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La Potenza Ancestrale (by Epico)

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    Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
    no pastore nn sbranarlo!nn cogli in lui un barlume di ancestralità?potrebbe essere il primo gatto del caucaso.sto facendo delle ricerche sul suo luogo di provenienza!
    questo e' il monte Elbrus nel Caucaso,potrebbe e dico potrebbe discendere da li', quella brutta palla di neve..

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      Originariamente Scritto da PastoredelCaucaso Visualizza Messaggio
      questo e' il monte Elbrus nel Caucaso,potrebbe e dico potrebbe discendere da li', quella brutta palla di neve..
      partirò con lui nottetempo x raggiungere quel monte al +presto!

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        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
        partirò con lui nottetempo x raggiungere quel monte al +presto!
        sei un Master!

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          Preso atto della realta' attuale, nell'intero panorama cinofilo, dell'ormai consolidato decadimento morfologico e caratteriale, andato di pari passo con i cambiamenti culturali e sociali della nostra deludente societa', e soprattutto del continuo crescendo della criminalita', sempre piu' sfrontata e pericolosa (specie per le drammatiche aggressioni inflitte nelle rapine delle abitazioni) siamo piu' che mai determinati a riportare all' antico splendore quella che, per le sue eccezionali qualita' ataviche e' la razza da guardia ancestrale per eccellenza.
          Troppe volte mi e' capitato di conoscere persone fortemente deluse che affidandosi a razze dall'antico splendore ma oggi ormai completamente immerdate dall'aberrante selezione umana data dall'unico scopo delle mostre e del commercio ....soggetti che tutto l'affetto possono meritare ma non certo la fiducia di chi si affidava ad esso per aumentare la sicurezza propria e/o della famiglia.
          Quando si parla di sicurezza, e non solo di "bellezza", e' doveroso ammettere, riguardo a chi ha quest'esigenza, l'indirizzo aberrante che si e' scelto a livello selettivo dalla stragrande maggioranza della cinofilia italiana.

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            STORIA VERA !

            Il canide che doveva risultare come il peggiore, mi attendeva al numero civico successivo, uno degli ultimi della via e attiguo a quello del nobile “rasta”. Il bestione, di razza indefinibile, ma decisamente grosso e molto scemo, si stava già agitando in modo forsennato, quando gli giunsi a tiro, davanti al suo ampio giardino rigorosamente uniformato agli standard della via, con alberi ben curati originari da tutti i continenti (tranne Europa ed Antartide), erbetta leziosa come quella degli altri, ma con effetto di insieme molto più pacchiano.
            Anche questo cane, dopo essersi avventato nella mia direzione, prese a correre avanti e indietro all’impazzata, ferocissimo, secondo gli isterici rituali che avevo già visto e subito parecchie volte nel giro di pochi minuti.
            Questa volta però, dietro al cane, c’era anche il padrone, una persona che devo annoverare fra quelle di mia conoscenza dal momento che in qualche occasione abbiamo conversato insieme sia pure brevissimamente e a proposito di argomenti rigorosamente insignificanti: stava lì in canottiera, statuario, con spalle e bicipiti torniti e abbronzati, un po’ in alto seduto nella terrazza d’entrata guardando impassibile me e, con compiacimento, il suo assatanato animale.
            Lo salutai con un cenno vagamente corrisposto; quindi, senza praticamente profferir verbo (che sarebbe stato sovrastato dalla canea generale), gli lanciai un discreto sguardo a significare che mi aspettavo da lui quel gesto di doverosa urbanità che in tali circostanze risultava pressoché d’obbligo: facesse cioè tacere il suo isterico cagnaccio o quantomeno ci provasse.
            Quel gesto – con mia sorpresa e disappunto - non venne, nemmeno ci fu un accenno. Mi sentii invece raccontare ad alta voce e in dialetto, con fare insieme maligno ed untuoso, che “i cani fanno così” e poi altre frasi composte di vocaboli oscillanti fra il dialetto e la lingua italiana.
            Erano giri di parole, attraverso i quali l’individuo, benestante, mio conterraneo e, quanto me, ampiamente dialettofono, si sforzava di comunicarmi in modo indiretto e goffo, quasi abbaiando anch’egli, due concetti che alla fine - malgrado l’incredibile azione di disturbo esercitata dal cagnaccio - mi risultarono chiarissimi: da una parte, la soddisfazione per le performance di aggressività del proprio e degli altrui animali e, dall’altra, l’apprensione perché in Italia ci sono troppi delinquenti ed extracomunitari (la parola “Mastella” venne pronunciata una volta, la parola “nigher” – nero/i – due volte, la parola “maruchì” - marocchino/i – ben tre volte e con astio progressivo).

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              Bye
              Originariamente Scritto da TheSandman
              Brunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.

              .Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
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                Originariamente Scritto da epico Visualizza Messaggio
                STORIA VERA !

                Il canide che doveva risultare come il peggiore, mi attendeva al numero civico successivo, uno degli ultimi della via e attiguo a quello del nobile “rasta”. Il bestione, di razza indefinibile, ma decisamente grosso e molto scemo, si stava già agitando in modo forsennato, quando gli giunsi a tiro, davanti al suo ampio giardino rigorosamente uniformato agli standard della via, con alberi ben curati originari da tutti i continenti (tranne Europa ed Antartide), erbetta leziosa come quella degli altri, ma con effetto di insieme molto più pacchiano.
                Anche questo cane, dopo essersi avventato nella mia direzione, prese a correre avanti e indietro all’impazzata, ferocissimo, secondo gli isterici rituali che avevo già visto e subito parecchie volte nel giro di pochi minuti.
                Questa volta però, dietro al cane, c’era anche il padrone, una persona che devo annoverare fra quelle di mia conoscenza dal momento che in qualche occasione abbiamo conversato insieme sia pure brevissimamente e a proposito di argomenti rigorosamente insignificanti: stava lì in canottiera, statuario, con spalle e bicipiti torniti e abbronzati, un po’ in alto seduto nella terrazza d’entrata guardando impassibile me e, con compiacimento, il suo assatanato animale.
                Lo salutai con un cenno vagamente corrisposto; quindi, senza praticamente profferir verbo (che sarebbe stato sovrastato dalla canea generale), gli lanciai un discreto sguardo a significare che mi aspettavo da lui quel gesto di doverosa urbanità che in tali circostanze risultava pressoché d’obbligo: facesse cioè tacere il suo isterico cagnaccio o quantomeno ci provasse.
                Quel gesto – con mia sorpresa e disappunto - non venne, nemmeno ci fu un accenno. Mi sentii invece raccontare ad alta voce e in dialetto, con fare insieme maligno ed untuoso, che “i cani fanno così” e poi altre frasi composte di vocaboli oscillanti fra il dialetto e la lingua italiana.
                Erano giri di parole, attraverso i quali l’individuo, benestante, mio conterraneo e, quanto me, ampiamente dialettofono, si sforzava di comunicarmi in modo indiretto e goffo, quasi abbaiando anch’egli, due concetti che alla fine - malgrado l’incredibile azione di disturbo esercitata dal cagnaccio - mi risultarono chiarissimi: da una parte, la soddisfazione per le performance di aggressività del proprio e degli altrui animali e, dall’altra, l’apprensione perché in Italia ci sono troppi delinquenti ed extracomunitari (la parola “Mastella” venne pronunciata una volta, la parola “nigher” – nero/i – due volte, la parola “maruchì” - marocchino/i – ben tre volte e con astio progressivo).
                Secondo me lo stesso padrone era un delinquente.

                max_power
                Max_power, The Sicilian Rock

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                  Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                  io sto cercando di far diventare ancestrale il mio gatto!
                  ulula alla luna?
                  mangia albanesi a colazione?

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                    w il cane corso

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                      Originariamente Scritto da matt85 Visualizza Messaggio
                      w il cane corso
                      w il cane siculo.
                      Max_power, The Sicilian Rock

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                        bebbo?

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                          perche' questo amore per il corso?.

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                            perchè è ancestrale

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                              Originariamente Scritto da Punk84 Visualizza Messaggio
                              ulula alla luna?
                              mangia albanesi a colazione?
                              ulula alle 5 del mattino!è lo stesso?

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                                analliziamo alcune razze da guardia e difesa.


                                DOGUE DE BORDEAUX
                                Guardia: eccellente, non esita ad affrontare gli estranei. La grande testa, il corpo rosso fiammante lo rendono simile a un leone, pronto a difendere da chiunque la casa e la famiglia. E’ un cane tranquillo, capace di sonnecchiare al sole mentre vi affaccendate in giardino, salvo scattare con una agilità inaspettata per controllare chi ha rallentato con l’automobile di fronte al cancello, o chi si attarda a chiacchierare vicino alla porta. Per il pelo raso tende a soffrire il freddo e l’umidità.
                                Protezione: buona, la taglia grande lo rendono un cane di sicura deterrenza. Fuori dal suo territorio perde però in parte l’aspetto fiero e sicuro, e assume un atteggiamento più dimesso. Nello standard di razza è prevista la camminata a testa bassa, che riduce l’impatto emotivo. La taglia grande può essere di impedimento nella protezione (difficile portarselo dietro), inoltre patisce il caldo.





                                AMERICAN STAFFORDSHIRE

                                Guardia: buona, l’AmStaff ha purtroppo la fama di cane “pericoloso”, dunque basta la sua presenza per dissuadere i visitatori indesiderati. Malgrado questa fama, l’AmStaff non è la razza ideale da guardia: ha una grande confidenza e una certa inibizione verso l’uomo, e può non allarmarsi in presenza di estranei. In presenza di persone tende ad essere amichevole e confidente.
                                Protezione: buona, l’aspetto e il “nome” incutono timore. Di sicuro è un cane che quando entra in azione è terribilmente efficace, perché non ha paura di niente e ha un’altissima sopportazione del dolore. Allo stesso tempo però ha in genere un atteggiamento amichevole, confidente, e può essere molto inibito verso l’uomo. E’ difficile da controllare quando entra in azione.





                                CORSO

                                Guardia: ottima, può essere molto diffidente verso gli estranei. Il vero Cane Corso è un cane sicuro, con un impulso alla guardia spiccato, la tendenza ad abbaiare e ad affrontare gli estranei senza esitazione. La razza però non è ancora stabilizzata, e c’è una notevole variabilità non solo nell’aspetto, ma anche nel carattere. I soggetti con sottopelo possono vivere fuori casa anche nelle regioni più fredde.
                                Protezione: alta, ha l’aspetto e il comportamento di un dissuasore. E’ abbastanza grande da intimorire, e allo stesso tempo non tanto da essere ingombrante quando siete fuori casa. Il livello di attività medio lo rende ben gestibile.








                                IL BOXER


                                Guardia: molto buona, più alta in alcuni soggetti, inferiore in altri. Il Boxer ha una taglia più piccola rispetto alle tradizionali razze da guardia, soprattutto la femmina. Ha anche una minore tendenza ad abbaiare. Può quindi essere meno efficace nella deterrenza. L’espressione severa dell’adulto incute comunque timore. Per il pelo raso e il forte attaccamento all’uomo non è adatto a vivere fuori casa.
                                Protezione: media, è considerato un cane da famiglia. La bella reputazione di cane simpatico lo rende meno impressionante di altre razze. Dalla sua ha comunque il fisico muscoloso e il carattere sicuro. Non è sempre facile capire se vi sta puntando per saltarvi addosso e farvi le feste o perché non gli piacete.





                                ROTTWEILER

                                Guardia: eccellente, la tendenza ad abbaiare è elevata solo durante la guardia. Il Rottweiler è un ottimo cane da guardia, con una forte capacità di deterrenza. Ha un atteggiamento sicuro e vigile. Ha la tendenza a fissare negli occhi le persone. Deve essere sempre sotto controllo in presenza di estranei. E’ forte e rustico, e si adatta a vivere fuori casa.
                                Protezione: alta, non deve però mostrare aggressività verso estranei inoffensivi. La vista di un Rott basta a tenere alla larga chiunque. E’ un cane facile da gestire fuori casa, perché è piuttosto calmo, tranquillo. Allo stesso tempo è robusto e buon camminatore.

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