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si sono davvero presi a sportellate....Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da maurillo Visualizza Messaggio
sembrava una gara di gran turismo....
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Le Pagelle del Gran Premio del Giappone
Avevamo parlato dell'imprevedibilita' di una pista nuova e sconosciuta e accennato alla crisi in cui sistematicamente il circo della F1 cade appena piove. Beh, che c'e' di meglio delle due cose insieme? Eccole servite.
Il caos, pero', non ha coinvolto solo piloti e vetture, ma le squadre con i loro strateghi e direttori tecnici e dulcis in fundu la FIA. La gara mette la corona in testa al fenomeno "colored" della McLaren e decisamente KO tutti gli altri, da Alonso che per tirare come un matto fa un botto mica da niente e le Ferrari, federazione a parte, che ancora una volta si fanno uno, anzi due autogoal imperdonabili.
Lewis Hamilton: 10.
Quasi impossibile non menzionare l'aurea che ormai lo contraddistingue da qualche mese: quella del "furbetto" o "finto tonto", fate voi, perche' traspare, almeno quanto quella dovuta alla sua classe cristallina e alla cinicita' con cui mette a segno la quarta vittoria. In momenti come questi sembra avere olio lubrificante al posto del sangue e questo, per tutti gli altri, non e' un buon segno. Il suo fine settimana e' da antologia; pole all'ultimo secondo e poi domenica una gara dominata e soprattutto senza nemmeno una piccola sbavatura, contando che non toglie il piede dalla'acceleratore nemmeno a 2 giri dalla fine.
Heikki Kovalainen: 10.
Il suo futuro sempre in bilico lo vorrebbe nel 2008 accasato alla Toyota e francamente sarebbe per la Renault un sicuro rimpianto. Lui, in questi mesi, ha continuamente dato prova di crescita e costanza e ha soprattutto fatto capire che il week-end australiano e' stato solo un episodio isolato. Il 10 se lo e' meritato non solo per il secondo posto, certo maturato anche dagli errori e sfortune altrui, ma per come ha evitato sbagli fin troppo facili in certe condizioni e alla fine l'attacco deciso e prepotente di un arrembante Raikkonen.
Kimi Raikkonen: 9..
Il sabato in qualifica manca di poco la prima fila e sembra serbare la sorpresa per la domenica. Peccato che il "regalo", decisamente poco gradito, se lo sia fatto insieme con la sua squadra, che pensa di far partire sia lui che il compagno con gomme da bagnato standard, quando tutti gli altri optano per le full-wet. Li' inizia il calvario del finnico che gia' nei giri diero la SC e' costretto(grazie al cielo) dalla direzione gara a fermarsi per montare le gomme da bagnato pesante e cosi' sprofonda in cosa al gruppo. La sua gara, a parte altri espisodi come le soste e la strategia che pochi o nessuno hanno ancora capito, e' sicuramente degna di nota per la serie di sorpassi, molti dei quali avvenuti alla curva 100R che il talento di Espoo riesce interpreta sotto il diluvio in maniera diversa dagli altri e nella quale riesce ad andare a velocita' doppia. Peccato che nell'ultimo assalto a Kovalainen, dopo che riesce a passarlo va' un po' largo e viene infilato dal connazionale.
Mark Webber: 8.
Non bastassero le condizioni proibitive della pista lui deve combattere anche con il mal di stomaco. Alla fine, mentre assapora il colpaccio, viene centrato dal compagno di "famiglia"(Vettel) al quale rivolge parole poco carine, ma decisamente condivisibili.
Fernando Alonso: 7.
In termini di prestazione pura le prende di santa ragione dal compagno e conferma di non amare tanto le novita' (in termini di pista). Il botto con cui dice addio alla gara e, in parte, ai sogni iridati, pero', e' frutto di quella tenacia e caparbieta' che lo porta costantemente al limite e che se qui lo fa finire contro un muro in molte altre occasioni lo ha ripagato con la vittoria e i complimenti.
Adrian Sutil: 7.
Questa Spyker sembra volare rispetto alla versione "A". E non solo sull'asciutto, come successo in Belgio, ma anche sul bagnato. In realta', dopo accurato confronto con quella del compagno, c'e' da dire che a volare rispetto a prima sembra il tedesco mani d'oro, non solo al piano, ma anche al volante.
Giancarlo Fisichella: 6,5.
In griglia fa meglio del compagno e di questi tempi e' da ritenersi un buon risulato, ma la gara parte piu' i salita che mai visto che parte con un assetto da asciutto.
Nel marasma della gara alla fine un quinto posto e' meglio del previsto.
David Coulthard: 6.
Si tiene fuori dai casini e le trappole che l'insidiosissimo FujiSpeedway riserva ai piloti e prende al volo un quarto posto, e' il caso di dirlo, piovuto dal cielo. Alla fine sembra piu' dispiaciuto dell'inconveniente capitato al compagno che del suo risultato.
Felipe Massa: 6.
Ringrazia nell'ordine il team, per l'arretramento in fondo al gruppo causa cambio pneumatici, Sakon Yamamoto per la botta che lo fa girare e poi se stesso per l'ingenuita' con cui sorpassa in regime di SC. In ogni caso la sua gara e' mestamente anonima ad esclusione dell'ultimo giro in cui, manco fossimo nel WTCC, fa a sportellate con Kubica e la spunta.
Vitantonio Liuzzi: 6.
Gara difficile la sua, e anche infame. Perche' dopo aver visto il compagno non certo amato abbandonare la gara e dopo aver conquistato l'attesissimo e anche meritato punto di questa stagione, nel dopo gara si vede infliggere 25 secondi di penalita' che lo relegano in nona posizione quindi fuori dalla zona che conta. Peccato.
Rubens Barrichello: 6.
Meno caotica la sua gara, rispetto a quella del compagno, ma ugualmente magra in termini di soddisfazioni. Parte diciasettesimo e finisce decimo solo grazie alle disfatte altrui(compresa quella del compagno che prima del ritiro glie' subito davanti).
Robert Kubica: 5,5.
Delude in parte il talento polacco, che in questa fase finale di campionato soffre piu' del dovuto. Si fa vedere in occasione di qualche sorpasso, ma ancora una volta la sua rabbia e' pressoche sterile in termini di risultati. Alla fine ci delizia insiema a Massa di un bel duello che pero' non riesce a vincere.
Nico Rosberg: 5,5.
La sua ennesima ottima prestazione in qualifica e' sporcata dall'arretramento di dieci posizioni a cui e' costretto dal cambio di motore. Partire sedicesimo in quelle condizioni e' piu' di una lotteria e' la consapevolezza di finire presto nel caos. Si ritira al 49esimo passaggio per noie elettriche, "per fortuna" dice lui, visto che guidare cosi' non gli piace proprio.
Alexander Wurz: 5.
La notizia piu' bella del week-end e' la nascita del suo terzo figlio. Il resto, praticamente da dimenticare.
Antony Davidson: 5.
Approfitta anche lui delle disgrazie altrui, ma anche quando si ritira per un problema all'acceleratore e' in undicesima posizione. In ogni caso avrebbe raccolto pochino.
Jarno Trulli: 5.
Fa un po' la figura del pivello in occasione dell'errore in regime di SC quando intento a riscaldare le gomme in un cambio di marcia si gira. Le condizioni non lo aiutano a compiere le rimonte e i sorpassi con cui di solito ci delizia.
Nick Heidfeld: 5.
A suo dire gareggia piu' per il bene degli altri che per il suo: si sposta per far passare Raikkonen, decide per traiettorie poco pericolose per chi arriva dietro di lui. Forse un po' troppa paura per chi fa parte di quel pugno di uomini che una volta(molte volte a ragione) erano ritenuti degli eroi senza paura.
Jenson Button: 4.
Disastro, ecco la parola giusta. Le illusioni del sabato pomeriggio, in cui non si sa' come, riesce a conquistare una preziosissima sesta posizione sulla griglia, si trasformano nelle infernali certezze di una gara nella quale succede di tutto. Prima un contatto con Heidfeld gli strappa via il muso, poi un problema all'acceleratore e infine la collisione con Sato che lo mette KO ad un giro dalla fine.
Sakon Yamamoto: 4.
In balia della pista riesce a portare al traguardo la sua Spyker per rotto della cuffia. Protagonista solo in occasione dell'incidente nel quale carambola addosso ad un incolpevole Massa.
Takuma Sato: 4.
Finisce ultimo a due giri, dietro anche a piloti come Button e Heidfeld che, piccolo particolare, si ritirano prima della fine. Non ripaga certo le migliaia di tifosi che speravano in un suo exploit nella gara di casa.
Ralf Schumacher: 4.
A stupire non e' la prestazione imbarazzante che inizia al sabato con la tamponata grottesca ai danni della Spyker di Yamamoto, e nemmeno la gara nel suo "stile". Parte sedicesimo e si ritira al giro 55 per un guasto elettronico. No, stupisce che dopo l'annuncio della fine del rapporto di lavoro con l Toyota abbia in mente di "rilanciarsi" in quella che lui stesso definisce una nuova sfida. Mah!
Sebastian Vettel: 3.
E' solo un ragazzo, ma qui dimostra di essere piu' "ragazzino" che altro. Si trova in mano un vaso prezioso e fragile (il terso posto dietro ad Hamilton e Webber), e come succede nelle peggiori occasioni ci gioca troppo e finisce per ridurlo in pezzi. Poi, come e' consuetudine per i bimbi, scoppia in un pianto. Eppure in qualifica aveva stupito tutti con un fantastico ottavo tempo. Speriamo scresca presto.
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Ferrari: "Cina, l'area del globo con il piu' alto potenziale di crescita"
Questo martedi' le vetture di Kimi Raikkonen e Felipe Massa, che hanno concluso il Gran Premio del Giappone rispettivamente in terza e sesta posizione saranno nuovamente a disposizione della squadra per iniziare il lavoro al Circuito Internazionale di Shanghai, in preparazione del penultimo appuntamento del Campionato di Formula 1, in programma la prossima domenica.
Shanghai e', al pari di altri, un circuito di nuova generazione, disegnato da Hermann Tilke, il cui lavoro ha prodotto una gara emozionante al Monte Fuji, soltanto qualche giorno fa. Il Circuito cinese puo' essere considerato un tracciato in cui il pilota gioca un ruolo ancora piu' significativo che in altre piste. Vanta infatti una grande varieta' di curve molto interessanti che presentano cambiamenti di raggio e curvatura, come anche alcuni tornanti da percorrersi ad alte velocita'. Per questo, nonostante le monoposto siano le stesse F2007 che hanno disputato la gara al Fuji, verranno modificate nell'assetto per aumentare i livelli di spinta verso il basso. La conformazione del tracciato consente di effettuare sorpassi, in parte grazie alla presenza di un lungo rettilineo principale. In ogni caso, la combinazione di un rettilineo molto lungo, con diverse curve strette comporta le note difficolta' di ricerca del giusto equilibrio con il pacchetto dell'aerodinamica.
I livelli di grip sono molto elevati su questa pista dal perimetro piuttosto lungo (5.451 km) che ne condiziona altresi' in maniera determinante la quantita' di carburante da imbarcare, mentre i freni vengono sollecitati in misura minore.
Ancora, gli pneumatici sono soggetti a forte usura, specialmente nel percorrere la Curva 1, molto lunga e certamente unica. Dopo aver trascorso il weekend del Giappone in un clima freddo e umido, il meteo qui dovrebbe essere migliore, con temperature previste nell'ordine dei 30 gradi centigradi, nonostante, come di consueto a Shanghai, sia molto difficile intravvedere il sole, e infatti c'e' rischio di pioggia nel corso del weekend.
La Scuderia Ferrari Marlboro avra' la sua sede operativa a Pudong, un'area che si trova nei pressi dell'aeroporto, nel tentativo per lo meno di evitare quello che sara' il problema piu' pressante nel corso del weekend, vale a dire il traffico estremamente congestionato, che qui e' una consuetudine, di giorno e di notte. Dopo il confronto con il traffico molto disciplinato e regolamentato a cui si assiste in Giappone, l'approccio di guida cinese e' piuttosto colorito e caratterizzato da un uso pressoche' costante del clacson, che accompagna tutte le manovre, il che puo' rivelarsi scioccante per chi vi assiste per la prima volta!
La Scuderia ha fatto il suo arrivo qui per la prima volta nel 2004, quando ricevette da parte del Governo l'invito ufficiale ad inaugurare il Circuito Internazionale di Shanghai. Da quel momento ha collezionato due vittorie su questo tracciato, grazie a Rubens Barrichello nel 2004 e a Michael Schumacher, soltanto 12 mesi fa. La Cina e' inoltre un mercato molto importante anche sul versante del prodotto per la Casa di Maranello, che ha qui una rete operativa di vendite dal 2005. "A questo punto essere in Cina non e' piu' una novita' per noi - dichiara il Direttore della Comunicazione della regione Asia-Pacifico della Ferrari, Matteo Bonciani - La Cina e' senz'altro un mercato fiorente. Nel corso del nostro primo anno di attivita' qui, abbiamo realizzato la vendita di 65 vetture, duplicando poi questo numero nel 2006 ed ora, considerando le recenti dichiarazioni del Presidente Montezemolo rilasciate in occasione del Salone di Francoforte, ci aspettiamo di raggiungere per il 2007 il target di 150 vetture. Abbiamo gia' visto i mercati asiatici siano forti per la Ferrari, considerando anche che il Giappone e' ora uno dei quattro maggiorni mercati su scala globale. In Cina, l'arrivo dei colleghi della Formula 1 in occasione del Gran Premio e' cruciale, dato che i cinesi sono senza dubbio entusiasti della nostra azienda. Recentemente, nel mese di giugno, ben 10.000 persone si sono riunite qui sul Circuito di Shanghai in occasione del Ferrari Festival, con la presenza delle FXX ed anche di alcune monoposto di Formula 1, offrendo cosi' la possibilita' alla gente di vivere il mondo della Formula 1 anche al di fuori del weekend del Gran Premio. In Cina e' accolta molto bene l'idea delle corse di Formula 1 e i tifosi sono molto legati alla Ferrari. Non bisogna dimenticare poi che l'anno scorso il Gran Premio della Cina ha rappresentato un evento storico per la Ferrari, in quanto e' stato proprio a Shanghai che Michael Schumacher ha realizzato la sua ultima vittoria in Formula 1, la numero 91 della sua carriera, e la 72esima con la Scuderia Ferrari Marlboro. Per la Ferrari in Cina, la gara che si svolgera' questo fine settimana sara' un modo per celebrare un anno di successi."
La Ferrari si pone l'obiettivo di continuare a costruire questo successo, portando qui nuovi prodotti per un mercato desideroso di comprare. Ancora, come ha dichiarato il Presidente a Francoforte, "La Cina sta diventando piu' importante che mai per noi". La Ferrari possiede ora 13 concessionarie ufficiali in Cina, ma dalla fine del 2006 il cambiamento principale e' stato rappresentato dalla creazione della divisione Asia-Pacifico. "Il Presidente Montezemolo ha creato una speciale task-force per incrementare il business su due continenti: l'Asia e l'Australasia, che va dalla Nuova Zelanda alla Corea del Sud, e il centro direzionale della Ferrari si trova a Shanghai, ragion per cui questa gara e' molto importante per noi - continua Bonciani - Si puo' dire in qualche modo che questa sia la nostra "gara di casa". La divisione Asia-Pacifico comprende Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Cina, Malesia, Indonesia, Taiwan, Filippine, Hong Kong, Macao e Singapore, coprendo quindi un'area estremamente estesa e rappresentando ora il 20% del giro di affari totale della Ferrari, con un incremento sicuramente destinato ad aumentare ancora nel prossimo futuro. E' certamente l'area del globo che presenta il piu' alto potenziale di crescita."
Ferrari
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7 ad alonso è troppo...
non doveva chiudere su vettel, un campione della sua esperienza avrebbe dovuto capirlo, invece ha danneggiato la vettura e poi è successo quel che è successo.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da maurillo Visualizza MessaggioLe Pagelle del Gran Premio del Giappone
Avevamo parlato dell'imprevedibilita' di una pista nuova e sconosciuta e accennato alla crisi in cui sistematicamente il circo della F1 cade appena piove. Beh, che c'e' di meglio delle due cose insieme? Eccole servite.
Il caos, pero', non ha coinvolto solo piloti e vetture, ma le squadre con i loro strateghi e direttori tecnici e dulcis in fundu la FIA. La gara mette la corona in testa al fenomeno "colored" della McLaren e decisamente KO tutti gli altri, da Alonso che per tirare come un matto fa un botto mica da niente e le Ferrari, federazione a parte, che ancora una volta si fanno uno, anzi due autogoal imperdonabili.
Lewis Hamilton: 10.
Quasi impossibile non menzionare l'aurea che ormai lo contraddistingue da qualche mese: quella del "furbetto" o "finto tonto", fate voi, perche' traspare, almeno quanto quella dovuta alla sua classe cristallina e alla cinicita' con cui mette a segno la quarta vittoria. In momenti come questi sembra avere olio lubrificante al posto del sangue e questo, per tutti gli altri, non e' un buon segno. Il suo fine settimana e' da antologia; pole all'ultimo secondo e poi domenica una gara dominata e soprattutto senza nemmeno una piccola sbavatura, contando che non toglie il piede dalla'acceleratore nemmeno a 2 giri dalla fine.
Heikki Kovalainen: 10.
Il suo futuro sempre in bilico lo vorrebbe nel 2008 accasato alla Toyota e francamente sarebbe per la Renault un sicuro rimpianto. Lui, in questi mesi, ha continuamente dato prova di crescita e costanza e ha soprattutto fatto capire che il week-end australiano e' stato solo un episodio isolato. Il 10 se lo e' meritato non solo per il secondo posto, certo maturato anche dagli errori e sfortune altrui, ma per come ha evitato sbagli fin troppo facili in certe condizioni e alla fine l'attacco deciso e prepotente di un arrembante Raikkonen.
Kimi Raikkonen: 9..
Il sabato in qualifica manca di poco la prima fila e sembra serbare la sorpresa per la domenica. Peccato che il "regalo", decisamente poco gradito, se lo sia fatto insieme con la sua squadra, che pensa di far partire sia lui che il compagno con gomme da bagnato standard, quando tutti gli altri optano per le full-wet. Li' inizia il calvario del finnico che gia' nei giri diero la SC e' costretto(grazie al cielo) dalla direzione gara a fermarsi per montare le gomme da bagnato pesante e cosi' sprofonda in cosa al gruppo. La sua gara, a parte altri espisodi come le soste e la strategia che pochi o nessuno hanno ancora capito, e' sicuramente degna di nota per la serie di sorpassi, molti dei quali avvenuti alla curva 100R che il talento di Espoo riesce interpreta sotto il diluvio in maniera diversa dagli altri e nella quale riesce ad andare a velocita' doppia. Peccato che nell'ultimo assalto a Kovalainen, dopo che riesce a passarlo va' un po' largo e viene infilato dal connazionale.
Mark Webber: 8.
Non bastassero le condizioni proibitive della pista lui deve combattere anche con il mal di stomaco. Alla fine, mentre assapora il colpaccio, viene centrato dal compagno di "famiglia"(Vettel) al quale rivolge parole poco carine, ma decisamente condivisibili.
Fernando Alonso: 7.
In termini di prestazione pura le prende di santa ragione dal compagno e conferma di non amare tanto le novita' (in termini di pista). Il botto con cui dice addio alla gara e, in parte, ai sogni iridati, pero', e' frutto di quella tenacia e caparbieta' che lo porta costantemente al limite e che se qui lo fa finire contro un muro in molte altre occasioni lo ha ripagato con la vittoria e i complimenti.
Adrian Sutil: 7.
Questa Spyker sembra volare rispetto alla versione "A". E non solo sull'asciutto, come successo in Belgio, ma anche sul bagnato. In realta', dopo accurato confronto con quella del compagno, c'e' da dire che a volare rispetto a prima sembra il tedesco mani d'oro, non solo al piano, ma anche al volante.
Giancarlo Fisichella: 6,5.
In griglia fa meglio del compagno e di questi tempi e' da ritenersi un buon risulato, ma la gara parte piu' i salita che mai visto che parte con un assetto da asciutto.
Nel marasma della gara alla fine un quinto posto e' meglio del previsto.
David Coulthard: 6.
Si tiene fuori dai casini e le trappole che l'insidiosissimo FujiSpeedway riserva ai piloti e prende al volo un quarto posto, e' il caso di dirlo, piovuto dal cielo. Alla fine sembra piu' dispiaciuto dell'inconveniente capitato al compagno che del suo risultato.
Felipe Massa: 6.
Ringrazia nell'ordine il team, per l'arretramento in fondo al gruppo causa cambio pneumatici, Sakon Yamamoto per la botta che lo fa girare e poi se stesso per l'ingenuita' con cui sorpassa in regime di SC. In ogni caso la sua gara e' mestamente anonima ad esclusione dell'ultimo giro in cui, manco fossimo nel WTCC, fa a sportellate con Kubica e la spunta.
Vitantonio Liuzzi: 6.
Gara difficile la sua, e anche infame. Perche' dopo aver visto il compagno non certo amato abbandonare la gara e dopo aver conquistato l'attesissimo e anche meritato punto di questa stagione, nel dopo gara si vede infliggere 25 secondi di penalita' che lo relegano in nona posizione quindi fuori dalla zona che conta. Peccato.
Rubens Barrichello: 6.
Meno caotica la sua gara, rispetto a quella del compagno, ma ugualmente magra in termini di soddisfazioni. Parte diciasettesimo e finisce decimo solo grazie alle disfatte altrui(compresa quella del compagno che prima del ritiro glie' subito davanti).
Robert Kubica: 5,5.
Delude in parte il talento polacco, che in questa fase finale di campionato soffre piu' del dovuto. Si fa vedere in occasione di qualche sorpasso, ma ancora una volta la sua rabbia e' pressoche sterile in termini di risultati. Alla fine ci delizia insiema a Massa di un bel duello che pero' non riesce a vincere.
Nico Rosberg: 5,5.
La sua ennesima ottima prestazione in qualifica e' sporcata dall'arretramento di dieci posizioni a cui e' costretto dal cambio di motore. Partire sedicesimo in quelle condizioni e' piu' di una lotteria e' la consapevolezza di finire presto nel caos. Si ritira al 49esimo passaggio per noie elettriche, "per fortuna" dice lui, visto che guidare cosi' non gli piace proprio.
Alexander Wurz: 5.
La notizia piu' bella del week-end e' la nascita del suo terzo figlio. Il resto, praticamente da dimenticare.
Antony Davidson: 5.
Approfitta anche lui delle disgrazie altrui, ma anche quando si ritira per un problema all'acceleratore e' in undicesima posizione. In ogni caso avrebbe raccolto pochino.
Jarno Trulli: 5.
Fa un po' la figura del pivello in occasione dell'errore in regime di SC quando intento a riscaldare le gomme in un cambio di marcia si gira. Le condizioni non lo aiutano a compiere le rimonte e i sorpassi con cui di solito ci delizia.
Nick Heidfeld: 5.
A suo dire gareggia piu' per il bene degli altri che per il suo: si sposta per far passare Raikkonen, decide per traiettorie poco pericolose per chi arriva dietro di lui. Forse un po' troppa paura per chi fa parte di quel pugno di uomini che una volta(molte volte a ragione) erano ritenuti degli eroi senza paura.
Jenson Button: 4.
Disastro, ecco la parola giusta. Le illusioni del sabato pomeriggio, in cui non si sa' come, riesce a conquistare una preziosissima sesta posizione sulla griglia, si trasformano nelle infernali certezze di una gara nella quale succede di tutto. Prima un contatto con Heidfeld gli strappa via il muso, poi un problema all'acceleratore e infine la collisione con Sato che lo mette KO ad un giro dalla fine.
Sakon Yamamoto: 4.
In balia della pista riesce a portare al traguardo la sua Spyker per rotto della cuffia. Protagonista solo in occasione dell'incidente nel quale carambola addosso ad un incolpevole Massa.
Takuma Sato: 4.
Finisce ultimo a due giri, dietro anche a piloti come Button e Heidfeld che, piccolo particolare, si ritirano prima della fine. Non ripaga certo le migliaia di tifosi che speravano in un suo exploit nella gara di casa.
Ralf Schumacher: 4.
A stupire non e' la prestazione imbarazzante che inizia al sabato con la tamponata grottesca ai danni della Spyker di Yamamoto, e nemmeno la gara nel suo "stile". Parte sedicesimo e si ritira al giro 55 per un guasto elettronico. No, stupisce che dopo l'annuncio della fine del rapporto di lavoro con l Toyota abbia in mente di "rilanciarsi" in quella che lui stesso definisce una nuova sfida. Mah!
Sebastian Vettel: 3.
E' solo un ragazzo, ma qui dimostra di essere piu' "ragazzino" che altro. Si trova in mano un vaso prezioso e fragile (il terso posto dietro ad Hamilton e Webber), e come succede nelle peggiori occasioni ci gioca troppo e finisce per ridurlo in pezzi. Poi, come e' consuetudine per i bimbi, scoppia in un pianto. Eppure in qualifica aveva stupito tutti con un fantastico ottavo tempo. Speriamo scresca presto.
...
in + ha schiantato la macchina ed è stato l'unico dell'intero gp.
voto 4 x me.
ma a nessuno è venuto in mente che sia stato boicottato dal suo team?
p-e..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...
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Originariamente Scritto da p-e Visualizza Messaggiomah, 7 ad alonso mi sembra molto regalato, è stato surclassato al sabato in qualifica e alla domenica in gara e sul bagnato, in teoria un suo pezzo forte.
in + ha schiantato la macchina ed è stato l'unico dell'intero gp.
voto 4 x me.
ma a nessuno è venuto in mente che sia stato boicottato dal suo team?
p-e
davvero sta correndo da solo contro tutti quest'anno....
cioè il sabato trovava il tempo come niente e poi invece....
mah...Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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comunque p-e guarda queste immagini:
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guarda i meccanici, sembra che non gliene freghi assolutamente nulla dell'incidente di alonso, poi quando uno si accorge di essere inquadrato si mette le mani in testa....Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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