primo Gran Premio della carriera.
Hamilton non si e' pero' fermato a questo, di podii ne ha conquistati altri 8 dopo quello dell'Albert Park, incidendo un record che, probabilmente per molto tempo, rimarra' imbattibile, non per il numero dei podi, ma per il fatto di averli conquistati consecutivamente dall'inizio della sua vita agonistica in F1, il che da' al tutto un valore di immenso prestigio. L'inglese della McLaren ha cominciato anche a vincere, in Canada, dopo essere passato per la sua prima volta in testa al mondiale, primato che non ha mai mollato, nonostante l'avvicinamento sempre piu' minaccioso del compagno di squadra Alonso e l'arrembante rimonta delle Ferrari, con Raikkonen in primis.
Nemmeno i litigi tra lui e il compagno, come il bisticcio dell'Hungaroring, lo hanno distratto. Forse solo quando la Spy Story ha raggiunto il suo apice, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, ha mostrato un leggero calo, permettendo a Fernando di giungere fino a 2 lunghezze dalla sua leadership. Ma una volta arrivata la sentenza, una volta capito che il titolo costruttori era perduto e che solo quello piloti avrebbe contato, Carl Lewis ha tirato fuori gli artigli (e forse anche le pinne) sotto il diluvio del Fuji, mentre le Ferrari si autoeliminavano con una strategia assurda e l'odiato compagno di squadra finiva la sua corsa, e forse non solo quella del GP del Giappone, contro il muretto della 100R.
Insomma, prima Hamilton si ritrovava con un vantaggio gara dopo gara sempre minore e tutt'un tratto questo stesso vantaggio e' diventato immenso. Un vantaggio che, a due gare dal termine, con la Cina alle porte, serve al giovane rookie il primo match point. Con Alonso a -12 e Raikkonen a -17, a Lewis Hamilton basta giungere davanti ad entrambi, in qualsiasi posizione. Per mettere fuori gioco il finlandese, gli basta ottenere almeno 4 punti in caso di vittoria di Kimi, per mettere la parola fine al 58° mondiale di F1, dovra' pero' mettere K.O. pure il compagno di squadra. E per questo deve per forza giungergli davanti, poiche' in caso di un Fernando vincitore a Shanghai, lo spagnolo avra' in qualunque caso la possibilita' di giocarsi il tutto per tutto a San Paolo, come nelle ultime due stagioni, anche se, con Lewis secondo, dovrebbe poi sperare in una vittoria in Brasile, con ritiro dell'inglese.
In conclusione, dopo tutto cio' che e' successo, la morale di questa intricata storia intitolata Mondiale 2007 e' la seguente: se vincesse Hamilton, scomparirebbe il record di Farina, sovrascritto dal primo vero debuttante campione del mondo.
....
Commenta