13/09/2007 13.18.17
CRACK
Oggi, con l'udienza del Consiglio Mondiale a Parigi, sara' scritta la parola fine. Anzi no. Perche' la notizia piu' eclatante che questo campionato sta tirando fuori non e' il probabile tris del matador, e nemmeno il ridimensionamento del duo Ferrari-Raikkonen, ma il sonoro e inevitabile CRACK che il dorato e patinato mondo della Formula Uno sta per fare.
A mostrarlo, o farlo semplicemente intuire, ci sono molti fattori, che messi insieme come in un puzzle danno la fatidica risposta: il circus sta per cambiare in modo radicale...e non pensiate in positivo.
Gli screzi finalmente reali e vivi, nonche' privi di filtro tra Massa e Alonso, sono solo la ciliegina su una torta farcita con la spy-story Ferrari/McLaren, le accuse tra Todt e Dennis e le probabili spy-story a catena che sono gia' annunciate e che coinvolgerebbero altre squadre oltre le due gia' citate.
In tutte queste azioni e ritorsioni, il filo conduttore e' lo scardinamento di alcuni di quei patti e di quelle verita' sempre sapute e sempre taciute, prima fra tutte il passaggio del know-how che ogni tecnico che cambia casacca porta con se' e - come e' normale che sia - utilizza nella sua nuova avventura. Una cosa normale, anzi scontata, perche' comprare tecnici e ingegneri da un team vincente non e' certo una mossa di marketing e non lo si fa perche' quella persona stia simpatica, ma per le sua conoscenze, ovviamente maturate nella precedente esperienza lavorativa e ovviamente pronte ad essere riversate in quella che comincera'.
Il problema nel caso Coughlan-Stepney e' sorto non per le loro intenzioni, ma per le modalita', fin troppo spudorate ed esagerate con le quali i due si sarebbero scambiati le informazioni. E ora che verranno messi al bando questi comportamenti cosa succedera'? Proprio dalla risposta che si avra' a seguito della sentenza potrebbe dipendere il crack di questo sport che da sempre vive di spionaggio e segreti passati di mano in mano.
Stefano Baiardo
CRACK
Oggi, con l'udienza del Consiglio Mondiale a Parigi, sara' scritta la parola fine. Anzi no. Perche' la notizia piu' eclatante che questo campionato sta tirando fuori non e' il probabile tris del matador, e nemmeno il ridimensionamento del duo Ferrari-Raikkonen, ma il sonoro e inevitabile CRACK che il dorato e patinato mondo della Formula Uno sta per fare.
A mostrarlo, o farlo semplicemente intuire, ci sono molti fattori, che messi insieme come in un puzzle danno la fatidica risposta: il circus sta per cambiare in modo radicale...e non pensiate in positivo.
Gli screzi finalmente reali e vivi, nonche' privi di filtro tra Massa e Alonso, sono solo la ciliegina su una torta farcita con la spy-story Ferrari/McLaren, le accuse tra Todt e Dennis e le probabili spy-story a catena che sono gia' annunciate e che coinvolgerebbero altre squadre oltre le due gia' citate.
In tutte queste azioni e ritorsioni, il filo conduttore e' lo scardinamento di alcuni di quei patti e di quelle verita' sempre sapute e sempre taciute, prima fra tutte il passaggio del know-how che ogni tecnico che cambia casacca porta con se' e - come e' normale che sia - utilizza nella sua nuova avventura. Una cosa normale, anzi scontata, perche' comprare tecnici e ingegneri da un team vincente non e' certo una mossa di marketing e non lo si fa perche' quella persona stia simpatica, ma per le sua conoscenze, ovviamente maturate nella precedente esperienza lavorativa e ovviamente pronte ad essere riversate in quella che comincera'.
Il problema nel caso Coughlan-Stepney e' sorto non per le loro intenzioni, ma per le modalita', fin troppo spudorate ed esagerate con le quali i due si sarebbero scambiati le informazioni. E ora che verranno messi al bando questi comportamenti cosa succedera'? Proprio dalla risposta che si avra' a seguito della sentenza potrebbe dipendere il crack di questo sport che da sempre vive di spionaggio e segreti passati di mano in mano.
Stefano Baiardo
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