If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
fare diventare intenditore di calcio un moratti che in 6 anni avra' dato piu' di 50 miliardi a Recoba è da genii del calcio eh
Seeeeeee....
Recoba per 50 miliardi in 6 anni, non si alzava nemmeno dal letto al mattino...ne ha presi molti di più...
Cio' non toglie che Moratti rimane un grande presidente!!!!!!
Pieraus Nocerinaus: Tu sei al 9% di grasso. Cosi' sei il lottatore di Sumo piu' tirato del mondo.
moratti è di sicuro una brava persona, o almeno molto meglio della stragrande maggioranza di quelli che girano nel calcio ed uno che ama davvero la sua squadra....ma come presidente è stato la maggiore causa degli insuccessi dell'inter durante la sua presidenza....
amo il tuo cervello
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Moratti è un uomo d'alti tempi....e giustamente lo prendeva nel culo dalla santissima trinità e diavoli vari............................giusto che si sia presa la sua rivincita.........................
Forza Inter
Non è tutto ciò che vediamo, o ciò che ci sembra di vedere, soltanto un sogno dentro il Sogno.
A un passo dal vendere l'Inter 'Ero rassegnato, volevo lasciare, nell'aprile di quest'anno volevo cedere la società'. Ma poi è scoppiato Calciopoli: 'Ho bloccato tutto'. E ora, con la squadra prima in classifica, non è troppo euforico: 'Troppi schiaffi presi in passato'
Milano, 20 dicembre 2006 - Sarà un Natale atipico per il presidente dell'Inter Massimo Moratti, che dopo anni di delusioni vede la sua squadra prima in classifica e prima forza del campionato. Un sogno che diventa realtà che il presidente nerazzurro vive però con i piedi ben piantati per terra. "E' strano. Ho sempre pensato che in una situazione così avrei fatto le capriole - spiega Moratti in un'intervista a L'Espresso in edicola domani - invece, niente. Forse i troppi schiaffi presi in passato. Forse la prudenza, che a volte sconfina nella scaramanzia. Sta di fatto che qui siamo tutti con i piedi strapiantati per terra. Io per primo".
Moratti spiega che la rinascita dell'Inter e strettamente collegata agli sconvolgimenti di quel sistema che ha governato il calcio per anni. "Sapevo che se l'Inter non vinceva mai le ragioni andavano cercate altrove. In quella cappa di impossibilità che poi è emersa, ma a cui tutti sembravano indifferenti. A un certo punto mi ero rassegnato, a quella cappa. Capivo che, ad andare bene, con quel sistema lì saremmo sempre arrivati secondi. E allora ho pensato seriamente di mollare".
Quando? "Attorno ad aprile di quest'anno. Non ce la facevo piu a vedere quello che succedeva nell'indifferenza generale. Non speravo che sarebbe venuta fuori la verità, almeno in tempi brevi. Ero davvero stufo".
Moratti ha poi spiegato di essere stato ad un passo dal vendere l'Inter: "Ho chiamato un paio di banche e le ho incaricate di vendere l'Inter. Anche la mia famiglia era d'accordo, non volevano più vedermi così stressato. Le banche hanno sondato il mercato. Si sono subito fatti avanti tre gruppi: uno russo, uno canadese e uno mediorientale".
Poi, però, subito prima del secondo passo, è scoppiata Calciopoli. "A quel punto i possibili acquirenti hanno preso tempo, vista la situazione del pallone in Italia. E io, dal canto mio, ho bloccato tutto: mi è venuta la curiosità di vedere come andava a finire tutta quella storia. Volevo capire se davvero sarebbero emerse le cose che pensavo da anni".
Il patron nerazzurro non digerisce di essere affiancato a Moggi e compagni e non ama chi fa di tutta l'erba un fascio. "Già. Anche se adesso qualcuno cerca di confondere le acque, di far credere che eravamo tutti mascalzoni, sullo stesso piano. Mi si scalda il sangue nelle vene. Vivo come una tremenda ingiustizia la teoria del "sono tutti uguali, sono tutti ladri". Perché non è affatto vero".
Dopo Calciopoli l'Inter viene indicata come il nuovo potere forte del palazzo del calcio, un'etichetta che Moratti rifiuta: "Una sciocchezza incredibile.
Fin dai tempi di mio padre, siamo sempre stati lontani dai giochi di palazzo. Noi percorriamo esattamente la stessa strada di sempre, solo che non troviamo più gli stessi ostacoli extrasportivi di prima. Tutto lì. Gli stessi che prima mi davano del miliardario scemo, ora dicono che sono una mente diabolica, quello che la sapeva più lunga di tutti. Perché non si pensa mai che ci sia qualcuno che fa bene il suo lavoro e basta, senza essere né stupido né diabolico? è incredibile quello che vanno in giro a dire quelli che in questi anni hanno avuto vantaggi dal giro che poi è emerso dalle intercettazioni".
Moratti difende la nuova classe arbitrale che reputa non assoggettata al potere: "Sono quasi tutti giovani, arrivati in serie A all'improvviso per sostituire la generazione precedente. Sbagliano, com'è normale e umano, ma in buona fede.
E vedo che sono sottoposti ad attacchi pesantissimi. Probabilmente da parte di quelli che non si sono rassegnati alla sparizione della vecchia guardia
e del vecchio sistema".
Moratti anticipa che l'idea di un nuovo stadio sta per diventare realtà: "San Siro è bellissimo, pieno di storia e di tradizione, ma è oggettivamente obsoleto. Non è un segreto che stiamo pensando a un nuovo stadio".
Dove e quando? "Sul dove stiamo analizzando due o tre ipotesi diverse. Non voglio cattedrali nel deserto: bisogna trovare un posto ben collegato in auto e con i mezzi pubblici. Sul quando, direi che entro sei mesi prenderemo la decisione ed entro quattro anni lo stadio dovrebbe essere pronto. Un impianto da 40-50 mila posti, moderno, comodo, pieno di ristoranti e di negozi".
Ma ora il primo obiettivo è vincere uno scudetto vero: "Ogni tanto mi chiedo ancora se non avrei fatto meglio a rifiutarlo. Ma alla fine penso di aver fatto bene ad accettarlo e a metterlo sulle maglie. Mica per altro: è che se avessimo detto di no, avremmo implicitamente dato ragione a quelli del "sono tutti uguali, sono tutti ladri". Invece bisognava che da qualche parte risultasse ufficialmente, storicamente, che società come l'Inter e la Roma - ad esempio - erano pulite.
La classifica finale dello scorso campionato rispecchia questa verità. Ho festeggiato quello scudetto stappando una bottiglia di Champagne con una domestica, spero che diventi una tradizione".
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta