PARIGI (Francia), 7 agosto 2007 - La Corte di appello internazionale della Fia si riunirà a Parigi il 13 settembre per esprimersi sul caso di spionaggio che vede coinvolte Ferrari (parte lesa) e McLaren. Lo ha annunciato oggi la Federazione internazionale. Lo scorso 16 luglio il Consiglio mondiale aveva deciso di non infliggere alcuna penalità alla McLaren, pur riconoscendo che il team di Ron Dennis aveva infranto l'articolo 151c del Codice Sportivo.
EVENTO MEDIATICO - Dopo uno scambio di lettere con il presidente dell'Aci-Csai Luigi Macaluso, era stato lo stesso presidente della Fia Max Mosley a rinviare la sentenza alla Corte di Appello. L'udienza della Corte di Appello sarà aperta alla stampa accreditata. La Fia ha ammesso a partecipare all'audizione anche tutte le altre squadre di F1.
MURO CONTRO MURO - Le ultime schermaglie tra le due scuderie coivolte si sono registrate domenica scorsa all'Hungaroring. Dal muretto McLaren Ron Dennis ha ribadito alle tv la disponibilità ad un incontro con la Ferrari per smorzare i toni della polemica e trovare una soluzione. Ma l'amministratore delegato Ferrari Jean Todt, parafrasando Sergio Marchionne, ha ribadito: "Io avrei preferito che Dennis facesse questa proposta quattro mesi fa, avremmo potuto evitare tanti danni per l'immagine della Formula 1 e le gravi conseguenze che sta subendo la Ferrari".
EVENTO MEDIATICO - Dopo uno scambio di lettere con il presidente dell'Aci-Csai Luigi Macaluso, era stato lo stesso presidente della Fia Max Mosley a rinviare la sentenza alla Corte di Appello. L'udienza della Corte di Appello sarà aperta alla stampa accreditata. La Fia ha ammesso a partecipare all'audizione anche tutte le altre squadre di F1.
MURO CONTRO MURO - Le ultime schermaglie tra le due scuderie coivolte si sono registrate domenica scorsa all'Hungaroring. Dal muretto McLaren Ron Dennis ha ribadito alle tv la disponibilità ad un incontro con la Ferrari per smorzare i toni della polemica e trovare una soluzione. Ma l'amministratore delegato Ferrari Jean Todt, parafrasando Sergio Marchionne, ha ribadito: "Io avrei preferito che Dennis facesse questa proposta quattro mesi fa, avremmo potuto evitare tanti danni per l'immagine della Formula 1 e le gravi conseguenze che sta subendo la Ferrari".
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