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    Alonso accusato di corrompere i meccanici per ottenere favori su Hamilton

    Ormai non si sa piu' come definirlo: dopo bugiardo, delatore ed opportunista, Fernando Alonso e' da oggi anche un corruttore, dopo che la testata britannica Daily Mirror - riportando le dichiarazioni di una fonte anonima interna al team - ha scritto stamane che lo spagnolo ha offerto ai suoi meccanici 650 sterline a testa per ogni gara conclusa davanti a Lewis Hamilton.

    L'iniziativa, che sarebbe stata immediatamente vietata dal Team Principal della McLaren Ron Dennis, sarebbe partita dal campione del mondo in virtù di una disponibilità economica ben superiore a quella del suo giovane collega. In una stagione cosi' pesantemente segnata da vicende extra-sportive, non rimane che attendere smentite ( perche' si è trattato magari di un modo un po' guascone per condividire la propria gioia in caso di vittoria ) o dolorose conferme.
    ...
    http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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      Questo e' il vero Raikkonen

      Uno, forse il peggiore, dei mali ricorrenti della nostra epoca e' la perdita della memoria (e non mi riferisco a chi dimentica i suoi appuntamenti). Si potrebbe disquisire a lungo sul revisionismo storico, ma questa non e' certo la sede piu' opportuna per farlo. In compenso, un altro vizio, certamente meno grave ma altrettanto odioso, ci riguarda piu' da vicino: quello che potremmo definire revisionismo sportivo. Una tendenza che il mondo della Formula 1 conosce bene, tanto da averla sintetizzata con un detto: "ogni pilota e' forte tanto quanto dimostrato dalla sua ultima gara disputata."

      A qualunque sportivo, disgraziatamente, e' capitato di vivere un periodo buio, tale da far sorgere dubbi sul suo presunto raggiungimento del grado di "bollitura" che ne avrebbe decretato la fine della carriera di atleta. Salvo poi spesso, per fortuna, rispedire al mittente tutte queste speculazioni con una prestazione da manuale. Ma pochi sono stati oggetto di campagne stampa quantomeno irrispettose come quella a cui e' stato sottoposto nelle ultime settimane Kimi Raikkonen.

      Di lui se ne sono dette di tutti i colori: che non valeva la Ferrari, che non era il giusto sostituto di Michael Schumacher, che si stava facendo mettere dietro dal pilota che avrebbe dovuto fargli da secondo, che non era sufficientemente aggressivo, che si era fatto superare da Lewis Hamilton senza opporre resistenza. Certo, ogni sconfitta brucia, tanto piu' quelle maturate nella gara di casa, davanti ad un pubblico festante, in un momento cruciale del campionato e in maniera cosi' netta. Ma addossare tutte le colpe della disfatta al finlandese, quando era chiaro che, contro una McLaren cosi' competitiva, nulla si poteva fare, e' stato piuttosto immeritato.

      Kimi, pero', non e' uno che presti troppa attenzione alle critiche altrui, men che meno un pilota che si faccia sommergere dalla pressione della stampa fino a farne risentire anche le sue prestazioni in gara. Il soprannome "Iceman" se lo sara' pur guadagnato per qualche motivo. Lui ha continuato per la sua strada, algido come sempre, sicuro di sé piu' che mai. E a dargli ragione e' stato l'unico verdetto che conta veramente: quello della pista.

      Il successo chiaro, limpido, inequivocabile sul circuito piu' difficile del mondo e' una delle perle della sua carriera, oltre che un ideale passaggio di consegne: Spa, prima che circuito di Raikkonen (che qui ha vinto le ultime tre gare disputate), e' stata la pista preferita di Michael Schumacher, che vi debutto' e vi ottenne la prima vittoria in carriera, prima di trionfarvi altre cinque volte.

      Un successo fortunoso? Nemmeno per sogno. Prima di sollevare critiche sull'operato di Kimi, forse alcuni colleghi avrebbero dovuto rispolverare le videocassette di qualche anno fa. Per esempio, quelle del 2003, quando, con una macchina di due anni (si', avete capito bene, due anni) piu' vecchia, giunse a due soli punti dal titolo iridato. Oppure del 2005, quando porto' una McLaren che si rompeva piu' spesso di una Trabant a lottare con l'allora astro nascente Fernando Alonso per l'iride. Se e' vero che il campione purosangue si vede non quando ha a disposizione la miglior vettura, ma quando deve arrancare con un mezzo inferiore, questi risultati avranno pure un qualche significato.

      Ora Kimi ha 13 punti di distacco dalla vetta: un abisso, a tre gare dalla fine. La rincorsa al Mondiale pare impresa proibitiva, ma ormai che la rossa ha conquistato la certezza matematica del titolo Costruttori, puo' provarci fino in fondo, rischiando con la consapevolezza di non aver piu' nulla da perdere. Ma se Raikkonen non e' stato in grado di lottare per il titolo ad armi pari, e' stato per i troppi ritiri che hanno travagliato la sua stagione, in brusco contrasto con una McLaren regolare come un orologio svizzero. Teniamolo a mente, la prossima volta.

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      http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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      • p-e
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        ladro spagnolo!
        maurì...nn lo voglio in ferrari ok?
        Nn lo comperare x favore!!
        p-e;-)
        ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          • Borgo D'io
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          alla mclaren a me raikkonen piaceva......speriamo l anno prox
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          • maurillo
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            ladro spagnolo!
            maurì...nn lo voglio in ferrari ok?
            Nn lo comperare x favore!!
            p-e;-)
            eheheh... vediamo come si comporta kimi il prossimo anno..anche se caro p-e penso che la prossima tappa futura di FERNANDO ALIAS ALTONTO LADRUS SPIONES E COMPRATORES DI MECCANICI sia propio in tuta rossa
            http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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            • p-e
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              Questo e' il vero Raikkonen

              Uno, forse il peggiore, dei mali ricorrenti della nostra epoca e' la perdita della memoria (e non mi riferisco a chi dimentica i suoi appuntamenti). Si potrebbe disquisire a lungo sul revisionismo storico, ma questa non e' certo la sede piu' opportuna per farlo. In compenso, un altro vizio, certamente meno grave ma altrettanto odioso, ci riguarda piu' da vicino: quello che potremmo definire revisionismo sportivo. Una tendenza che il mondo della Formula 1 conosce bene, tanto da averla sintetizzata con un detto: "ogni pilota e' forte tanto quanto dimostrato dalla sua ultima gara disputata."

              A qualunque sportivo, disgraziatamente, e' capitato di vivere un periodo buio, tale da far sorgere dubbi sul suo presunto raggiungimento del grado di "bollitura" che ne avrebbe decretato la fine della carriera di atleta. Salvo poi spesso, per fortuna, rispedire al mittente tutte queste speculazioni con una prestazione da manuale. Ma pochi sono stati oggetto di campagne stampa quantomeno irrispettose come quella a cui e' stato sottoposto nelle ultime settimane Kimi Raikkonen.

              Di lui se ne sono dette di tutti i colori: che non valeva la Ferrari, che non era il giusto sostituto di Michael Schumacher, che si stava facendo mettere dietro dal pilota che avrebbe dovuto fargli da secondo, che non era sufficientemente aggressivo, che si era fatto superare da Lewis Hamilton senza opporre resistenza. Certo, ogni sconfitta brucia, tanto piu' quelle maturate nella gara di casa, davanti ad un pubblico festante, in un momento cruciale del campionato e in maniera cosi' netta. Ma addossare tutte le colpe della disfatta al finlandese, quando era chiaro che, contro una McLaren cosi' competitiva, nulla si poteva fare, e' stato piuttosto immeritato.

              Kimi, pero', non e' uno che presti troppa attenzione alle critiche altrui, men che meno un pilota che si faccia sommergere dalla pressione della stampa fino a farne risentire anche le sue prestazioni in gara. Il soprannome "Iceman" se lo sara' pur guadagnato per qualche motivo. Lui ha continuato per la sua strada, algido come sempre, sicuro di sé piu' che mai. E a dargli ragione e' stato l'unico verdetto che conta veramente: quello della pista.

              Il successo chiaro, limpido, inequivocabile sul circuito piu' difficile del mondo e' una delle perle della sua carriera, oltre che un ideale passaggio di consegne: Spa, prima che circuito di Raikkonen (che qui ha vinto le ultime tre gare disputate), e' stata la pista preferita di Michael Schumacher, che vi debutto' e vi ottenne la prima vittoria in carriera, prima di trionfarvi altre cinque volte.

              Un successo fortunoso? Nemmeno per sogno. Prima di sollevare critiche sull'operato di Kimi, forse alcuni colleghi avrebbero dovuto rispolverare le videocassette di qualche anno fa. Per esempio, quelle del 2003, quando, con una macchina di due anni (si', avete capito bene, due anni) piu' vecchia, giunse a due soli punti dal titolo iridato. Oppure del 2005, quando porto' una McLaren che si rompeva piu' spesso di una Trabant a lottare con l'allora astro nascente Fernando Alonso per l'iride. Se e' vero che il campione purosangue si vede non quando ha a disposizione la miglior vettura, ma quando deve arrancare con un mezzo inferiore, questi risultati avranno pure un qualche significato.

              Ora Kimi ha 13 punti di distacco dalla vetta: un abisso, a tre gare dalla fine. La rincorsa al Mondiale pare impresa proibitiva, ma ormai che la rossa ha conquistato la certezza matematica del titolo Costruttori, puo' provarci fino in fondo, rischiando con la consapevolezza di non aver piu' nulla da perdere. Ma se Raikkonen non e' stato in grado di lottare per il titolo ad armi pari, e' stato per i troppi ritiri che hanno travagliato la sua stagione, in brusco contrasto con una McLaren regolare come un orologio svizzero. Teniamolo a mente, la prossima volta.

              ..
              visto che ha portato fortuna la settimana scorsa:
              rikkionen...ma vaffanculo và!!
              p-e
              ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                eheheh... vediamo come si comporta kimi il prossimo anno..anche se caro p-e penso che la prossima tappa futura di FERNANDO ALIAS ALTONTO LADRUS SPIONES E COMPRATORES DI MECCANICI sia propio in tuta rossa
                sarà la volta che alla domenica andrò a mangiare fuori, così m'ingrasso pure...
                p-e
                ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                  Jean Todt: "Sentenza molto leggera"

                  GP Belgio 2007|Gara


                  L'Amministratore delegato della Ferrari Jean Todt ha dichiarato in conferenza stampa che la situazione del Campionato Piloti potrebbe evolvere in maniera diversa se la McLaren facesse appello alla decisione imposta alla squadra la scorsa settimana dal Consiglio Mondiale. Ha anche definito "leggera" la sentenza che ha decretato la multa di 100 milioni di dollari e la perdita dei punti in Campionato Costruttori, e aggiunto che un eventuale appello da parte della scuderia inglese potrebbe provocare sanzioni piu' pesanti.

                  Todt ha rilasciato dichiarazioni subito dopo la doppietta realizzata da Kimi Raikkonen e Felipe Massa nel Gran Premio del Belgio, l'ultima gara europea prima degli ultimi tre appuntamenti di questa stagione, che si svolgeranno oltre oceano. Questa gara ha segnato un'inversione totale rispetto al risultato del Gran Premio d'Italia, disputatosi il fine settimana precedente, ed ora i piloti della Scuderia Ferrari Marlboro hanno ridotto sensibilmente il gap nei confronti delle McLaren.

                  "Se si considera a fondo tutta questa triste vicenda - ha detto Todt in Belgio, riferendosi alla questione di spionaggio nella quale la McLaren e' stata giudicata colpevole - si puo' concludere che la sentenza emessa, che pure rispettiamo, e' molto leggera. Ora non ha senso parlare del Campionato Piloti perché sappiamo che i nostri maggiori rivali hanno ancora tempo per ricorrere in appello, e aspetteremo la loro decisione per esprimere il nostro pensiero riguardo a questo.

                  "Sara' molto importante vedere se faranno appello oppure no. Se lo faranno, penso che la situazione del Campionato Piloti subira' forti cambiamenti. La sentenza di appello sarebbe a quel punto emessa prima del Gran Premio del Giappone, potremmo quindi trovarci di fronte ad una situazione completamente diversa da quella attuale. Prima di conoscere se verra' presentato il ricorso, non voglio fare commenti al di la' di quello che ho detto".

                  In ogni caso, Todt ha ammesso che "se mi viene chiesto cosa faranno loro, personalmente spero che facciano appello. Penso anche che il risultato sara' diverso dalle aspettative; ma, ancora una volta, e' una sensazione personale".

                  Todt ha sottolineato che non vi e' nulla in suo potere che possa aver condizionato la penalizzazione inflitta dalla FIA o che possa ora farlo in caso di appello, ma la Ferrari ha comunque la propria visione. "Noi pensiamo che la penalizzazione non sia pesante considerando la vicenda nel suo complesso. Quello che e' stato davvero importante e, come ho gia' detto, che se viene riconosciuta la colpevolezza, deve esserci una penalizzazione. La McLaren era colpevole ed e' stata punita. Ora quello su cui si puo' commentare e' se lo sia stata abbastanza o meno.

                  "So che ieri il Presidente della FIA ha di fatto confermato che la sentenza e' stata "morbida", ma sappiamo bene che nel mondo della Formula 1 bisogna prendere in considerazione molti fattori, e lo posso capire. E' molto meglio disputare quattro gare, inclusa quella odierna, dove a fronteggiarsi ci siano tutti i piloti, e questo certamente non e' in discussione, ma si sono valutati molti aspetti, per agevolare lo svolgimento del Campionato, piuttosto che condizionarlo per questo singolo caso spiacevole."

                  Todt ha anche detto che se la McLaren decidesse di non presentare appello alla decisione della FIA, la Ferrari non potrebbe comunque interrompere le sue azioni civili contro di essa. "Per me, tutto quello che occorre salvaguardare e' l'interesse della squadra. E le azioni legali, in sede civile in Inghilterra e penale in Italia, non hanno nulla a che fare con le decisioni della FIA. E' a discrezione dei giudici valutare la questione. So che il nostro Presidente ha dedicato la conquista del titolo a quel tifoso che ha preso l'iniziativa di informarci riguardo ai documenti rubati. Fortunatamente una persona onesta e giusta ci ha aiutato nella scoperta di tutto questo e non abbiamo nessuna ragione che ci porti a fermare le azioni legali in corso."

                  Todt ha anche evidenziato che la punizione e' stata importante, anche se la controversia ha finito per danneggiare l'intero mondo della Formula 1 ed anche l'immagine della Ferrari. "Di certo questo non e' positivo per la Formula 1. Quando si sentono tutti i problemi legati al ciclismo, non e' certo positivo per lo sport. Quello che davvero conta e' sanzionare laddove e' giusto. Quando le cose non si svolgono in maniera pulita, bisogna dare un segnale forte e cercare che non si ripeta piu'. Lo sport e la competizione sono fantastici in sé. Ma si deve saper porre un limite. Tutti noi vogliamo vincere, vogliamo tutti spingerci al limite, ma e' molto importante non oltrepassarlo."

                  Concludendo, dopo aver richiesto un minuto di silenzio in ricordo del campione di rally in carica Colin McRae, scomparso il giorno prima in un incidente in elicottero, Todt ha reso il suo personale tributo al Campione.

                  "Sono stato impegnato nelle corse di rally come co-pilota dal 1966 al 1981, e Colin era piu' giovane di me. Poi io sono stato direttore di un team di rally che ha in seguito partecipato ad un campionato dalla fine del 1991 fino al 1993, non sono quindi stato a diretto contatto con Colin McRae.

                  "Seguo pero' ancora i rally perché mi piace questo sport e lui era un grande campione. Ricordo quando si e' laureato Campione del Mondo nel 1995 e ieri sera ho avuto modo di rivedere alcuni tratti della sua personalita' sportiva sulla CNN. E' stato senz'altro uno dei piu' grandi piloti di rally della storia".

                  Ferrari
                  http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                    La FIA attende il dossier della McLaren sulla Renault

                    Il presidente della FIA, Max Mosley, ha dichiarato di essere ancora in attesadi un dossier della McLaren sulla Renault dopo le accuse mosse dal team di Woking su un episodio di spionaggio ai propri danni. "La McLaren non ha ancora fornito le informazioni promesse ma quando arriveranno indagheremo" ha dichiarato Mosley a BBC Radio 5.

                    "Abbiamo avuto un dossier dalla Renault che non sembra particolarmente rilevante. Si e' detto che un addetto avrebbe portato con se' alcuni floppy disks ma dovremo attendere quello che comunichera' la Mclaren. Ron Dennis, con il permesso della Renault, ha inviato da loro degli esperti per analizzare i computer. Quindi, appena arrivera' il report e se sara' significativo senza dubbio indagheremo" ha aggiunto.

                    Flavio Briatore venerdi' in conferenza stampa a Spa ha ribadito che la Renault "non ha nulla da nascondere".
                    ...
                    http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                      Hamilton reclama la legittimita' del "suo" mondiale

                      Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della FIA Max Mosley nello scorso week-end, secondo le quali la spy-story ha comunque macchiato irrimediabilmente anche il mondiale piloti, non sono piaciute molto al pilota della McLaren Lewis Hamilton, leader del mondiale e "candidato forte" per la conquista dell'iride.

                      "Non voglio commentare quanto detto da Mosley" - ha dichiarato Hamilton - "Quest'anno abbiamo tutti lavorato duramente e quello che sento e' che la squadra non ha fatto sbagli e men cha mai ne ho fatti io. Non vedo perche' le persone potrebbero trovarsi a dire: se ha vinto lui, e' comunque un mondiale falsato".

                      L'opinione di Max Mosley, raccolta dal programma BBC Radio 5 Live's Sportsweek, parla ovviamente di una realta' del tutto opposta: il Presidente della FIA, che e' anche un legale, ha espresso il suo pensiero a prescindere dal suo background motoristico: "Come e' possibile assegnare un titolo a qualcuno che puo' aver beneficiato di un indebito privilegio sugli altri piloti? Rispetto a questo problema, ci sara' sempre un'incognita, perche' nessuno puo' sapere l'entita' esatta del vantaggio. Credo che Lewis possa sentirsi piu' a suo agio vincendo un mondiale successivo, cosa che sono certo che avverra'".


                      LADRI!!!!!
                      http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                      • maurillo
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                        certo che ivan capelli ha fatto bene ha smettere difare il pilota...mai stato una cima..
                        Auf YouTube findest du die angesagtesten Videos und Tracks. Außerdem kannst du eigene Inhalte hochladen und mit Freunden oder gleich der ganzen Welt teilen.
                        http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                        • germanomosconi
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                          mauri puoi venire un secondo su msn??
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                          • germanomosconi
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                            • pordenone
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                            Originariamente Scritto da maurillo Visualizza Messaggio
                            certo che ivan capelli ha fatto bene ha smettere difare il pilota...mai stato una cima..
                            http://www.youtube.com/watch?v=ACfY2pHulB4
                            Originariamente Scritto da Marco pl
                            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            IO? Mai masturbato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            Io sono drogato..

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                            • Ferdix
                              bibitone ABuser
                              • May 2006
                              • 7391
                              • 533
                              • 1,039
                              • Novara
                              • Send PM

                              ma il video del primo giro del GP di spa si riesce a trovare su youtube?? l'hanno rimosso ovunque.. volevo rivedere il duello alonso - hamilton

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                              • maurillo
                                .......................
                                • Jun 2002
                                • 11382
                                • 158
                                • 35
                                • Send PM

                                Le Pagelle del GP del Belgio

                                GP Belgio|Gara


                                Le lunghe braccia appaiate che sbucano dall'abitacolo, quando passa davanti al muretto e festeggia la vittoria numero quattro della stagione, come solo Alonso ha fatto. Questo, nemmeno a dirlo e' stato il massimo della gioia espressa da Kimi, che sembra decisamente piu' a suo agio quando e' dietro al casco che a volto scoperto.

                                La storia del bollito o del pilota non all'altezza e' una cosa che solo le persone poco attente e aride di idee hanno tirato fuori quando non c'era niente di meglio di cui parlare. Ora, che siamo quasi alla fine, verrebbe da pensare alla situazione di campionato con una Ferrari poco piu' affidabile e che fin dal principio avesse puntato tutto su Kimi. Il solito senno di poi, certo, che vale come aria fritta, ma chissa'. Per una volta , proprio lui che ama infilare le curve come una lama di coltello decide per un carico minore. Scelta vincente, che gli permette di essere imprendibile. Massa resta a guardare, anche se da molto vicino e aiuta a togliere punti al duo McLaren, sempre li pero', pronto a rifarsi al Fuji.


                                Kimi Raikkonen: 10.
                                Sulla pista piu' affascinante e forse difficile del campionato, teatro di duelli e manovre da brivido, luogo in cui sono stati consacrati i campioni di questo sport, lui, con la vittoria di domenica, si e' aagiudicato il terzo successo di fila ( 2004, 2005 e 2007 ). E non e' un caso che Kimi dimostri di andare forte prevalentemente sui circuiti da piloti veri. Il week-end che aspettava da mesi, quello in cui ha aiutato la Ferrari a prendere la decisione tanto sofferta, ma oggi diciamo giusta: puntare tutto su di lui. Certo, ora che il campionato piloti e' pressocche' irraggiungibile sembra anche una presa in giro, ma tant'e' che forse il modo in cui questo campionato finira', in casa Ferrari, potra' aiutare a decidere da subito per il prossimo anno.

                                Felipe Massa: 9.
                                Niente da eccepire al pilota brasiliano, che in ogni caso, si e' comportato benissimo e ha dimostrato che se e' dietro al compagno non lo e' di molto ( la pole che forse compromette le sue chance di vittoria e' persa per soli 17 millesimi ). Il volto scuro sul podio e' l'emblema non solo di chi dice addio al campionato, consapevolezza acquisita sette giorni prima a Monza, ma di chi vede il suo sperato futuro da primo pilota svanire.

                                Fernando Alonso: 9.
                                Contro tutto e tutti e sotto una pressione che, se per il resto della squadra sembra sfumata con la sentenza, per lui sale inesorabilmente, lo spagnolo tira il collo alla sua mp4-22 ( o mp4-f2007, fate voi ) dall'inizio alla fine del wee-end e si va a a prendere un terzo posto, meritatissimo e cercato, visto che gli permette in ogni caso di guadagnare un punto ai danni del capoclassifica Hamilton. La cattiveria con cui passa all'Eau-Rouge ad un centimetro da Hamilton e' quella di campione di razza.

                                Nico Rosberg: 8.
                                E' vero che la sua quinta posizione sulla griglia e' frutto della retrocessione di Kubica, ma lui e' li', davanti anche alla BMW di Heidfeld. Dimostra un manico niente male e se la McLaren lo prendera' davvero al posto di Alonso avra' fatto un buon affare trovandosi un pilota giovane nell'eta', ma maturo per la F1 e non solo.

                                Robert Kubica: 7,5.
                                La sua gara, segnata dal cambio di motore che lo costringe ad arretrare di 10 posizioni, e' esaltata dal costante tentativo di sorpasso su chi lo precede, senza timori e con tanta voglia. L'annata di Robert e' stata di sicuro movimentata, tanto per la sfortuna , ma tanto anche per la sua caparbieta' e tenacia.

                                Lewis Hamilton: 7.
                                Ridimensionato, almeno per questa stagione, il pupillo di mr. Dennis. Ecco come esce da Spa Lewis, che in mano ha un arma possibilmente letale sempre, ma non riesce a capire al meglio quando non si comporta alla perfezione. L'Eau Rouge non sara' piu' la curva da pelo sullo stomaco come un tempo, ma quando si trova ad affrontarla ruota a ruota con Fernando e' lui ad alzare il piede.

                                Nick Heidfeld: 7.
                                Lui dopo gli irraggiungibili c'e' sempre e se a meta' stagione sembrava destinato a soccombere al compagno ora che in classifica generale lo precede di 11 punti sembra aver chiuso il discorso. Le sue gare, purtroppo risultano quasi anonime, ma solo perche' ha l'abitudine di mettersi fra i piloti Ferrari-McLaren e gli altri, troppo lontani entrambi, chiaramente per motivi opposti.

                                Mark Webber: 7.
                                Finalmente aggressivo e presente, coinvolto in bagarre per posizioni decenti. Se la gioia per essere stato davanti ad entrambe le Renault e' giustificata, meno signorile sembra quella relativa al buon lavoro da tappo che il compagno avrebbe fatto nei confronti di Kubica.

                                Heikki Kovalainen: 7.
                                Il fatto che venga passato da piu' di uno non deve trarre in inganno, perche' il finnico resiste in ogni caso fin che puo' con unghie e denti, pur guidando una vettura notevolmente piu' pesante di chi lo segue, che qui a Spa equivale ad un mezzo suicidio.

                                Adrian Sutil: 7.
                                Pensavamo che il week-della gloria la Spyker se lo fosse giocato con la domenica d'oro di Winkelhock, invece no....anzi. Perche' stavolta la prestazione positiva e' frutto di un reale passo in avanti nel pacchetto che il bravo tedesco riesce ad interpretare al meglio senza limitarsi a scarrozzare la propria vettura.

                                Vitantonio Liuzzi: 6,5.
                                Ancora bravo e consistente. Ancora davanti al futuro di questa ToroRosso e suo compagno riesce a passare al Q2 in qualifica ed in gara si toglie lo sfizio di mettersi dietro un bel po' di gente tra cui una Honda ( quella di Barrichello ).

                                Ralf Schumacher: 6.
                                A lui la gara sembra andata piuttosto bene e peccato, dice nelle dichiarazioni post gp, che abbiano perso quelle prestazioni eccelse che avevano nelle libere. Che gara avra' visto?

                                Jarno Trulli: 6.
                                Meno visionario del compagno, ma piu' sfortunato, visto che nel trambusto della prima insidiosissima (meno delle passate stagioni, va detto) curva perde posizioni che non riuscira' piu' a riconquistare. I suoi fine settimana sembrano un disco incantato che malinconicamente canta bene per meta' ( fino alle qualifiche ) e poi gracchia per il resto.

                                Takuma Sato: 5,5.
                                Rialza la testa il giapponese che prima guadagna posizioni in partenza e poi le perde dopo la prima curva. Non demorde e attacca riconquistando in parte il terreno perso. La sua gara non e' certo da noia totale e per questo si dice complessivamente soddisfatto.

                                Rubens Barrichello: 5.
                                Scesi dal paradiso di Monza, ed e' tutto dire, quelli della Honda tornano all'inferno a cui erano abituati. In balia della sua vettura, in crisi perenne la fatica piu' grande e' quella di vedere la bandiera a scacchi. In Honda continuano con le tragicomiche strategie ad una sola sosta, qui non hanno fatto eccezione.

                                Antony Davidson: 5.
                                Meno brillante del solito, soprattutto in qualifica, dove a seguito di una serie di scelte sbagliate non trova il solito equilibrio e rimane in fondo. In gara le cose non cambiano di molto ed e' costretto a rimanere a guardare.

                                Giancarlo Fisichella: 5.
                                Le voci che lo darebbero quasi accasato alla Williams non sembrano ne fargli bene ne portargli fortuna. Week-end difficile il suo in cui non riesce a trovare il bandolo della matassa in qualifica. La gara sarebbe da S.V. vista la dinamica....

                                Jenson Button: 5.
                                Quest'anno i ritiri per guasti tecnici sono quasi una liberazione in casa Honda. Vale lo stesso anche a Spa, dove il continuo sottosterzo e sovrasterzo a cui Jenson e' costretto finiscono solo con il problema idraulico che mette KO il suo servosterzo e pone fine alle sofferenze.

                                Alexander Wurz: 4.
                                Si lamenta di partire dalla quindicesima posizione. Ma il demerito e' tutto suo e ancor piu' la poca capacita' di reagire alla situazione. Il ritiro per un problema alla pompa della benzina non lo salva da una prestazione globalmente deludente.

                                David Coulthard: 4.
                                Che dire. Ultimamente i luoghi in cui ha vinto non gli portano bene. A Monza e' andato contro le gomme al primo giro, qui almeno dura 29 tornate, alcune delle quali passate a fare da tappo a Kubica.

                                Sebastian Vettel: 4.
                                Gira voce che la RB si stia mangiando le mani per il contratto con il quale ha gia' confermato il tedeschino anche per il 2008. Lui dal canto suo non e' che stia facendo di tutto per evitare rimpianti.

                                Sakon Yamamoto: 4.
                                La sua prestazione globale sarebbe da ritenersi sufficiente, non fosse che il suo compagno con la stessa vettura vola letteralmente. Ecco cosa accadra' fino a quando a correre saranno i piloti con la valigia e non quelli che valgono.
                                http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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