Arbitri: si dimette il designatore Stefano Tedeschi 'Serve rispetto, troppi attacchi'
23:30 del 23 dicembre
Il designatore degli arbitri di A e B Stefano Tedeschi ha rassegnato le dimissioni al presidente Aia Cesare Gussoni. Tedeschi, che aveva assunto l'incarico lo scorso 2 di agosto, attraverso una nota ufficiale spiega "Penso che
sia la scelta più giusta nell’interesse degli arbitri che ho avuto l’onore di amministrare in questi cinque mesi e che non meritano, nonostante i loro errori, di continuare a vivere altri sei mesi di questo 'gioco al massacro'. Se lo riterrai opportuno - scrive Tedeschi a Gussoni - resto a Tua disposizione per chiarirti ancora più nel dettaglio le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione che, ripeto, considero irrevocabile".
Gussoni ha preso atto della decisione di Tedeschi, informando tempestivamente i membri eletti del Comitato Nazionale di cui è prevista una convocazione urgente nei prossimi giorni.
23.30 - "Lo faccio per difendere gli arbitri. Se sono tutori dell'ordine serve rispetto - dice Tedeschi nel corso di una telefonata alla ds -. Non è pensabile che tutti possano parlare senza che vengano ricordate certe norme, ci vogliono delle regole di comportamento. Ancora sei mesi così non si può andare avanti. Sono state introdotte delle regole nuove, ma l'arbitro deve sempre capire tutto. Qualcuno doveva pensare anche ad intervenire e tutelarli. Se sono i tutori dell'ordine vanno rispettati e invece vengono considerati soltanto per i loro errori. Bisogna capire anche i loro limiti. Non sono accettabili situazioni come si sono viste in questi mesi e poi meravigliarsi che gli arbitri sbagliano. Sono entrato come persona per bene e non voglio uscire come un matto. Meglio fare un passo indietro con serenità negli interessi degli arbitri. Negli ultimi giorni sono stati deferiti Zamparini e Franza ma non ci ricordiamo tutti gli attacchi ricevuti, come ad esempio quelli di Ancelotti. Se presidenti, allenatori e giocatori non si mettono un freno, qui si va allo sfascio. Nessuno dice che gli arbitri hanno sbagliato perchè sono uomini. Vorrei che la Federazione intervenisse per abbassare i toni. Non possiamo subire sempre schiaffi".
23:30 del 23 dicembre
Il designatore degli arbitri di A e B Stefano Tedeschi ha rassegnato le dimissioni al presidente Aia Cesare Gussoni. Tedeschi, che aveva assunto l'incarico lo scorso 2 di agosto, attraverso una nota ufficiale spiega "Penso che
sia la scelta più giusta nell’interesse degli arbitri che ho avuto l’onore di amministrare in questi cinque mesi e che non meritano, nonostante i loro errori, di continuare a vivere altri sei mesi di questo 'gioco al massacro'. Se lo riterrai opportuno - scrive Tedeschi a Gussoni - resto a Tua disposizione per chiarirti ancora più nel dettaglio le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione che, ripeto, considero irrevocabile".
Gussoni ha preso atto della decisione di Tedeschi, informando tempestivamente i membri eletti del Comitato Nazionale di cui è prevista una convocazione urgente nei prossimi giorni.
23.30 - "Lo faccio per difendere gli arbitri. Se sono tutori dell'ordine serve rispetto - dice Tedeschi nel corso di una telefonata alla ds -. Non è pensabile che tutti possano parlare senza che vengano ricordate certe norme, ci vogliono delle regole di comportamento. Ancora sei mesi così non si può andare avanti. Sono state introdotte delle regole nuove, ma l'arbitro deve sempre capire tutto. Qualcuno doveva pensare anche ad intervenire e tutelarli. Se sono i tutori dell'ordine vanno rispettati e invece vengono considerati soltanto per i loro errori. Bisogna capire anche i loro limiti. Non sono accettabili situazioni come si sono viste in questi mesi e poi meravigliarsi che gli arbitri sbagliano. Sono entrato come persona per bene e non voglio uscire come un matto. Meglio fare un passo indietro con serenità negli interessi degli arbitri. Negli ultimi giorni sono stati deferiti Zamparini e Franza ma non ci ricordiamo tutti gli attacchi ricevuti, come ad esempio quelli di Ancelotti. Se presidenti, allenatori e giocatori non si mettono un freno, qui si va allo sfascio. Nessuno dice che gli arbitri hanno sbagliato perchè sono uomini. Vorrei che la Federazione intervenisse per abbassare i toni. Non possiamo subire sempre schiaffi".